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Autore: telesette    31/08/2016    1 recensioni
Quella che sembra essere una innocua vacanza, dove un generosissimo Jerry invita le sue tre magnifiche spie nientemeno che ad Acapulco, in realtà nasconde un triste segreto. Tuttavia, con la forza dell'affetto e il loro talento, le tre ragazze giungeranno ad un lieto fine anche questa volta...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alex, Clover, Jerry, Sam
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Totally Spies! - Che Magnifiche Spie ( Totally Spies! ), edita intorno all'anno 2001 dalla Marathon Production e da TF1, è una serie a cartoni animati francese di genere misto tra avventura/spionaggio e una forte componente di comicità ultrademenziale.
La storia ruota attorno a tre giovani ragazze adolescenti: Clover MansionAlexandra Houston "Alex" Samantha Simpson "Sam", studentesse presso una scuola superiore nel caratteristico sfondo ultrabenestante di Beverly Hills. Nella loro normale vita da liceali, oltre che flirtàre con i ragazzi carini e litigare con la spocchiosa ed insopportabile Mandy, le tre ragazze vengono scelte per entrare a far parte dell'agenzia di spionaggio conosciuta come WOOHP ( World Organization Of Human Protection ), un'organizzazione che si occupa della protezione umana nel mondo. Agli ordini del capo Jerry Lewis, una versione "nonno" di James Bond, le nostre affascinanti protagoniste vengono dunque assegnate a risolvere svariati casi in giro per il mondo, spesso confrontandosi con dei supercriminali affetti da manìe di grandezza e di onnipotenza.

clicca qui per vedere la sigla italiana:
https://www.youtube.com/watch?v=5jxCoqxc_L8

 

La WOOHP è come una famiglia
immagini tratte da internet

 

- SUL SERIOOO ?!?

Le ragazze sgranarono tanto d'occhi, quando Jerry spiegò loro che il motivo della loro convocazione NON era una delle solite missioni ai limiti dell'impossibile... bensì una favolosa vacanza, completamente spesata di tutto, in una lussuosissima villa ad Acapulco.

- Sì, spie, avete capito bene - fece l'uomo tutto sorrisi. - Pensavo che, anziché la solita medaglia, avreste apprezzato di più un soggiorno in una delle località più esclusive del mondo come riconoscimento per i vostri successi e...
- Jerry, ti adoro - fece Clover, guardandolo con occhi luccicanti e pieni di gratitudine.
- Ah, dimenticavo, mi sono preso la libertà di intestare queste tre Carte di Credito a vostro nome: sono certo che vi torneranno utili se, una volta arrivate, deciderete di fare qualche acquisto!

Sempre più sbalordite, le ragazze esaminarono le lettere e i codici in rilievo sulle tre luccicanti Master Card nuove di zecca.
Che Jerry fosse impazzito totalmente?
Nel qual caso, tanto meglio per loro. Gli si presentava l'occasione di spassarsela ad Acapulco, senza missioni o impegni di sorta, e non potevano certo dire di no davanti a un tale slancio di generosità. In men che non si dica erano già pronte con i bagagli, l'aereo della WOOHP le attendeva già nell'hangar pronto per partire, e lo stesso Jerry salì a bordo con la sua inseparabile ventiquattr'ore.

- Scusa Jerry, vieni anche tu?
- Beh, a dire la verità, l'idea di questa vacanza non è della WOOHP; si tratta di un'iniziativa tutta personale, interamente a mie spese, e non mi dispiaceva l'idea di prendermi qualche giorno di totale relax... Sempre che non vi dispiaccia, ovviamente!
- No, ma che dici - esclamò Sam, sempre più stupita. - Solo che non ce lo aspettavamo, voglio dire, è una vera sorpresa!
- Una sorpresa piacevole, spero - concluse Jerry, dando una pacca affettuosa sulla fronte di Alex e una su quella di Clover. - Non voglio vedere musi lunghi, sia chiaro, Acapulco ci aspetta!

Le tre ragazze sbatterono più volte le palpebre, interrogandosi vicendevolmente con lo sguardo, tuttavia si sistemarono a bordo e smisero di pensarci durante tutto il viaggio.

***

Ciò che trovarono all'arrivo era più di quanto osassero anche solo sperare.
Jerry non aveva letteralmente badato a spese, sia nel provvedere all'alloggio che a tutte le altre spese. Sia Sam che le altre rimasero a bocca aperta, quando scoprirono che sulle Carte di Credito intestate a loro nome vi erano registrati almeno duecentocinquantamila dollari a testa. Lo stesso giorno del loro arrivo, dopo avere quasi "svuotato" l'intero centro commerciale e sistemato i loro acquisti in una gigantesca villa da sogno, tutte e tre si piazzarono comodamente su una piccola spiaggia privata a chiacchierare.

