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Autore: Mr_Prow    04/09/2016    1 recensioni
[Moon Knight]
[Moon Knight][Questa serie è un miscuglio fra Thriller, Drammatico e Giallo con un pizzico di ironia e satira verso la società d'oggi. Spero che vi piaccia.]
La storia si incentra sulla figura misteriosa di Seth: a prima vista appare come un ragazzo vicino all'età matura, alto, con i capelli sul rossicco e un
a cicatrice di un leggero taglio diagonale che parte dalla fronte fin sotto al mento. Seth è un ragazzo disastrato sotto il profilo psicologico: è schizofrenico, logorroico e sociopatico; pazzo sotto qualsiasi punto di vista ed anche un donnaiolo senza speranza. Si sa poco del suo passato, ma è ben noto che una certa figura indefinita abbia sconvolto la sua esistenza. Da allora sembra che lavori per questa Innominata persona, chissà cosa spinge Seth a cotanta devozione.
Genere: Introspettivo, Satirico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per le strade trafficate del Weenty’s Street, passeggiava un ragazzo con un paio di occhiali da sole dalla montatura color viola. Erano palesemente degli occhiali presi dal mercatino cinese di turno che vende materiale scadente e che, probabilmente, non erano stati neanche comprati per quei pochi spiccioli che potevano valere.
Quel giorno era in pantaloncini bianchi e camicia colorata. Colori molto vivaci: verde, viola, blu e rosso. Già, un vero e proprio pugno sugli occhi, ma era così che amava vestirsi.
Il ragazzo nel suo passo lungo masticava una chewing-gum, mentre leggeva un ampio giornale isolandosi apparentemente dall’ambiente circostante. Al suo passaggio dal fruttivendolo venne a mancare una mela un istante dopo. Il venditore non ebbe il tempo di accorgersi del furto dato chè il landrucolo si nascondeva dietro quel suo giornalaccio. Anzi, il tempo di supporre sull’avvenuto che già quello si trovava di fronte alla bottega dei dolci, situata dall’altra parte dell’incrocio poco più avanti.
Così, indisturbato, proseguì per il suo cammino immerso tra i titoli degli articoli che quelle pagine offrivano accompagnate da un morso qui e uno sgranocchio lì su quella succulenta mela.

“Violenta, sfregia e uccide la ragazza. Infine si uccide.”
“Ex-moglie uccisa dal marito geloso. Lui trovato sotterrato”
“XI secolo: ancora alto il tasso di donnicidi, mondo moderno o “primitivo”? ”

Tsè, sempre la stessa pacchia, ogni giorno. Mi chiedo se questa gente abbia mai letto nei giornali le stesse cose che poi avrebbe copiato per filo e per segno. Ma che domande? Ovvio che no. Al giorno d’oggi non legge il giornale praticamente nessuno, solo la gente che li scrive o che li pubblica o che li distribuisce,come il sottoscritto d’altronde. Mmhh… e questo?

Sotto la sezione riguardante le notizie assurde ve n’era una davvero assurda:
“Uomo ritrova un telefono. Denuncia chi lo ha smarrito < E’ un pazzo psicopatico. >"
 
Che testa di ca**o. Il preavviso non gli era bastato e ora mi tocca sporcarmi le mani. Di nuovo! Che imbecille. Sia questo qui, che anch’ io.

In una camera d’appartamento, assente di una qualsiasi luce, si udiva il rumoroso trafugare di qualcuno molto impaziente di trovare qualcosa. Solo delle striscioline di raggi solari provenienti dalle persiane dell’unica finestra presente, illuminavano un armadione in legno dello stesso colore del muro bianco in cui era incastonato. Intorno solo disordine, abiti coloratissimi e mazze volanti o a terra.  
 
Cosa ti aspettavi che fosse? Qualcuno di intelligente, con un po’ di zucca in testa?
Mi aspettavo che non fosse come quei tizi che rappresentano nei film americani… hai presente quando un personaggio va nel panico e non capisce più niente e urla stronzate che potrebbero avere senso se fossero accompagnate da qualche nome… e magari anche da qualche congiunzione? E poi chi lo ascolta non riesce a capire nulla nonostante la spiegazione sia evidente? E tu che stai lì a guardare il film inizi a maledire l’idiota che ha scritto quelle scene?  Ecco…
Non pensi che forse chi ti sta dicendo di fare queste cose ti stia prendendo per il culo? Pensaci bene, ogni volta ti mette in grossi guai…
Stai zitto! Ti rendi conto di cosa stai dicendo? E’ stato lui a salvarmi. Mi ha dato un’altra possibilità… e devo riscattarmi. Devo…
… servirlo. Come se fossi uno schiavo. Non è normale. Non sei questo e non devi esserlo.
Devo ricambiare! Guarda, stai iniziando ora te a dire cose senza senso. Meglio che ti stia zitto e che te ne vada.
Sono la voce nella tua testa. Hai presente? Forse è vero quello che dicono gli altri di te e cioè che tu sia pazzo.  Fosse per me, me ne sarei andato e sarei emigrato nel cervello di un altro.
...peggio di Will e Grace. Senti, non puoi comprendere la situazione, dopotutto sei solo un nuovo arrivato. Capirai più avanti dagli altri. Te ora prova a fare silenzio, farò altrettanto, così saremo tutti contenti.
Dopo una lunga revisione della camera e il caos più totale sul pavimento, non restò al disperato personaggio che tentare cercando sull’armadio illuminato.
“Bastardo, ho cercato d’appertutto. Credevo di non dover arrivare a te, ma sei l’unico rimasto. Se non hai quello che cerco, prendo il comodino della nonna e te lo rilancio fin quando non mi diventi segatura”.
Aperte le due ante a forza come se fosse l’entrata di una taverna Western, si mostrò uno scatolone chiuso senza alcun nastro sigillante in mezzo.  Il giovane scapestrato prese il contenitore e lo appoggiò sul letto alle sue spalle. Aprì il pacco frettolosamente e svolazzando l’oggetto impolverito, fece una smorfia con una certa insoddisfazione mentre lo fissava.

Meh… avevo scommesso di non riprovarlo entro la fine del mese. Ma va be, quando ci vuole, ci vuole.

Le strisce di luce provenienti dalla finestra adesso focalizzavano l’ombra di un abito in cui al contorno sbrilluccicavano dei puntini da un tinta decisamente intuibile: un chiaro viola elettrico.


 
   
 
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