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Autore: Phobos_Quake 3    05/09/2016    0 recensioni
Tutti conoscono la leggenda della Dea Atena che si reincarna ogni qualvolta che un nemico minaccia la pace sulla terra e la difende con l'aiuto dei saints al suo fianco. Shun Kurumada, un giovane giapponese, scoprirà ben presto che i saints non sono affatto un mito e, insieme ad altri ragazzi, volente o nolente, entrerà a far parte del loro mondo.
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Andromeda Shun, Chameleon June, Cygnus Hyoga, Nuovo Personaggio, Unicorn Jabu
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Episodio VIII:
 
Emerald Knights

 
 
 


-Cugina? Lei è tua cugina?- chiesero June e gli altri.
-Beh, è figlia di mio zio Mistumasa Kido, quindi direi che non ci sono dubbi!-
-Incredibile. Non era mai successo che una dea fosse parente di un saint o viceversa!- disse Doko stupito.
-È vero. Non era mai successo. E mai avrei pensato che io e Shun ci saremmo rincontrati in queste circostanze!- disse Saori.
Doko sorrise.
-Vedo che hai già preso consapevolezza del tuo ruolo, dea Atena! Capita raramente!-
-Sì, è stata lei stessa ad apparirmi in sogno e a farmi capire!-
-Quindi hai anche avvertito il cosmo degli Emerald Knights!-
-Sì!- 
Per capire meglio chi sono, bisogna fare un piccolo salto indietro a quando Doko lo spiegò a Shun e gli altri.
-Gli Emerald Knights erano i fedeli guerrieri al servizio della dea patrona dell'Irlanda Ériu! All'inizio, lei aveva sempre combattuto le sue battaglie da sola, ma quando dovette affrontare un nemico molto potente, fu costretta a chiedere aiuto ad Atena e i suoi saints. Questo le fece capire che anche lei avrebbe avuto bisogno di guerrieri per aiutarla nelle battaglie. Così, chiese ad Atena se i fabbri di Mu potessero creare delle armature per coloro che sarebbero diventati i suoi guerrieri. Atena acconsentì, i fabbri si misero a lavoro e le loro armature furono create di smeraldo proprio per onorare il soprannome dell'isola. Fu così che nacquero gli Emerald Knights. Erano guerrieri molto forti, paragonabili a noi saints, infatti erano anche loro in grado di spaccare la terra con un calcio o fendere il cielo con un pugno. L'unica differenza che hanno con noi è che fanno anche uso di armi: le famose Emerald Weapons!-
-U... usano le armi? Incredibile!- dissero i sei saints.
-Già!-
-E poi? Cos'è successo?- chiese Yuuri.
-Un giorno, comparve uno spirito maligno chiamato Samhain insieme ai suoi servi. Ériu e gli Emerald Knights non restarono certo con le mani in mano e li affrontarono. La battaglia fu molto dura, ma alla fine, Ériu sconfisse Samhain annientandolo per sempre. Dato che la sconfitta dello spirito maligno cadde nella notte tra il trentuno ottobre e il primo novembre, fu da lì che nacque la festa di Halloween!-
A Shun e gli altri scappò spontaneo un "wow".
-Tuttavia, Samhain aveva colpito il capo degli Emerald Knights con un sortilegio rendendolo malvagio e colpì a tradimento Ériu alle spalle con la sua Emerald Sword. I suoi amici cercarono di fermarlo, ma anche loro furono colpiti dallo stesso incantesimo, lanciato dal loro compagno, e resi malvagi! Ériu, nonostante la ferita, tentò di fermarli e cercò anche di liberarli dalla malvagità grazie al potere curativo del suo cosmo, ma incredibilmente il sortilegio si rivelò molto più potente. Atena, avvertendo il debole cosmo della dea, si precipitò da sola in suo soccorso. Così, insieme li spedirono tutti e quattordici in un'altra dimensione all'interno di una statuetta di pietra. Ériu suggerì  questa scelta ad Atena per amore. Pare s'innamorò del capo degli Emerald Knights e pur di non ucciderlo, scelse il sigillo. Ora, però, in qualche modo son riusciti a fuggire dopo secoli di prigionia. Non me lo sarei mai aspettato, sinceramente! Come ho detto prima, sicuramente è successo qualcosa!-
Questa era la storia degli Emerald Knights.
