Serie TV > Buffy
Ricorda la storia  |      
Autore: Sigyn_Buffy    02/09/2016    2 recensioni
“Va tutto bene, tesoro,” sussurrò Spike. “Vai pure avanti ad odiarmi, va tutto bene.” L'attirò a sé e le strofinò il naso contro la tempia, il proprio respiro inebriante nel suo orecchio. Il suo tocco la faceva stare così bene che si premette contro di lui, scaldandosi contro il suo petto freddo come se lui fosse un fuoco. “Hai idea di quanto ti ho odiato io?”
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Buffy Anne Summers, William Spike
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Hate by Sigyn

 

Trama: “Va tutto bene, tesoro,” sussurrò Spike. “Vai pure avanti ad odiarmi, va tutto bene.” L'attirò a sé e le strofinò il naso contro la tempia, il proprio respiro inebriante nel suo orecchio. Il suo tocco la faceva stare così bene che si premette contro di lui, scaldandosi contro il suo petto freddo come se lui fosse un fuoco. “Hai idea di quanto ti ho odiato io?”

 

Rating: PG

Ambientata subito dopo “Dead Things”, sesta serie.

Fa parte della serie "Down in the Dark" (Giù nel buio)
Genere: Angst, romantico.
Warning per situazioni sessuali.
Lunghezza storia: 2,170 parole

Pubblicata il 19 maggio 2015 su Elysian Fields.
 

Link alla storia originale

http://dark-solace.org/elysian/viewstory.php?sid=4203

 

Permesso dato dall'autrice con MP su Elysian Fields il 31 agosto 2016

 

Traduce Kasumi

 

 

 

Capitolo unico



Spike era ancora malridotto dalla notte precedente quando alzò lo sguardo dal suo libro in edizione economica. Lo mise giù lentamente appena Buffy entrò nella cripta, ma non si alzò in piedi. Stette sul sarcofago in pietra, che a volte usava come un divano. Lei non riuscì ad incontrare i suoi occhi. Venne lì e si sedette di fronte a lui.

Rimasero in silenzio per un lungo momento. Poi lei alzò lo sguardo e vide i danni che gli aveva causato - i danni che lui le aveva semplicemente lasciato fare - e le lacrime iniziarono di nuovo a scendere. Aveva pianto in grembo a Tara per una buona ora per tutta quella situazione. E quando Tara se n'era andata, quel desiderio familiare si era insinuato di nuovo in Buffy, e aveva avuto il bisogno di vederlo. Ne aveva avuto il bisogno. Si era quasi dimenticata di averlo picchiato.

"Oh, Dio, mi dispiace," sussurrò. Gli toccò l'occhio gonfio. Lui sembrava così martoriato. Lei chinò la testa e si coprì gli occhi. "Mi dispiace."

Lui non rispose. Avevano smesso di parlare per davvero. Quando era appena tornata dalla morte, l'orecchio di lui era l'unico che voleva, l'unico che sapeva che cosa fosse ... morire. A volte, tra le loro sessioni di selvaggio abbandono, lui si apriva con lei, rivelava il suo cuore, e lei ascoltava, ma non riusciva a contraccambiare. Lui tentava continuamente di raggiungerla... e lei continuava ad allontanarlo in malo modo. Il suo volto martoriato lo testimoniava. Il suo sfogo con Tara era ancora fresco, la realizzazione che lo stava usando era un livido sulla sua anima. Non era giusto per nessuno dei due, ma sapeva che non poteva fermarsi. Lui era come una droga adesso, e lei lo voleva e lo odiava in egual misura.

Dopo un lungo momento, lui allungò una mano e le toccò il ginocchio, senza parole, ma stava ancora provando a raggiungerla. Il suo tocco la ferì e la confortò nello stesso momento, e lei iniziò a piangere sul serio. Lui le asciugò delicatamente una lacrima con il dorso del dito.

