06/09/2016
4 recensioni
PROLOGO
Era... un
sogno? Si guardò lentamente intorno cercando di capire cosa stesse
succedendo, ma tutto ciò che vedeva era... niente. Cioè, vedeva nero.
Totale, assoluto e tutto uguale. Nero. Ovunque. Era sicuramente un
sogno... Intendiamoci, a lei piaceva quel colore - in realtà le
piacevano tutti i colori dalle tinte scure -, ma avere tutta quella
oscurità intorno che sembrava volersi chiudere intorno a te per
risucchiarti era una degna immagine da scena horror. La paura del
buio... Spunto tanto sottovalutato quanto di grande impatto in un'opera
che punta a far emergere le paure più profonde delle persone.
Comunque stava sicuramente sognando: l'ultima cosa che ricordava era di essersi addormentata nel suo comodo letto a baldacchino cercando di non pesare sul pancione di otto mesi dopo aver guardato nella lacrima tv l'ultima edizione dei Dai Matou Enbu dove Fairy Tail aveva trionfato per l'ennesima volta e si era riconfermata la gilda più forte del regno di Fiore e ora era lì... In chissà quale posto sperduto in chissà quale angolo della sua vastissima - modestamente - mente.
Sentì un gracchiare che si avvicinava e si voltò verso quel suono. Pareva il verso di un uccello, una cornacchia forse. Quando i suoi occhi viola si posarono sulla fonte di quel rumore, potè constatare che era sì un uccello, ma, al contrario di come aveva pensato, si trattava di un corvo. Un corvo dal piumaggio nero dalle sfumature bluastre.
Le piacevano i corvi. Molti li ritenevano messaggeri di presagi infausti oppure portatori di sfortuna - un po' come i gatti neri, ma lei adorava anche quelli! -, invece lei era convinta che fossero degli uccelli bellissimi. Avevano delle piume morbide, calde e scure... Un po' come i suoi capelli ora che ci pensava.
Il corvo sparì piano piano non prima di averle rivolto quello che le sembrava essere un sorriso - o almeno così credeva, dopotutto dormiva! Mica poteva essere vigile e sveglia... - e intorno a lei cominciò ad illuminarsi tutto di bianco...
Aprì lentamente gli occhi cercando di abituarli alla luce che entrava con prepotenza nella sua stanza annunciandole che era mattina e che era ora di alzarsi.
Come se mettersi a sedere sul letto con un pancione che urlava a tutti " Ehi, sono incinta di otto mesi! " fosse semplice! Si sentiva una mongolfiera. Un'enorme e rotondissima mongolfiera... Ora che ci pensava poteva anche concorrere alla fiera di Balena dell'anno. Uffa, odiava commiserarsi... Quindi contò fino a tre prima di mettersi a sedere lentamente e poi, ancora più piano così poteva quasi far finta di essere un bradipo, mise le gambe fuori dal letto e si alzò congratulandosi con se stessa.
Andò in bagno per farsi una doccia veloce per lavare via i residui di sonno che ancora le annebbiavano il cervello e, sotto il getto tiepido dell'acqua - era estate, per di più c'erano già 22° ed erano solo le 7.30, quindi era impensabile che facesse la doccia con acqua calda! - e le tornò alla mente lo strano sogno di quella notte.
Le era capitato spesso di sognare animali: una volta si era vista con una pantera in armatura, ma quel corvo le aveva lasciato una sensazione strana... Si convinse che fossero ancora i postumi del sonno e decise di non pensarci più.
Finita la doccia andò verso il suo armadio e ne tirò fuori un top elasticizzato e dei pantaloncini premaman.
Sul comodino accanto al letto c'era una cornice e la persona nella foto le restituì uno sguardo sorridente e affettuoso. Con un sorriso nostalgico si sedette sul bordo del materasso e prese in mano quella cornice accarezzando il profilo di suo fratello Thomas.
Le mancava così tanto che ogni volta sentiva una fitta al cuore che le ricordava dolorosamente la crudele realtà: Thomas era morto mentre lei era viva. Ferita, violata e - oltre il danno pure la beffa - incinta di quella violenza...
