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Autore: Plando    25/08/2016    3 recensioni
Questa storia l'ho scritta guardando la quarta puntata della seconda stagione di Breaking Bad intitolata "Cancer Man" (da qui anche il titolo). Di mio c'è ben poco solamente volevo descrivere questa parte del telefilm coi personaggi di Zootropolis, anche dato che nel film Disney originale è comunque presente una forte citazione al famoso telefilm. A questo punto buona lettura
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Benjamin Clawhauser, Judy Hopps, Nick Wilde
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Prima di tutto ci tengo a precisare una cosa, questa storia l'ho scritta guardando la quarta puntata della seconda stagione di Breaking Bad intitolata "Cancer Man" (da qui anche il titolo). Di mio c'è ben poco solamente volevo descrivere questa parte del telefilm coi personaggi di Zootropolis, anche dato che nel film Disney originale è comunque presente una forte citazione al famoso telefilm. A questo punto buona lettura



Erano tutti seduti a formare un cerchio, per guardarsi in faccia, la discussione era troppo importante.

Su una poltrona ci stava Nick, alla sua destra Clawhauser e al suo fianco la moglie Sofia, la sorella gemella di Judy, dopo di lei ci stava Walter il figlio sedicenne di Nick e Judy costretto sulle stampelle dalla nascita e infine Judy che completava il cerchio sedendosi al fianco del marito.

Il tema era semplice, Nick rifiutava le cure per il cancro ai polmoni e loro avrebbero fatto di tutto per fargli cambiare idea.

Le regole erano chiare, chi aveva il cuscino in mano parlava e se lo sarebbero passato tutti ed avrebbero espresso le loro opinioni a riguardo.

Per prima toccò a Judy.

"Voglio capire questa tua decisione, perchè sento che va contro il tuo interesse e contro quello di tutta la famiglia"

"I soldi sono sempre stati un problema per noi, te lo concedo"

"Ma ora abbiamo qualcuno disposto ad aiutarci, capisco che sia dura per te accettarlo forse a causa del modo in cui sei stato cresciuto"

"Ma, tesoro...ci si puo' appoggiare a qualcuno ogni tanto"

"Hai bisogno di questa cura, e non c'e' niente che possa impedirti di sottoportici, a parte te"

"Posso parlare adesso?" Chiese Nick

"Tra un minuto, dobbiamo proseguire il giro, Ben vuoi parlare tu?"chiese Judy passando il cuscino al ghepardo.

"Si ok"

"Che dire Nick io ti ho sempre visto come un caro amico e anche se all'inizio questa amicizia non era ricambiata io non ho mai smesso di augurarti il bene, specialmente al vostro matrimonio, ma ora hai una sfida ancora più grande da affrontare e mi pare che ti stia arrendendo e questo non è da tè"

"Non posso immaginare come ti senti ma devi lottare contro questo male, se ti limiti ad arrenderti oltre che la tua salute farai del male anche alla tua famiglia" concluse passando il cuscino a Walter.

"Sono incazzato, perchè sei...sei un codardo, Sei pronto a mollare, e se avessi mollato con me?"

"Queste qui?" indicando le stampelle "Tutto quello che ho passato, e tu hai paura di un po' di chemioterapia?" 

Il cuscino andò a Sofia che si voltò verso Nick e gli disse "La mia opinione Nick, è che dovresti fare quello che ritieni più giusto per te"

Lo sguardo di Judy si posò sulla sorella con fare accusatorio "Scusa cosa hai detto?"

"Ci hai detto di essere onesti" aggiunse Sofia "è Nick che ha il cancro è una sua decisione, non spetta a nessuno di noi fare le sue scelte"

"Perchè fai così?" chiese Judy

"Siete qui a parlare del suo futuro come se lui non avesse nessuna voce in capitolo..." venne fermata dalla sorella "Non avrà nessun futuro se non fa le cure"

"Io lavoro in ospedale" cominciò Sofia "e vedo ogni giorno mammiferi che fanno la chemioterapia e alcuni non vogliono passare le loro ultime settimane in mezzo ai dottori, ma sono stati costretti dai loro familiari"

tutto di colpo scoppiò il caos con gente che urlava e sbraitava a destra e a manca.

"SILENZIOOOO" urlò Nick "adesso ho io il cuscino, ok?" disse mostrandolo a tutti

"Noi tutti qui ci vogliamo bene e ve ne sono grato, ma quello che voglio è poter scegliere. E la mia scelta è di non fare la cura perchè a che serve sopravvivere due anni se sto troppo male per lavorare, per godermi un pasto, per fare l'amore?" A quel punto si voltò verso la moglie.

"Nel tempo che mi resta voglio stare a casa mia, nel mio letto senza dover prendere 30 pillole al giorno e perdere tutto il pelo e tu che saresti costretta a farmi da infermiera perchè non avrei la forza di alzarmi. Sarei un vegetale vivo solo grazie ad una macchina, ad aspettare la fine. NO non lo voglio"

"E sarebbe cosi' che mi ricordereste, è questa la cosa peggiore."

"Non lo farò"

651 parole
   
 
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