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Autore: Anto love Anto    02/09/2016    2 recensioni
Cosa succederebbe se non ci fosse Yui ? Cosa farebbero i nostri amati protagonisti vampiri quando vedrebbero una ragazza che sa ampiamente tenergli testa ? Cosa succederebbe se questa ragazza fosse un demone ma non un demone qualsiasi ?
Genere: Commedia, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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La ragazza che non aveva paura di niente...

 

Alberi e alberi circondavano questo posto, non avevo nessuna idea di dove sarei andata a vivere ma soprattutto non avevo idea con chi sarei andata a vivere ma speravo con tutto il cuore che non fossero esseri demoniaci, oltre a me li odiavo ma il mio odio era concentrato sui vampiri, non riuscivo a sopportarli, mio padre aveva detto che qualunque cosa fosse successa non dovevo farmi vedere nella mia forma naturale, più facile a dirsi che a farsi. Ero in un auto guidata da un'autista a dir poco muto, né io né lui avevamo aperto bocca durante questo tragitto.

-Cortesemente mi potrebbe dire dove ci staremo dirigendo ?-chiesi sfilando una cuffia dall'orecchio e guardando l'autista, lui per tutta risposta non rispose ma fece un ghigno perfido, patetico, me la sarei cavata, non avevo bisogno di aiuto. Purtroppo per sfortuna mia dovevo indossare un braccialetto contenitivo che serviva per frenare la mia trasformazione, ma c'erano cose come il cambio del colore degli occhi che neanche quel tipo di braccialetto potevano controllare, dipendeva molto dal mio umore se mi arrabbiavo diventavano rossi, se ero rilassata erano verdi smeraldo, ma di solito erano di un azzurro molto chiaro.

La macchina frenò quindi scesi e aprì il bagagliaio per prendere la valigia e quando la richiusi la macchina sfrecciò sulla stradina di rose, raggiunsi un portone gigantesco, presi il batacchio ( E' la maniglia ad anello ) e bussai.

Non accennava ad aprirsi così appoggiai la mano al portone e si aprì, non avevo fatto pressioni o altro, una volta dentro il portone si chiuse alle mie spalle, non mi ricordavo che fosse già Halloween, anche l'arredo casa era grigio, erano fissati di brutto con l'orrore in questa casa.

-C'è un'anima viva in questa casa ?- dissi continuando a camminare fino a quando non m'imbattei in un ragazzo appisolato sul divano, almeno non avrò a che fare con persone brutte in questa casa.

Lo toccai per svegliarlo ma mi accorsi che era freddo come il ghiaccio, ti prego dimmi di no, non poteva essere un vampiro, cercai di ignorare questa mia scoperta e lo scossi.

Fece per toccarmi ma ho sempre avuto dei riflessi pronti per questo gli presi il polso, era davvero gelido.

-Chi sei ?- chiese meravigliato da quella velocità, di solito i vampiri sono molto più veloci degli umani ma non sono più veloci dei demoni.

-No tu chi sei ?- chiesi rimanendo impassibile e togliendo la mano dal suo polso.

-Questa è casa mia e le domande le faccio io.- avvicinandosi al mio collo con un ghigno al volto, mi allontanai continuando a non mostrare emozioni.

-Sono Urara ma probabilmente avrò sbagliato casa...-dissi facendo per andarmene ma il vampiro con una velocità che non mi aspettai mi appiccicò al muro con lui appiccicato stile panino.

-Sai sono molto assettato.- mi guardò negli occhi o almeno ci provò avevo degli occhi molto penetranti erano poche le persone che riuscivano ad avere un contatto visivo con me, spostando il suo sguardo sul mio collo. Il mio umore cambiò conseguentemente con i miei occhi che diventarono rosso fuoco.

-Non mi toccare stupido vampiro.- dissi con voce ferma, lui alzò lo sguardo su di me guardandomi e potei notare dallo sguardo che si stupì vedendomi con gli occhi rossi e la voce ferma.

-Ayato !- urlò un ragazzo con gli occhiali, il ragazzo si staccò da me e io ritornai con gli occhi azzurri.

-Sei fortunata tavoletta.- disse il ragazzo che dovrebbe chiamarsi Ayato, tavoletta un cazzo non so con chi cavolo esce ma da quel che si vede e dal numero che si vede sul reggiseno io sono una terza e pure abbondante, bah sarà per il felpone che indossavo, intanto mi spostai.

