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Autore: MaryMatrix    01/09/2016    3 recensioni
SPOILER 499
C'è Juvia che pensa che la vita sia a senso unico, orientata in avanti. C'è Gajeel che è molto arrabbiato. E ci sono anche Gray e i sentimenti che non può ricambiare.
Infine c'è la Gilda, dove tutto è iniziato e tutto ricomincia.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gajil Redfox, Gray Fullbuster, Lluvia
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Gajeel Redfox era in una bruttissima situazione

Buonasera a tutti!

SPOILER SPOILER SPOILER per chi non è in pari con il manga. SPOILER possibile anche per chi non ha letto Tartaros.

Quando ho finito di leggere l'ultimo capitolo ero molto amareggiata e delusa da Gray. Così ho affidato i miei pensieri a Gajeel. Sono sicura che avrebbe approvato, in fondo. E d'altra parte, da un lato comprendo la difficile posizione: non deve essere bello avere una stalker, per quanto dolce e carina, sempre alle calcagna.

E ne è uscita questa cosa senza pretese, con la speranza che vi piaccia.

Buona lettura e buonanotte.

NB: presenza di linguaggio volgare, Gajeel è veramente arrabbiato.

 

SENSO UNICO

 

Gajeel Redfox era in una bruttissima situazione: si trovava in una stanza grigia piena di scale che salivano e scendevano senza seguire una logica apparente e dando l'impressione di essere praticamente un labirinto a gradini. 
Sentiva che doveva uscire di lì in fretta ma era certo, per qualche motivo che sfuggiva anche a lui, che tutte quelle scale lo avrebbero portato sulla via sbagliata, tranne una. Peccato che non sapesse quale fosse.
"Diamine" pensò contrariato. "E ora da qui come esco?".

- Tutti quei muscoli e così poco spirito di osservazione. - fece una voce alle sua spalle.

Una voce femminile che non sentiva da tempo, una voce acuta che lo fece bloccare all'istante sul posto.

- Juvia te l'ha sempre detto che i muscoli non bastano per tirarsi fuori dalle brutte situazioni. - lo rimproverò la ragazza a cui la voce apparteneva.

Lei indossava un pesante vestito blu sul corpo sinuoso e un eccentrico colbacco sui suoi lunghi capelli azzurri e lo stava scrutando severe con i suoi occhi blu notte.

- J... Juvia! - esclamò Gajeel. - Ma sei vera? -.

Juvia lo squadrò male.

- Gajeel-kun è forse caduto dalle scale e ha sbattuto la testa? Master Porla-sama non è un tipo paziente, dobbiamo muoverci. -.

Il tono con cui gli si rivolse piacque a Gajeel così poco che per un attimo abbandonò la sorpresa di vederla, non si curò del fatto che aveva parlato come se fosse ancora un membro di Phantom Lord e portò le grosse mani sui fianchi, irritato.

- Ma ti pare questo il modo di rivolgerti a me? - sbottò. Poi con un plateale gesto della mano indicò tutte quelle scale intorno a lui. - E poi, sentiamo, tu avresti una soluzione? -.

La ragazza sorrise enigmatica.

- Juvia ha sempre una soluzione. -.

Quella era la sua Juvia, la Juvia sicura di sé, la Juvia di classe S e Gajeel non poté fare a meno di sorridere.

- Gihi. Così mi piaci. - si complimentò. - E quindi come facciamo ad uscire? -.

- Osserva quella scala, Gajeel-kun, quella che termina in alto, sulla sinistra. -.

Gajeel non poté fare a meno di seguire le indicazioni dell'amica rimase di stucco.

- Ebbene? - la incitò. - Non c'è nulla, sotto. Solo il vuoto! Dì, mi vuoi forse ammazzare, donna della pioggia? - borbottò, tornando a fissarla con i suoi occhi rossi e un'aria piuttosto interrogativa.

La ragazza scosse la testa, quasi infastidita da quella osservazione.

- Questo è soltanto un sogno, Gajeel-kun. Saltare nel vuoto è il modo più rapido per uscirne, perché ti sveglierai. - spiegò con lo stesso tono di chi sta cercando di far capire ad una zucca vuota che se a due caramelle ne aggiunge altre due allora avrà quattro caramelle.