Si posò delicatamente una mano sul ventre rigonfio e ripensò al passato: sola e disperata aveva deciso di volersi sbarazzare di quel bambino che le avrebbe per sempre ricordato quello che aveva passato, ma era stata accolta da una donna con tre figli che le aveva confidato che il primo era frutto di una violenza.
Quando le aveva chiesto come poteva averlo accettato lei le aveva sorriso guardando il figlio con amore. Ricordava ancora perfettamente la sua risposta... Anche se suo padre era un mostro che colpa può avere lui? I bambini crescono a immagine e somiglianza dei loro genitori. Sono come dei fogli bianchi... Dipende tutto dalla storia che vuoi scrivere. Lui non diventerà mai come quel mostro perchè io non permetterò che accada.
Quelle parole l'avevano colpita. Le avevano fatto capire che, anche se frutto di un rapporto violento e non voluto, un bambino non ha colpe delle azioni dei genitori e meritava tutto il bene del mondo. Così aveva deciso di tenerlo e con il passare dei mesi aveva imparato ad amare la creature che cresceva nel suo grembo giurando di proteggerla da tutto ciò che avrebbe potuto nuocerle.
Al quinto mese la scoperta di aspettare un maschietto, dal settimo il lievitare della pancia che oramai le impediva di vedersi i piedi e la costringeva a camminare come i pinguini e ora non vedeva l'ora di stringerlo tra le braccia. Ammise che voleva anche tornare al suo peso normale, che male c'era?
Ricominciò a vestirsi. Doveva vedersi con un'amica per discutere di una questione importante.
<< Vorresti creare una gilda? Mai hai solo vent'anni! >>
Morgana Zacharys comprendeva bene i dubbi della sua migliore amica, ma poco le importava. Era considerata una delle dieci maghe più belle e forti del Regno di Fiore. Era una leader nata e non temeva gli scontri.
<< E vorrei ricordarti che sei incinta di otto mesi! >> Le parole di Helen Scott la fecero piombare nell'auto commiserazione. Ok, ammetteva che forse non erano le condinzioni ottimali per creare una gilda dal nulla, ma anche Mavis Vermillion, il primo master di Fairy Tail, non era nemmeno vent'enne quando l'aveva creata. D'accordo, non era incinta, ma ce l'aveva fatta. E lei avrebbe fatto lo stesso!
Il sogno di Morgana era poter vedere la sua gilda trionfare ai Dai Matou Enbu. Come master lei non avrebbe potuto combattere, ma avrebbe avuto la soddisfazione e il merito di aver guidato i propri membri verso il successo e la gloria.
<< Ho già sbrigato le questioni burocratiche, il Consiglio della Magia era un po' titubante, ma alla fine mi ha dato la sua benedizione. Inoltre ho già il posto perfetto! Devo solo trovare le persone giuste. >>
Certo, fortunatamente non manca il denaro, di quello ce n'è in abbondanza. Helen non era convintissima, ma fosse dannata se avesse lasciato sola Morgana in quella situazione! Sospirò arrendendosi all'evidenza. Quando si metteva in testa una cosa non c'era verso di farle cambiare idea... Come Thomas. Un sorriso triste le si affacciò sul volto e tornò con la mente a tempi ben più felici. Lei e Thomas, il fratello maggiore di Morgana, si erano amati moltissimo e avevano deciso di sposarsi quando lui era morto nell'attentato alla famiglia Zacharys per proteggere sua sorella. Morgana ancora non se lo perdonava e a nulla erano valsi i tentativi di Helen per farle capire che Thomas aveva agito secondo ciò che credeva giusto.
Helen e Morgana erano coetanee, ma, se una era di una bellezza accecante, lunghi e mossi capelli color della notte lunghi fino alla schiena e gli occhi color ametista e altissima, l'altra era più minuta, bionda e con gli occhi color del cielo. Helen non aveva il fisico prosperoso dell'amica, ma non se ne faceva un cruccio. Aveva le curve al posto giusto.
<< Sono con te. >> Morgana la fissò sorpresa e, felice, l'abbracciò di slancio stando attenta a non schiacciare la pancia. << Grazie, Helen! >> << Però aspetta almeno la nascita del bambino prima di andare in giro a reclutare membri, potrebbe essere pericoloso! >> Non che Helen fosse preoccupata, Morgana aveva un potere grandioso e pressocchè unico.
