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Autore: Megara_Umbreon    25/08/2016    2 recensioni
Viene descritto il momento in cui Judy parla alla stampa.
Genere: Angst, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Judy Hopps, Nick Wilde
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Si portò una mano alla testa, ora fin troppo pesante. Era in questo modo che lo avrebbero sempre etichettato? Aveva accettato, che molti gli lanciassero occhiate perché volpe dunque un— "potenziale criminale", ma pensava fosse un ricordo lontano, quello in cui gli altri lo guardavano con terrore perché 𝚙𝚛𝚎𝚍𝚊𝚝𝚘𝚛𝚎. Che stupidaggine: lui non avrebbe mai fatto male qualcuno perché la natura diceva così. Perché doveva essere etichettato il cattivo della situazione, quando nemmeno si conosceva, la situazione? 
Ed era stato contento, Nick, nel stare con Judy, nel vedere che lei era riuscita a passare oltre al pregiudizio dei predatori per poi— per poi rovinare tutto. Per poi saltellare indietro mentalmente e dicendo chiaro e tondo che prima o poi i predatori si sarebbero svegliati tutti e avrebbero ucciso senza pietà qualsiasi preda. 
Nick era stato tradito da una preda, da colei che doveva, secondo questa logica, essere la buona. E perché in quel momento non riusciva a non vederla, se non come la cattiva della situazione?

«Che cosa hai fatto!»

La raggiunse, con l'intento di afferrarla per le braccia, ma all'ultimo evitò. Non voleva che la gente notasse troppo, o che peggio, intervenisse, pensando che pure lui, in quanto predatore, si fosse risvegliato per attaccare la coniglietta.

«Come cosa ho fatto? Ho fatto come hai detto tu.»
«Ti ho detto di rispondere a delle domande con altre domande, non di dire una cosa così— così— non so nemmeno come definirla. Ma ti sei resa conto che cosa hai appena detto?»
«Ho solo— ho solo esposto la teoria che avevamo sentito entrambi nel lab—»
«No, non hai fatto quello: hai appena detto "Attenti, indifese prede, il vostro amico predatore potrebbe decidervi di sgozzarvi da un momento all'altro! Hai appena detto che che i predatori sono violenti e cattivi.»
«Beh, lo erano.»
E a quella constatazione, Nick non può far altro che fare un passo indietro, per poi equilibrare la coda, in modo tale da non cadere, dopo lo sforzo fatto per rimanere in piedi. Sapeva bene che, una volte perse le forze, le avrebbe recuperate lentamente se non riottenute affatto. 
«Tu pensi davvero che i predatori erano violenti e cattivi? Quindi pensi che /io/ sia così?!»
«No, Nick, tu non sarai mai come loro—»
«Ah bene, ora esiste pure un "loro"? Come se /loro/ avessero qualcosa differente da te o da quella tua amichetta?»
«Nick, senti: ho sbagliato, ho usato male le parole, forse mi hai fraintesa—»
«No, hai detto le parole più giuste, invece. Hai detto quello che pensi veramente e lo sai perché lo so? E' da quando che ti conosco che te ne vai in giro con quello spray contro le volpi.— Si l'avevo notato dal primo incontro.»
«No Nick—»
«No Nick?! Senti, Carotina, ogni tua protesta non la tollero: tu pensi che le volpi siano cattivi e, accidenti, la natura ha deciso al posto mio di farmi volpe, dunque cattiva. I predatori sono cattivi. Io sono cattivo. Sono certo che, a questo punto vorresti farmi credere ancora che hai sbagliato, prima, che pensi davvero ci sia del buono in me, peccato io creda tutt'altro.» E chinò il capo per sorridere freddamente, con lo sguardo ben puntato verso il pavimento: se avesse osato solo per un momento guardarla, sarebbe crollato. «Se fossi buono, non gireresti con lo spray insieme. Ti fideresti di me, non penseresti mai che potrei—» e così dicendo i canini spuntarono e con l'espressione più feroce che aveva, simulò un attacco, per poi ovviamente fermarsi in meno di un secondo. Ottenne il risultato che mal sperava: Judy, scattò, per afferrare rapidamente lo spray, pronta a pigiare sul bottone. «— attaccarti e mangiarti. Sai, come dovrebbe fare un predatore.» Sospirò e la coda cadde di peso sul terreno, come pure le punte delle orecchie si afflosciarono. «Ti credevo migliore, Judy. Mi ero fidato di te per questo. Invece hai tradito la mia aspettativa.»

   
 
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