E' tardo pomeriggio, Settembre è ormai alle porte e l'aria si sta
riempiendo man mano di quei profumi che preannunciano l'autunno. Elena è
seduta come suo solito sul davanzale della finestra del pensionato dei
Salvatore e guarda cadere le gocce di pioggia sul vetro lasciando scie e
disegni strani. Con il dito cerca di percorrerle e le si disegna un
piccolo sorriso sul volto, le sembra di tornare bambina per qualche
secondo, ma quella tenera visione sbiadisce subito quando la voce di
Caroline la fa tornare alla realtà.
"Elena, ehi..io e Stefan usciamo a fare un giro, perchè non vieni anche
tu?" Esordisce con uno dei suoi soliti sorrisi mentre fa capolino in
quella che ormai è diventata la stanza di Elena.
"No, Care, ho da studiare per gli esami di settembre..e piove.." Si limita
a rispondere alzando e avvicinandosi alla scrivania per prendere dei
libri. In realtà è solo una scusa, l'università e lo studio sono l'ultimo
dei suoi pensieri ma apprezza lo sforzo della sua amica che cerca di
tirare a tutti il morale. Il suo mondo è di nuovo fermo e questa volta non
basterà una serata in compagnia per dimenticare tutto.
"La pioggia non ti ha mai fermato Elena, dai, ho chiamato anche Bonnie, vi
farà bene stare insieme." La bionda continuava ad insistere, sapeva quando
fosse difficile ma ormai era passato un anno e prima o poi avrebbero
dovuto convivere tutti con l'idea che forse non sarebbe più tornato. Il
suo Damon non sarebbe più tornato.
La pioggia non era solo una condizione atmosferica per Elena, racchiudeva
i ricordi felici dell'infanzia perduta e gli ultimi minuti passati con
lui.
La mora sospirò, poggiando le mani intorno allo schienale della sedia per
poi rivolgersi verso di lei.
"Domani andiamo a fare colazione insieme, io te e Bonnie come ai vecchi
tempi, promesso."
"Lo so che cerchi di sviare la situazione e sappiamo entrambe che domani
non ci sarà nessuna colazione, come le altre volte." Caroline la lasciò
quasi senza parole, effettivamente ricorreva spesso a questo stratagemma.
A volte riusciva ad annullare quella sensazione di vuoto nel petto e a
comportarsi come una ragazza qualunque ma bastava un singolo rumore, una
canzone, un paesaggio, per farla ripiombare in quel mare di emozioni e
sentimenti che la stavano divorando. Cercò di tirarsi fuori dalla
questione sfoggiando un sorriso e avvicinandosi a lei per abbracciarla.
Questa volta la bionda rimase di sasso e non potè fare altro che
ricambiare la stretta, avrebbe dovuto dire qualcosa ma le parole le
morirono in gola. Sapeva quanto stessero soffrendo e odiava non poter fare
niente, sperava che il tempo guarisse le ferite ma non basterebbe nemmeno
un secolo a guarire ferite che non vogliono essere ricucite.
"Questa volta ci sarà, prometto. Salutami Bonnie." Elena mormora al suo
orecchio per poi staccarsi e tornare a sbirciare tra appunti e libri vari.
"Vengo a svegliarti e guai a te se non esci di casa." Care le puntò un
dito contro abbozzando un sorriso e poi la lasciò chiudendo la porte.
In quel momento Elena avrebbe voluto avere i sensi da vampiro per sapere
cosa si stessero dicendo Stefan e Caroline, sentiva solo un forte mormorio
ma non riusciva a scandire le parole, lasciò perdere e andò a sedersi sul
letto.
Si guardò intorno. Era la camera di Damon, Care e Bonnie erano riuscite a
sistemarla un pò ma rimaneva sempre la camera del suo amore, il suo odore
era impregnato ovunque e forse proprio quelle pareti la mantenevano in
vita, le davano la speranza che un giorno lui potesse tornare.
Si stende affondando la testa nel cuscino e si allineano le immagini di
quel giorno. Odia ricordare ma la maggior parte delle volte lo fa per
immaginare un finale diverso o alla ricerca di particolari che le siano
sfuggiti. L'ultima volta che lui l'aveva lasciata era stata malissimo a
tal punto da farsi cancellare i ricordi, questa volta non voleva, doveva
affrontare tutto e doveva tenere in mente l'amore che li univa. "Per
favore, non andare via, non lasciarmi" quelle parole si ripetevano in loop
nella sua mente ogni volta che lasciava che il ricordo del suo amato la
invadesse come la marea.