-Chi sei ?-disse il tipo con voce gelida.

-Urara Yamato- dissi guardandolo.

-Che ci faresti qui ?- chiese di nuovo il tizio.

-Non è ho la più pallida idea.-pensai e poi dissi -Cerco casa Sakamaki.-dissi guardandolo.

-Shuu, tu ne sai qualcosa ?- chiese il tipo ad un altro tipo biondo per terra con le cuffie nelle orecchie chiaramente rilassato dalla musica.

-Deve essere l'ospite del tale della chiesa.- disse Shuu.

-Chi ci ha offerto lo spuntino ?- chiese un tipo dal capello sulle 23 (No non vuol dire che ha un irrefrenabile voglia di mettere cappelli alle 11 di sera ma è particolarmente inclinato.)

Fece per avvicinarsi ma mi scansai evitando che mi toccasse. Un altro con un peluche stretto al petto comparì nella stanza.

-Senti cappello con i canini non toccarmi.- dissi guardandolo alzando un sopracciglio.

-Come sei scontrosa Bitchi-Chan.- disse il cappellino con i canini.

-Ehm, non sono una puttanella, non ho bisogno del tuo “fantastico” soprannome.-dissi ormai seccata e sarcastica.

-Togliti, lei è mia.-disse Ayato, alzai gli occhi al cielo.

-Io non sono di nessuno.- alzai un po' di più la voce e scandii bene le parole per farmi sentire da tutti incrociando le braccia sotto il seno.

-E lei chi è ?- sbucò il sesto tizio dai capelli bianchi con sfumature violacee, complimenti alla mamma di sicuro prima si sarà divertita un sacco.

-E' la sposa sacrificale non dobbiamo ucciderla o ferirla gravemente.- disse il tizio biondo, mi scappò un ghigno, semplicemente non mi potevano uccidere, li avrei già uccisi se non fosse per questo braccialetto, quindi mio padre mi ha venduto a dei vampiri, poteva semplicemente dirmi che voleva essere ucciso prima del tempo non bastava questo infantile stratagemma, ma nonostante avrei giurato di non averli mai visti in vita mia mi sembravano famigliari.

-Non vorrei concludere così in fretta questa conversazione mi ferisce profondamente il cuore ma potreste essere così gentili da mostrarmi la mia camera ?- chiesi prendendo la mia valigia.

-Sì vieni.-disse il tipo con gli occhiali, presi la valigia, feci le scale e aprì una porta.

Almeno la camera non era male, era arredata con molto blu e le pareti gialle, certo un pugno in faccia per chi abbina i colori ma a me piaceva.

-Dovrai abituarti a dormire di giorno e stare sveglia la notte, verrai a scuola con noi due volte a settimana...- disse il tipo con gli occhiali ma lo interruppi -Senti ho capito, adesso i vampiretti mi farebbero la cortesia di presentarsi ?- dissi in tono molto sarcastico sentendo altre presenze nella camera.

-Non accetto ordini da un'umana.- disse di risposta

-Devo tirare i dadi quando vi vedo o preferisci essere chiamato con il tuo vero nome vampiretto ?- chiesi con un ghigno in faccia.

-Io sono Reiji secondogenito, lui è Ayato.- indicò il tipo rosso che avevo già visto prima.

-Lui è Kanato.- indicò il tipo con il peluche stretto al petto.

-Quello con il cappello è Raito.- disse mentre l'interpellato mi fece l'occhiolino.

-Quello è Subaru.- indicò il tipo con i capelli bianchi

-E infine c'è Shuu.-indicò il tipo biondo con gli auricolari.

Mi lanciò un occhiata gelida e se né andò seguito dagli altri mentre chiuse la porta.

Con un sospiro mi stesi sul letto, presi il telefono e misi Yiruma, adoravo il suo modo di suonare il piano era rilassante come una dolce ninna nanna.

E ben presto le braccia di Morfeo mi avvolsero.

 

 

 

Angolo autrice: TADAAAA, ho fatto un'altra storia ma su Diabolik Lovers, sempre con una demone perché secondo il mio punto di vista sarà molto più interessante, commentate e ditemi cosa caspita ne pensate di questa storia.

Vi lascio la foto di Urara sotto.

I'M OUUUUT, BYEEE

   
 
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