A quelle parole Gajeel ebbe un tuffo al cuore e realizzò che Juvia era lì, ma non era lì. Juvia era lì nella sua testa, ma non altrove. E si sentì in colpa.

- Tsk. - si voltò dall'altro lato, dandole le spalle e cercando di mantenere un tono da duro. - Avrei dovuto impedirti di unirti a quella masnada di pazzi dopo lo scioglimento di Phantom Lord. E avrei dovuto darti un colpo in testa quando hai deciso di perderla per quell'idiota del ghiaccio. -.

Juvia non rispose subito, ma, complice forse l'ultima frase di Gajeel, iniziò a piovere. Gocce leggere, piccole, quasi piacevoli. Juvia aprì il suo ombrello rosa con un movimento fluido della mano e iniziò a fare qualche passo avanti verso Gajeel.

- Gajeel-kun non dovrebbe dire cose che non pensa. Senza Fairy Tail non avrebbe conosciuto Levy. -.

Gajeel pensò a quello scricciolo dai capelli celesti con cui si stava particolarmente impegnando per mettere su famiglia e una parte di lui non poteva fare a meno di concordare con l'amica: Fairy Tail gli aveva causato un sacco di seccature di ogni tipo, ma gli aveva anche permesso di conoscere Levy e di farsi perdonare per ciò che le aveva fatto anni prima, quando era più duro e più malvagio. Certo, sarebbe stato di certo più semplice restare duri e malvagi.

- Beh, penso comunque che avrei dovuto impegnarmi per allontanarti da Fullbuster. - borbottò contrariato. 

- Juvia è il passato, Gajeel-kun. - obiettò la ragazza. - Juvia sarebbe contenta se tutti andassero avanti. Anche Gajeel-kun dovrebbe andare avanti. - gli suggerì.

Gajeel si sentì colpevole: lui proprio non riusciva a perdonare Gray. Non riusciva ad accettare che fosse lui quello sopravvissuto né tantomeno che continuasse a vivere i suoi giorni come se nulla fosse. Juvia lo sapeva. Certo, quella sapeva tutto, anche da morta. Era sempre stata quella più informata e quella più furba, anche in Phantom Lord.
Colto con le mani nella marmellata, Gajeel cercò di nascondere l'imbarazzo ed il rossore nel modo che più si confaceva ad un Drago come lui: attaccando.

- E come dovrei fare secondo te, sentiamo? Quello ti ha praticamente uccisa. -.

- Se è questo che Gajeel-kun pensa, allora dovrebbe smettere di tenerlo dentro di sé. Forse dovrebbe dirglielo. -.

Gajeel spalanco gli occhi, sorpreso.

- Mi stai dicendo che posso insultare il tuo Gray-sama senza rischiare di morire annegato? - ripeté per accertarsi di ciò che gli sembrava di aver capito.

- Sì, può darsi che Juvia abbia suggerito proprio questo, se è ciò che serve a Gajeel-kun per andare avanti. La vita è a senso unico, in avanti: va bene ricordare il passato, ma non va bene rimanerci bloccati. - indicò nuovamente la scala. - Adesso sarà meglio che Gajeel-kun vada. Juvia gli augura un futuro radioso. - a quel punto Juvia si lasciò andare ad un sorriso dolce e di colpo fu come se fosse di nuovo a Fairy Tail. - Juvia sa che Gajeel-kun sarà un padre meraviglioso! Addio Gajeel. Avrei voluto salutarti, prima di andarmene. -.

A quelle parole Gajeel sentì una morsa allo stomaco. Buttando all'aria anni e anni di sforzi per mantenere una reputazione da duro si slanciò contro di lei, per stringerla, per abbracciarla, anche solo per darle una cameratesca pacca sulla schiena. Chissenefrega, tanto era un sogno! Ma, proprio quando stava per toccarla, Juvia scomparve.
E lui si svegliò.

Sudato, col fiato corto, Gajeel stava ancora chiamando il nome di Juvia a bassa voce. Ci mise qualche secondo a normalizzare il respiro e subito dopo gettò uno sguardo preoccupato a Levy, che dormiva beata accanto a lui, nonostante fosse già mattina. Il sole filtrava dalle tapparelle e Gajeel capì che era arrivata l'ora di alzarsi. Anche perché quel giorno aveva una missione particolare da compiere.

