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Autore: Raeiki    05/09/2016    0 recensioni
In vista dell'imminente pubblicazione prevista per settembre dei due capitoli conclusivi di Login 'n Kill (i cui nomi saranno "Memories" e "War"), pubblicherò alcune intro dedicate a determinati personaggi presenti nei già citati capitoli che andranno a definire i loro profili e faranno da "trailer".
Genere: Azione, Science-fiction, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Filmato della telecamera di sicurezza di un parcheggio, America 6.

Urla. Urla strazianti aprono il video, insieme a un fastidioso statico che appare a intervalli. 
Dopo qualche secondo di urla e colpi violenti, una figura entra nell'inquadratura strisciando a terra, trascinandosi per le braccia e lasciando dietro di lui una scia di sangue. 

"TI PREGO! TI PREGO! NON TI HO FATTO NULLA! TI PREGO, LASCIAMI STARE!" 
Una voce fuoricampo urla: "ZITTO! TACI, INTERROMPI IL RITMO, ZITTO!"

La stessa voce fuori campo canticchia un motivetto, reso irriconoscibile dall'audio disturbato della registrazione.

"Non hai apprezzato la mia arte...bah, tutti uguali voi produttori moderni. Non capite nulla di musica...non capite nulla di cosa è la VERA musica."

L'uomo che striscia volta la testa verso l'aggressore: "T-tu...tu..."
"Io? Oh, io sono la perfetta fusione tra artista e arte stessa. SONO UN GENIO UNICO NEL MIO GENERE, CAPISCI?! Ma tu, misero idiota..."

L'aggressore entra nell'inquadratura: una maschera nera copre metà della sua faccia, lasciando scoperta solo la bocca. Capelli lunghi, vestiti neri senza nulla di particolare. Muove la mano destra come a imitare la bacchetta di un direttore d'orchestra, e nella sinistra stringe un oggetto metallico che lascia strisciare a terra, simile a una chitarra. Osservando meglio la registrazione, si può notare che l'oggetto in questione è effettivamente una chitarra circondata da una sorta di esoscheletro di ferro, sottile e affilato. 

L'assalitore colpisce violentemente la schiena della vittima per tre volte, canticchiando ad alta voce il motivetto. Poi si abbassa verso la sua testa, e gli dice qualcosa di appena comprensibile:
"...tu puoi chiamarmi Reese, l'Artista." 
L'assalitore si allontana suonando la sua chitarra e continuando a cantare il motivetto, finchè non esce dall'inquadratura. 

Dopo qualche secondo di statico ritorna indietro, si ferma guardando dritto nell'obbiettivo della telecamera, e fa un inchino dicendo: "Grazie pubblico, questa sera siete stati veramente calorosi. Ci rivedremo presto...spero." 

   
 
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