Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |       
Autore: Justice Gundam    28/08/2016    2 recensioni
Di ritorno a Levantopoli dopo la sconfitta del Team Plasma, Spighetto e i suoi fratelli si trovano di fronte una sgradita sorpresa - una ricca e boriosa allenatrice di Sinnoh ha intenzione di sfidarli per impadronirsi della loro Palestra. Riuscirà Spighetto a difendere l'onore della Palestra di Levantopoli, aiutato in maniera inaspettata dalla sua "acerrima rivale" Burgundy? Ambientata subito dopo la fine di "Best Wishes Reload", ma non è strettamente necessario averla letta per seguire questa storia. [Personaggi: Spighetto, Burgundy] [Coppia: Sommeliershipping]
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Burgundy, Spighetto
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Anime
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Pokemon: The Striaton Battle 
 
Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam
 
 
----------
 
 
Disclaimer: Pokemon e tutti i marchi registrati ad esso collegati non appartengono a me, ma a Nintendo, Game Freaks e alla Pokemon Company International. Questa fanfiction è stata scritta a puro scopo ricreativo, senza fini di lucro. L'autore non riceve introiti dalla stesura di questo testo.
 
Beh, credo che così vada bene, no?
 
Quella che state leggendo è una breve storia che ho pensato di scrivere come, diciamo così, esercizio di stile. L'ispirazione mi è venuta dall'episodio "La Palestra di Levantopoli è in pericolo", che a mio parere è stato uno degli episodi più deboli di una serie che già di per sè ha una pessima fama tra i fan dell'anime. Ho pensato... e se ci fosse stata anche Burgundy quando Spighetto ha ricevuto la sfida di quella pazza montata di Frida? Sinceramente, non credo che se ne sarebbe stata zitta...
 
E da qui è nata l'idea per questa fanfiction, che nella cronologia della mia saga si piazza subito dopo la fine di "Best Wishes Reload". Sarà un'occasione per Burgundy per dimostrare la sua abilità? E magari fare qualche passo avanti con l' "odiato" Spighetto? Hehehee... sì, ho pensato anche ai fan della Sommeliershipping, e spero che venga qualcosa di gradito!
 
Detto questo... vi lascio alla mia storia! Spero che, per quanto breve - non credo che ci vorranno più di 5-6 capitoli - sia comunque interessante e divertente.
 
Buona lettura!
 
 
----------
 
 
Capitolo 1 - Ritorno a Levantopoli
 
 
Il continente di Unima. Un luogo pieno di misteri e di avventure, di luoghi leggendari e Pokemon affascinanti, paesaggi maestosi e una grande diversità di ambienti, culture e punti di vista. E' in questo continente che, soltanto qualche giorno fa, si era conclusa una battaglia che aveva deciso le sorti della Lega Pokemon locale, e forse delle Leghe Pokemon di tutti gli altri continenti - il Team Plasma, l'organizzazione criminale guidata dal malvagio Ghecis che si nascondeva dietro il re-marionetta N, aveva minacciato di costringere tutti gli allenatori a liberare i loro Pokemon. Solo Ghecis e i suoi collaboratori più stretti avrebbero tenuto i loro Pokemon, e grazie a questo avrebbero potuto prendere il potere ovunque. A questo scopo, Ghecis aveva cresciuto N allo scopo di fare di lui il prescelto di Zekrom, il dragone nero degli Ideali... e con il supporto di quel Pokemon Leggendario, il Team Plasma sarebbe diventato inarrestabile. 
 
Ma grazie all'intervento di Ash e dei suoi amici, il folle piano di Ghecis era naufragato. La giovane Touko, la giovane esordiente che Ash aveva preso come sua allieva, si era dimostrata degna di essere la prescelta di Reshiram, il dragone leggendario della Verità, e aveva sconfitto N in un epico scontro nel suo castello. Ash stesso si era misurato con Ghecis in un terribile scontro finale che aveva lasciato l'intero continente con il fiato sospeso... e nonostante la potenza di Genesect, il terribile Pokemon cibernetico creato dal capo ricercatore Acromio come Pokemon speciale per Ghecis, Ash aveva vinto e liberato Unima dall'incubo del Team Plasma.
Ognuno aveva fatto la sua parte per salvare Unima dal disastro... e tra questi, un giovane e brillante allenatore di nome Spighetto, Capopalestra della città di Levantopoli assieme ai suoi fratelli Maisello e Chicco, oltre che intenditore di Pokemon di classe A, abilissimo nel valutare il legame che intercorre tra un Pokemon e il suo allenatore, e nel comprendere i sentimenti e i pensieri dei Pokemon.
 