Caroline aveva organizzato un pic-nic per lei, Stefan, Damon ed
Elena, perchè non passare una serata insieme? E quale miglior location
di un lago? Quando la bionda prendeva una decisione era impossibile
farle cambiare idea nonostante i due fratelli fossero poco entusiasti
della cosa.
"Hai davvero sentito Stefan e Caroline farlo ieri sera?" Esordì Elena
mentre lei e Damon camminavano mano nella mano verso le rive del lago
dopo essersi allontanati dall'altra coppia.
"Hai aspettato che ci allontanassimo da loro per chiedermelo vero? Di
tutto ciò che ti ho detto in una giornata hai sentito solo quello? Sei
sempre la solita, e ti mancano i tuoi sensi da vampira ammettilo."
Risposte Damon ridendo fragorosamente.
"Mi stai dando dell'impicciona? E' solo che è sempre strano, vorrei
ricordarti i nostri precedenti e il fatto che viviamo sotto lo stesso
tetto. Se non siamo noi qui siete voi nel nostro dormitorio al college
ed è eternamente divertente." Elena ammicca appoggiando la testa sulla
spalla del ragazzo.
"Calcolando che sono andato a letto con la biondina secoli fa e che tu
hai avuto il tuo epic love con Stefan, la situazione è imbarazzante ma a
chi importa eh?" Damon si ferma prendendola tra le braccia e dandole un
bacio sulla fronte.
"Sai sempre come zittirmi tu." Lei alza il viso ricercando le labbra del
moro in un dolce e casto bacio.
"Ti conosco." Mormorò Damon prima di prolungare il bacio.
In quel momento un forte tuono squarciò il cielo ma ai due non sembrava
importare, le note del loro "promettimi che sarà per sempre"
echeggiavano tra le prime gocce di pioggia che bagnavano i loro volti.
Le loro labbra trovavano pace nel toccarsi e si volevano, si volevano da
morire. Quando la passione li abbandonò per farli tornare alla realtà,
Damon la strinse forte tra le braccia.
"Dobbiamo tornare indietro, la bionda non poteva guardare le previsioni?
Ti bagnerai tutta!" Da quando Elena era tornata umana la sua apprensione
era aumentata, aveva paura che qualsiasi cosa potesse farle male e non
poteva sopportare di starle lontano. Voleva proteggerla dal mondo e per
questo eveva deciso di rimanere un vampiro, ma la questione era ancora
dolente e dura da affrontare.
La ragazza scoppiò a ridere quando sentì nominare Caroline, quei due
sarebbero sempre stati cane e gatto, si stringe al ragazzo e iniziarono
a incamminarsi.
Ma..
Un urlo. Un urlo li bloccò all'istante. Poi un secondo ed un terzo
giunsero alle orecchie dei ragazzi. Damon si girò subito verso la radura
alle loro spalle, proveniva da lì. In pochi secondi furono raggiunti da
Stefan e Caroline che avevano sentito anche loro quel suono penetrante.
"Damon dovremmo controllare.." Disse il biondino corrugando la fronte.
Damon guardò Stefan e poi Elena incorniciandole il viso con le mani.
"Rimani qui con Caroline, non fare di testa tua!" Le fece un occhiolino
e uno dei suoi sorrisini, la ragazza si limitò ad annuire e lo baciò
velocemente.
Caroline guardò Stefan preoccupata, lui le sfiorò il viso con la mano e
poi seguì il fratello verso la radura. Le due amiche si dirissero verso
le auto, pioveva ancora e stare li non le avrebbe di certo aiutate.
Elena fremeva, aveva paura che potesse succedere qualcosa e Caroline
dovette ricorrere a tutto il suo autocontrollo per calmarla e cercare di
distrarla, quelle urla non erano per niente normali.
Nel frattempo Damon e Stefan si erano divisi per cercare meglio. Fu
Damon quello che scoprì il mistero, c'era una donna che giaceva vicino
ad un albero, doveva essere sicuramente lei, aveva urlato lei. Le si
avvicinò rendendosi conto che era ancora viva, aveva del sangue sul
volto, ma qualcosa lo colpì alla schiena.
Numerose volte.
Il suo corpo iniziava a non rispondere ai suoi comandi e la sua mente si
stava annebbiando.
Erano tranquillanti.
Cadde a peso morto sul suolo.
Ma non rimase lì.
Qualcuno lo iniziò a tirare per le gambe e lo caricò su un furgone.
Quella donna? Si alzò subito dopo e un ragazzo biondo le si avvicinò
porgendole un panno per asciugarsi dalla pioggia e pulirsi il viso.
"Pulisciti Kate, sembri davvero mezza morta" La ragazza dai lunghi
capelli corvini rise e si pulì il viso per poi rispondere al ragazzo:
"Oh fratellino, sempre spiritoso. Sono stanca di fare da esca. La
prossima volta tocca a te".