-Allora, dobbiamo portarla subito al Santuario, prima che sia troppo tardi!- disse Hyoga.
-D'accordo, ma non me ne vado senza Tatsumi!-
-A che ti serve? E poi che fine ha fatto Keiji? Non era lui il maggiordomo?- chiese Shun.
-Non ricordi che era anziano? È andato in pensione dopo... beh, poco tempo dopo quella brutta storia che è successa a te!-
Shun annuì senza dire una parola.
-Faccia come vuole, ma è meglio che si sbrighi! Gli Emerald Knights potrebbero arrivare da un momento all'altro!- disse Doko.
La ragazza entrò nella villa e chiamò il maggiordomo che, in un batter d'occhio, si parò davanti a lei.
-Mi dica, signorina!-
-Preparati, dobbiamo partire!-
-Per dove?-
-Al Santuario in Grecia!-
-Santuario? Quale Santuario?-
-A dopo le spiegazioni. Fate alla svelta!- disse Doko.
-Ma che...?-
-Fa come ti dice!-
-Ok, ma...-
La ragazza gli afferrò il polso, Doko e gli altri si avvicinarono e, in un lampo, sfrecciarono come stelle comete nella notte ritrovandosi al Santuario. Come volevasi dimostrare, Tatsumi rimase a bocca aperta.
-Do... dove diavolo siamo?-
Saori sorrise e gli spiegò la situazione. Naturalmente, quando finì, si aspettò che il maggiordomo iniziasse a riderle in faccia, ma invece reagì in un modo completamente inaspettato.
-La dea Atena e i suoi saints... lo sapevo! Sono anni che non faccio altro che ripetere che non sono un mito. Che storia, ho davvero i leggendari saints e la loro dea proprio qui davanti a me! È... è davvero un onore!-
Era sinceramente commosso ed emozionato, come un bambino che vede Babbo Natale per la prima volta. Saori sorrise contenta.
-Bene, ora però è meglio che corra al tredicesimo palazzo! Sarà più al sicuro! L'accompagnerà Shun!-
-Hey, vado anch'io con lei, vecchio!- protestò Tatsumi.
-Vado anch'io con loro, maestro!- disse June.
-Va bene, va bene!-
Non fecero in tempo a fare un passo, che una voce li interruppe.
-Volete già andare via? Che peccato...-
"Oh, no!" pensò Doko.
-Non fermatevi, dea Atena, prosegua!- aggiunse.
-Non c'è fretta!-
Il misterioso guerriero lanciò un raggio energetico di colore smeraldo, ma Doko lo deviò con il suo bastone che si spezzò.
-Non intrometterti, vecchio!-
-M'intrometto eccome, invece!-
Jamina, Yuuri, Jabu e Hyoga si affiancarono al saint della bilancia, mentre Saori e gli altri corsero verso la prima casa.
-Interessante!- disse il nemico.
Il guerriero cominciò a bruciare il suo cosmo color smeraldo, proprio come la corazza che indossava. I suoi coprispalla erano uguali a quelli di Shura del capricorno, il blocco centrale era, anteriormente, una piastra scolpita in modo da riprodurre alla perfezione le forme dei muscoli pettorali ed addominali, fino all'inguine, mentre l'elmo era un semplice casco, che a ben guardarlo ricordava quello di Shaka della vergine, ma completamente privo delle piastre o gli altri decori di sorta di quest'ultimo. Gli occhi del guerriero erano color nocciola.
-La dea Atena, verrà con me e senza fare storie! Il mio signore la desidera!-
-Dovrai passare sui nostri cadaveri!- disse Jabu.
-Tsk! Non ne ho bisogno!-
L'Emerald Knight bruciò il suo cosmo, ma notò qualcosa di strano.
