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Autore: _Brandy_    24/08/2016    3 recensioni
Clarisse ha un nuovo spasimante e Chris non ci sta proprio.
Una nuova profezia, una nuova avventura e un nuovo pericolo attendono i nostri eroi del Campo Mezzo-Sangue.
Un trio (o forse due) molto improbabile partirà per una difficile prova.
Si parla di amore, passione e di uno spietato omicidio .... (ah no, quella era un'altra storia -.-') comunque non mancheranno intrighi, tradimenti e tanto, tanto, tanto Chrisse *^*... in tutte le forme possibili ed immaginabili *^*.
Speriamo (storia a 4 mani) che questa introduzione vi invogli a leggere il nostro racconto ... in caso contrario leggetelo lo stesso ... fidatevi, merita ;)
Tratto dal capitolo 5 ... finalmente, l'avventura sta per cominciare *^*
"Un nuovo vecchio nemico nel buio giungerà
e l’impresa degli eroi, nell'ombra seguirà
...
Per trovarlo, nel principio dovran cercare
raggiungendo in fine, la lama del male."
Ok ... ci abbiamo messo un po' per ingranare e far partire i nostri eroi per la loro impresa, ma alla fine ce l'abbiamo fatta ^^
Tratto dal capitolo 6
Con una risata stridula si avvicino alla semidea disarmata. -Sei in mio potere.- la sollevò da terra con una mano artigliata alla gola. -Un ultimo desidero?-
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chris Rodriguez, Clarisse La Rue, Nuovo personaggio, Percy/Annabeth, Talia Grace
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Angolo delle Autrici
Ciao a tutti ^^ lettori mezzosangue, ci scusiamo per l'immenso, immane, colossale ritardo di pubblicazione, ma avevamo gli esami (università e scuola) e poi siamo andate in vacanza ^^ ... ci manca la montagna T^T
Comunque siamo qui con un nuovo capitolo, non ci siamo dimenticate di voi vogliamo dirvi però che i prossimi capitoli avranno cadenza a caso perchè la scrittrice (io) deve laurearsi T^T e tra ultimi esami e tesi avrò il tempo limitato anche per dormire T^T quindi vi chiedo di portare pazienza.
Grazie ^^ ^^ e buana lettura ^^ ^^


 