La guardò attentamente: i capelli scuri le circondavano il volto e le spalle, come le ali di un corvo si chiudono per poteggere il corpo... << Raven Wings... >> mormorò la bionda e l'amica la guardò confusa. << Cosa? >> << Non avevi ancora scelto il nome, giusto? Raven Wings. I tuoi capelli ricordano le ali di un corvo, mi sembra il nome perfetto! >> << Raven Wings... >> mormorò distrattamente Morgana e poi sorrise. << Mi piace. >>
CONTINUA...
Buongiorno a tutti! So che la fic Le chiavi degli Dèi non è ancora conclusa, ma giorni fa ho disegnato un personaggio ( Morgana) e ci ho ricamato sopra questo prologo e ho pensato... Perchè non cimentarmi in una storia ad OC? Vediamo che ne viene fuori!
Partiamo con le avvertenze: gli OC che mi manderete ( SE li manderete) non dovranno essere imparentati con i membri di Fairy Tail. Potete mandarne quanti volete, ma sceglierò solo quelli che mi colpiranno di più. Se poi non basteranno ne sceglierò anche altri.
So che è insolito avere una master con un figlio, ma mi piaceva l'idea di rendere questa fic diversa dalle altre e, chi meglio di una madre può avere il pugno di ferro e la dolcezza necessaria per fare da guida? In questa storia ci saranno anche delle storie d'amore ( anche per la mia Morgana ovviamente), ma sarò io a decidere le coppie. Inoltre ci sarà sesso. Andiamo, adolescenti e adulti, maschi e femmine in piena tempesta ormonale senza che succeda nulla? Impossibile di certo! XD Questa sono delle immagini di Morgana ed Helen. Il disegno di Morgana è opera mia ( come si può vedere dalla firma in alto a sinistra) e sì, ammetto che il machio non è granchè, ma passateci sopra XD
Questo è il modello della scheda:
NOME:
COGNOME:
ETA':
POTERE:
CARATTERE:
ASPETTO FISICO E ABBIGLIAMENTO IDEALE:
STORIA E PASSATO:
COLORE MARCHIO E PARTE DEL CORPO IN CUI METTERLO:
AMA:
ODIA:
PAURA PIU' PROFONDA:
Sono ammessi i Dragon Slayer e i God Slayer, Devil Slayer e chi ne ha più ne metta, ma ovviamente dovete tener conto di quelli che già ci sono nel manga. Quando mi manderete la scheda siete pregati di mandarmi anche un'immagine del personaggio; se non ne trovate nessuna di vostro gusto ( come è successo a me) disegnatela e, se non sapete disegnare, descrivete dettagliatamente l'aspetto del vostro personaggio e io proverò a riprodurlo e spero che il disegno possa incontrare la vostra approvazione.
Bene, direi che ho detto tutto, no? Spero che parteciperete numerosi e spero di non deludere le vostre aspettative!
Comunque stava sicuramente sognando: l'ultima cosa che ricordava era di essersi addormentata nel suo comodo letto a baldacchino cercando di non pesare sul pancione di otto mesi dopo aver guardato nella lacrima tv l'ultima edizione dei Dai Matou Enbu dove Fairy Tail aveva trionfato per l'ennesima volta e si era riconfermata la gilda più forte del regno di Fiore e ora era lì... In chissà quale posto sperduto in chissà quale angolo della sua vastissima - modestamente - mente.
Sentì un gracchiare che si avvicinava e si voltò verso quel suono. Pareva il verso di un uccello, una cornacchia forse. Quando i suoi occhi viola si posarono sulla fonte di quel rumore, potè constatare che era sì un uccello, ma, al contrario di come aveva pensato, si trattava di un corvo. Un corvo dal piumaggio nero dalle sfumature bluastre.
Le piacevano i corvi. Molti li ritenevano messaggeri di presagi infausti oppure portatori di sfortuna - un po' come i gatti neri, ma lei adorava anche quelli! -, invece lei era convinta che fossero degli uccelli bellissimi. Avevano delle piume morbide, calde e scure... Un po' come i suoi capelli ora che ci pensava.
