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Autore: Rue Meridian    28/04/2009    3 recensioni
[Bartender]
Raccolta di tre one-shot ambientate nel capitolo 14 del manga.
E' san Valentino e tre persone lo stanno vivendo in diversi modi... Ma tutti legati a Cocktail serviti al Lapin da un certo bartender... Fanfiction ad alto tasso alcoolico XD
Partecipa alla V Disfida di Criticoni
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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No drinks allowed

quando non hai nulla per essere triste o essere felice,

bevi per fare accadere qualcosa.

(Charles Bukowski)


Ryu Susukara asciugava con attenzione e meticolosità il bancone, attendendo con calma l'orario di chiusura. Approfittando del fatto che ormai il locale si fosse svuotato, risistemava la postazione di lavoro, lasciando che i suoi pensieri vagassero liberi su quella strana serata.

Per la prima volta, dopo anni di servizio impeccabile, aveva trasgredito una fra le regole fondamentali del buon barman, i cosiddetti Bar Commandments: “Non si fuma, non si mangia, non si beve e non si mastica il chewing-gum. Non è professionale, esci dal bancone e recati in un altro posto per farlo. ”

Affinché il cliente si trovi a suo agio e sia servito a dovere, infatti, un bartender non può permettersi di lasciar passare il messaggio di essere occupato a fare altro o di essere troppo stanco per servirlo.

Ciononostante, quella sera, si era ritrovato a bere un drink durante l'orario di lavoro: l'aveva fatto più per empatia professionale verso un cliente che avrebbe certamente sofferto un rifiuto, che per un reale affetto verso Yukari-san.

Inizialmente, aveva pensato che sarebbe stato un gesto privo di conseguenze ed ora si ritrovava a desiderare di tornare indietro nel tempo: prima di tutto, il cocktail gli avrebbe impedito di rincasare in vespa. Infatti, se qualche poliziotto si fosse accorto che guidava dopo aver bevuto, sarebbe stato un bel guaio!

Inoltre, anche nei confronti di Yukari-san probabilmente non era stata la scelta migliore: quel cocktail era stato donato dalla ragazza non come un segno di amicizia, ma come qualcosa di più profondo che lui però non ricambiava.

A tutto ciò, si aggiungeva lo strano comportamento di Miwa-san, che non riusciva proprio a capire! Dopo avergli visto bere quell'Amaretto Alexander, si era irrigidita ed aveva ordinato un Godmother; poi, al suo tentativo di farle notare quanto fosse forte quel cocktail, lo aveva fulminato con gli occhi ed aveva insistito nel suo ordine. Per il resto della serata, era rimasta in silenzio con un'espressione fra il pensieroso ed il depresso: ci aveva fatto attenzione, osservandola con la coda dell'occhio, mentre cercava di tenere a bada l'esuberanza di Yukari-san.

Quel comportamento specialmente l'aveva lasciato interdetto: era sicuramente dovuto a lui, perché fino a quel momento lei gli era sembrata normale, tuttavia non riusciva a capire come avesse potuto infastidirla in quel modo. Non era normale che Miwa-san si comportasse così: lei era, in ogni situazione, esuberante ed energica, sia che si ritrovasse con le sue amiche, sia che cercasse di ottemperare alle richieste del proprio capo.

Silenziosa e triste non l'aveva mai vista e sinceramente non si augurava di rivederla più così: era come ritrovarsi di fronte una persona diversa, più triste, e questo fatto lo spiazzava e lasciava dentro di lui un senso di colpa che non riusciva a motivare. “Era rimasta delusa perché, per una volta, non sono stato un perfetto barman?”

Scosse la testa per l'ennesima volta nella serata e pensò che se non fosse stato l'alcool a fargli venire un mal di testa, sarebbero bastati Miwa-san ed il suo insolito modo di fare. A quel pensiero, gli scappò un piccolo sorriso, pensando nuovamente a quel diavolo di donna con cui aveva ultimamente a che fare.