-Perché non riesco a fare il mio supersalto? Che diavolo succede?-
Doko iniziò a ridere.
-Cosa ridi, stupido vecchio?-
-Pensavi di poter raggiungere la dea Atena in un lampo? Beh, mi spiace per te. Il Santuario è avvolto dal suo sacro cosmo il quale crea una barriera che impedisce ai nemici di poter usare tecniche di supervelocità o di teletrasporto. L'unico modo che hai per raggiungerla è a piedi!-
-Capisco, quindi devo prima uccidere voi, che siete il primo ostacolo! Io, Uldis, non ci metterò nulla a battere un vecchio decrepito e quattro stupidi bronze saints! La casta più bassa!-
I quattro saints si sparpagliarono e accerchiarono il nemico che li guardò con un sorriso beffardo.
-Adesso ti toglieremo quel sorrisetto dalla faccia!- disse Yuuri.
-Fatevi sotto, invece di perdere tempo con parole vuote ed inutili!-
Il primo ad attaccare fu Hyoga con la sua Diamond Dust, seguito poi dai Red Claws, piccole onde energetiche rosse lanciate dalle dita, di Jamina, e infine dalla Starry Aura, un globo di energia contornato di stelle, lanciata da Yuuri. I tre colpi, però, furono annullati all'istante da dei raggi di energia di colore smeraldo.
-Ma che...?-
I quattro notarono subito che Uldis impugnava un'arma: uno stiletto di smeraldo.
-Flashing Emerald Stiletto!-
L'Emerald Knight lanciò dei sottili raggi di smeraldo che colpirono i quattro e provocando loro numerosi graffi.
-Dannazione! Unicorn Gallop!-
Jabu saltò e tentò di colpire Uldis con un calcio, ma fu colpito da un proiettile di energia di smeraldo e scaraventato lontano.
-Patetico!-
Yuuri e gli altri tentarono di reagire, ma anche loro furono colpiti dai proiettili e quindi scaraventati lontano da lui. 
-Adesso basta!- disse Doko.
-Vuoi combattere con me, vecchio? Non è meglio se lasci perdere?-
Gli occhi di Doko s'illuminarono e Uldis fu scaraventato poco lontano da un'onda d'urto. Il guerriero rimase sorpreso non solo dall'attacco, ma anche dal potente cosmo che il suo avversario emanava.
-Tu... tu sei un...-
-L'hai capito, finalmente! Sono il gold saint della bilancia!-
-Beh, ora sì che potrò divertirmi, anche se purtroppo siete vecchio e decrepito!-
Doko scattò  egli diede un pugno che lo fece barcollare.
-Ok, ritiro quello che ho detto!-
-Ecco, bravo!-
-Adesso ti farò chiudere quella bocca una buona volta! Flashing Emerald Stiletto!-
Lanciò di nuovo i sottili raggi di smeraldo, ma Doko li evitò semplicemente con un salto e atterrando alle spalle del nemico.
-Ma come diavolo...?-
-Ho già visto il tuo colpo, amico mio!-
Bruciò il suo cosmo, la figura di un drago comparve alle sue spalle e gridò:
-Rozan Shoryuha!-
Il colpo andò a segno, ma tuttavia, Uldis roteò su se stesso e riatterrò in piedi. Dopodiché, si pulì il sangue che gli colava dalla bocca.
-Bel colpo, ma non è granché!-
A un tratto, la lama del suo stiletto si spezzò come se fosse uno stuzzicadenti.
-Co... come hai osato?-
-Non farla tanto tragica per aver perso la tua stupida arma!-
-Stai zitto! Ti farò pentire per quello che hai fatto!-
Uldis tornò a bruciare il suo cosmo e unì le braccia in modo tale da formare una croce. La posizione era la stessa usata dal silver saint  della costellazione della croce del sud quando lanciava il suo colpo Southern Cross Thunder Volt.
-Emerald Cross!-
Come diceva il nome, lanciò una grande onda energetica di smeraldo a forma di croce. Fu talmente veloce che Doko non poté evitarla e lo prese in pieno.
