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Autore: vero_leowonny3    01/09/2016    1 recensioni
Lui, un sicario silenzioso e spietato
Lui, un ladro scaltro e veloce
Lui, Jung Taekwoon
Lui, Kim Wonshik
Appartenenti a due bande diverse ma con lo stesso destino: incontrarsi e amarsi, lottando per stare insieme fino alla fine...
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Leo, Ravi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 5 Capire La mattina seguente Leo ricevette una chiamata inaspettata. Mentre si stava vestendo il telefono squillò. Era Rap Monster. Era la prima volta che lo chiamava così presto. Subito una paura nera si impadronì di lui. Se qualcuno lo avesse visto mentre baciava Ravi? Se qualcuno li avesse sentiti parlare? Leo non sapeva cosa pensare. Decise di non farlo attendere troppo e prese in fretta il telefono in mano. -Pronto.- Dall'altro capo Rap Monster era infuriato. Come non lo era mai stato prima. La paura aumentò. -Che stai aspettando?! Vieni subito qui!- Il ragazzo guardò l'orologio. Non era in ritardo. Era in perfetto orario. -Sì arrivo subito. Qualcosa non va?- In realtà sapeva benissimo cosa c'era che non andava: Rap Monster aveva scoperto la fuga di Ravi. -Muoviti! Non sei tu a fare le domande ma io! Chiaro?!- -C...certo. Arrivo.- -Hai due minuti!- detto questo buttò giù. Leo fece più in fretta che potè. Non fece nemmeno colazione. Altrimenti quello sarebbe stato il suo ultimo pasto. L'esperienza gli aveva insegnato che non si deve mai far attendere troppo il leader, soprattutto quando è imbestialito. Arrivò al quartier generale col fiatone e si accorse con sorpresa che non c'era nessuno. La porta dietro di lui si chiuse e una voce lo fece sobbalzare. -Non noti niente di strano?- chiese Rap Monster trafiggendolo con lo sguardo. -La stanza è...vuota...- rispose cercando di mantenere la calma. Il leader scoppiò a ridere. -Sei molto perspicace Leo. Infatti la stanza è vuota.- il suo sorriso scomparve. Si avvicinò a Leo e lo afferrò per la maglia. -Dov'è?- -Non so di cosa stai parlando.- -Non scherzare con me! Dimmi dov'è Ravi!- -Non lo so! Non spettava a me controllare che non scappasse!- Rap Monster lo lasciò. -Questa mattina sono venuto in anticipo. Volevo parlare col prigioniero faccia a faccia e farmi dire quello che sapeva. Ma quando sono arrivato... ho trovato le nuove riserve morte davanti all'entrata! Ho subito pensato a un' irruzione dei Killer Life. Poi ti ho chiamato per sapere se avevi visto o sentito qualcosa ma, evidentemente, tu sai meno di me. Non è così?- Leo annuì energicamente. Per un attimo pensò che il suo cuore volesse esplodergli nel petto per quanto batteva forte. -Probabilmente Bang si è accorto del rapimento e ha agito nella notte.- -Non l'avrei mai detto.- rispose Rap Monster sarcastico. All'improvviso prese la sedia che teneva prigioniero Ravi e la scaraventò contro il muro facendo un fracasso terribile. Leo ringraziò che quella sedia non fosse indirizzata a lui. In quel momento arrivarono tutti gli altri. Erano tutti agitati. -Capo! Ravi è scappato!- esclamò subito Gdragon quando entrò. Rap Monster alzò il braccio in un gesto di silenzio. Tutti tacquero. Parlava il leader. -Come tutti voi sapete Ravi è scappato. Evidentemente i Killer Life ci hanno teso una trappola. Hanno scoperto le nostre nuove riserve, Ravi si è fatto prendere e questa notte hanno approfittato per ucciderle. Vi confesso che sto cercando di mantenere un tono civile per cui non fate niente che possa innervosirmi.- si passò due dita sugli occhi come se fosse stato alzato tutta la notte poi disse:-Ken, vai a prendere la mia pistola.- il ragazzo si alzò e si avviò nella stanza accanto. -Muoviti!