Il ragazzo sbuffo incrociando le braccia senza risponderle.
Stefan si aggirava ancora nella radura quando decise di raggiungere il
fratello, venne catturato subito da alcune voci e si diresse verso
quelle in pochi istanti in tempo per vedere le porte posteriori del
furgone aprirsi e due tizi che buttavano dentro il corpo addormentato di
suo fratello insieme a quello di altri vampiri.
Subito si diresse verso di loro spingendoli via contro gli alberi ma
venne accerchiato da i due ragazzi che si difendevano piuttosto bene ai
colpi infieriti, la pioggia complicava il tutto. Il ragazzo estrasse uno
stiletto e la ragazzina una siringa di verbena e si scagliarono contro
di lui. Il vampiro approfittando della sua distrazione in seguito ad un
colpo subito prese la ragazza tirandola per il collo e riuscì a
far cadere la siringa per terra. Le vene del suo viso iniziarono a
gonfiarsi e gli occhi si tinsero di una tinta rossiccia.
"Non mi interessa chi siete o cosa volete datemi mio fratello e la
lascio vivere"
"Povero illuso, vinceremmo comunque noi. Puoi sempre unirti a loro se
vuoi" Il ragazzo senza nessuna paura si avvicinò a lui, non lo temeva.
"Non ho paura di te, tra qualche anno sarete solo una leggenda."
Stefan non capiva. Cosa voleva dire? Chi erano questi due? Cosa
volevano? Un milione di domande si affollarono nella sua mente. Lasciò
la ragazza e corse a prendere il fratello tra le braccia, ancora
incosciente, per portarlo via.
Una scarica di tranquillanti raggiunsero la sua schiena e cadde a terra
come suo fratello.
"Luke, su, carichiamo anche lui, e andiamo via da qui! Sono fradicia!"
Kate si strinse nella giaccia indicando al fratello il furgone.
"No, soccomberebbe il primo giorno, sarebbe inutile, sali, arrivo
subito!" La ragazza rimase stranita dal suo commento ma si limitò ad
annuire.
Il ragazzo si avvicinò a Stefan e gli portò due dita sulla fronte,
chiuse gli occhi e mormorò delle parole sicuramente in qualche lingua
dell'Est Europa. In quel momento i ricordi di Stefan degli ultimi
momenti svaniscono, così come i volti dei due. L'ultimo ricordo? Damon
nel furgone e poi buio. Il ragazzo lo lasciò nella pioggia battente e
andò via.
Nel frattempo dall'altra parte del lago le ragazze provavano a chiamare
i rispettivi ragazzi senza risposta, era passata più di mezz'ora e
nessuno dei due si fece vivo.
Elena saltò giù dall'auto. "Ora vado a cercarli."
Sbattè lo sportello dell'auto ma fu fermata dall'amica più veloce di
lei. "Sono preoccupata quanto te, ma non sappiamo perchè stanno
tardando, potrebbe esserci qualsiasi cosa..e.." non se la sentì di
continuare. "E io sono umana, Caroline so ancora come difendermi,
smettetela di trattarmi come se vivessi sotto una campana di vetro. Ti
starò accanto ogni secondo, te lo prometto ma ho una strana sensazione
che mi attanaglia lo stomaco, andiamo a cercarli ti prego!"
Le parole della ragazza suonarono come un urlo di disperazione e la
bionda in cuor suo sapeva che l'altra aveva ragione.
"Va bene andiamo."
Le due si incamminarono nella selva, Caroline cercava di captare
qualcosa, ma con quella pioggia incessante non riusciva a distinguere
molto.
Poco dopo trovarono Stefan, Caroline si inginocchiò vicino a lui e
iniziò a scuoterlo e riprese i sensi lentamente.
"Che diavolo è successo Stefan?" Elena si avvicino ai due ancora
spaventata per lo stato in cui l'avevano trovato e...senza Damon.
Il ragazzo spalancò gli occhi e si mise a sedere guardandosi intorno. Le
due ragazze lo guardarono confuse.
"Io..Damon..lui, l'hanno portato via. Io non..mi ricordo." Si prese la
testa tra le mani nella sua mente vi era solo una visione sbiadita di
Damon che veniva portato via perchè non li aveva fermati?
Da quella sera, molte cose cambiarono. Elena per settimane non parlò a
Stefan, lo incolpava in qualche modo della scomparsa del suo fidanzato e
Stefan si dannava ogni giorno. Stefan e Damon erano distruttivi nei
propri confronti ma avrebbero sacrificato tutto per il bene dell'altro.