"Ti odio", gli disse. Le parole le uscirono senza che potesse controllarle. Era così liberatorio dirle, come se avesse tenuto quell'odio in una bottiglia fino a quel momento e ora quell'odio aveva bisogno di uscire, o lei sarebbe esplosa. "Oh, Dio, ti odio," andò avanti. "Odio quello che hai fatto ieri con il corpo di quella donna. Odio che tu possa fare una cosa del genere come se niente fosse. Odio che non hai voluto che io andassi a confessare. Odio che tu non provi nulla quando muore una persona che non conosci. Odio che tu non senta alcun senso di colpa. Odio tutto di te, odio ... " singhiozzò. "Odio il fatto che ti voglio. Odio me stessa perché ti tocco. Odio quello che rappresenti, odio ... "

Non poteva sopportare oltre. Mise le braccia attorno a lei e la lasciò singhiozzare contro il proprio petto. “Va tutto bene, tesoro,” sussurrò Spike. “Vai pure avanti ad odiarmi, va tutto bene.” L'attirò a sé e le strofinò il naso contro la tempia, il proprio respiro inebriante nel suo orecchio. Il suo tocco la faceva stare così bene che si premette contro di lui, scaldandosi contro il suo petto freddo come se lui fosse un fuoco. “Hai idea di quanto ti ho odiato io?” La baciò appena sopra l'orecchio. “Più di quanto possa dire a parole. Ero affamato di ucciderti. Ho chiesto ai miei scagnozzi di farti dei video mentre combattevi contro gli altri vampiri, e li ho visti milioni di volte, dicendo a me stesso che era un modo per imparare a sconfiggerti. Poi alzavo lo sguardo, ed erano passate tre ore a riguardare lo stesso pezzo lungo due minuti. Mi impegnavo a rintracciare il tuo profumo in giro, e mi fermavo, solo per assaporarlo, dicendo a me stesso che era una cosa da predatore. Mi dicevo un sacco di cose. Sognavo di ucciderti, nutrirmi da te, e tenerti mentre lo facevo, i tuoi capelli come una nuovola dorata sulla mia gola. Ho persino sognato di vampirizzarti. Ma se qualcuno me lo chiedeva... dicevo che ti odiavo.”

Fece scorrere le labbra sull'orecchio di lei. “Eri dappertutto. La mia mente era immersa in te. Mi hai torturato con l'odio, la sete di sangue e la fame. Non ho mai detto il tuo nome, ma Drusilla mi diceva che ero coperto di te. Tu sei il motivo per cui mi ha lasciato. Stavo morendo di fame per te. Ero infuriato per te." Rise, ma senza allegria. "Hai idea di quanto orrore ho provato quando ho capito di amarti? Che ti avrei sempre amata. "

Lo sentì scuotere la testa delicatamente. "E' stato il peggior momento della mia vita. Io sono un vampiro. Tu sei la cacciatrice. Dovrei odiarti. E tu dovresti odiarmi, è così che funziona. E' questo che dicono le carte in tavola." Baciò la gola di lei delicatamente. "Dobbiamo solo cambiare il gioco." Le inclinò la testa all'indietro e la guardò negli occhi. Lei vi lesse così tanto affetto. "Ma cambiare le regole non cambia le carte. Non fa in modo che io ti piaccia," disse. "Non è stata colpa tua."

"No, non lo è," disse Buffy. "Non credo di aver fatto nulla."

Lui aggrottò la fronte.

"Era l'ex fidanzata di Warren", spiegò Buffy. "E i demoni contro cui abbiamo combattuto sono molto rari - probabilmente portati là di proposito. Penso che lui-"

"Coglione," ringhiò Spike. "Evocare demoni per confonderci e poi ... Gesù".

"E' solo che questo," sussurrò lei, ricadendo sul suo petto. "E' così sbagliato."

Lui sospirò e passò le dita tra i capelli di lei. "Forse lo è," disse. "Ma a chi è che sta facendo davvero male, amore? Non può far del male a nessuno tranne che a noi, giusto? Beh, entrambi abbiamo un'attrazione per il dolore. Penso che spetta a noi scegliere."

"Non so perché ... ti voglio", disse lei, la voce così piccola.