Spighetto era stato un degno avversario per Ash, Misty e Touko quando il terzetto di amici si era fermato alla Palestra di Levantopoli, e aveva deciso di unirsi al gruppo per imparare di più sui Pokemon e fare maggiore esperienza come intenditore. E fin da subito, il giovane intenditore dai capelli verdi si era dimostrato un ottimo compagno di viaggio, sempre pronto a mettere la sua saggezza e la sua abilità come allenatore in aiuto dei suoi compagni. 
 
In quel momento, il giovane intenditore e i suoi due fratelli si trovavano assieme ad un binario del treno, in una piccola stazione poco lontano da Forte Verdepoli, il luogo dove si era tenuto il campionato di Pokemon di quell'anno. Si erano fermati per qualche giorno, in modo da dare una mano con la ricostruzione, ma ormai la situazione era quasi del tutto tornata alla normalità, e i tre fratelli Capipalestra avevano pensato che fosse il caso di tornare alla loro palestra / ristorante e riprendere la loro attività. 
 
"Aaaaah, e finalmente si torna alla cara vecchia Levantopoli!" affermò con soddisfazione Chicco, il minore dei tre fratelli. Capelli rossi dalla pettinatura che ricordava una fiamma, vestito come il cameriere di un ristorante di classe, Chicco era specializzato in Pokemon Fuoco, e dei tre fratelli era, come forse ci si poteva aspettare, il più impulsivo e diretto. "Non so voi, fratelli, ma non vedo l'ora di tornare alle nostre mansioni di tutti i giorni. Certo, è stato eccitante dare una mano per sconfiggere il Team Plasma, ma adesso spero soltanto che ora che la crisi è passata, tutto torni più o meno com'era prma."
 
"Dopo un evento così importante, fratellino... è difficile che tutto torni esattamente come prima." affermò Maisello con un sorriso paziente. Maisello era il più grande dei tre, e aveva i capelli blu a caschetto, che richiamavano il colore del suo elemento preferito - l'Acqua. Come probabilmente si addiceva al fratello maggiore, era il più maturo e posato dei tre fratelli, e il suo stile di combattimento si basava sulla calma e sull'analisi dell'avversario, cogliendo i punti deboli e muovendosi per sfruttarli il più possibile. "Certo, ognuno cerca di riprendere la sua vita com'era prima di questo imprevisto... ma le azioni del Team Plasma hanno lasciato un segno profondo in tutti noi, e ci hanno fatto capire che dobbiamo sì tenere ai nostri Pokemon, ma anche e soprattutto ricordare che tra noi e loro ci deve essere un rapporto di fiducia ed ugualianza."
 
"Vero. E poi, la repentinità e la brutale efficacia con cui il Team Plasma ci ha aggredito significa che non possiamo abbassare la guardia, e faremmo meglio a tenerci pronti ad ogni possibile evenienza." rispose Spighetto. "Il Team Plasma è stato soltanto un sintomo di un male diffuso, che serpeggia in maniera infida nella società e nel mondo dei Pokemon, e che dobbiamo cercare di contrastare con tutti i mezzi a nostra disposizione. Ma... per adesso, immagino che non ci sia niente di male nel prendersi un po' di tempo per rilassarsi e riflettere su ciò che è accaduto."
 
"Vero... e poi, abbiamo il nostro lavoro al ristorante che ci attende!" rispose Chicco. Uno sbuffo acuto avvertì i tre fratelli che il loro treno era arrivato, e il giovanotto dai capelli rossi fece un cenno a Spighetto e Maisello. "Vediamo di non perdere il treno, okay? Non sarebbe molto simpatico se dovessimo tardare ancora a riaprire il ristorante!"
 
