31/08/2016
3 recensioni
Quello che Gray provava era solo dolore e una rabbia talmente forte da consumarlo dentro.
Lui che si vantava di essere forte non era riuscito a proteggere l’unica donna che l’avesse mai amato con ogni suo singolo difetto – e di cose sbagliate Gray ne aveva molte -, al contrario, alla fine era stata lei a sacrificarsi per lui, donandogli anche il suo sangue pur di farlo vivere.
Perché finiva sempre così? Per una volta, una singola volta, non potevano lasciargli almeno lei? Non aveva già sofferto abbastanza, oppure non c’era mai fine al dolore?
Ci si poteva abituare al dolore?
Quella sensazione gli era ormai familiare, ma a cose del genere è impossibile abituarsi e ogni volta fa sempre dannatamente male.
«Volevo… proteggerti… a qualsiasi costo… ma… non ce l’ho fatta.»
Era vero, si sarebbe tolto la vita per lasciarla a lei, perché tra i due, Juvia era sicuramente quella che la meritava di più.
Aveva visto esattamente come le sue labbra si erano incurvate un’ultima volta nel pronunciare il suo nome, prima di cadere entrambi a terra.
«Gray-sama…» sussurrò la maga dell’acqua con le lacrime agli occhi, «le tue parole: riempiono Juvia di gioia.»
Aveva visto come quella luce che le risplendeva sempre in quegli enormi occhi più azzurri e profondi del mare si spegneva; proprio come il suo corpo immobile e senza vita che giaceva tra le sue braccia.
La chiamava, ripeteva il suo nome all’infinito, perché sperava fino alla fine di riceve una risposta. Una risposta che però non arrivò mai, e mai arriverà.
«Juvia»
«Juvia…»
«Juvia!»
«Ti prometto che prenderò con più serietà i tuoi sentimenti, perciò…»
«Juvia…»
«Ti prego…» sussurrò un’ultima volta «ti prego apri gli occhi…!»
Alzò il capo, al cielo, di un tempo blu e splendente, ma che oramai rispecchiava esattamente il colore della sua anima e giurò a sé stesso e a quel gran pezzo di merda di Invel che l’avrebbe ucciso e lo avrebbe fatto per Juvia.
Quella fu probabilmente l’unica volta in cui Gray sentì di avere un cuore capace di provare emozioni, e questo lo doveva solo ed unicamente a lei.
Lui che si vantava di essere forte non era riuscito a proteggere l’unica donna che l’avesse mai amato con ogni suo singolo difetto – e di cose sbagliate Gray ne aveva molte -, al contrario, alla fine era stata lei a sacrificarsi per lui, donandogli anche il suo sangue pur di farlo vivere.
Perché finiva sempre così? Per una volta, una singola volta, non potevano lasciargli almeno lei? Non aveva già sofferto abbastanza, oppure non c’era mai fine al dolore?
Ci si poteva abituare al dolore?
Quella sensazione gli era ormai familiare, ma a cose del genere è impossibile abituarsi e ogni volta fa sempre dannatamente male.
«Volevo… proteggerti… a qualsiasi costo… ma… non ce l’ho fatta.»
Era vero, si sarebbe tolto la vita per lasciarla a lei, perché tra i due, Juvia era sicuramente quella che la meritava di più.
Aveva visto esattamente come le sue labbra si erano incurvate un’ultima volta nel pronunciare il suo nome, prima di cadere entrambi a terra.
«Gray-sama…» sussurrò la maga dell’acqua con le lacrime agli occhi, «le tue parole: riempiono Juvia di gioia.»
Aveva visto come quella luce che le risplendeva sempre in quegli enormi occhi più azzurri e profondi del mare si spegneva; proprio come il suo corpo immobile e senza vita che giaceva tra le sue braccia.
La chiamava, ripeteva il suo nome all’infinito, perché sperava fino alla fine di riceve una risposta. Una risposta che però non arrivò mai, e mai arriverà.
«Juvia»
«Juvia…»
«Juvia!»
«Ti prometto che prenderò con più serietà i tuoi sentimenti, perciò…»
«Juvia…»
«Ti prego…» sussurrò un’ultima volta «ti prego apri gli occhi…!»
Alzò il capo, al cielo, di un tempo blu e splendente, ma che oramai rispecchiava esattamente il colore della sua anima e giurò a sé stesso e a quel gran pezzo di merda di Invel che l’avrebbe ucciso e lo avrebbe fatto per Juvia.
Quella fu probabilmente l’unica volta in cui Gray sentì di avere un cuore capace di provare emozioni, e questo lo doveva solo ed unicamente a lei.
«Juvia vivrà dentro di te, Gray-sama.
Non c’è motivo di essere tristi.
Perché la vita di Juvia, apparterrà sempre e solo a te, Gray-sama.
Per sempre.»
«Mi sa che quella cicatrice te la terrai un sacco... »
«Uh? Non me ne frega niente... »
«Ma ti sfigura la faccia! »
«Non m'importa affatto dove mi feriscono... Preferisco quelle che si vedono... »
[418 Parole]
«Uh? Non me ne frega niente... »
«Ma ti sfigura la faccia! »
«Non m'importa affatto dove mi feriscono... Preferisco quelle che si vedono... »
[418 Parole]
Angolo autrice:
Salve gente!
Dopo quello che è successo nel capitolo 499 riprendermi è stata dura.
MASHIMA MA CHE C***O COMBINI?!?!?!
Io sono senza parole, quell'uomo merita solo lo smembramento, ma come dice una mia amica bisogna ripagarlo con la sua stessa moneta, perciò inventiamoci qualcosa di terribile :))))))
Le parti in corsivo come sempre sono quelle tratte dal manga, giusto con qualche modifica ad alcune frasi per motivi ovvi motivi. L'ultimissa parte, quella messa al lato, è una conversazione che c'è stata all'inizio del manga tra Lucy e Gray, dopo aver battuto Lyon e ho pensato che capitasse a ciccio con il contesto di questa storia.
Io spero che questa brevissima flash vi sia piaciuta, perché io ci ho messo davvero il cuore nel scriverla (e anche qualche lacrimuccia) e inoltre mi farebbe piacere sapere se ve gusta il banner creato da me.
Un bacio,
Hanae
P.S. Sarei felicissima di sentire le vostre teorie riguardo quello che può succedere nel prossimo capitolo e/o di un ritorno di Juvia.