"Non hai un tuo pari," disse lui. "In base a come sei stata progettata, gli unici tuoi pari siamo noi. E' per questo che ti sei innamorata di Angel, è per questo che vieni da me. Se riesci a trovare un vampiro che può amarti, sei attratta da lui, come si attraggono le polarità opposte di un magnete. E noi non possiamo fare a meno di avere paura di te, o di amarti, tesoro. Non c'è una via di mezzo. "

Buffy lo contrariò. "Non hai mai avuto paura di me."

"No", concedette lui. "Ho sempre amato le cacciatrici. Perché pensi che fossi così entusiasta di ... " si fermò.

"Di ucciderci", finì per lui.

Lui inclinò la testa e le fece alzare gli occhi. "E ' il modo in cui siamo fatti, Cacciatrice. Me e te. Non c'è alternativa."

"Ne sembri così convinto."

Lui sorrise tristemente. "Ho passato un sacco di tempo a cercare di darci un senso."

Gli credeva. Eppure - "Non può funzionare."

"Allora ce la lavoreremo il più a lungo possibile, giusto? Come hai fatto con Angel. Puoi farlo anche con me ".

Lei si allontanò. "Con Angel era diverso. Angel aveva un'anima. "

"Angel aveva un'anima." Spike cercò di contenere la propria irritazione, ma non ci riuscì e ringhiò. "E questo lo rende così tanto migliore di me?"

"Lo deve fare," disse Buffy.

"Come?" Domandò. "Lui non sta uccidendo, io non sto uccidendo, dove sta la differenza?"

"Lui prova dei sentimenti ..." Si fermò, cercando di non piangere.

"Oh, lui prova dei sentimenti", disse Spike. "Ci ha messo un bel po' di tempo, per arrivarci. Fingi davvero che io non li provi? "

"Lui prova rimorso," finì Buffy.

Il disgusto attraversò la faccia di Spike. "Lui prova rimorso. Ora prova rimorso, così è tutto ok. Lava via tutti i suoi peccati e lo rende immacolato, non è vero?"

"No," disse Buffy. "Ma lo ha reso diverso."

"Tu hai creduto che lo rendesse diverso", la derise. "Mentre ti pedinava quando aveva un' anima e ti seduceva all'età di sedici anni come un esperto pedofilo."

"Senti chi parla, signor Manette! Quello che si apposta fuori casa mia."

"Avevi più di diciotto anni, bambina. Non sono un angelo, e siamo entrambi d'accordo su questo. Ma lascia che te lo dica, nemmeno Angel è un angelo, pure con la sua preziosa anima." Si alzò in piedi e la guardò freddamente. "Così ora si sente tutto colpevole, ed è questo che lo rende così migliore? Ho passato decenni con quella creatura, e lascia che ti dica che cosa avrebbe fatto Angelus se avesse avuto un chip nella sua testa al posto della sua anima perfettamente colpevole. Non avrebbe potuto uccidere e nutrirsi, naturalmente, perché non avrebbe potuto farlo. Ma avrebbe potuto assumere dei tirapiedi umani per farsi fare il lavoro sporco da loro."

Buffy lo guardò, confusa e inorridita.

"Pensi che non ci abbia mai pensato, tesoro?" Le disse, in modo mezzo seducente e mezzo derisorio. "Ci sono milioni di esseri umani, con le loro anime perfette e luccicanti, che sono intrisi di sangue e mortali come qualunque vampiro. Non è necessario essere un demone per essere cattivo. Ma questo non è mai stato il mio palcoscenico. Mi piace l'uccisione, il cibarmi, ho amato la lotta, dannazione. Senza questo, non è niente. Potrei farlo, ma non fa per me. Angel l'avrebbe fatto. Questo era esattamente quello che gli dava piacere. Amava vedere la tortura, vedere come la vita si spegneva pezzo per maledetto pezzo."