Il treno per Levantopoli, in arrivo sul binario a cui i tre fratelli stavano aspettando, si fermò con uno sbuffo di vapore, e le porte si aprirono, in modo da far scendere  passeggeri, e permettere ad altri di salire. Spighetto, Chicco e Maisello si misero in fila con gli altri e, portando con sè i loro bagagli, salirono sul vagone... senza accorgersi della persona che li stava osservando da distanza di sicurezza, calandosi un paio di occhiali da sole sugli occhi, e calandosi un cappuccio rosso sulla testa per nascondere i suoi bei capelli viola.
 
"Eccolo lì, il signorino Spighetto... se ne va con i suoi fratelli come niente fosse, e non sa che finalmente è giunto per lui il momento della resa dei conti!" sussurrò tra sè la ragazzina dai capelli violetti che aveva puntato Spighetto e i suoi fratelli fin da prima che facessero il loro ingresso nella stazione dei treni di Forte Verdepoli. Burgundy Sauvignon, intenditrice di Pokemon di classe B (da poco promossa dalla classe C), ed autoproclamata rivale di Spighetto, aveva atteso fino a quel momento per avere la possibilità di prendersi la sua rivincita... e ora che la crisi era cessata, e finalmente poteva concentrarsi sulla loro rivalità, aveva tutta l'intenzione di chiudere i conti una volta per tutte con l'intenditore di Levantopoli!   
 
"Tsk... ma tu guarda che individuo!" borbottò tra sè Burgundy. "Non si preoccupa neanche di deludere le aspettative di una tenera e dolce fanciulla come me! E quindi, visto che lui se n'è dimenticato, tocca alla sottoscritta farsi tutto il viaggio fino a Levantopoli e ricordargli che mi deve ancora la rivincita! Beh, poco male. Sarà sicuramente un viaggio divertente, e non vedo l'ora di godermi l'espressione sulla faccia di quell'antipatico quando mi presenterò davanti a lui!"
 
Sghignazzando tra sè, senza badare alle espressioni sbalordite di coloro che stavano guardando verso di lei, Burgundy salì sul vagone dietro a quello in cui stavano salendo Spighetto e i suoi fratelli, gettando una rapida occhiata al ragazzo dai capelli verdi che in quel momento era sulla scaletta. Doveva riconoscere che era carino, almeno a guardarlo così... e che nonostante lei fosse spesso stata brusca con lui, lui non era mai stato niente meno che assolutamente gentile e disponibile. E anche quando lei stava cercando un modo per migliorare ed essere promossa ad intenditrice di classe B, lui aveva fatto tutto quello che era in suo potere per aiutarla. Anche se a lui non veniva niente in tasca... 
 
"Beh... sì, devo ammettere che il signorino Spighetto non è poi tanto male, tutto sommato." brontolò la bambina dai capelli viola, mettendo il suo bagaglio accanto ad un sedile, e poi sedendosi a sua volta. "E' abbastanza carino... quano tiene il becco cucito... e devo ammettere che gli sono grata per avermi aiutato... ma questo non significa che ci andrò piano con lui! Questa è una questione di onore per la sottoscritta, Burgundy Sauvignon!" Si sentì avvampare un po' le guance, ma si disse che era tutta colpa del caldo improvviso che si sentiva all'interno della carrozza del treno. Doveva concentrarsi sulla battaglia che l'avrebbe attesa una volta giunta a Levantopoli. Questa volta, lei lo sentiva, sarebbe stata la sua più grande occasione. Finalmente avrebbe fatto vedere a quel bellimbusto di cosa era capace... e si sarebbe finalmente presa la sua rivincita per tutte quelle volte in cui lui l'aveva guardata dall'alto in basso!         
 
"Aspetta che arriviamo a Levantopoli, signorino!" borbottò Burgundy, stizzita con sè stessa per essersi permessa una distrazione così frivola. Certo non era una condotta che si confaceva molto ad un'intenditrice di Pokemon di classe B! "Ti lascerò in braghe di tela! Ti umilierò così tanto che ti dimenticherai di tutte le volte che mi hai battuto..."
 
 
----------
 
 
Qualche tempo dopo...
 