- Lui partì di corsa e tornò quasi subito. Rap Monster prese l'arma. Posò lo sguardo su Leo. Si avvicinò e gliela porse. -Vai e uccidi quel bastardo.- quelle parole ebbero su Leo l'effetto di una coltellata in pieno petto. Non poteva chiedergli questo. Cercò di giustificarsi. -Ma...io non so dove sia. Perchè proprio io? Non so niente di lui.- -Ti ho forse chiesto se sei d'accordo?! Trovalo e uccidilo! Dovunque sia! Sei un sicario! é questo il tuo mestiere! D'ora in poi parlerai solo se interpellato chiaro?!- -Certo.- rispose in fretta Leo guardando la pistola. -Vai!- il ragazzo si avviò in fretta. -Ti avverto Jung Taekwoon. Se Ravi non sarà morto entro le nove di questa sera sarai tu a prendere il suo posto.- Leo annuì e uscì alla ricerca di Ravi. -Quanto a voi- continuò Rap Monster rivolto a tutti gli altri. -Vi voglio qui alle nove in punto. Non vi azzardate a mancare.- *** Ravi era a casa intento a pulire alcune pistole. Bang gli aveva dato il compito di lucidarle tutte per il prossimo incarico. Non sapeva bene a cosa sarebbero servite e si sentiva un po' umiliato per essere stato scelto proprio lui, tuttavia lo fece comunque. Quando Bang dice una cosa si esegue. Il campanello suonò. il ragazzo andò ad aprire sorpreso. Non aspettava nessuno. Quando aprì la porta si ritrovò davanti Leo. Subito un sorriso si dipinse sul suo viso. -Ciao hyung! Che bella sorpresa! Come mai qui?- Ma Leo non sorrideva affatto. Di colpo lo abbracciò. -Non voglio perderti!- disse piangendo. Ravi non si aspettava quella reazione. -Ehi, che hai?- -Non posso farlo!- -Adesso calmati però. Entriamo e mi spieghi.- i due ragazzi si sedettero sul divano. -Dimmi tutto.- disse Ravi mettendogli un braccio intorno alle spalle. Leo non sapeva come dirglielo. Non riusciva neanche a pronunciare quella frase. -Rap Monster si è accorto della tua fuga. Ha dato...la colpa ai Killer Life. Era fuori di sè e....- si bloccò. Prese un bel respiro e continuò. -...Mi ha ordinato di ucciderti.- Ravi spostò lo sguardo altrove. -Se non lo faccio...lui mi ucciderà...- l'altro rimase in silenzio. -Io ti amo! Non posso ucciderti!- continuò Leo accarezzandogli una guancia. -Quindi cosa hai intenzione di fare?- gli chiese guardandolo con tristezza. -é per questo che sono qui. Tu te ne intendi di queste cose! Devi aiutarmi!- Ravi annuì pensieroso. -Un'idea ce l'avrei. Ma è folle. E pericolosa.- -Sono pronto a tutto pur di non farti del male.- -Dovremo fargli credere che tu mi abbia ucciso sul serio.- Leo lo guardò perplesso. -E come pensi di fare?- -é una tecnica che ho imparato quando andavo ancora alle medie. Per lo spettacolo di fine anno interpretavo il soldato antagonista, che alla fine moriva. Mi hanno versato addosso della vernice rossa e io sono rimasto lì per terra. Ero talmente credibile che la maestra ha finito quasi per crederci e stava per chiamare l'ambulanza.- il ragazzo rise ricordando quei momenti felici. Momenti che purtroppo contava sulle dita di una mano. -Sarà come a quella recita. Tu mi farai una foto e la invierai a Rap Monster.- -E tu credi che quello sia così tanto stupido da crederci?!- Esclamò Leo con una smorfia. -Se siamo bravi sì.- i due si guardarono per un istante. Nessuno dei due era sicuro di quella trovata. Era un suicidio! Ma dopotutto, che alternative avevano? Alla fine Leo acconsentì. -Avanti, non perdiamo tempo! Ci serve della vernice. Per fortuna ne ho un po'.- disse Ravi facendo una corsa in camera e prendendo un barattolo di tintura rossa. -Dovevo usarla per ritinteggiare camera mia ma, evidentemente, la userò per un altro scopo.- Disse mostrandola a Leo. Lui ci diede uno sguardo ma si ritrasse subito con disgusto. -Porca miseria, che odore! Ma con cosa è fatta?- Ravi si grattò la testa imbarazzato. -Non lo so. Il tipo che me l'ha venduta non me lo ha detto. Penso...di vernice.- -Davvero?