Il corvo sparì piano piano non prima di averle rivolto quello che le sembrava essere un sorriso - o almeno così credeva, dopotutto dormiva! Mica poteva essere vigile e sveglia... - e intorno a lei cominciò ad illuminarsi tutto di bianco...
Aprì lentamente gli occhi cercando di abituarli alla luce che entrava con prepotenza nella sua stanza annunciandole che era mattina e che era ora di alzarsi.
Come se mettersi a sedere sul letto con un pancione che urlava a tutti " Ehi, sono incinta di otto mesi! " fosse semplice! Si sentiva una mongolfiera. Un'enorme e rotondissima mongolfiera... Ora che ci pensava poteva anche concorrere alla fiera di Balena dell'anno. Uffa, odiava commiserarsi... Quindi contò fino a tre prima di mettersi a sedere lentamente e poi, ancora più piano così poteva quasi far finta di essere un bradipo, mise le gambe fuori dal letto e si alzò congratulandosi con se stessa.
Andò in bagno per farsi una doccia veloce per lavare via i residui di sonno che ancora le annebbiavano il cervello e, sotto il getto tiepido dell'acqua - era estate, per di più c'erano già 22° ed erano solo le 7.30, quindi era impensabile che facesse la doccia con acqua calda! - e le tornò alla mente lo strano sogno di quella notte.
Le era capitato spesso di sognare animali: una volta si era vista con una pantera in armatura, ma quel corvo le aveva lasciato una sensazione strana... Si convinse che fossero ancora i postumi del sonno e decise di non pensarci più.
Finita la doccia andò verso il suo armadio e ne tirò fuori un top elasticizzato e dei pantaloncini premaman.
Sul comodino accanto al letto c'era una cornice e la persona nella foto le restituì uno sguardo sorridente e affettuoso. Con un sorriso nostalgico si sedette sul bordo del materasso e prese in mano quella cornice accarezzando il profilo di suo fratello Thomas.
Le mancava così tanto che ogni volta sentiva una fitta al cuore che le ricordava dolorosamente la crudele realtà: Thomas era morto mentre lei era viva. Ferita, violata e - oltre il danno pure la beffa - incinta di quella violenza...
Si posò delicatamente una mano sul ventre rigonfio e ripensò al passato: sola e disperata aveva deciso di volersi sbarazzare di quel bambino che le avrebbe per sempre ricordato quello che aveva passato, ma era stata accolta da una donna con tre figli che le aveva confidato che il primo era frutto di una violenza.
Quando le aveva chiesto come poteva averlo accettato lei le aveva sorriso guardando il figlio con amore. Ricordava ancora perfettamente la sua risposta... Anche se suo padre era un mostro che colpa può avere lui? I bambini crescono a immagine e somiglianza dei loro genitori. Sono come dei fogli bianchi... Dipende tutto dalla storia che vuoi scrivere. Lui non diventerà mai come quel mostro perchè io non permetterò che accada.
Quelle parole l'avevano colpita. Le avevano fatto capire che, anche se frutto di un rapporto violento e non voluto, un bambino non ha colpe delle azioni dei genitori e meritava tutto il bene del mondo. Così aveva deciso di tenerlo e con il passare dei mesi aveva imparato ad amare la creature che cresceva nel suo grembo giurando di proteggerla da tutto ciò che avrebbe potuto nuocerle.
Al quinto mese la scoperta di aspettare un maschietto, dal settimo il lievitare della pancia che oramai le impediva di vedersi i piedi e la costringeva a camminare come i pinguini e ora non vedeva l'ora di stringerlo tra le braccia. Ammise che voleva anche tornare al suo peso normale, che male c'era?
Ricominciò a vestirsi. Doveva vedersi con un'amica per discutere di una questione importante.
<< Vorresti creare una gilda? Mai hai solo vent'anni! >>
Morgana Zacharys comprendeva bene i dubbi della sua migliore amica, ma poco le importava. Era considerata una delle dieci maghe più belle e forti del Regno di Fiore. Era una leader nata e non temeva gli scontri.
