La strada è fatiscente, la paura è grande, la voglia di vivere è infinita.
L'arrivo all'ospedale di Tesanj, sotto colpi di granata, è riuscito. Dal furgoncino a penzoloni ci sono le gambe di Izet.
Un ragazza, una giovane infermiera guarda incuriosita la scena che le si presenta davanti agli occhi. Riderebbe se non fosse che ormai tutte le risate sono spente, come i lampioni che non vedono luce dall'aprile del 1992.
Bosnia ed Herzegovina, 1993. Nel pieno della guerra, l'amore prevarica l'odio.
È una storia di fatti realmente accaduti.