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Autore: Dacqu    21/08/2016    0 recensioni
[Super Smash Bros. Brawl]
[Super Smash Bros. Brawl]Il mondo in cui si svolge la storia è un mondo in cui guerrieri indipendenti o al servizio di vari stati si combattono, per soldi, per politica, per il potere, per la gloria... ma intanto, qualcuno trama...
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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I Personaggi, con poche eccezioni, non appartengono a me, ma alla Nintendo e ai produttori di Super Smash Bros Brawl e dei molti videogiochi a cui fanno riferimento

Marth guardò l’esercito del Regno dei Funghi. I Toad non sembrava pericolosi, nonostante le loro spore, ma ai loro fianchi si muovevano gli Yoshi, e dietro di loro si ammassavano le buon-ombe: sebbene fossero pacifiche e usassero i cannoni per trasporto, erano comunque capaci di usarli per combattere. Inoltre Peach poteva contare su tre eroi (Mario, Luigi, Yoshi), mentre lui in questo senso aveva solo Ike, la cui potenza non era sufficiente a fronteggiare tutti e tre; infine, l’esercito dei Funghi era arricchito da oggetti potenti: funghi in grado di ingigantire, rimpicciolire, curare o danneggiare, stelle di invincibilità, rose di fuoco, gusci dalla potenza spaventosa, piume e tute magiche o tecnologiche con diversi effetti. Dalla sua, aveva uomini armati con spade, lance o asce non particolarmente potenti, ma affiancati da alcuni maghi, oltre ai cavalieri con cavalli alati. Il numero e la qualità erano dalla parte di Peach, ma lui aveva più possibilità tattiche, e d’altronde era qui il suo forte. Sospirò: aveva fatto di tutto per evitarlo, ma ora non poteva risolvere le cose in altro modo; la sua gente rischiava la fame, e le casse del regno erano vuote. Si preparò e disse tra sé e sé:—Se il mio regno deve fallire, almeno lo farò cadere con onore.

Peach fece assorbire dai Toad l’attacco frontale dei fanti di Marth, che dovettero arretrare per via delle spore emessi dai funghetti antropomorfi. Quindi mandò i velocissimi Yoshi a occuparsi dei maghi di Marth, prima che lanciassero i loro incantesimi, e gli Yoshi riuscirono a fermarli giusto in tempo. Marth tentò il tutto per tutto lanciando all’attacco la cavalleria volante, ma Peach l’aveva previsto: le Buon-Ombe spararono i terribili gusci verdi contro i cavalieri, costringendoli a una ritirata disordinata. In breve, l’intero esercito di Marth, schiacciato dalla superiorità avversaria, dovette arretrare. Marth ordinò la ritirata, e Peach e i suoi lo seguirono, per farla finita. Lo scontro durò a lungo, e arrivò in prossimità del castello di Marth, ma proprio lì si scoprì che Marth aveva un’arma segreta: l’esercito del Regno dei Funghi venne bombardato da dei cannoni Laser. Erano i cannoni della Halberd, perché Metaknight manteneva i suoi patti, ma Peach non ne sapeva nulla: l’unica cosa che le fosse chiara al momento era che Marth non avrebbe perso tempo per riorganizzare i suoi uomini, e ordinò:—SOLDATI, ORDINE SPARSO: IMPEDITE LORO DI ORGANIZZARSI E STATE ATTENTI AI CANNONI—

Mentre sul confine tra il Regno del Fuoco e il Regno dei Funghi Peach combatteva Marth, Bowser sconfinava nel regno della principessa da lui amata. Ghignò, sapendo che Mario e Luigi sarebbero stati troppo occupati dalla battaglia per fermarlo, e che tutti sarebbero stati troppo stanchi per combattere il suo esercito. All’improvviso però, delle bombe caddero in mezzo ai suoi; nonostante non avesse mai visto quel tipo di bombe ne aveva sentito parlare: erano prodotte a Hyrule. Comunque, non si sforzò troppo: teneva molto al suo esercito, e vederlo aggredito in quel modo lo faceva arrabbiare:—CHI OSA BOMBARDARE I MIEI UOMINI?— —Io oso— disse una voce. Bowser alzò lo sguardo, e vide un ragazzo biondo in vestiti verdi, dotato di una spada lucente; pur non avendolo mai visto, lo riconobbe: tutti avevano sentito parlare almeno una volta di Link, l’Eroe del Tempo e di Hyrule.

Popo e Nana evitarono un altro raggio di ROB, ma non il martello di Mr Game&Watch; la fortuna però fu dalla loro parte, e l’esserino bidimensionale si ferì da solo. Tuttavia, non avrebbero retto a lungo. Si scambiarono un’occhiata e si divisero. Mr Game&Watch confuso chiese a ROB:—Bip, che devo fare?— ROB però era più confuso: la scelta era fuori da ogni logica. All’improvviso, gli Ice Climber piombarono ai loro fianchi (Popo a destra, Nana a sinistra) con un vento gelato incrociato: i due esseri artificiali si ghiacciarono. I sopravvissuti applaudirono, ma Popo e Nana raffreddarono subito il loro entusiasmo (NDA: giuro, non è un gioco di parole) urlando:—Non rimarranno congelati a lungo, e ROB è più potente del solito: dovete subito scappare.—

