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Autore: Nightkey    04/09/2016    1 recensioni
Waterlily Valley è sempre stato un piccolo paesino immerso nella tranquillità. Lì ogni giorno è uguale al precedente, avvolto nella sua tranquilla monotonia. Finché un giorno non viene rinvenuto un cadavere e nella valle comincia a crearsi il caos. Nessuno sembra saper riconoscere la vittima, eppure ogni cittadino nasconde un segreto intrecciato in qualche modo con la vicenda. Forse Waterlily Valley non è un semplice paesino di montagna, forse sotto l’apparente velo di normalità è nascosto più di quanto lo sceriffo Clark credeva di conoscere.
Genere: Mistero, Sovrannaturale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una giornata fredda.
L’aria fresca era impregnata dell’odore dell’erba bagnata e della pioggia appena caduta. Il cielo, un manto di soffici nuvole grigie e bianche.
C’era silenzio a Waterlily Valley. Probabilmente, tutti gli abitanti ancora dormivano nelle loro minuscole abitazioni. Al caldo, vicino un camino o avvolti nei caldi piumoni invernali. Si sarebbero svegliati solo fra poche ore, per recarsi al proprio lavoro, a scuola, per cominciare e svolgere la propria monotona routine. A Waterlily Valley, quasi ogni giorno era uguale al precedente. Tutto era sempre pacifico. Mai niente, aveva stravolto quella pace perpetua. Nessun evento. Nessuna tempesta. Niente di niente. Si poteva quasi dire che  “Waterlily Valley” fosse tagliata fuori dal mondo reale, e che nessuno potesse raggiungerla o stravolgerne la tranquillità.
O, almeno, così pensavano i cittadini prima di quel giorno.
Lo sceriffo Clark, il primo uomo della valle ad alzarsi, come sua consuetudine, svolgeva ogni mattina un giro di pattugliamento pigramente. 
Come ho già detto, a “Waterlily Valley non accadeva mai nulla e mai allo sceriffo Clark  era capitato di imbattersi in un problema o di avvistare qualcosa di spiacevole. Tuttavia, il giro di pattugliamento faceva parte della sua routine e del suo lavoro, lui l’avrebbe svolto a dovere. E poi, se dobbiamo essere sinceri, adorava quella calma, quel silenzio sovrannaturale prima del canto del gallo. Prima del risveglio dei suoi compaesani.
Aveva percorso due quarti del suo solito percorso in auto quando, poi, lo vide. Lo sceriffo Clark strabuzzò gli occhi. Sbatte più volte le palpebre, come a volersi assicurare di aver visto bene. E così era, perché quello era ancora lì. Disteso a pancia in giù, una mano allungata sopra la sua testa, immobile… in una pozza di sangue. Lo sceriffo Clark abbandonò l’auto. L’odore del sangue impregnava già l’aria circostante al cadavere. Clark lo esaminò. Con delicatezza girò il corpo, per osservarne il viso. Non riconobbe la vittima.  “Waterlily Valley” era un piccolo paese a ridosso delle montagne, circondato da una fitta foresta, dove tutti conoscevano tutti.
Tutti tranne quell’uomo, disteso, immobile e privo di vita.
Aveva tre ferite in tutto: una sul collo, una sull’addome e sulla gamba. Gli occhi scuri erano aperti, fissi su un qualcosa di indefinito. La bocca spalancata. Probabilmente l’uomo aveva cercato di urlare e la grossa ferita al collo gliel’aveva impedito. Con una mano guantata, lo sceriffo spostò la giacca dell’uomo, per cercare un documento d’identità. “Gregor Smith”. No, non era decisamente del luogo. Nessun cittadino portava un simile cognome. Fece scivolare il documento in una busta di plastica trasparente. Vicino a lui, la pioggia aveva già cancellato tutte le orme del suo possibile aggressore. Non c’era nulla… nulla tranne che una scritta. Una scritta col sangue, appena sopra la testa dell’uomo. Gregor prima di morire aveva lasciato un messaggio. Forse per metterli in guardia da un pericoloso assassino. Chiunque fosse. O strana creatura che vive nei meandri della foresta. A Clark, da bambino, avevano narrato infinite leggende su creature magiche che popolavano quei posti, ma lui non ci aveva mai creduto. Erano solo fiabe per bambini. 

“L’ho trovato”, c’era scritto. Ma trovato chi? L’assassino l’aveva ucciso per questo?

Clark era perplesso. Spostò lo sguardo dal cadavere alla foresta davanti sé. Ebbe l’impressione che due occhi lo stessero guardando. Due piccoli occhi gialli e famelici. Socchiuse gli occhi per aguzzare la sua vista ma quelli erano scomparsi.

  
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