Ange 
 
Dopo essere stata scaraventata del lestrigone, dall’altra parte del vagone, a causa del forte impatto, Clarisse aveva perso di mano la spada e quando l’empuse le fu addosso e l’afferrò per la gola, sollevando la da terra, era ancora stordita dal forte colpo.
-Un ultimo desidero?-
“La mia spada nel tuo petto!” pensò la guerriera, poi si ricordò del regalo di Chris. L’empusa si preparava a strapparle il cuore dal petto. -Voglio dissetarmi col sangue del tuo cuore ancora pulsante!- esclamò divertita.
Clarisse fece scattare il meccanismo del portachiavi e la lancia, in uno sfrigolio metallico trapassò il petto del mostro, riducendo l’empusa in cenere, mentre la ragazza ricadeva a terra tossendo ed annaspando aria massaggiandosi la gola graffiata dai lunghi artigli del nemico. Velocemente la figlia di Ares si riprese, ruotando l’asta dell’arma in senso orario, azionò il meccanismo elettrico della lancia e si scagliò contro l’altra empusa trapassandole lo sterno. Intanto Percy e Henry erano occupati a schivare le palle di fuoco che il lestrigone lanciava loro tenendoli a debita distanza per impedirgli di contrattaccare. Ma nel momento esatto in cui la seconda empusa, morente, gridava straziata dalle fiamme, prima di ridursi in cenere, il lestrigone voltò lo sguardo verso di lei distraendolo dal suo scontro, permettendo così a Percy ed a Henry di colpirlo e di finirlo, l’uno colpendolo al cuore, l’altro decapitandolo.
-Però!- esclamò Henry ancora col fiatone -Per fortuna che il treno è il mezzo più sicuro per viaggiare!-
Percy sorrise alla battuta poggiando le mani sulle ginocchia e riprendendo fiato. -Bella lancia!- esclamò poi rivolto a Clarisse che gli rispose con un ghigno soddisfatto e compiaciuto.
-Ci stavano aspettando, che dite?- chiese il figlio di Poseidone, dando voce si propri pensieri.
-Tu credi!?- gli chiese preoccupato Henry.
-In effetti erano in molti e ben organizzati.- fece notare Clarisse.
-Già! Questa aveva tutta l’aria di essere un’imboscata.- continuò Percy.
-Un’imboscata?- chiese confuso Henry -Ma per organizzare un’imboscata avrebbero dovuto conoscere i nostri piani e i nostri spostamenti! A parte noi, chi era a conoscenza del piano d’azione?- chiese in fine.
-Nessun altro, eccetto tua madre Era…-
-Aspetta!- lo interruppe la ragazza. -Tu, credi che ci sia una spia tra di noi!?-
-Beh! Non sarebbe la prima volta che capita, no!?- le fece notare Henry.
-No, non credo ch…-
-E sentiamo!  Chi credi che sia questa, fantomatica spia?- lo interruppe di nuovo la figlia di Ares.
Henry la fissò per qualche istante negl’occhi, poi si umettò le labbra e abbassò lo sguardo a disagio. -Chris.-
Una frazione di secondo dopo Henry era letteralmente appeso alla parete del vagone, Clarisse lo teneva per il bavero della giacca. -Che cosa hai detto?- gli ringhiò contro, la lancia ancora in modalità elettrica stretta nell’altra mano.
-Clarisse!- esclamò Percy allarmato, ma per lei fu come non ci fosse.
-Andiamo Clarisse, pensaci!? L’ha già fatto una volta, cosa potrebbe impedirgli di farlo ancora? Tu?-
In uno scatto d’ira la ragazza gli conficcò la lancia a pochi centimetri dalla faccia, Henry sentiva l’elettrica sfrigolargli l’orecchio e non poté evitare di sudare freddo.
-Ragazzi, adesso basta!- s’impose alla fine Percy, richiamando a se l’attenzione dei suoi compagni. -Dovremmo andarcene di qui prima che arrivi qualcuno. Non so voi, ma io non voglio finire in carcere per colca di qualche psicopatica e di un piromane!-
Finalmente Clarisse lasciò la presa su Henry, ritrasse la lancia e con un movimento netto e preciso la fece tornare un portachiavi. Raccolse le sue cose, rinfoderò la spada e si diresse verso un altro vagone, mentre, silenziosamente, i due ragazzi la seguivano.
 
OPS – Olimpo Pacchi Spediti NY
Era notte inoltrata, ma grazie alla luminosa luna argentea che svettava nel cielo stellato, Chris e Annabeth riuscivano a vedere più che discretamente, certo, questo non era un problema per Peleo che, essendo un rettile, vedrebbe perfettamente anche nelle notte più buia.
-Perché dobbiamo andare all’Olimpo Pacchi Spediti?- gli chiese ad un tratto Annabeth, aggrappandosi più forte alla vita di Chris per una folata di vento.
-Per prendere un nuovo semiphone e per recuperare una persona.- sospirò contrariato da quest’ultimo punto.
-Visto che dovevamo muoverci, non credo sia il caso di portare carico extra!- gli fece notare lei.
-Sarei pienamente d’accordo con te, se non fosse che quel carico extra può aiutarci a trovare Clarisse e Percy più velocemente!-
-E anche Henry.- disse disgustata Annabeth.
-Sì! Anche lui!- continuò altrettanto disgustato Chris.
 
