Era un giorno speciale per Satoru, dopo mesi di addestramento finalmente era diventato un ufficiale di marina, finalmente poteva creare una flotta di ragazze-navi per contrastare le abissali e far vedere al mondo quanto valeva.

Prese il treno in direzione della sua nuova base, nome in codice 'Brunei-anchorage'; il viaggio era stato relativamente tranquillo, almeno per i primi 15 minuti, quando ad un tratto mentre stava osservando il paesaggio fuori dalla finestra sentì qualcuno bussare alla sua cabina, “Sarà il controllore” pensò, pertanto si alzò per aprire.

“Salve c'è un posto libero in questa cabina?”

A fare questa domanda era una ragazza alta, capelli grigi a coda di cavallo sistemati con un fiocco verde, occhi di un bellissimo marrone ambrato e un sorriso solare stampato in bocca, indossava un'uniforme alla marinara ma di colore nero con i risvolti giallo pallido, la veste finiva sotto il seno lasciando scoperto l'ombelico mentre sotto portava una gonna verde acqua.

“Si prego entra pure.” Disse Satoru con voce abbastanza sorpresa, di certo non si aspettava che sarebbe entrata una ragazza così carina.

“Comunque come ti chiami?”

Chiese per fare un po' di conversazione, era un tipo tranquillo, sapeva il fatto suo, ma rimaneva comunque un ragazzo senza molta esperienza nella vita reale.

“Ah scusa non mi sono ancora presentata, mi chiamo Yuubari, sono diretta qui.” Disse estraendo un foglio di carta su cui era disegnata una mappa, “ah è dove devo andare anche io, anche tu sei stata assegnata alla base? Possiamo fare la strada insieme se vuoi.” Allora lei mostrando un sorriso a trentadue denti disse: ”Volentieri, non conosco bene la strada datosi che è la prima volta che vado li, mi saresti di grande aiuto se mi facessi da guida!” Da quel momento cominciarono a parlare del più e del meno, Satoru capì che era un'appassionata di armamenti, specialmente tutto quello che riguardava cannoni o radar navali, non c'era nulla che lei non sapesse o di cui non fosse aggiornata, d'altra parte lei capì che Satoru era un nuovo ufficiale mandato alla base per gestire al meglio la flotta e combattere le abissali.

Il viaggio durò circa 3 ore, scesi dal treno presero una corriera che li avrebbe portati a un miglio di distanza dalla base, durante tutta questa tratta continuarono a parlare dei loro interessi, anche il loro rapporto aumentava, ormai erano più che semplici conoscenti.

Una volta arrivati alla base le loro strade però si divisero, “Allora il nostro viaggio finisce qui, grazie per avermi accompagnato!” Disse Yuubari con aria un po' malinconica, “Non ti preoccupare, ora che lavoriamo nella stessa base probabilmente avremo modo di rivederci, il nostro non sarà un addio, ma un semplice arrivederci.” Rispose Satoru, ma non era molto sicuro delle sue parole, li aveva avuto modo di vedere come le navi erano occupate in sortita oppure in esercitazioni, il tempo per rilassarsi era relativamente poco, ancora meno quello per parlarsi.

Si salutarono con un lungo abbraccio, Yuubari aveva un corpo magro ma stringeva stretto il corpo dell'ufficiale e il suo odore era piacevole da sentire, Satoru voleva che questo abbraccio durasse per sempre, ma non lo fu. Poco dopo essersi divisi egli decise di andare verso il suo nuovo ufficio, ma lo fermò una voce da dietro: “Hey signor Satoru!” A parlare era un uomo robusto, sulla cinquantina, una cicatrice sull'occhio faceva pensare che era un veterano di guerra, “sono il custode delle officine, mi è stato incaricato di farle da guida e mostrarle la base, la prego di seguirmi.” Detto ciò fecero un giro di tutta la base, dall'ampio campo per gli allenamenti fino al molo dove alcune ragazze stavano ritornando da una sortita, finito il giro Kuro, così si chiamava il custode, disse: “riguardo l'assegnazione della sua nave segretaria c'è stato un errore, invece di una delle 4 cacciatorpedinieri di base le hanno dato un incrociatore leggero con dei nuovi cannoni sperimentali.”

“Nessun problema, purché sia buona come le altre navi.”

“Oh di questo può starne certo, la sua nuova segretaria è dentro il suo ufficio, se le compiace può incontrarla subito, ora se non le dispiace dovrei occuparmi di alcune faccende personali, con permesso.” Congedato il custode Satoru si avviò verso il suo ufficio, appena varcò la porta incrociò con suo grande stupore la stessa ragazza che conobbe sul treno, la stessa che sorrideva in maniera solare, la stessa con cui parlò per ore ed ore senza mai stancarsi e la stessa che ora corse per abbracciarlo.

“Quando ho scoperto che ero stata assegnata ad un ufficiale non pensavo fossi tu, ora che mi hanno nominato segretaria possiamo restare insieme!” E questo fu l'inizio della loro avventura verso nuovi orizzonti e nuove battaglie.