Si alzò in punta di piedi, cercando di utilizzare quanta più grazia possibile per non svegliare né lei né Panther Lily e si diresse in bagno: si fece una doccia veloce, cercò di darsi una sistemata alla folta capigliatura corvina - prima o poi si sarebbe deciso a tagliare i capelli almeno fino alla schiena - e si vestì. Oltre a preparare la colazione per colei di lì a pochi mesi sarebbe diventata la signora Redfox ebbe la premura di lasciarle un biglietto con su scritto poche parole.

Il ghiacciolo sta per avere quello che merita. Ci vediamo alla Gilda.

 

La Gilda di Fairy Tail era rinomata per essere una Gilda casinista, confusionaria, con membri buoni solo a causare problemi. Che poi fossero anche in grado di risolverli era un altro discorso. Ma, da un po' di tempo a quella parte, le acque si erano decisamente calmate e Fairy Tail non era più il luogo gioioso di una volta.

E tuttavia, quando Gajeel irruppe dentro quasi come una furia sembrava tornato il vecchio Gajeel attacca brighe di un tempo, quello che faceva casini su casini.
Tutti rimasero a bocca aperta, mentre lui lanciò occhiate rapide in ogni angolo della Gilda per trovare colui che gli interessava. Il suo sguardo da Drago si assottigliò quando individuò il suo obiettivo: Gray Fullbuster. Gray che ormai tutti, volenti o nolenti, trattavano più freddamente, Gray che spesso partiva per missioni pericolose e tornava raramente.

- Gihi. - un ghigno soddisfatto si dipinse sulla bocca di Gajeel.

Era stato fortunato a trovarlo.

- Tu! - esclamò, senza tanta grazia e senza tanti complimenti.

Si avvicinò a Gray in modo molto deciso, veloce, con passi che echeggiavano violenti. Tutti trattennero il fiato quando il braccio di Gajeel divenne acciaio e colpì Gray, mandandolo a sbattere contro il bancone.

- Questo è per Juvia! - dichiarò.

Lo colpì nuovamente e tanto fu forte il colpo che riuscì a rompere il bancone.

- Questo è per quell'idiota di Salamander! -.

Lo colpì di nuovo, costringendolo completamente a terra.

- E questo è di nuovo per Juvia. - si chinò su Gray, lo prese per la collottola e lo sollevò di peso. - Sono mesi che desidero spaccarti la faccia per quello che hai fatto, Fullbuster! -

Gray stava perdendo sangue dal naso e dalla bocca e si portò una mano sul viso per ripulirsi come meglio poteva, ignorando il fatto che l'altro lo stava ancora tenendo alzato metri da terra. Abbassò lo sguardo.

- Dillo che cosa ho fatto, Redfox, coraggio. - la sua voce era dura e fredda come il marmo.

- Hai ammazzato Salamander, come un cane! - lo accusò Redfox.

- No, non è per questo che sei così incazzato con me. -.

- E' vero, ma è per questo che tutti gli altri sono incazzati con te. Io sono incazzato con te perché Juvia è morta per colpa tua! -.

- E' vero. - ammise Gray. - E' così. Vuoi vendicarla? - più che una preoccupazione quella domandò suonava di più come una proposta.

Una proposta a cui Gajeel avrebbe fatto fatica a rinunciare. Fortunatamente, prima che potesse fornire una qualsiasi risposta, una giovane donna dai lunghi capelli rossi e l'armatura scintillante intervenne, appoggiando una mano sul braccio del Drago che teneva Gray.

- Mettilo giù. -.

Erza Scarlett riuscì a suonare minacciosa persino pronunciando quelle parole a voce bassa. Era decisissima e fulminò Gajeel con lo sguardo. Questo, dal canto suo, la guardò interrogativo.

- Ma che cosa stai dicendo? - sbraitò. - Ha ucciso anche Dragneel, nel caso non te lo ricordassi! -.

- Me lo ricordo. - replicò lei lapidaria, parlando lentamente. - Ma Gray è per me quello che Juvia era per te. Se Juvia fosse stata costretta ad uccidere qualcuno tu non l'avresti difesa? -.