Quindici minuti dopo stavano atterrando sul tetto dello stabile della OPS.
-Peleo tu aspetta qui! Torniamo subito!- esclamò il ragazzo scendendo dal dorso del drago, che per tutta risposta si acciambellò su se stesso, pronto ad aspettarlo in totale relax.
Velocemente i due semidei scesero la scala interna all’edificio per poi dirigersi all’ufficio di Ermes. La porta era chiusa, quando l’aprirono trovarono un ambiente molto luminoso e spazioso, se non fosse per le pile e pile di fogli che coprivano ogni angolo di superficie calpestabile o libera che si potesse trovare nella stanza, fatta eccezione per una piccola stradina che portava alla scrivania.
-Ange!?- chiamò Chris.
Nessuna risposta.
-Ange!? Sei qui?- riprovò il ragazzo.
-Sì è qui, Chris! Sei Chris vero?- rispose una voce femminile da dietro la scrivania.
-E ci siamo anche noi! Ti prego ragazzo salvaci! … E non è che ti avanzerebbe un topo, per caso?- continuò una voce maschile.
-Ma quelli sono …- Annabeth corrugò la fronte stupita.
-Sì, George e Martha!-
Facendo attenzione a non far cadere le pile di fogli ordinati, alti quasi un metro, Chris percorse il piccolo spazio di pavimento libero fino a raggiungere la scrivani e sotto al tavolo trovò Ange raggomitolata a terra che dormiva beata tra carte di dolciumi, scatole di pizza vuoti e bevande energetiche finite.
Sì, quando dormiva sembrava proprio una bambola … il problema era quando era sveglia …
-Chris grazie agli dei …-
-Toglici dalle grinfie di questa psicopatica!- finì George la frase che aveva cominciato la moglie.
I due serpenti al servizio di Ermes erano in modalità iphone poggiato vicino alla ragazzina che dormiva.
-Ermes le ha dato il compito di rimettere in ordine le fatture, gli ordini, le spedizioni e quant’altro e noi magicamente siamo finiti a farle da calcolatrice parlante! Hai idea di quanto sia esigente e puntigliosa?-
-Sì! Ce l’ho!- confermò il ragazzo sospirando, poi allungò un braccio per scuoterla dolcemente -Ange, svegliati! Sono Chris!-
-No fermo che fai!? Hai idea di quanto tempo ci abbia messo per farla addormentare con tutte quelle bevande energetiche che si è sparata!?- lo rimproverò il serpente.
-Oh! Smettila George, se fosse per te non lavoreresti mai! Come Ermes!-
-E ti sembra una brutta vita?-
-Mmm.- la ragazzina mugugnò stropicciandosi gli occhi.
Intanto Annabeth si era avvicinata e si era portata accanto a Chris per vedere che cosa stesse combinando.
-Chris chi è questa ragazza?-
Ange si mise a sedere e si stropicciò gli occhi -Fratellone, ce ne hai messo di tempo!- esclamò la ragazzina sbadigliando.
-Fratellone?- Annabeth rimase senza parole -V-vuol dire che è tua sorella?-
La ragazzina si alzò dal suo giaciglio improvvisato ed ancora assonnata si rivolse alla ragazza alta e bionda che le stava davanti. -Biologicamente parlando, sì!- rispose lasciandosi sfuggire uno sbadiglio.
La figlia di Atena rimase a bocca aperta. “In effetti si somigliano,” pensò “la stessa carnagione leggermente ambrata, gli occhi e i capelli dello stesso color mogano, le stesse orecchie leggermente a punta tipiche dei figli di Ermes. Erano vestiti pure in abbinato! Entrambi con una maglietta verde, jeans e convers blu. L’unica differenza era che nella maglietta della ragazza c’era la stampa di Keep Calm and LOVE MUSTACHE, col disegno di due grossi baffoni tutto in bianco.”
-Ange ascolta, ho bisogno del localizzatore e … di un nuovo semiphone.- intervenne Chris bloccando il flusso dei suoi pensieri.
-Sei riuscito a rompere anche quello? Oppure l’hai perso?- si diresse fuori dall’ufficio evitando accuratamente le pile di fogli ordinati seguita da Chris e da Annabeth che aveva cominciato a collegare i pezzi.
-Dato che non potevamo comunicare tramite i messaggi Iside l'ho lasciato a Rachel, per le emergenze.-
-Aspetta!- lo bloccò la figlia di Atena. -Tu hai messo un dispositivo di localizzazione su Clarisse?- gli chiese sgranando gl’occhi.
-Beh! Non l'ho messo proprio addosso a Clarisse, l’ho inserito nella sua lancia!- spiegò con fare innocente lui tornando a seguire la sorella.
“Perché l’ha fatto? Forse … lui sapeva!” -È da dove ti è saltata fuori questa idea?-
-Era, era solo una semplice precauzione!-
Ange si diresse verso una porta con una targhetta con su scritto il suo nome oltre che una serie di avvertimenti “SI PREGA DI NON ENTRARE SENZA L’AUTORIZZAZIONE SCRITTA DI ANGE”, “ENTRARE SOLO IN PRESENZA DI ANGE”, “PERICOLO DI MORTE”, “ATTENTI A VOI CHE ENTRATE ANIME BRAVE”, “CHI ENTRA MUORE … ECCETO ANGE”, “L’ACCESSO AD ERMES È VIETATISSIMO” e così via. -Voi aspettate qui!- e la ragazzina si dileguò oltre la porta dopo aver immesso codice alfanumerico, riconoscimento vocale, delle impronte digitali e dell’iride.