-Maestro Doko!- gridarono disperati i suoi allievi.
-È finita per te, vecchio!-
Quando il polverone svanì, però, grande fu lo stupore di Uldis nel vedere che l'anziano era stato protetto dal gold cloth della bilancia.
-Che razza di fortuna! E avresti intenzione d'indossarlo? Non farmi ridere! È impossibile!-
A un tratto, Uldis sbarrò gli occhi dalla sorpresa e si voltò.
-Tu! Sei ancora viva? Credevo che il signor Heri ti avesse uccisa... anche se vedo che comunque non è che stai proprio bene!-
-Non... non posso morire! Non... adesso... almeno!-
Una ragazza bionda, gli occhi verdi e con indosso una lunga tunica marrone era in piedi, ma si vedeva chiaramente che faceva fatica. In mano aveva uno scettro d'oro sulla cui sommità c'era una piccola pietra di smeraldo.
-Ma... ma lei è...-
-Esatto, vecchio, è proprio Ériu! Beh, la ucciderò subito senza perdere...-
-Hey, sono io il tuo avversario, ricordi?-
-Sta buono, vecchio. È questione di un attimo!-
Il cosmo di Doko cominciò ad aumentare notevolmente. Uldis non poté far a meno di voltarsi con aria stupita.
"Questo... non è il cosmo di un vecchio bacucco, ma di un giovane guerriero! Come può essere possibile una cosa simile?"
La pelle di Doko iniziò a sgretolarsi come se fosse argilla e al suo posto spuntò un giovane a petto nudo, sulla cui schiena apparve la testa di una tigre, dai capelli castani e gli occhi color verde acqua. Una volta fatto questo, il gold cloth si unì al suo corpo. Uldis era rimasto senza parole. Anche Jabu e gli altri rimasero stupefatti.
-Che prodigio è mai questo?-
-È tutto grazie ad Atena e alla sua tecnica Misopethamenos!-
Uldis rimase zitto, poi scosse la testa e rivolse di nuovo lo sguardo verso Ériu.
-Torno subito, cerca di resistere perché vorrei darti il colpo di grazia!-
Non appena si girò verso Doko, lui lo colpì con il Rozan Shoryuha scaraventandolo in aria. Sul petto della corazza comparvero numerose crepe.
-Ma... è completamente diverso dal colpo lanciato quando era anziano!- disse mentre era in aria.
Ricadde a terra violentemente e si rialzò a fatica.
-Sei... sei molto più forte ora che sei tornato al tuo vero aspetto!-
-Avevi dubbi?-
-Maledetto... Emerald Cross!-
Lanciò di nuovo il colpo, ma Doko lo parò con lo scudo sul braccio sinistro e senza riportare alcun danno.
-Dannazione!-
-Basta così, qui c'è un ferito da curare!-
-Sta zitto, maledetto!- gridò Uldis.
All'improvviso, il guerriero dovette girarsi di scatto.
-Che diavolo...?-
Lo smeraldo dello scettro di Ériu si era illuminato, sparò un globo energetico dello stesso colore e colpì Uldis in pieno. L'armatura andò in frantumi e cadde a terra morto. Privato dell'elmo, si scoprì che era completamente calvo. Una volta sconfitto, Doko corse verso Ériu, che nel frattempo era svenuta, la prese fra le braccia e, dopo aver fatto cenno ai bronze saints di seguirlo, iniziarono a correre verso le dodici case per raggiungere Atena.
-Saremo abbastanza veloci, maestro?- chiese Yuuri preoccupata.
-Non dubitare!- disse lui.
Appena misero piede nella casa del montone bianco, il gold saint ebbe un sussulto e si voltò appena, poi i suoi occhi diventarono bianchi per un rapido istante.
"Se pensate che vi lascio superare con tranquillità le dodici case, vi sbagliate di grosso!"  
 


Nota 15: Il nome Emerald Knights è preso dal titolo di un lungometraggio animato di Lanterna Verde, ovvero, Green Lantern: Emerald Knights (Lanterna Verde - I Cavalieri Di Smeraldo).
   
 
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