- Ragazze - fece Sam pensierosa. - Dite, non vi sembra un po' troppo strano il comportamento di Jerry?
- Anche tu hai questa impressione, vero - concordò Alex. - Tu che ne pensi, Clover?
- UAO, i Bazoomba Rockers in concerto dal vivo e proprio la prima sera di vacanza - esclamò Clover, troppo intenta a sfogliare un volantino per concentrarsi su altro. - Mah, non saprei... So solo che è tutto superstramegafichissimo e che ci divertiremo da pazze!
- Allora, signorine!

In quel mentre, Jerry arrivò sulla spiaggia con tre invitanti coni-gelato millegusti.
Le ragazze ringraziarono e degustarono il dolce rinfrescante. Jerry chiese loro se avevano idee su come trascorrere il pomeriggio e, visto che erano incerte, propose loro di sperimentare il grande Luna Park Acquatico della zona e, a seguire, gli oltre duemilatrecentoventinove gusti del Pizza-Palace...
La serata si svolse all'insegna del buonumore e del divertimento. Clover e Alex si divertirono ad immortalare Jerry mezzo sepolto sulla spiaggia, per poi ammirare le sue prodezze sulla tavola da surf e alle prese con lo sci nautico; insieme fecero il giro del Luna Park almeno ventotto volte, vincendo una quantità assurda di orsacchiotti giganti di peluches; e quando uscirono dalla pizzeria, al termine di un'abbuffata memorabile, erano tutti e quattro coperti dalla testa ai piedi di mozzarella farcita e salsa di pomodoro.
Stanchi ma felici, se ne tornarono dunque alla villa.
Nessuna delle ragazze avrebbe pensato che la compagnia di Jerry potesse essere così piacevole. Solo il primo giorno di vacanza si erano divertite come pazze, scoprendo nell'anziano leader della WOOHP un'energia ed un entusiasmo pari a quelli di un ventenne.
Tuttavia, mentre Alex e Clover commentavano gli eventi della giornata ridendo e scherzando, Sam avvertiva chiaramente che c'era qualcosa che non andava. Jerry si stava comportando in modo troppo innaturale per lui e, per quanto stesse recitando la parte a perfezione, Sam scorse almeno un paio di volte come un'ombra di tristezza e perfino delle lacrime sul suo volto.
Quando le ragazze andarono a dormire, e il loro russare riecheggiò sonoro per tutta la villa, Jerry entrò piano nella loro stanza dalla porta socchiusa per spegnere la luce e rimboccare loro le coperte. Per un attimo sorrise teneramente e, stando bene attento a non svegliarle, fece per uscire in punta di piedi.

- Jerry, per favore, aspetta!

Sam scivolò fuori dal letto, senza svegliare le due amiche, e sottovoce pregò Jerry di poter fare due chiacchiere in salotto.
L'uomo dapprima si mostrò riluttante ma, poiché Sam era più attenta e riflessiva ai particolari rispetto alle altre, in men che non si dica gli sbatté davanti tutte le stranezze che aveva scoperto e per le quali necessitava conoscere una spiegazione.

- Mi sembravano un po' sospette, quelle cifre spropositate sulle nostre Carte di Credito - esclamò Sam, traendo fuori tutta la lista dei movimenti bancari sul conto di Jerry che aveva estrapolato col suo telefonino cellulare. - Ma sono rimasta a dir poco scioccata, quando ho fatto un po' di ricerche! Se veramente intendevi organizzare una vacanza di sole due settimane, per quale motivo avresti quasi "azzerato" i tuoi risparmi di una vita? Oltre a depositare quei soldi per noi, hai addirittura firmato un contratto per acquistare questa villa; e come se non bastasse alla voce "intestazioni", di questa e della tua dimora a Beverly Hills, ci siamo io, Alex e Clover!
- Sam - disse Jerry serio. - Ti posso assicurare che è tutto perfettamente onesto ed in regola, non c'è niente di illegale...
- Questo lo so - scattò subito l'altra. - Non ho mai messo in dubbio la tua correttezza morale, quello che però non capisco è il "perché"... Perché, Jerry, che motivo hai di spendere tutti i tuoi averi in questo modo?

Jerry esitò, accasciandosi sfinito sulla poltrona alle sue spalle, ed invitò anche Sam a sedersi.