"Aaaah, mi fa piacere essere finalmente di ritorno alla cara vecchia Levantopoli!" esclamò allegramente Chicco, stiracchiandosi mentre scendeva dal treno. "Ragazzi, non vedo l'ora di tornare al nostro caro vecchio ristorante!"
Spighetto e Maisello raggiunsero il fratello sul binario, contenti anche loro di essere tornati alla loro città natale. La giornata era assolata ed allegra, con un cielo azzurro pieno di nuvole bianche che annunciavano tempo sereno anche per i giorni successivi, e la piccola stazione di Levantopoli era gramita di persone che accoglievano chi stava arrivando, che andavano a prendere un treno per conto loro o che arrivavano in quel momento... e i negozietti che gremivano la stazione rendevano ancora più allegra l'atmosfera. Sì, era bello tornare a casa propria dopo tanto tempo passato a viaggiare. Era bello vedere luoghi nuovi, conoscere nuove persone e Pokemon, ed imparare nuove usanze... ma dopo tutto questo tempo, faceva piacere anche tornare a casa e riposarsi un po', per poi tornare al lavoro di ogni giorno.
 
Spighetto rimase per un po' a guardarsi attorno, godendosi la vista di quella stazione a lui così familiare, dei volti noti che avevano fatto parte della sua infanzia, e del luogo in cui era cresciuto. "Hai ragione, fratello. Levantopoli non è cambiata molto, in questi tempi, ma fa sempre piacere rivederla. Comunque, prima di fare qualsiasi altra cosa, penso che dovremmo tornare alla nostra Palestra e lasciare i nostri bagagli. Dobbiamo riaprire il ristorante e cominciare ad organizzare tutto per stasera."
 
"Spighetto ha ragione. Non appena sapranno che siamo tornati, il ristorante riceverà di nuovo un bel po' di clienti." affermò Maisello, portando con sè uno dei loro bagagli. I tre fratelli presero le loro cose e cominciarono a farsi lentamente ed educatamente strada tra la folla, ricevendo i saluti e alcune acclamazioni da parte di alcuni passanti che li avevano riconosciuti per quello che erano... ignorando del tutto la figura dai vivaci capelli viola che cercava di seguirli, pur essendo ostacolata dalla ressa! 
 
"Argh! Che diamine... ma che razza di maniere, questi volgari maleducati!" protestò la bambina, sgusciando tra le persone in maniera non troppo elegante. "Hey, spostatevi! Io ho un appuntamento con i Capipalestra, accidenti! Avanti, spostatevi!"
 
Sfortunatamente per lei, la folla non sembrava prestarle troppa attenzione... e con sua somma irritazione, la bambina dai capelli viola, dopo aver cercato inutilmente di tenere d'occhio i tre fratelli Capipalestra che si stavano allontanando, Burgundy si rassegnò e cercò di sgusciare fuori dalla folla, per cercare la Palestra di Levantopoli per conto suo...
 
 
----------
 
 
Spighetto, Chicco e Maisello si sarebbero aspettati di tutto... ma quello che avevano davanti agli occhi in quel momento aveva lasciato anche il calmo ed educato Spighetto ad occhi sgranati, in un misto di sgomento, sorpresa ed indignazione.
 
"Ehm... potremmo... sapere qual è il significato di tutto questo?" chiese infine, rivolto ad una delle persone che in quel momento stavano lavorando attorno alla Palestra. Sembrava che fosse stato messo su un cantiere attorno al ristorante, temporaneamente chiuso per assenza dei proprietari... Qualcuno aveva fatto mettere delle transenne e delle reti in plastica per impedire a chiunque di avvicinarsi, e alcuni operai avevano già cominciato a scavare tutt'attorno, come se fosse stato in progetto di fare dei lavori di ampliamento... e tutt'attorno si vedevano dei cartelli che delimitavano la zona come cantiere, con diversi Machoke e Gurdurr che trasportavano carichi qua e là come se non pesassero nulla! Numerosi abitanti di Levantopoli si erano riuniti tutt'attorno, guardando con altrettanta rabbia ed incredulità ciò che stava accadendo. Da quando in qua qualcuno aveva la "brillante" idea di demolire una Palestra e farci quello che voleva? L'atmosfera di allegria era venuta meno, sostituita da un silenzio attonito.
 
Maisello si fece avanti, parlando con calma e fermezza ad uno degli operai che in quel momento si avvicendavano attorno alla Palestra, portando con sè una carriola piena di mattoni. "Mi perdoni, signore... non vorrei in alcun modo interferire con il vostro lavoro, e immagino che voi non stiate facendo altro che il vostro dovere, ma... come proprietari di questa Palestra, vorremmo sapere per quale motivo state facendo questi lavori, che noi non abbiamo nè richiesto nè autorizzato." disse, guardando il lavoratore dritto negli occhi, mentre vicino a loro, le operazioni proseguivano a ritmo imperterrito. Spighetto si stava guardando attorno con fredda decisione, mentre Chicco dava l'impressione di stare per esplodere da un momento all'altro...
 
