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Autore: giny    22/08/2016    1 recensioni
Molte sono le cose che turbano l'animo e la mente umana. Paure, traumi, delusioni, ossessioni. Per Robert, è il numero sette.
Genere: Drammatico, Thriller, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quel giorno il tempo era stato clemente, a Manhattan.
Non si poteva certo dire che l'inverno non fosse rigido, lì.
Ciò contribuiva a rendere ancor più lieto l'umore dei Rogers, già di per sè festoso dal momento che il piccolo Matthew avrebbe compiuto quel giorno sette anni e la famigliola avrebbe potuto organizzare i festeggiamenti nel delizioso giardino all'inglese, senza che la signora Rogers dovesse preoccuparsi di quei piccoli diavoletti che le avrebbero sicuramente distrutto la preziosa vetrina di porcellane francesi della zia Daisy.
Verso le quattro i piccoli iniziarono ad arrivare, allegri nella loro prospettiva fatta di caramelle e divertimento, tenendo fra le mani i loro pacchi regalo dalla carta stravagante.
Quando già quasi tutti i bambini erano arrivati, anche la persona più attesa della festa fece il suo ingresso.
Si trattava del clown Bobby, o almeno così si faceva chiamare.
I bambini esultarono nel vederlo così buffo e colorato nei suoi grandi pantaloni e quelle sue scarpe, di un rosso così lucido e vivo, così come il grosso e rotondo naso finto, che a George Griffith ricordò quasi il succo di pomodoro usato per simulare il sangue nella festa di fine anno.
I giochi iniziarono, mentre il clown Bobby si entrinsecava nelle sue rocambolesche rappresentazioni, che ovviamente avevano tutte come protagonista il piccolo Matthew.
Fra risate, torte e divertimenti il pomeriggio passò veloce, finchè gli invitati iniziarono, uno dopo l'altro, ad andar via.
Anche la mamma di George Griffith era venuta a prenderlo e, approfittando che questa parlava con la mamma di Matthew, decise di andare a cercare il festeggiato per salutarlo e scambiare altre due chiacchiere.
Stava per entrare in casa quando qualcosa vicino al garage laterale attirò la sua attenzione.
Anche quella era rossa, lucida e viva. Come le scarpe ed il naso del clown Bobby, come il sangue finto della recita di fine anno.
Man mano che si avvicinava, l'unione del prato verde e della misteriosa sostanza rossa creavano sempre di più un qualcosa di scuro, denso, come la marmellata di mirtilli che la mamma metteva nella torta del sabato mattina.
Si avvicinò ancora.
La porta che dava sul garage era semi aperta.
La aprì.


                                                                                                                                       *


Edizione quotidiana del Manhattan Chronicle:
"Il corpo senza vita del piccolo Matthew Rogers è stato ritrovato senza vita nel garage di casa da un suo compagno di classe, recatosi come tanti altri a casa sua nel giorno del suo compleanno. Anche questa vittima aveva sette anni, compiuti proprio ieri. Si pensa sia opera dell'assassino seriale che da alcuni mesi terrorizza Manhattan facendo scempio di piccoli innocenti, aventi tutti in comune la tenera età di sette anni. La polizia ha incluso anche quest'ultimo caso nelle indagini che procedono senza sosta fin dal primo omicidio, avvenuto circa cinque mesi fa. Ciò che si pensa, dai pochi indizi raccolti, che possa trattarsi di un uomo sui quarant'anni. Si attendono ulteriori svolte nelle indagini."
   
 
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