- Speravo che non lo veniste a sapere così - mormorò. - D'altronde, tra due settimane, ve lo avrebbero comunicato comunque perciò...
- Comunicato che cosa?
- Mi hanno diagnosticato un tumore - spiegò Jerry, guardandola dritto negli occhi. - E' radicato nel cervello, un punto dove è molto difficile operare, e tutto sommato l'operazione ha poche probabilità di successo!

Sam impallidì.

- Hai... Hai già fatto tutte le analisi, sentito il parere di uno specialista?
- Credimi, ho fatto tutte le ricerche al riguardo: l'unico medico che registra dei casi risolti al suo attivo è un chirurgo che ha fatto perdere ogni traccia di sé più di nove anni fa, neppure il sofisticato sistema di ricerca della WOOHP è riuscito a localizzarlo!
- Ma... Ma allora...
- Non ho dei rapporti così "ottimi" con la mia famiglia, come ben sai, specie con mia madre e con mio fratello... Sarebbe bello, se voi consideraste queste intestazioni come un regalo da parte mia!
- Però...
- No Sam, davvero - continuò Jerry con un sorriso benevolo. - Mi rendo conto che non sono mai stato un granché, all'infuori del "tiranno" che probabilmente pensate che io sia, ma seguirvi e addestrarvi come spie è la migliore gratificazione che abbia mai avuto in tanti anni di carriera... Comunque vada, voglio che sappiate che siete e sarete sempre le mie care ragazze, qualunque cosa succeda!

Ora Sam non riusciva davvero più a trattenere le lacrime.
Era troppo ingiusto che un uomo buono e generoso come Jerry stesse andando incontro ad un destino crudele come quello. In tutto il tempo che erano stati insieme, per quanto la sua posizione glielo permettesse, si era sempre mostrato gentile e premuroso con loro. Quello della vacanza era in realtà un pretesto, un modo per trasmettere alle sue tre giovani spie tutto l'affetto e l'orgoglio che non era mai stato capace di dimostrare altrimenti.

- Bene - sospirò Jerry sereno, andando a riunire i suoi effetti personali nella ventiquattr'ore. - Contavo di posticipare il mio ricovero di almeno qualche altro giorno... Ma credo sia meglio così, non è giusto rattristarvi con la mia situazione, siete in vacanza dopotutto!
- Smettila - gemette Sam, piangendo e cingendogli la vita da dietro le spalle. - Sei più importante TU per noi, di questa o di qualunque stupidissima vacanza... Non lo capisci ?!?
- E' bello quello che hai detto, Sam, molto bello - sorrise l'altro, voltandosi ad asciugarle le lacrime dal volto col dorso della mano. - Dai tu questa lettera per me alle altre, quando gli spiegherai il motivo del mio ricovero, e di' loro che la WOOHP per noi è come una famiglia... una vera famiglia, ricordalo!

***

Leggendo la commovente lettera di Jerry, le cui parole avrebbero ridotto in burro anche il rinoceronte più coriaceo, le tre ragazze piansero come mai prima.

- E'... E veramente ingiusto, troppo ingiusto - singhiozzò Alex. - Povero Jerry... Non gli ho nemmeno chiesto scusa, per tutte le volte che l'ho chiamato "vecchio bacucco!"
- Si è sempre comportato come un vero padre per noi - fece notare Sam. - Vi rendete conto? Ha organizzato tutto questo solo per dimostrarci l'affetto che ha sempre avuto per noi, lo ha scritto anche qui, dice: "se dovessi vivere altri mille anni senza l'intelligenza di Sam, la generosità di Alex e l'esuberante testardaggine di Clover, la parte più bella e divertente sarebbe morta da un pezzo; siete le migliori ragazze che io abbia mai conosciuto, e anche le spie più eccezionali, ed è giusto dirvi quale fantastico e meraviglioso regalo sia stato per me conoscervi e guadagnarmi la vostra amicizia e fiducia"...
- BUAAAHHH... SIGH SIGH... SOB!!!

