POV CIEL


Erano oramai passate all'incirca due settimane dal tragico evento del Campania e nonostante gli innumerevoli sforzi, alcuni dei miei servitori erano ancora molto scombussolati per l'accaduto, e sinceramente anche io ho molti dubbi e paure. Sono seduto alla mia scrivania a riflettere sul corso degli eventi passati quando Sebastian si materializza dinanzi a me con una lettera della regina. Il cuore quasi mi si ferma nel leggere le parole contenute al suo interno.

Sono in uno dei tanti saloni che costituiscono la magione della regina. Dopo un tempo infinito uno dei servitori si fa avanti per scortare me e il mio maggiordomo dal nostro obbiettivo.

-Allora conte Phantomhive, siete pronto a conoscere la ragazza di cui vi ho parlato nella lettera?-, chiede la donna anziana davanti a me, come se la situazione andatasi a creare fosse una delle più normali.

-Si vostra maestà.-, in realtà preferirei sapere di più sulla futura regina, ma preferisco non indagare. Gli uomini che prima ci hanno portato fin qui ci riaccompagnano al piano inferiore, credo che sia qui che finalmente avrò l'occasione, o meglio, l'onore di conoscere questa ragazza di cui ho tanto sentito parlare. Le parole che sono uscite dalla bocca della regina però, mi hanno alquanto turbato: "Conte Phantomive, prestate attenzione ora perché poi sarà troppo tardi, se vengo a sapere che voi o il vostro maggiordomo torcerete anche solo un capello a quella ragazza, ne pagherete le amare conseguenze". Questa storia non mi quadra, non mi era mai capitato di ricevere nessun avvertimento dalla regina, cosa l'ha spinta a dirmi quelle cose? La serata continua con chiacchiere e banchetti, poi una grande porta si apre in fondo alla sala ed entra lei, bellissima, ha gli occhi di uno splendido color ambra, si muove leggiadra nel suo lungo abito a balze nero. I capelli piastrati a formare migliaia di boccoli lunghi fino a metà schiena, dalla cute fino al seno sono viola mentre al si sotto sfociano in un rosato chiaro. Un sorriso luminoso da far invidia a chiunque. La regina che intanto era scesa per poter passare del tempo con gli invitati si affianca a lei, quasi con fare materno ma senza avvicinarsi troppo, come quando si ha paura di scottarsi.

-Signore e Signori, vi presento Violet Vorkov, erede al trono russo.-, un macigno che si era formato sul mio stomaco improvvisamente si allontana da me, quindi non era l'erede al trono d'Inghilterra, ma a quello della Russia. Non vedo nessuno però ad accompagnarla, dov'è il suo maggiordomo? Le due regine si avvicinano a me e a Sebastian, mi ero quasi dimenticato che la ragazza dovrà soggiornare nella mia magione. Appena ci raggiunge io e il corvino ci inchiniamo al suo cospetto presentandoci.

-Sua maestà sono onorato di fare la vostra conoscenza, io sono il conte Ciel Phantomhive mentre lui è il mio maggiordomo Sebastian Michaelis.-, non riesco a vedere la reazione della ragazza dato che ho lo sguardo puntato a terra, ma posso benissimo udire la sua soave voce rispondere alla mia presentazione.

-Il piacere è tutto mio, ho sentito molto parlare di voi due, inoltre la regina mi ha informato che soggiornerò nella vostra magione o sbaglio?-

-Si sua maestà, posso porvi una domanda? Solo con il suo consenso ovviamente.-, dice Sebastian al mio fianco, che diavolo vuole fare?

-Ma certo dimmi pure.-

-Il vostro maggiordomo non è qui con voi stasera?-

-Purtroppo no, c'era molto lavoro da sbrigare all'interno della mia dimora, così ho chiesto al mio maggiordomo di occuparsi di tutto in mia assenza, ma non vi preoccupate non ho bisogno di una scorta continua per proteggermi, so sopravvivere anche da sola.-, dice lei facendo l'occhiolino al mio maggiordomo, che ricambia annuendo.

Mentre la regina russa si presenta ad altre persone (tra cui quel viscidume umano del Viscount Druitt), io decido di continuare la mia conversazione con la regina Vittoria.

-Sarò sincera con voi conte, questa ragazza possiede un carattere molto forte e determinato, sarà molto difficile tenerla a bada per molto nella villa. Il suo maggiordomo l'ha definita uno spirito libero, nessuno riesce a domarla, nemmeno lui stesso.-

-Sebastian ha pazienza a sufficienza.-, dico senza staccare gli occhi dalla russa.

Torniamo a casa verso le due di notte, i servitori sono già andati a dormire così mi occupo io di portare la regina alla sua camera da letto, si trova a debita distanza dal resto della casa ma abbastanza vicina nel caso in cui si verifichi un emergenza. Dopo circa mezz'ora dopo essermi messo a letto mi lascio abbracciare dalle braccia di Morfeo.


POV REGINA VITTORIA
E' passato un bel paio d'ore dal ricevimento avvenuto all'interno della mia abitazione, finalmente il piccolo conte ha avuto modo di conoscere la bellissima erede al trono russo, chissà come andrà a finire tra quei due, anche perché:

"Due cannibali finiranno sempre per sbranarsi"