Altrove, a Novopoli, una bambina piangeva: suo padre cercando di proteggerla dai robot lasciati da Noiren a devastare la città per imporre un regime di terrore era rimasto ucciso, e non era improbabile che questo accadesse anche a lei. Una bambina, forse di sette anni, forse più piccola… questa era troppo non solo per Sonic, ma anche per Snake. I due agenti di Xenolia aggredirono i robot: la velocità di Sonic e le armi di Snake li distrussero in breve, ma svelarono la loro presenza. Così, si ritrovarono a scappare, portandosi dietro la bambina. Sonic non corse alla massima velocità, per evitare che la bambina subisse danni da essa o che Snake rimanesse indietro; ciononostante dopo alcuni minuti si rese conto che non erano più seguiti e esultò:—Ce l’abbiamo fatta Snake—. All’improvviso, una mano robotica spuntò dal tetto-strada e prese la gamba di Snake. Lui si aggrappò alla strada per un pelo, e Sonic gli prese la mano; però, i robot si stavano ammassando sotto Snake, e Sonic non avrebbe retto se avessero unito le forze.—Lasciami andare Sonic— disse Snake —Prendi la bambina e salvati— —No— rispose Sonic —SCAPPA— —NO—Snake stava per replicare, ma vedendo il viso di Sonic non più beffardo e sorridente ma triste e in lacrime si fermò. Sonic lo guardò e disse:—Non perderò l’unico amico che ho a Xenolia—. Intanto i Robot si erano preparati, e si lanciarono verso Snake… ma vennero fermati. Sonic vide qualcuno abbatterli muovendosi e teletrasportarsi ad una velocità tremenda, pari alla sua, e disse:—Quello chi è?—. Snake abbassò lo sguardo, e poco dopo venne acchiappato da qualcuno con una velocità e evidentemente una capacità di teletrasporto superiore a quella dei Novopoliti che aveva visto fino a quel momento. Si ritrovò sulla strada-tetto, in braccio ad una donna mora dagli occhi verdi, alta e bella, nonostante i segni di un lungo periodo di trascuratezza. La bambina saltò felice:—Capitano Sonia, Capitano Sonia!—

Se a Novopoli l’arrivo di Sonia sembrava destinato a migliorare le cose, l’arrivo dell’esercito di Xenolia a Dreamland non era affatto positivo. King Dedede guardò quegli invasori e strinse il martello: nonostante tutto, amava Dreamland, e non avrebbe permesso che Xenolia la invadesse. Al suo fianco c’era Kirby, per l’occasione suo alleato. Ma la tecnologia di Xenolia era impressionante, e i suoi Waddle Dee non sembravano poter nulla contro i soldati nemici. Tuttavia, non si spaventò:—Waddle Dee, all’attacco!—. King Dedede, Kirby e i Waddle Dee si gettarono contro l’esercito xenoliano: la guerra per Dreamland era iniziata.

Molto lontano da lì, sulle montagne, Capitan Falcon cercava di evitare un’orribile e fatale caduta a Samus, ancora troppo stordita dal tuono di Pikachu per reagire. Per quanto Capitan Falcon fosse forte, era pur sempre ferito, e Samus indossava la sua armatura, arma potente ma molto pesante; fu per questo che il pilota non poté evitare che la sua socia gli sfuggisse dalla mano. —SAMUS— urlò; ma non era finita per la cacciatrice di taglie: qualcuno la prese al volo, e volò fin sopra Capitan Falcon, il quale rimase sorpreso dalla forza che nel sollevare Samus con addosso la sua pesante armatura Pit, Capitano di Palutena, aveva mostrato. L’angelo sorrise e si mise a curarla. Capitan Falcon era talmente sorpreso che non s’accorse nemmeno dell’arrivo di Fox e Falco. —Eh-ehm— fece il capitano dello Star Fox. Capitan Falcon si voltò, li vide e disse:—Sono contento di vedere che abbiamo trovato il tuo pilota, ma ora ho altro a cui pensare— —A detta dell’araldo di Palutena abbiamo tutti altro a cui pensare— rispose Falco. —C-che intendi?— —Che sulla cima della montagna— rispose Fox —Sta per capitare qualcosa di orribile—

Ness guardò verso l’alto, senza capire cosa stesse accadendo. —Neanche tu riesci a dormire?— gli chiese qualcuno. Ness si girò e vide Lucas. Ness non rispose, ma chiese:—Lo senti anche tu?— —Ti riferisci a questa energia da brividi?— —Già— confermò Ness —viene dalla cima della montagna——Cosa può essere?— si chiese Lucas. —Possiamo sempre andare a vedere— disse una voce. I due fecero appena in tempo a chiedersi chi parlasse che l’Allenatore di Pokemon in groppa a Charizard si pose davanti a loro. I due cascarono a terra dalla sorpresa, e il loro alleato disse:—Anche i miei Pokemon sentono qualcosa di strano. Io vado a vedere cos’è; venite con me?—.

Sulla cima della montagna Lucario, Pikachu e Jigglipuff c’erano già arrivati. Lucario si fermò proprio in cima, sentendo qualcosa; i suoi due amici si posero ai suoi piedi preoccupati: anche loro adesso sentivano qualcosa di strano. Qualcosa di potente e anormale stava scendendo. I tre Pokemon all’improvviso sentirono una risata diabolica, e alzarono lo sguardo; una enorme mano destra scendeva davanti a loro. Lucario si mise davanti a Jigglipuff e Pikachu, ma anche lui aveva paura; tutti sapevano chi era quella mano: Master Hand, il più potente essere divino del mondo.
   
 
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