Alex si stava letteralmente disidratando, a furia di piangere, e neppure i tentativi di Sam di farle coraggio riuscirono a farla smettere.
La scoperta del lato "tenero" di Jerry, assieme al dolore per le sue condizioni di salute, era qualcosa di meraviglioso e drammatico allo stesso tempo. Non riuscivano ad accettare l'idea che, di lì a pochi giorni, la loro vita alla WOOHP sarebbe andata avanti senza di lui.
Jerry era insostituibile!
La sua compostezza, il suo tono di voce spesso piatto e monocorde, e perfino quegli inguardabili quattro peli scoloriti sulla sua incipiente calvizie... Tutte loro avrebbero sentito la mancanza di quel vecchio dolcissimo brontolone, assieme ai modi assurdi con cui le convocava ogni volta, e non potevano fare altro che piangere e piangere su quella triste realtà.
In quella però, gettando addosso alle amiche i rispettivi zaini da missione, Clover interruppe il piagnisteo generale.

- Allora - esclamò lei, vestita di tutto punto con l'uniforme tirata a lucido. - Avete intenzione di stare qui a piangere ancora per molto, o cominciamo invece a darci da fare per rintracciare quel medico... Com'è che si chiama? Mmm... Kruntzel ?!?
- Ma Clover, che stai dicendo? - fece Sam perplessa. - Te l'ho detto: neppure la WOOHP è riuscita a rintracciare il dottor Kruntzel, nonostante Jerry abbia impiegato tutte le risorse a disposizione! Non vedo come...
- Via, per te non sarà certo un problema - osservò Clover con una smorfia. - Hai smascherato i movimenti contanti di Jerry con il tuo cellulare, che vuoi che sia rintracciare un medico pressoché introvabile... Siamo o non siamo le spie migliori in circolazione?
- Giusto - scattò subito Alex.
- In effetti, hai ragione!

Rincuoratasi, Sam si sedette subito davanti al PC e avviò il più velocemente possibile una fitta rete di collegamenti informatici, estendendo la ricerca oltre gli stessi limiti imposti dal regolamento della WOOHP, e in meno di un'ora sul monitor cominciarono ad apparire i primi risultati.

- Ci siamo - esclamò Sam, sorridendo trionfante. - A parte il prevedibile cambio di generalità, ipotizzando un più che mai necessario cambio di connotati, frugare i registri di ogni chirurgo plastico operante in quel periodo era l'ipotesi più ovvia... L'ultimo versamento di denaro a nome di Viktor Kruntzel, infatti, risulta accreditato ad un certo dottor Poolsey a seguito di una ricostruzione facciale completa... Strano che alla WOOHP si siano fatti sfuggire una traccia del genere!
- Non sapevano dove cercare - puntualizzò Clover, battendo sagacemente sulla spalla dell'amica. - Mentre noi abbiamo il tuo cervello a disposizione!

Sam sorrise.

- Ecco qua - concluse, stampando subito i files e i dati ottenuti. - Il nostro uomo, adesso, si chiama Patrick Mealway e abita al 124/A di Via dei Glicini, Long Beach, California!
- Perfetto - disse Clover. - Se ci sbrighiamo, possiamo pure fermarci a prendere qualcosa per Jerry in pasticceria...
- CLOVER - Sam e Alex la fissarono severamente.
- Beh, che ho detto di male?

***

La missione fu un successo.
Il dottor Kruntzel, costretto a nascondersi per timore di rappresaglie da parte di un pericoloso criminale assetato di vendetta, non aveva esitato a cambiare volto e identità per mettersi al sicuro. Tuttavia era pur sempre un medico e, in virtù della sua professione, non poteva esimersi dal curare Jerry con tutta la sua esperienza nel campo dei tumori al cervello. Le tre ragazze gli garantirono massima riservatezza e protezione, rintracciando subito il criminale che minacciava il dottore e mettendolo in condizioni di non nuocere.
Fortunatamente l'intervento riuscì bene.
Jerry dovette trascorrere un lungo periodo di convalescenza ma era fuori pericolo e, alcuni mesi dopo, tornò nuovamente in ufficio più in forma che mai.

- Non so davvero come ringraziarvi, ragazze - disse l'uomo sinceramente commosso. - Rintracciare il dottor Kruntzel era un vero e proprio miracolo, ma come...
- Non ci pensare, Jerry - tagliò corto Alex. - L'importante è che tu sia tornato!
- La WOOHP non esiste senza di te - fece eco Sam, schioccandogli un bacio affettuoso sulla guancia.

Jerry arrossì.

- Che dire... Mi sento un po' in imbarazzo: sento che vorrei dirvi mille cose ma mi mancano le parole per farlo!
- Ah, tranquillo - intervenne subito Clover. - Basta che ce ne dici una!
- Mh ?!?
- Semplice, che ci confermi che siamo le spie più brave, più forti e più A-F-F-A-S-C-I-N-A-N-T-I del mondo!

Tutti scoppiarono a ridere.


FINE 

   
 
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