Sorrido? Pensando a Miwa-san?”

Si bloccò, reggendo a mezz'aria una bottiglia che avrebbe dovuto riporre negli scaffali dietro il bancone, un'espressione totalmente stupita: “E da quando penso a Miwa-san?”. Sbatté le palpebre, la bocca spalancata, non riuscendo a trovare alcuna risposta alle sue domande.

Ok, d'ora in poi i cocktail li servo solamente!”




Allora, provo a ricordarmi tutto ciò che devo inserire: se mi dimentico di qualcosa o deliro, voi ignoratemi.
Iniziamo:


- Questa ff partecipa alla (che numero era?) V Disfida di Criticoni. Inoltre, tenta (inutilmente) di tenere alto il nome dello “Sky Eagle Team” e si attiene al minibando Equanime, che riporto:

SakiJune vs Rue Meridian: EQUANIME
Fandom ammessi: Originali, Fanfiction (qualsiasi fandom), RPF (qualsiasi fandom).
Limite minimo/massimo di parole: 300/30000.
Generi ammessi: Qualsiasi genere.
Rating ammessi: Per tutti, VM14, VM16, VM18.
Warning ammessi: Tutti (compatibilmente con il bando principale).
Tematica del bando: Scrivere tre storie, o una storia in tre capitoli: qualsiasi sia la scelta, i protagonisti devono essere tre personaggi di uno stesso fandom, oppure tre personaggi originali accomunati da uno stesso prompt.
Ulteriori limitazioni: Le tre storie, o i tre capitoli, devono avere esattamente lo stesso numero di parole.


(Copia-incolla dal sito: notare la pigrizia/stanchezza/incapacità della sottoscritta al fine di evitare il link)


- Secondo punto, ma direi primo per importanza. Questa ff deve TUTTO (e non è un eufemismo) a Shatzy. Questa meravigliosa donna che ha avuto l'incredibile sfiga di dover fare da beta a tale ff ha fatto il suo dovere in maniera esemplare. Non ha solo fatto notare con solerzia e gentilezza gli errori e le mancanze: mi ha “caldamente invitata” (leggasi costretta tramite senso di colpa) ad ampliare quello sgorbio iniziale di 900 insipide parole ed a raddoppiarlo letteralmente fino a produrre la suddetta ff. Inoltre, non mi ha mai fatto mancare né incoraggiamento, né sostegno, né frustrate se non mi davo da fare. Perciò, dico:

“Grazie mille Shatzy!!”


- Ringrazierei volentieri l'autore della colonna sonora di “Bartender”, ma non conosco. E' stata un grande aiuto.


- Ogni dettaglio di questa ff è frutto di numerose ricerche su cocktail, barman e le loro tecniche. La realtà è che ci sono motivi personalissimi legati a questo mestiere per cui questa FF nonostante tutto mi è molto cara. Perciò, vorrei dedicarla ad una persona che purtroppo non potrà mai leggerla perché sono anni che non c'è più: mio nonno. In un certo senso, c'è anche parte di lui qui e del suo meraviglioso lavoro.


- Inizialmente, la storia per la Disfida doveva essere tutt'altra ed ambientata in tutt'altro fandom. Tuttavia non mi ha mai soddisfatto né l'idea né la mia realizzazione. Per fortuna, proprio ad inizio di questo mese ho scoperto questo splendido manga. Il mio consiglio è: “Leggetelo! E' un piccolo gioiello!”

Purtroppo, tale manga è pressoché sconosciuto in Italia... Tanto che questa FF potrebbe addirittura essere la prima FF italiana su Bartender. Se qualcuno di voi conosce qualche ff che la precedesse me lo dica: perché vorrei veramente leggere qualcosa di bello su questo meraviglioso manga.


Altro???


Boh!!


Ah, sì... Se recensite mi fate felice, ma se anche solo leggete è per me un piacere.


Vostra stanca e malaticcia, Rue

   
 
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