-Una precauzione!?- continuò la figlia di Atena riprendendosi dallo stupore di tante misure di sicurezza per aprire una porta.
-Andiamo Annabeth, lo sai anche tu quanto possa essere spericolata Clarisse e lo stesso vale per Percy, malgrado non vadano apertamente d'accordo, sotto quel punto di vista sono molto simili.- Chris sospirò -È stata solo una precauzione, nel malaugurato caso ci avesse contattato per richiedere eventuali rinforzi avremmo saputo esattamente dove andare senza perdere tempo prezioso.-
In un certo qual senso, Annabeth capiva quello che intendeva. -E Clarisse lo sa?-
-Credi che sarei ancora qui se gliel’avessi anche solo proposto?!-
-Giusta osservazione!-
La porta della stanza dove era entrata Ange si riaprì e la ragazza ne uscì con addosso una giacca in pelle, uno zaino verde militare sulle spalle e un semiphone per mano. -Ecco, tenete!- e diede ad ognuno di loro un cellulare. -Ho già inserito una sim prepagata, da Ermes, i numeri di ognuno e la posizione GPS dei nostri numeri.-
-E il localizzatore?- le chiese Chris.
-Quello rimarrà solo in mio possesso, per evitare che ti sorga la tentazione di mollarmi da qualche parte.-
-Ange, questo non è un gioco! È una missione pericolosa.-
-Non dovresti giudicare un libro della copertina Annabeth Chase, figlia di Atena.-
-E tu come fai a sapere …-
-Come ti chiami? E di chi sei figlia? Credi che non ci sia comunicazione tra me è Chris?-
-Hai l’abitudine di rispondere ad una domanda prima ancora che finiscano di fartela?-
-Sì!- risposero all’unisono i fratelli Rodríguez.
-Tutta colpa di nostro padre, si dilunga inutilmente in spiegazioni…-
-…facendoci perdere tempo e non arrivando mai al dunque…-
-…così abbiamo imparato ad anticipare lui…-
-…e tutti gli altri!-
Annabeth era rimasta ad ascoltare la loro spiegazione a bocca aperta, passando lo sguardo da lui a lei, era incredibile come riuscissero a coordinare un discorso concreto senza neanche guardarsi, come fossero due corpi ed un unico cervello.
-Comunque sia, di che missione di tratta? … Sapendolo potremmo prendere qualche gadget extra che potrebbe esserci utile!- conclude velocemente Ange notando l’obbiezione che cresceva in Annabeth, che decise di raccontarle ciò che era accaduto, della profezia e dell’ipotesi che aveva esposto sul percorso da seguire, tralasciando però la profezia su Chris.
Ange ascoltò attenta ed in silenzio fino a quando la ragazza non ebbe finito.
-Quella cerva è un animale sacro e anche nella mitologia, Ercole, per evitare la ire di Artemide, l’ha colpita in un punto preciso della zampa, non irrorato dal sangue, però nessuno di noi è tanto bravo con l’arco; quindi …- velocemente Ange si diresse verso il settore di ricerca e sviluppo e lo oltrepassò diretta al magazzino.
-Dovrebbe essere …- col naso all’in su cercava qualcosa sulla grandi casse posizionate negli alti scaffali dell’enorme deposito ed estrasse il cellulare della tasca interna della giacca -George, Martha, per favore trovate le sfere acchiappa-mostri nel registro dell’archivio.-
-Il lato positivo del lavoro con Ange è che almeno lei chiede “per favore”.- commentò George.
-Trovato!-
-Di già!?-
-Sai, non ho perso tempo a fare il lecchino.-
-Allora?- intervenne la ragazzina sospirando.
-Sezione D7, scaffale 11F.-
-Grazie.- e si rimise il cellulare in tasca. Arrivata nella sezione indicata trovò subito la cassa che cercava e con un elevatore la raggiunse, prese qualche sfera di vetro grande come una palla da tennis e tornò dai ragazzi -Ecco.- e gli porse tre, quattro sfere a testa. -Ci basterà lanciargliene addosso una di questa per racchiuderla al suo interno senza farle del male.-
-Wow! Come mai non ne avevo mai sentito parlare prima?- domandò ammirata Annabeth.
-Perché sono per l’appunto nella sezione ricerca e sviluppo e questi sono solo dei prototipi che devono ancora passare al vaglio del divino genio di Ermes!-
-E chi le ha inventate? È un genio!-
-Grazie!-
Annabeth rimase a bocca aperta.
-Sì! Ma ora sbrighiamoci, non voglio lasciare il campo troppo a lungo senza Peleo.- intervenne Chris.
-Solo un attimo voglio portare anche questi.- estrasse da una delle scatole più basse un barattolo di fagioli secchi fluorescenti. -Devo assolutamente testarli sul campo.-
-Fagioli radioattivi!?- chiese Chris interdetto.
-Più o meno!-
-Altro?- continuò poi spazientito.
-No, andiamo!- esclamò la ragazzina infilandoli nello zaino.
-Ah! Io vi raggiungo subito, vado un attimo in bagno!- disse Chris allontanandosi come se niente fosse senza aspettare risposta da nessuno.
Velocemente il nuovo gruppo così formatosi si ritrovò sul tetto ed in groppa a Peleo partirono per il Wyoming.
 