E infatti, poco dopo, il più impulsivo dei tre fratelli cominciò subito a dare voce alle sue opinioni!
 
"Che... che... CHE ACCIDENTI SIGNIFICA TUTTO QUESTO?" esclamò il giovanotto dai capelli rossi, la cui pettinatura stava cominciando ad assomigliare ad una vera fiamma! "Chi si è permesso di farci questo scherzo? Questa è la nostra Palestra! E' rimasta chiusa per qualche giorno intanto che noi eravamo a Forte Verdepoli... chi ha deciso che doveva essere demolita senza neanche avvertirci? Eh? Qualcuno me lo vuole spiegare?"
 
"Ci dispiace..." disse il lavoratore con un pizzico di esitazione, appoggiando a terra i suoi strumenti. "Noi... noi siamo stati ingaggiati per fare dei lavori per questa Palestra, e... ecco, non abbiamo deciso noi di..."
 
"Oh, chi si vede. I fratellini di Levantopoli. L'ho deciso io, se permettete."
 
Una voce femminile, dal tono altezzoso ed arrogante, rispose alla domanda di Chicco, e la responsabile arrivò da un lato, attirandosi dietro gli sguardi stupefatti dei tre fratelli Capipalestra e degli abitanti di Levantopoli. Una donna alta e dall'aspetto attraente ed aristocratico, ma dai modi alquanto arroganti, che si stava facendo largo tra la folla come se fosse lei la padrona della città, guardando dall'alto in basso i tre fratelli Capipalestra. 
 
Spighetto sbattè gli occhi, guardando la donna con fare dubbioso. Aveva lunghi capelli color lavanda che le coprivano tutta la schiena, e gli occhi azzurri che luccicavano come ghiaccio. Sull'occhio destro portava quello che sembrava essere un pezzo di una maschera, a forma di ala di farfalla, bianco con delle decorazioni rosse e verdi sulle punte. Il suo abbigliamento era decisamente inusuale, e consisteva di un vestito intero di colore azzurro sul petto e sulle braccia, le cui maniche si estendevano sino a formare dei guanti che le coprivano le mani. Il resto del vestito era di colore blu scuro, e terminava in quelli che apparivano come un paio di pantaloncini corti. Indossava inoltre un paio di stivali bianchi dal tacco alto che le arrivavano fin quasi alle anche, e una cintura bianca, decorata con gioielli in oro, oltre che un paio di orecchini triangolari. Nella mano destra, teneva una sorta di frustino da equitazione, che stava agitando con aria da dominatrice... quasi fosse uno scettro che usava per comandare a bacchetta chiunque le stesse davanti.
 
"Mi scusi, signorina... ma non credo di averla mai vista da queste parti." affermò Maisello, ancora non del tutto sicuro di cosa pensare di quella donna che si era presentata in quel modo, e che ora si parava davanti a loro con fare da maestrina. "Potremmo... sapere il suo nome, da dove viene, e se lei ha qualcosa a che fare con... quanto sta accadendo nella nostra Palestra?"
 
La giovane donna giocherellò brevemente con il suo frustino, squadrando i tre fratelli come se volesse essere sicura che capissero chi era che comandava... poi, sorrise con protervia e rispose.
 
"Il mio nome è Frida." affermò. "E sono qui per informarvi che, da questo momento in poi, la Palestra di Levantopoli appartiene a me."
 
 
----------
 
 
CONTINUA...
 
 
Note dell'autore: Ed ecco a voi il primo capitolo. Chiedo scusa se Burgundy non si è fatta vedere granchè, ma stavo cercando di attenermi al ruolo di intermezzo comico che lei ha nella serie Best Wishes. In compenso... si farà vedere e sentire nel prossimo capitolo, quindi abbiate giusto un po' di pazienza.
 
Non credo di avere altro da dire, perciò vi dico, arrivederci e spero di aggiornare presto qualche altra mia storia!         
 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: Justice Gundam