- chiese Leo sarcastico. -Ehi, io mi intendo di furti non di vernici! Avanti, buttamela addosso.- il ragazzo allargò braccia e gambe, come pronto per il supplizio. Ma Leo scosse la testa. -Che c'è ancora?- -Se vogliamo farlo, deve essere fatto bene.- detto questo prese un pennello che per caso era lì e cominciò a studiare il corpo di Ravi, come un pittore che cerca ispirazione per il suo quadro. Lo intinse un po' nel colore e lo guardò. -Cavolo sembra davvero sangue!- Poi fece un punto sul petto, uno sull'addome e uno sotto la spalla sinistra. -Si può sapere che fai?- Leo non rispose. Prese ancora del colore, questa volta un bel po', e lo spalmò sui punti segnati. Ravi scoppiò a ridere. -Mi fai il solletico!- -Stai fermo!- Ordinò Leo che non voleva essere disturbato. Terminò con qualche gocciolina qua e là per rendere tutto più realistico. Dopo che ebbe finito guardò soddisfatto il suo capolavoro. -Adesso sì che sei morto.- Ravi si guardò allo specchio. -Wow! Davvero! Sei stato fenomenale, hyung!- Leo si strinse nelle spalle e fece un timido sorrisetto. -Bene adesso versa il resto sul pavimento.- Il ragazzo fece come aveva detto e rovesciò il contenuto rimasto del barattolo, inondando il pavimento di tintura rossa. Ravi si sdraiò molto attento a non rovinare l'opera dell'altro. Assunse una posizione di quelle che si vedono nei film, quando hanno sparato a uno: Braccia aperte, Testa di lato e occhi aperti. A Leo venne un brivido. Sembrava davvero morto. Prese il suo telefono e gli fece due o tre foto. -Ok puoi alzarti.- Ravi balzò in piedi per vedere come erano venute. -Sono un attore nato.- -Sì, ma non servirà solo una foto per dargliela a bere.- -Lo so. Dovrò dare l'idea di essere morto sul serio. Doverò sparire dalla circolazione. Non comparire mai più in giro o almeno, finchè in giro c'è Rap Monster.- -Ma così sarai...- -Ai domiciliari. Già. Dove merito di stare.- disse lui con un sorriso malinconico. -Ogni cosa di cui avrai bisogno te la porterò io, ok?- -Ok ma non devi farti beccare altrimenti è finita.- -Tranquillo. Sono famoso come il sicario che agisce nell'ombra. Saprò cavarmela.- I due si sorrisero convinti che ce l'avrebbero fatta. Scelsero una foto, la più bella e realistica e la inviarono a Rap Monster. Aspettarono un po'ma il leader non rispondeva. Aspettarono ancora un po' ma niente. Allora Leo appoggiò il cellulare sul tavolo. -Quando vedrà la foto mi dirà qualcosa di sicuro.- -Ok. Io però mi vado a cambiare perchè sono imbrattato di vernice e sono tutto appiccicoso.- Ravi andò in bagno a togliersi la maglia sporca di quello che sarebbe dovuto essere il suo sangue. O almeno così avrebbe voluto Rap Monster. Tornò quasi subito con una maglietta nera al posto di quella bianca. -Andiamo di là?- chiese a Leo. -Qui è tutto insanguinato!- lui rise e lo seguì in camera sua. Si sdraiarono sul letto. L'uno appoggiato al petto dell'altro a guardare il soffitto azzurro. -Forse ho fatto bene a lasciarle così le pareti.- disse Ravi sospirando. -é rillassante tutto questo blu. Ti sembra di stare sdraiato in mezzo al cielo. Senza neanche una nuvola. Senza il rumore della città, lo smog delle macchine, lo stress del lavoro. Nel cielo. A contemplare la sua infinità, la sua magia. Sei il primo a goderti il tramonto, e sei il primo a goderti l'alba. Quando sono triste e ho solo voglia di scomparire mi metto qui e guardo il soffitto. Un senso di pace mi riempie e mi sento subito meglio. Sono come i bambini: quando sono giù fuggo nelle mie fantasie. Non me ne vergogno. Anzi, lo considero un mio pregio.- Leo ascoltò il discorso con totale ammirazione. Ravi gli aveva mostrato la sua parte di cuore che era sempre rimasta nascosta e mai era stata rivelata a nessuno. Si sentì onorato e in un certo senso in debito. In debito per tutto. L'altro lo guardò. -Penso che nessun'altro conosca questo segreto tranne me,te e il mio vecchio cane defunto.