Gajeel la fissò con disappunto.

- Lui non è stato costretto. - replicò.

- Mettilo giù. - questa volta il tono perentorio di Erza non lasciava spazio a repliche.

Gajeel digrgnò i denti in segno di protesta, sbuffò, ma alla fine cedette: Titania era pur sempre Titania, dopotutto.

- Non accolgo il tuo invito solo per lei, che ti sia ben chiaro. - ringhiò a Gray. - E ti può salvare dai miei attacchi, ma non dalle mie accuse, Fullbuster. -.

Gray a quel punto si sentì pronto a ribattere, con Erza vicino a controllare che la situazione non degenerasse nuovamente.

- E quali sarebbero le tue accuse? - gli domandò. - Tu mi hai chiesto di raccontarti tutto, di dirti com'è andata, e io l'ho fatto, fino all'ultima parola pronunciata. Lo sai che anch'io sono stato pronto a morire per lei! - replicò freddamente.

Gray non ci stava. Non ci stava a sentirsi accusato. Tutti erano diventati più freddi nei suoi confronti ed era un peso che si era abituato a portare ma che faticava a digerire: lo ritenevano responsabile delle perdite subite, ma quello che nessuno voleva capire è che era una fortuna che lui non fosse morto contro Juvia, perché questo gli aveva permesso di salvare il culo a tutti quando Natsu era diventato E.N.D. e aveva perso il controllo!
E per quanto riguardava Juvia l'unico colpevole era Invel: lui che cosa avrebbe dovuto fare più che conficcarsi una spada di ghiaccio nel costato? Non poteva prevedere che lei avesse trovato una magia capace di ridargli il sangue!

- Ma, guarda un po', sei vivo! - ribatté Gajeel, piccato. - Perché lei era più intelligente e aveva trovato una magia per proteggere te, cosa che tu non sei stato in grado di fare! -.

- Sono morto per lei, due volte! -.

- Sei proprio un ragazzo fortunato. - Gajeel si stava appassionando a quella terribile arma costituita dal sarcasmo.

- Juvia non è morta a causa mia. - ripeté.

A quel punto Gajeel, che si era sforzato di fare il civile, perse ogni inibizione.

- Sì, invece, molto tempo fa. L'hai uccisa nel momento in cui sei entrato nella sua vita. Lei era, lei è una guerriera, e ha messo tutto da parte, ha messo le sue abilità da parte per stare con te e cercare di compiacerti! - mano a mano che parlava il tono della voce di Gajeel si alzava e assomigliava sempre di più ad un ruggito. - E per cosa? - urlò. - L'unica consolazione che sei stato in grado di darle in punto di morte per proteggerti è stata "prenderò più seriamente i tuoi sentimenti". Perché fino a quel momento che cazzo avevi fatto, coglione? Te lo dico io che cosa avevi fatto, te n'eri sbattuto alla grande! Non l'hai mai presa sul serio, non hai mai capito quanto ti amasse, non ti è nemmeno mai interessato! -.

- A me Juvia non piaceva! - sbottò Gray, gridando a sua volta. - Non mi puoi fare una colpa per non aver amato una persona che mi assilava, che mi seguiva ovunque, che aveva la stanza piena di bambole con le mie sembianze! Ti rendi conto di quanto sia stato inquietante per me? -.

- E allora potevi dirglielo prima di viverci insieme per sei mesi! -.

- Ho cercato di farglielo capire! - si difese il mago del ghiaccio, non abbassando i toni.da

- Ti riferisci a quando ti sei sacrificato per lei? O a quando l'hai salvata Ultear? - lo incalzò il drago. - O forse glielo hai fatto capire tutte le volte che c'era l'altro imbecille del ghiaccio e sembravi geloso? -.

- Mi sarei sacrificato per chiunque di voi, non avrei fatto nulla di più per lei di quanto non avrei fatto per ciascuno di voi! E quando c'era Lyon si trattava solo di competizione! Non si è mai trattato di lei, non gliel'ho mai fatto credere e se si è illusa la colpa di certo non è mia! E nonostante questo pensi che non abbia sofferto nel vederla morire tra le mie braccia? Anche lei! Come se non avessi già altri pesi, altre morti da portare sulla mia coscienza. -.

