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Autore: LinenGrain1    31/08/2016    0 recensioni
Fan fiction senza troppe pretese ambientata alla fine della seconda stagione.
Dopo essersi resa conto di provare ancora dei sentimenti per Karma, Amy parte in tour con Raegan ma una volta terminata l'estate non se la sente di tornare a casa e decide di andare a vivere con il padre. Tornerà dopo un lungo periodo di assenza ma non tutto sarà come se lo immaginava, e dovrà affrontare tutto ciò da cui è scappata
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E' solamente la mia seconda fan fiction, e la prima di più capitoli... Siate clementi :)
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aprì gli occhi, si stiracchiò e guardò fuori dalla finestra. Dal cielo di un bianco grigiastro cadevano un’infinità di fiocchi di neve, che ormai iniziavano ad accumularsi sui prati e per le strade. Era il primo giorno delle vacanze invernali ed Amy era molto sollevata da questo. Terminata la festa di quella sera organizzata da Lauren per il suo compleanno, non avrebbe rivisto Karma per almeno due settimane.
Non riusciva ancora a credere a quello che l’amica le aveva confessato, non riusciva ancora a fare chiarezza dentro di sé. Pensava davvero di essere andata oltre, ma sentirle dire quelle parole l’aveva spiazzata. Avrebbe dato qualsiasi cosa per sentirle anni prima e ora perché ci stava pensando così tanto? Probabile che non si fidasse più di Karma?
Scese le scale e trovò un biglietto sul tavolo della cucina. Sua madre e Lauren sarebbero state fuori tutto il giorno per i preparativi della festa.
Prese un bicchiere di succo e si buttò sul divano, convinta che avrebbe passato la giornata a oziare guardando la sua serie TV preferita. Le ci volle pochissimo tempo per rendersi conto che non era lo stesso senza Karma, quelle in genere erano le loro giornate preferite. Insieme.
Prese il cellulare e compose un messaggio.

< Mi manca la mia migliore amica… >

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Era appena uscita dalla doccia, prese il telefono e vide il numero di Amy. Il cuore accellerò, non si sentivano da quando le aveva confessato tutto. “Mi manca la mia migliore amica”.
Forse si sarebbe aspettata qualcosa di diverso, ma già il fatto che le avesse scritto era un inizio.

< Sono libera questo pomeriggio, ti va se vengo da te? >

Compose la risposta in men che non si dica e attese con ansia.

< Si… >

L’agitazione aumentò. Si vestì in fretta e raggiunse la casa della sua migliore amica, suonò il campanello e attese.
Amy aprì la porta quasi subito, indossava i pantaloni grigi della tuta, una maglietta bianca abbastanza larga e aveva i capelli raccolti. A Karma sembrò terribilmente bella anche così.
«Ciao Karma, allora vuoi… Vuoi entrare…? O preferisci che usciamo?» La bionda evitava il contatto visivo.
«Ehm… Fa molto freddo fuori e sta ricominciando a nevicare, forse potremmo guardare un film?»
«Certo, entra pure» 
Varcarono la soglia entrambe molto tese. Si sistemarono sul divano e scelsero un film. Quel silenzio per loro innaturale venne presto spezzato da battute e risate che sembrarono cancellare gli ultimi anni trascorsi. Stavano prendendo in giro l’attore protagonista quando la corrente saltò lasciandole al buio.
Di scatto Amy prese il braccio di Karma. Il buio non le era mai piaciuto, e lei lo sapeva. Per questo subito la rossa strinse nella sua quella mano che l’aveva afferrata. Quasi senza volerlo le loro dita si intrecciarono.
Amy aveva dimenticato quel contatto. Ebbe la sensazione che le mani di Karma fossero fatte apposta per essere intrecciate alle sue. Sorrise e non passò inosservata.
«Cosa ti fa sorridere?»
«Io… Non… Niente!!!» arrossì Amy imbarazzata, e sentendo le guance andarle in fiamme lasciò la mano della rossa, la quale la guardò stranita.
«Scusami… Non pensavo fosse un problema» sorrise tristemente Karma alzandosi. La bionda la imitò ma fu fermata
«Rimani pure qui… Cerco di far tornare la corrente.» 
Amy si bloccò quasi offesa, ma guardando l’amica allontanarsi giurò di aver visto vicino ai suoi occhi un bagliore molto simile a quello di una lacrima che la fece sentire molto triste.

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Uscì dalla porta sul retro e trovò il contatore. Notò che era tutto a posto, ma l’intero quartiere era al buio. Il problema era più esteso del previsto. Pensò che doveva essere stato provocato dalla neve che cadeva sempre più fitta e aveva ormai ricoperto strada e auto.
Si sedette sugli scalini a guardarla cadere, non le andava di rientrare e ritrovarsi di nuovo sola con Amy. L’inizio della serata le aveva fatto sperare che fosse tutto a posto tra loro, ma era evidente che non fosse così.
La mancanza di corrente elettrica inoltre non rendeva le cose più facili.

“Devo dimenticarla e ricostruire la nostra amicizia”

Pensò tra sé e sé.
Una mano si posò sulla sua spalla. Era lei.
«Posso sedermi?» attese una risposta che non arrivò, ma si sedette comunque.
«Karma è strano il nostro rapporto, vero? Voglio dire, non stiamo insieme, non siamo amiche… Siamo gelose l’una dell’altra… Continuiamo a farci male per che cosa? Che cosa siamo? Me lo sono chiesto spesso. Quando mi hai confessato i tuoi sentimenti io l’ho presa molto male. Pensavo di averti dimenticata, ma mi sono resa conto che gli anni che sono stata via non sono serviti a niente. Non ti ho affatto dimenticata, ho cercato di convincermi che tu non fossi realmente interessata a me, che non fossi sincera. Tutto questo perché provo ancora qualcosa di molto forte per te e ho paura di soffrire ancora e…» Karma le mise un dito davanti alla bocca obbligandola a fermarsi. La sua mano percorse piano tutto il profilo di Amy, fino ad arrivare ad intrecciarsi con la sua. I loro sguardi si incrociarono e si sorrisero.
«Anche io ho paura Amy… Sono terrorizzata. Terrorizzata dall’idea di perderti, di stare male, o peggio ancora di far stare male te. Ma sono sicura che me ne pentirei per il resto della vita se permettessi a queste mie paure di fermarmi» si avvicinò lentamente all’amica
«Per questo ti chiedo di essere coraggiosa. Sii coraggiosa insieme a me, non mi fermare…»
Spostò una ciocca di capelli biondi dal volto di Amy prima di lasciare che le loro labbra si toccassero.
«Karma…?»
«Si…?»
«Vuoi venire alla festa di Lauren con me…?»
«Pensavo mi chiedessi di essere la tua ragazza…»
«Ehm, scusa. Vuoi venire alla festa di Lauren con me, come mia ragazza?»
«Assolutamente si! Anche se, senza offesa, le dichiarazioni non sono proprio il tuo forte»
Risero.
  
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