- -Con me è al sicuro.- -Non avevo dubbi.- in quel momento si baciarono. Dolcemente. Senza fretta. Non sapevano per quanto tempo sarebbero stati ancora insieme quindi, volevano assaporare bene ogni attimo e imprimerlo nella memoria. Quando si divisero tornarono a guardare il soffitto blu. -Io non ho un posto così.- Cominciò Leo. -Sono sempre stato un ragazzo molto timido e riservato. Consideravo queste cose inutili e superate. Invece adesso mi rendo conto che non lo sono affatto. Magari se avessi avuto anche io un luogo dove ritrovare me stesso e rialzarmi dopo ogni caduta non mi sarei ridotto a fare il sicario.- -A questo proposito: Perchè hai deciso di fare questo mestiere?- Leo non sapeva che rispondere. O meglio, lo sapeva. Ma non trovava le parole. -Ricordi la promessa che ho fatto a mio padre?- -Sì?- -Da quel momento Rap Monster prese il comando della mia vita. Decideva per me. Viveva per me. Io per paura ubbidivo. Ma sentivo che non aveva più senso la mia esistenza. Più volte sono stato sul punto di farla finita. Ma poi ci ripensavo perchè non ne avevo il coraggio. Tornavo a subire. E il mio odio per Rap Monster ricadeva sulle altre persone. Così un giorno mi propose di entrare nella sua banda di criminali. Mi disse che avrei fatto il sicario. Io acconsentii anche se sapevo che stavo andando incontro all'autodistruzione. Poi sei arrivato tu a sconvolgere la mia vita. E dal momento che ti ho visto ho capito che quello non era vivere. Era solo non morire. E ti ringrazio per questo. Per tutto quello che hai fatto per me!- -Di niente. è stato un piacere.- rispose Ravi dandogli un bacio sui capelli. -Andiamo via di qui.- disse alzandosi e guardandolo negli occhi. -E dove andremo?- -In Europa! Andremo in Europa e ricominceremo una nova vita. Senza più furti e omicidi. Ricominceremo daccapo. Lo faremo insieme.- -Sai bene che non possiamo. Non ora. Dobbiamo aspettare che sia tutto finito.- -E quando sarà tutto finito?- chiese Ravi con una nota di rabbia nella voce. -Non lo so. Ma non dobbiamo rovinare tutto e metterci nei guai proprio adesso.- Ravi annuì con aria poco convinta. -Cerca di portare pazienza. è una situazione pericolosa la nostra. Non mi sembra il caso di mandare tutto a monte per avventatezza.- spiegò Leo accarezzandogli una gancia. Subito Ravi mostrò un gran sorriso.-E va bene. Ma lo farò solo per noi.- Si rimisero sdraiati. Abbracciati come a formare un unica sagoma. Stavano quasi per addormentarsi quando il telefono di Leo suonò. Il ragazzo si alzò di scatto e andò a rispondere.-Lo hai ucciso allora?- fece Rap Monster dall'altro capo. -S...sì. L'ho ucciso. Come mi hai ordinato tu.- -Bene. Ci vediamo alle nove.- Terminata la chiamata Ravi lo raggiunse. -L'ha bevuta?- Leo non rispose. Era turbato. Rap Monster era stato impassibile. Gli aveva semplicemente detto di venire alle nove. E lì lo avrebbe risparmiato o lo avrebbe ucciso davanti a tutti. -Non lo so. Devo andare là alle nove.- -Intendi andarci?- gli chiese l'altro preoccupato. -Certo. O mi verrà a cercare.- Ravi annuì. -Allora forse, è meglio che vai.- -Ma devo aiutarti a pulire!- lui lo prese per le spalle. -In questo momento la tua vita è più importante. Vai.- Si diedero un ultimo bacio. Uno di quelli lunghi. Poi Leo si riavviò verso casa. Era arrivato preoccupato e tornava preoccupato. Quando finirà tutto questo, si chiese. Lui e Ravi non sapevano niente. Non sapevano per quanto ancora sarebbero riusciti a vedersi clandestinamente. Non sapevano se Rap Monster ci avesse creduto oppure no. Leo lo avrebbe scoperto alle nove in punto di quella sera.
   
 
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