AVERE UN NOME
Alessandro, tu sei solo un nome per me!
Legato, tu mi hai legato
e vincolato,
Ed ora sono quello che sono diventato, e non mi piaccio.
Senza alcun nome, sarei stato libero,
Senza di te, sarei stato una persona senza un voluto senso.
Ammetto che mi sento un po’ matto, a volte i miei pensieri strambi
Navigano come velieri, solcando oceani oscuri,
Dove le notti non sono illuminate dalla luna.
Resiste la Stella Polare, ma dov’è il Maestrale?
Obsoleto è il navigare con il vento, esso sarà andato in pensione.
Assieme all’infinito firmamento
Gongolo nel buio vuoto della mia esistenza!
Oh, però io ho un nome, ed esso mi fa da padrone.
Sarei perduto, senza di lui! Alessandro, dove sei, e tutti mi
chiamano…
Tengo stretto allora il mio vuoto nome, anche se esso non
rispecchia nulla di me.
Inizio a chiedermi il suo senso, ma non lo comprendo, forse è solo
uno scherzo.
Niente, niente da fare, io non mi ritrovo nel mio nome, e neppure
nel mio cognome!
Inizio a credermi davvero pazzo, quando l’ho pensato prima quasi
scherzavo…
È davvero un dramma, il mio…!
Solamente il mio cuore mi sa capire,
Oltre alla mia povera e provata mente. Ma io voglio essere libero!
Lasciatemi libero,
svincolatemi da nome e cognome!
Ovvio, io voglio essere solo una persona, come tante altre, un
semplice umano… punto.
Un giorno vorrei davvero cancellare il mio nome,
Non vorrei obliare quelli altrui, ma solo il mio, che è un triste vincolo al mio essere.
Giorno e notte continuamente si alternano,
Io però non ho soluzione al mio vincolo!
Ogni tanto una voce mi chiama, povero Alessandro che sono,
Vani sono il mio scoramento e la mia indolenza…
Amore, amore sì che è un bel nome, un significato,
Non una parola dal suono che mi risulta vuoto,
Eloquente però alle orecchie altrui.
Che mi lascino in pace tutti!
Ho un sogno, quello di essere libero,
E non mi fermerò, arrivo anagrafe!
Allora, non trovo soluzione neppure nell’apposito ufficio del Comune,
Ma quindi, senza un nome e un cognome, proprio non posso stare!
Ah, le imposizioni della vita!
Lasciate che mi liberi da un peso,
Amo la vita, ma solo quella libera!
Vincono sempre gli adulti, alla fine, e i genitori,
Imponendoci quelle parole che per una vita ci rispecchieranno nella
mente altrui.
Tanto, alla fine son loro che la vita ci han donato, e grazie per
questo bel dono!
A me, però, la loro scelta mi sta stretta. Mi sento vincolato…
NOTA DELL’AUTORE
Buongiorno a tutti, e grazie a
chiunque abbia letto questo componimento.
Come avrete notato, ci ho proprio
messo tutto me stesso!
Vi parrà incredibile, ma più
volte mi è capitato, di recente, di soffermarmi a pensare che il mio nome non
mi rispecchi affatto. Alessandro è un grande nome, da combattente, da persona
forte(si tenga presente il mitico Alessandro Magno), ed io sono il perfetto
contrario, così debole, fragile e timido. Insomma, il nome che mi è stato dato
rispecchia l’esatto contrario del mio animo e della mia essenza interiore!
Inoltre, provo come la sensazione
che il mio nome e il mio cognome siano una sorta di vincoli, che mi legheranno
per sempre, magari portando alla mente altrui dei ricordi che non mi piacerebbe
rievocare o altro… ecco, è difficile da spiegare, ma è come se sentissi che il
mio mondo interiore è un po’ in lotta con queste due parole che compongono il
mio mondo esteriore, e che fanno parte di altri, dato che vengono utilizzate
per chiamarmi ed identificarmi. In poche parole, mi sarebbe piaciuto di più
essere un semplice essere umano libero, ma non posso, come ho voluto
sottolineare in modo leggermente ironico all’interno del componimento. Faccio
parte di una società organizzata, e in quanto suo componente devo essere per
forza catalogato in questo modo. Ciò a volte mi fa quasi sentire un oggetto.
La frase che ho scelto, ovvero
‘’Alessandro Agostini è solo un giovane che ama la vita’’, è una frase di base
della mia esistenza. Dato che non posso fare a meno del mio nome e del mio
cognome, tanto vale che me li tenga stretti e che io li associ a qualche altra
parola positiva.
Ho avuto sempre un’esistenza
problematica un po’ sotto tutti i punti di vista, e sono caduto tante volte, e
altrettante ho dovuto subire umiliazioni, sberleffi, o addirittura farmi male
da solo, per sbaglio… ma, nonostante tutto, sono un giovane che ama molto la
vita, quel grande dono che arde dentro di me! Poco importa tutto il contorno grigio,
che purtroppo viene spesso rilevato dai miei occhi! Voglio solo alimentare
quella fiamma speranzosa che vive dentro di me, e che mi spinge a sperare in un
mondo migliore, in una vita migliore, in una realtà migliore, non solo per me
ma anche per tanti altri come me.
In questo acrostico quindi ho
inserito tantissimo di me. E’ profondamente personale ed introspettivo.
La parola ‘’ama’’ non l’ho
inserita per dare un’unica sfumatura al testo, ma anche in virtù del fatto che
credo profondamente nell’amore, in quest’ultimo periodo. Credo che esso sia il
sentimento più bello che l’essere umano possa provare, e che sia in grado di
rendere tutto davvero speciale.
Bene, ho intrecciato tanti
significati e tante parole, all’interno di questo acrostico. Spero solo che vi
sia piaciuto, e scusate le lunghe note, ma mi servivano per farvi comprendere
al meglio il componimento.
A questo punto ringrazio chiunque
abbia tempo e voglia di lasciarmi un parere, e chiunque abbia letto, e
ringrazio in modo speciale GreenWind, per avere avuto un’idea tanto geniale.
Grazie al Contest da lei indetto, ho avuto modo di conoscere questo curioso
modo di far poesia, e di tentare di mettermi alla prova. Questo, infatti, è il
primo acrostico della mia vita. E questo è il primo Contest al quale partecipo.
Grazie di cuore per tutto e a
tutti! A presto!