Guardò Buffy negli occhi. "Avrebbe soggiogato qualcuno come Warren, qualche umano con la sua bella e amabile anima che non avrebbe avuto nessun problema a far del male a qualcuno, e l'avrebbe tenuto ai suoi ordini in un modo o nell'altro. Magari lo avrebbe pagato, o gli avrebbe insegnato qualche magia in cambio, oppure avrebbe drogato e lasciato morire di fame la sua famiglia. Questa non è violenza. Avrebbe giocato con la gente, proprio come Warren ha fatto con te la scorsa notte. Non dirmi che quella non è stata una tortura, e non ha affatto dovuto colpirti. Angelus avrebbe fatto un elenco di tutte le cose malvagie che avrebbe potuto fare e avrebbe seminato più caos che poteva. Ci sono mille modi diversi per ferire le persone senza colpirle o morderle, e lui li avrebbe usati su ognuno di loro, a quest'ora. Hai visto cosa ha fatto a Drusilla", disse con disprezzo, "hai vissuto tu stessa quello di cui è capace, e pensi che quello sia semplicemente causare dolore? Non avrei nessun problema a causarne la maggior parte, persino con questa cosa in me," sbottò, indicando la parte posteriore della sua testa. "Ma non lo faccio." La fissò, respirando a fatica. "Non lo faccio. Eravamo entrambi degli animali, che banchettavano nell'uccisione, ma io ero un guerriero, lui era uno psicopatico. Non fraintendermi, anche io ho fatto alcune cose che ti causerebbero orrore, e ho amato farle, e sì, mi mancano. Non ho una scelta, ma lascia che te lo dica, qualche volta sono felice di non avere questa scelta, così non sono tentato di farle. Angel non è più pulito di me, non importa quante lacrime possa aver versato sopra tutte le torture che ha causato!" Diede un calcio ad un candelabro alto, e questo sferragliò contro il pavimento. Le candele si dispersero, lasciando il suo volto nel buio.

"Non avresti potuto fidarti di lui con Dawn. Non avresti potuto combattere al suo fianco. E lui non ti avrebbe mai amato."

Si allontanò da lei verso il lato opposto della cripta, il pugno chiuso in frustrazione. Un attimo dopo colpì il muro di cemento, e Buffy scivolò giù dal sarcofago per impedirgli di farsi del male. Gli aveva già fatto male abbastanza. Afferrò la sua mano e gli distese le dita. Erano ferite, ma non distrutte al punto di sanguinare.

Lui la guardò negli occhi, il viso tirato e malconcio, tremante di rabbia repressa - o per il dolore. "Lui l'ha torturata," disse piano, e lei sapeva che intendeva Drusilla, "fino a che ha avuto bisogno di me. Aveva bisogno di me ... perché io potevo amarla. Mi ha ucciso, perché io mi prendessi cura di lei. L'aveva rovinata così tanto, che aveva bisogno che io vegliassi su di lei. L'ha tenuta, e ha giocato con lei, perché lei a volte poteva vedere il futuro e, oh, lui amava questo." I suoi occhi brillavano ora. "Io amavo lei." Scosse la testa. "E' stato lui a dirti che noi non possiamo amare senza un'anima?"

Buffy stava guardando la sua mano, ma annuì.

Lui ritrasse la mano e la portò davanti agli occhi. "Dio, vorrei che fosse vero." Si fermò un attimo, per comporsi, prima di asciugarsi gli occhi e guardarla. "E' vero per lui". Scosse la testa. "Chi è l'uomo migliore, dentro? Chi di noi è il mostro più grande?" Le toccò la guancia, fissandola con disperazione. "Perché odi te stessa per me, e non per lui?"

Lei scosse la testa. "Non lo so", sussurrò. Non lo sapeva per davvero. Per come la metteva, non c'era molto da scegliere tra di loro. "Forse dovrei solo odiarmi per quella che sono."

Spike emise un suono basso di disperazione e la prese in braccio. La portò dall'altra parte della stanza e la distese sul sarcofago con una tale tenerezza che lei si sciolse quasi istantaneamente. "Non osare, cacciatrice," le sussurrò dopo averla baciata e averla baciata ancora, mordendo delicatamente la carne, adattando il proprio corpo per stare accanto al suo. "Odia me e basta." Fece scorrere il naso lungo la sua guancia fino a quando arrivò a sussurrarle all'orecchio. "Per favore, odia solo me."


 

Fine


 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Buffy / Vai alla pagina dell'autore: Sigyn_Buffy