Ero in sella alla mia moto, più veloce del vento, con l'asria che mi scompigliava i capelli. Avevo superato da un po il Monte Fuji e ormai ero quasi arrivato.
Lo vidi innalzarsi davanti a me, in tutta la sua enormità, il museo della pace. Parcheggiai la moto ed entrai, veloce come un lampo, corsi fino alla gigantesca sala che li ospitava. Mi fermai davanti a quello con un braccio mozzato.
"Amico mio, sei stato un fedele compagno di battaglie in tutti quegli anni, sei stato l'ultimo al quale ho pensato quando sono partito e il primo quando sono tornato. Ho rivisto in mente le più epiche delle nostre battaglie e ho sorriso, chiedendomi se quell'ufo che mi trovavo davanti aveva intenzioni pacifiche o volesse conquistare il mondo. In questo tempo ho combattuto prima col TFO e poi con il G2, ma non erano minimamente paragonabili a te, non potranno mai esserlo. Quando ho iniziato il mio lungo percorso alla tua guida un po' ti odiavo, il nonno quel giorno aveva trovato la morte e tu ne eri uscito senza un graffio, anzi lo ammetto, non avevo la ben che minima idea di come tu funzionassi. Poi col tempo sei diventato una parte di me, senza la quale mi sento incompleto. E adesso, a vederti qui distrutto, dentro alla vetrina di un museo, mi si stringe il cuore sapendo che è colpa mia. Quel giorno fu mio padre a perire, e io ci stetti male, come quando era morto il nonno, ma pure tu in un certo senso sei andato incontro ad un tragico destino. Se solo avessi capito le emozioni di Tesuya, forse niente di tutto ciò sarebbe successo. E ora io sono qui, a parlare con un Robot, mentre potrei essere a divertirmi con i miei più cari amici. Sappi che mi sei mancato e che mi mancherai, ma che comunque rimarrai sempre la parte di me che preferisco. Addio Mazinga Z" mi imposi di asciugarmi le lacrime e feci tornare la mia solita maschera sorridente. Avevamo vinto non una ma due guerre, non potevo permettermi il lusso di essere triste quel giorno. Uscii dall'edificio e tornai in sella alla moto, per ripartire alla velocità della luce. No, non della luce, quello era pissibile a Goldrake, non a me, un semplice ragazzo, chiamato Ryo Kabuto.


Spazio autrice
Sto cercando gia da un po ff su Mazinga Z, Grande Mazinga e Goldrache ma su Wattpad non ce n'è una! Così ecco a voi la prima. Sono anime che non ritengo stupidi, come alcuni dei cartoni che girano adesso, ma che hanno una trama che almeno a parer mio è molto interessante e quindi mi piacciono un sacco, quindi per me è molto importante scrivere di questo mio nuovo Famdom e delle pazzie che la mia contorta mente escogita su di lui. Invece, la scena mi è venuta in mente guardando l'ultimo episodio del Grande Mazinga e posso ammettere di essermi quasi commossa, così ho pensato che dopo la guerra contro Vega lui per prima cosa visiti il museo della pace per dare un ultimo saluto a quello che per lui mi immagino fosse una parte di se, la più forte, senza oa quale si sente debole e scoperto.