Il loro non fu un incontro particolarmente interessante. Nonostante abitassero distanti una manciata di chilometri non si erano mai incontrati. E questa è una cosa sicura, perché quando due persone così si incontrano, non se lo dimenticano più. Il loro fu un incontro banale, nel centro di una delle città europee del peccato. Per ora tralascerò i particolari e le coincidenze che li hanno fatti trovare, verso mezzanotte, davanti a quel negozio di tatuaggi nel centro. Questa è un'altra storia. Le ragazze stavano lì, sul bordo della strada, in attesa. Due di loro erano sedute a sgranocchiare pezzetti di pollo fritto, mentre la terza era in piedi che si guardava intorno. I ragazzi camminavano parlottando tra loro. Lei sentì la sua voce e li fermò, proprio lì, sul ciglio della strada. Le solite domande, le solite presentazioni, le solite figure da primo incontro con estranei. I ragazzi decisero di accompagnare le ragazze al villaggio. Lei camminava lenta con lui al suo fianco e, nonostante fosse di minimo venti centimetri più alto, lui si adeguava al suo passo. Parlarono tutto il tempo. Parlarono talmente tanto che rischiarono di esaurire tutti i possibili argomenti di conversazione in una sola passeggiata. Ma ciò non accadde. Lei era stanca, non per la passeggiata, stanca per la vita che stava vivendo, una vita che voleva dimenticare. La persona, forse l'unica, di cui si poteva fidare ciecamente non c'era più. Il cuore a pezzi, l'anima frantumata. Lui era stanco, stanco delle solite ragazze che lo ferivano, stanco delle prese in giro, stanco per quell'anno devastante che aveva appena passato. È così che si trovarono. Verso mezzanotte, davanti ad un negozio di tatuaggi nel centro. Quando fu il momento di salutarsi, quello fu un momento strano. La testa di lei era piena di dubbi ed incertezze, quella di lui invece no. Certo, lei lo voleva, era innegabile. Ed era innegabile anche che lui volesse lei. Ma per cosa? Niente relazioni. Non sono pronto. Non ne ho voglia. Ecco cosa c'era nella sua testa. Ecco cosa c'era nelle loro teste. Ma chissà come, finivano sempre a farsi le facce buffe in riva al mare. Lei capì che, forse, di uno così ci si poteva fidare, quando finito il bagno in mare si sdraiarono in spiaggia e presero in mano un libro. Un amico, una speranza. Era tutto ciò che le serviva per tornare a galla, per respirare ancora a pieni polmoni. Quei respiri che quasi quasi ti bruciano, ma ti fanno capire che sei ancora vivo e che, ancora, vivrai.