Rock Springs
Finalmente, dopo tre ore e mezza di viaggio e un buon riscaldamento contro i mostri, Henry, Clarisse e Percy arrivarono finalmente alla stazione di Rock Springs.
-Bene! Ora dobbiamo solo trovare un passaggio per Yellowston!- esclamò Percy.
-Niente passaggio. So che mio padre ha una rimessa di nuovi e vecchi mezzi bellici. Ne prenderemo in prestito uno di quelli.-
-Non vorrai girare per le strade con un carro armato spero!?-
Clarisse sospirò sognante. -Non tentarmi Jackson, non tentarmi!-
Arrivati alla rimessa, Henry andò verso il portone e tentò di aprirlo ma senza successo.
-È chiusa e adesso come facciamo?
-Levati ci penso io.- lo scansò Clarisse, che afferrando il portone con entrambe le mani lo aprì con facilità.
-Ma era chiuso- le fece notare Henry- Come hai fatto?
-Figlia di Ares, solo Ares e i suoi figli possono avvalersi della sua collezione-
-Ma non potevi dirmelo prima!- protestò Henry
-Si, ma era divertente l’espressione di sconfitta e sconforto nel tuo sguardo, e ancora di più quella di stupore quando sono riuscita ad aprirlo.- sogghignò beffardamente Clarisse -Bene. Muoviamoci. Basta perdere tempo.- concluse in tono marziale girandosi ed entrando, mentre Percy ed Henry si scambiarono uno sguardo scoccato per poi seguirla dentro.
Una volta entrati si divisero per cercare il mezzo più appropriato per il viaggio, ma a parte gip scassate della seconda guerra mondiale e qualche carro armato non c’era niente e di prendere l’elicottero non ne voleva sapere.
-Ehi! Ho trovato!- Clarisse sollevò un enorme telo impolverato scoprendo un’enorme Hummer di colore nero opaco.
-Si, si, questa può andare!- esclamò entusiasta Percy -Ma guido io!-
-Non ci provare Prissy. L’ho trovata io. La guido io.-
Dopo aver fatto il pieno, partirono per il Parco di Yellowston ed a parte la noia mortale e il pessimo cibo che mangiarono in una stazione di servizio dimenticata dagli dei, non incontrarono altri ostacoli.
… se non fosse che …
Il Parco, era chiuso e lo sarebbe stato ancora per un mese, per lavori …
“Ma che lavori dovevano fare in un parco naturale?”
-Fantastico! Fino ad ora era filato tutto troppo liscio!- commentò Percy sporgendosi sul cruscotto. -Ora scavalcheremo, ci beccheranno, finiremo dentro, e Chirone dovrà venire a pagarci la cauzione!-
-Sappi che se ti fai beccare ti uccido!-
-Di bene in meglio!-
-Clarisse, ci conviene parcheggiare laggiù, guarda!- Henry indicò una zona nascosta -Così, forse avremmo meno possibilità di essere scoperti.-
-Ottima idea, poi scavalchiamo, troviamo la cerva e continuano la missione.-
 
Intanto, dall’ombra delle piante, delle oscure figure gli osservavano con occhi maligni, verdi e acquosi.
 





Angolo delle Autrici in Basso
Grazie a tutti coloro che ci seguono e che ci lasciano un commento e sopratutto che pazientano per gli aggiornamenti ^^ ^^
Alla prossima ^^ ^^ Ciao ^^ ^^
   
 
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