Come
niente fosse mai accaduto
In bilico.
Dubbio
deleterio:
mi scarno
al
suo cospetto.
Come
infante,
faccio per
dispiegare passi,
inciampo,
affanno:
verso dove
striscerò?
Inerme.
E’
il caos
nelle pupille,
confusione
tra le dita.
Ho davvero
perso?
Parlami:
forse ho
l’orecchio sordo;
urlami:
dovremmo
essere ciò che meritiamo.
Narrami:
se noi
fossimo cammino
e volessi
incontrarti ancora
che strada
saresti in me?
Io,
e
sottolineo
Io,
ti
percorrei
spigoli
che
disegnadoli sotto le dita
sarebbero
amabili curve
e velluto
infinito;
di fianchi
rosei,
tenui luci;
con dita
che
premono sulla schiena.
Sperando
forse
che queste
anime si fondano;
prima che
nuovi venti
le portino
via
come niente
fosse mai accaduto,
come Niente
fosse mai vissuto.