- Competizione? Un peso? E' della sua vita che stai parlando! Ne porti talmente tanti di pesi sulla coscienza che quello della morte di tuo padre l'hai scaricato su di lei! Sei un vigliacco! - Gajeel aveva esaurito il fiato in gola.

Dopo quelle parole, fu il silenzio che sembrò urlare.

Nessuno si era nemmeno accorto dell'ingresso di Panther Lily e della piccola Levy, che fissava Gajeel sbalordita, con le mani davanti alla bocca: sapeva che Gajeel era sconvolto per ciò che era successo, ma non credeva che potesse fare o dire cose simili.
I due litiganti avevano entrambi il fiatone, erano sporti l'uno verso l'altro, si fissavano in cagnesco e l'unica cosa che impediva loro di saltarsi addosso era la presenza di Erza, la quale li avrebbe stesi entrambi e si era frapposta, temendo davvero che potessero colpirsi.
Ma i loro polmoni di non avevano più fiato e comunque avevano già sputato fuori abbastanza veleno.

Gajeel, lentamente, fu il primo ad abbassare la guardia e a ritornare in una posizione rilassata, normale.

- Non ho da aggiungere altro. - dichiarò.

Le sue braccia erano molli, lungo i fianchi e questa volta sembrava deluso, più che arrabbiato.

- Sei solo un orgoglioso egoista. - concluse, atono. - Mi dispiace che Juvia abbia gettato via il suo futuro e la sua forza per te. -.

- Io non l'amavo. - ripeté Gray, schiettamente, calmandosi. - Se vuoi accusarmi anche di questo, fa' pure. Juvia sarà stata anche una grande maga, ma era una stalker alla ricerca di approvazione e piuttosto superficiale: si è innamorata senza nemmeno conoscermi. -.

Il mago del ghiaccio superò sia Erza che Gajeel e si avvicinò a Mirajane, che teneva ancora in mano la missione che lui stava per prendere in mano prima dell'irruzione del Drago d'Acciaio. Gray prese il foglio e Mirajane fu incapace di dirgli qualsiasi cosa, persino un in bocca al lupo. Così Gray uscì, solo, diretto verso chissà quale pericolosa missione, senza proferire un'altra parola.

Erza fissò Gajeel per qualche istante, ma non commentò quanto era appena successo. Il paladino di Juvia si sentì improvvisamente stanco e svuotato e fissava il pavimento come in uno stato di trance da cui parve riprendersi solo quando Levy sfiorò la sua grande mano con le sue piccole dita.

- Gajeel... - lo chiamò.

Lui le strinse la mano.

- Scusa, gamberetto. - si scusò. - Lo... dovevo a Juvia. - cercò di giustificarsi.

Lei annuì comprensiva.

- Ti manca molto, vero? -.

- E' da quando siamo arrivati qui che mi manca. - sospirò.

- Ehy Gajeel! - lo chiamò Mirajane, con molto tatto. - Perché non vieni qui? - gli indicò uno sgabello proprio davanti a lei. - E' da tanto che non viene raccontata una storia o un'avventura e forse è il momento di ricominciare... di provare ad andare avanti... perché non inizi tu? Perché non ci racconti della tua Juvia? - propose, sforzandosi di sorridere.

- Mi sembra un'ottima idea. - concordò Erza.

- Anche a me piacerebbe. - le fece eco Wendy.

- Ricordare un compagno è da UOMINI! - Elfman si mise più comodo sulla sua sedia.

Gajeel per un momento parve spaesato: nessuno gli aveva mai prestato tanta attenzione. Lo facevano per lui, lo facevano per Juvia o lo facevano per entrambi? Per una volta non gli importò e realizzò di avere bisogno di condividere il dolore. Per andare avanti, come desiderava la sua amica.

Così raggiunse Mira, prese uno sgabello e si sedette, facendo accomodare la futura signora Redfox sulle ginocchia.

- Ho conosciuto Juvia molto tempo fa... -.

Fuori iniziò a piovere e quando Gajeel se ne accorse sorrise: anche Juvia lo stava ascoltando.

  
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