Stefan ancora una volta si ritrovava bloccato. Aveva fallito come
fratello, co
Ognuno perse qualcosa quella sera, Damon non era mai stato un santo ma
di certo era entrato nei cuori di tutti, a volte aveva uno strano modo
di dimostrare affetto ma sapeva essere la migliore persona del mondo.
Aveva solo paura di non essere abbastanza come non lo era stato in
passato. Ma Damon era sparito.
I ragazzi tornarono nella radura per i giorni a seguire ma non vi era
nessuna pista da seguire.
Nessun avvenimento strano.
Mystic Falls non era mai stata così tranquilla.
1 anno e mezzo da quella sera. Elena aveva provato a darsi una
spiegazione ma non la trovava, era tutto così irreale.
Dall'altra parte della città Stefan, Bonnie e Caroline erano seduti
intorno ad un tavolo con una tazza di caffè tra le mani. Parlavano del più
e del meno, Bonnie stava elencando tutte le cose da comprare per la nuova
casa e Stefan ogni tanto faceva qualche battuta sentendosi totalmente
estraneato dalla situazione.
Caroline non faceva altro che parlare delle gemelle e far vedere ai due
foto di come stavano crescendo, le avevano sempre intorno e sapevano
quanto fosse vero ma a Care poco importava. In qualche modo erano andati
avanti, il senso di colpa seguiva Stefan ovunque, ma faceva i conti con
lui quando era da solo, Bonnie si sfogava con Enzo e cercava di soffocare
la mancanza tra lo studio e i progetti futuri. Alaric per l'ennesima volta
aveva perso il suo migliore amico e nemmeno questa volta aveva potuto
dirgli addio, le bambine lo aiutavano molto anche se nel suo piccolo non
aveva mai smesso di cercare. Caroline come sempre si trovava nella
posizione peggiore, quella di colei che vedeva i suoi amici e il suo
ragazzo soffrire ancora dopo un anno e mezzo e non sapere cosa fare, certo
lo nascondevano bene ma era pur sempre un vampiro e una donna, notava
tutto.
"Mi aspettavo di vedere anche Elena." Fu Bonnie a introdurre la questione.
"Sai quanto la pioggia la metta di cattivo umore e a suo dire stava
studiando. Domani la tiriamo dal letto e facciamo colazione insieme."
Rispose Caroline sorseggiando la bevanda, Stefan sospirò. "Dovremmo fare
qualcosa per distrarci, forse un viaggio o una festa.."
Era davvero Stefan a parlare? Proprio lui? Le due ragazza lo guardarono
stranite.
"Okei, cosa hai fatto del mio ragazzo? Dove lo hai buttato?" Disse Care
spalancando gli occhi. I tre scoppiarono a ridere e il ragazzo continuò.
"Sappiamo bene perchè Elena non vuole mai uscire e sappiamo bene perchè
improvvisamente crolla il silenzio in ogni conversazione, ma..per quanto
detesti ammetterlo, credo sia ora di andare avanti, Damon è mio fratello
ma per più di un anno abbiamo girato a vuoto e forse dovremmo farlo per il
suo..e per il nostro bene ."
Fu Bonnie a prendere la parola. "Elena non accetterà mai di lasciarlo
andare e nemmeno io..e nemmeno tu Stefan, ma possiamo provare ad andare
avanti, potremmo organizzare una festa, alcolici, musica, invitare un pò
di gente random, potremmo semplicemente comportarci da ragazzi.." Sapeva
che l'amico aveva ragione ma le risultava difficile lasciare andare Damon,
aveva cercato di localizzarlo molte volte con i suoi incantesimi ma ogni
volta era un buco nell'acqua. Si trovava in qualche posto nascosto dalla
magia oppure di lui non era rimasto più niente. Quando la ragazza seppe
della scomparsa del ragazzo, Enzo fu il suo unico punto di riferimento.
Damon aveva un miliardo di difetti ma c'era stato per lei e gli voleva un
gran bene, tanto che a volte il suo ragazzo mostrava un pò di gelosia nei
loro confronti, le mancano anche quei momenti che finivano sempre con
delle risate.
"Ottima idea, penso io a tutto." Disse la bionda con un sorriso a 32
denti, forse questo era il momento giusto.
Dopo 1 anno e mezzo era arrivato il momento di provare a voltare pagina.
Angolo autrice: Ciao ragazzi, eccoci alla fine del primo capitolo che è
molto introduttivo e spiega cos'è successo 1 anno e mezzo fa. Cosa sarà
successo a Damon in questi mesi? Chi sono quei ragazzi? Il capitolo si
chiude con la volontà da parte dei ragazzi di andare avanti, ma..sarà
così? Non vi resta che seguire la storia! Alla prossima!
-Stefania.