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Autore: alessandroago_94    23/08/2016    27 recensioni
Vi è mai capitato di volervi mettere alla prova, magari anche con lieve ironia? Ebbene, a me sì.
Tramite la stesura di questo semplice acrostico, sono andato a scavare dentro di me, ed ho scoperto che, in fondo, il fatto di avere un nome non piace alla mia essenza interiore, e non la soddisfa.
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Questo componimento si è classificato primo al Contest Poetico ‘’Acrostici’’, indetto da GreenWind sul Forum di EFP.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avere un nome

AVERE UN NOME

 

 

 

 

 

 

 

 

Alessandro, tu sei solo un nome per me!

Legato, tu mi hai legato e vincolato,

Ed ora sono quello che sono diventato, e non mi piaccio.

Senza alcun nome, sarei stato libero,

Senza di te, sarei stato una persona senza un voluto senso.

Ammetto che mi sento un po’ matto, a volte i miei pensieri strambi

Navigano come velieri, solcando oceani oscuri,

Dove le notti non sono illuminate dalla luna.

Resiste la Stella Polare, ma dov’è il Maestrale?

Obsoleto è il navigare con il vento, esso sarà andato in pensione.

 

Assieme all’infinito firmamento

Gongolo nel buio vuoto della mia esistenza!

Oh, però io ho un nome, ed esso mi fa da padrone.

Sarei perduto, senza di lui! Alessandro, dove sei, e tutti mi chiamano…

Tengo stretto allora il mio vuoto nome, anche se esso non rispecchia nulla di me.

Inizio a chiedermi il suo senso, ma non lo comprendo, forse è solo uno scherzo.

Niente, niente da fare, io non mi ritrovo nel mio nome, e neppure nel mio cognome!

Inizio a credermi davvero pazzo, quando l’ho pensato prima quasi scherzavo…

 

È davvero un dramma, il mio…!

 

Solamente il mio cuore mi sa capire,

Oltre alla mia povera e provata mente. Ma io voglio essere libero!

Lasciatemi libero, svincolatemi da nome e cognome!

Ovvio, io voglio essere solo una persona, come tante altre, un semplice umano… punto.

 

Un giorno vorrei davvero cancellare il mio nome,

Non vorrei obliare quelli altrui, ma solo il mio, che è un triste vincolo al mio essere.

 

Giorno e notte continuamente si alternano,

Io però non ho soluzione al mio vincolo!

Ogni tanto una voce mi chiama, povero Alessandro che sono,

Vani sono il mio scoramento e la mia indolenza…

Amore, amore sì che è un bel nome, un significato,

Non una parola dal suono che mi risulta vuoto,

Eloquente però alle orecchie altrui.

 

Che mi lascino in pace tutti!

Ho un sogno, quello di essere libero,

E non mi fermerò, arrivo anagrafe!

 

Allora, non trovo soluzione neppure nell’apposito ufficio del Comune,

Ma quindi, senza un nome e un cognome, proprio non posso stare!

Ah, le imposizioni della vita!

 

Lasciate che mi liberi da un peso,

Amo la vita, ma solo quella libera!

 

Vincono sempre gli adulti, alla fine, e i genitori,

Imponendoci quelle parole che per una vita ci rispecchieranno nella mente altrui.

Tanto, alla fine son loro che la vita ci han donato, e grazie per questo bel dono!

A me, però, la loro scelta mi sta stretta. Mi sento vincolato

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NOTA DELL’AUTORE

 

 

 

Buongiorno a tutti, e grazie a chiunque abbia letto questo componimento.

Come avrete notato, ci ho proprio messo tutto me stesso!

Vi parrà incredibile, ma più volte mi è capitato, di recente, di soffermarmi a pensare che il mio nome non mi rispecchi affatto. Alessandro è un grande nome, da combattente, da persona forte(si tenga presente il mitico Alessandro Magno), ed io sono il perfetto contrario, così debole, fragile e timido. Insomma, il nome che mi è stato dato rispecchia l’esatto contrario del mio animo e della mia essenza interiore!

Inoltre, provo come la sensazione che il mio nome e il mio cognome siano una sorta di vincoli, che mi legheranno per sempre, magari portando alla mente altrui dei ricordi che non mi piacerebbe rievocare o altro… ecco, è difficile da spiegare, ma è come se sentissi che il mio mondo interiore è un po’ in lotta con queste due parole che compongono il mio mondo esteriore, e che fanno parte di altri, dato che vengono utilizzate per chiamarmi ed identificarmi. In poche parole, mi sarebbe piaciuto di più essere un semplice essere umano libero, ma non posso, come ho voluto sottolineare in modo leggermente ironico all’interno del componimento. Faccio parte di una società organizzata, e in quanto suo componente devo essere per forza catalogato in questo modo. Ciò a volte mi fa quasi sentire un oggetto.

La frase che ho scelto, ovvero ‘’Alessandro Agostini è solo un giovane che ama la vita’’, è una frase di base della mia esistenza. Dato che non posso fare a meno del mio nome e del mio cognome, tanto vale che me li tenga stretti e che io li associ a qualche altra parola positiva.

Ho avuto sempre un’esistenza problematica un po’ sotto tutti i punti di vista, e sono caduto tante volte, e altrettante ho dovuto subire umiliazioni, sberleffi, o addirittura farmi male da solo, per sbaglio… ma, nonostante tutto, sono un giovane che ama molto la vita, quel grande dono che arde dentro di me! Poco importa tutto il contorno grigio, che purtroppo viene spesso rilevato dai miei occhi! Voglio solo alimentare quella fiamma speranzosa che vive dentro di me, e che mi spinge a sperare in un mondo migliore, in una vita migliore, in una realtà migliore, non solo per me ma anche per tanti altri come me.

In questo acrostico quindi ho inserito tantissimo di me. E’ profondamente personale ed introspettivo.

La parola ‘’ama’’ non l’ho inserita per dare un’unica sfumatura al testo, ma anche in virtù del fatto che credo profondamente nell’amore, in quest’ultimo periodo. Credo che esso sia il sentimento più bello che l’essere umano possa provare, e che sia in grado di rendere tutto davvero speciale.

Bene, ho intrecciato tanti significati e tante parole, all’interno di questo acrostico. Spero solo che vi sia piaciuto, e scusate le lunghe note, ma mi servivano per farvi comprendere al meglio il componimento.

A questo punto ringrazio chiunque abbia tempo e voglia di lasciarmi un parere, e chiunque abbia letto, e ringrazio in modo speciale GreenWind, per avere avuto un’idea tanto geniale. Grazie al Contest da lei indetto, ho avuto modo di conoscere questo curioso modo di far poesia, e di tentare di mettermi alla prova. Questo, infatti, è il primo acrostico della mia vita. E questo è il primo Contest al quale partecipo.

Grazie di cuore per tutto e a tutti! A presto!

   
 
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