<< E vorrei ricordarti che sei incinta di otto mesi! >> Le parole di Helen Scott la fecero piombare nell'auto commiserazione. Ok, ammetteva che forse non erano le condinzioni ottimali per creare una gilda dal nulla, ma anche Mavis Vermillion, il primo master di Fairy Tail, non era nemmeno vent'enne quando l'aveva creata. D'accordo, non era incinta, ma ce l'aveva fatta. E lei avrebbe fatto lo stesso!
Il sogno di Morgana era poter vedere la sua gilda trionfare ai Dai Matou Enbu. Come master lei non avrebbe potuto combattere, ma avrebbe avuto la soddisfazione e il merito di aver guidato i propri membri verso il successo e la gloria.
<< Ho già sbrigato le questioni burocratiche, il Consiglio della Magia era un po' titubante, ma alla fine mi ha dato la sua benedizione. Inoltre ho già il posto perfetto! Devo solo trovare le persone giuste. >>
Certo, fortunatamente non manca il denaro, di quello ce n'è in abbondanza. Helen non era convintissima, ma fosse dannata se avesse lasciato sola Morgana in quella situazione! Sospirò arrendendosi all'evidenza. Quando si metteva in testa una cosa non c'era verso di farle cambiare idea... Come Thomas. Un sorriso triste le si affacciò sul volto e tornò con la mente a tempi ben più felici. Lei e Thomas, il fratello maggiore di Morgana, si erano amati moltissimo e avevano deciso di sposarsi quando lui era morto nell'attentato alla famiglia Zacharys per proteggere sua sorella. Morgana ancora non se lo perdonava e a nulla erano valsi i tentativi di Helen per farle capire che Thomas aveva agito secondo ciò che credeva giusto.
Helen e Morgana erano coetanee, ma, se una era di una bellezza accecante, lunghi e mossi capelli color della notte lunghi fino alla schiena e gli occhi color ametista e altissima, l'altra era più minuta, bionda e con gli occhi color del cielo. Helen non aveva il fisico prosperoso dell'amica, ma non se ne faceva un cruccio. Aveva le curve al posto giusto.
<< Sono con te. >> Morgana la fissò sorpresa e, felice, l'abbracciò di slancio stando attenta a non schiacciare la pancia. << Grazie, Helen! >> << Però aspetta almeno la nascita del bambino prima di andare in giro a reclutare membri, potrebbe essere pericoloso! >> Non che Helen fosse preoccupata, Morgana aveva un potere grandioso e pressocchè unico.
La guardò attentamente: i capelli scuri le circondavano il volto e le spalle, come le ali di un corvo si chiudono per poteggere il corpo... << Raven Wings... >> mormorò la bionda e l'amica la guardò confusa. << Cosa? >> << Non avevi ancora scelto il nome, giusto? Raven Wings. I tuoi capelli ricordano le ali di un corvo, mi sembra il nome perfetto! >> << Raven Wings... >> mormorò distrattamente Morgana e poi sorrise. << Mi piace. >>
CONTINUA...
Buongiorno a tutti! So che la fic Le chiavi degli Dèi non è ancora conclusa, ma giorni fa ho disegnato un personaggio ( Morgana) e ci ho ricamato sopra questo prologo e ho pensato... Perchè non cimentarmi in una storia ad OC? Vediamo che ne viene fuori!
Partiamo con le avvertenze: gli OC che mi manderete ( SE li manderete) non dovranno essere imparentati con i membri di Fairy Tail. Potete mandarne quanti volete, ma sceglierò solo quelli che mi colpiranno di più. Se poi non basteranno ne sceglierò anche altri.
So che è insolito avere una master con un figlio, ma mi piaceva l'idea di rendere questa fic diversa dalle altre e, chi meglio di una madre può avere il pugno di ferro e la dolcezza necessaria per fare da guida? In questa storia ci saranno anche delle storie d'amore ( anche per la mia Morgana ovviamente), ma sarò io a decidere le coppie. Inoltre ci sarà sesso. Andiamo, adolescenti e adulti, maschi e femmine in piena tempesta ormonale senza che succeda nulla? Impossibile di certo! XD Questa sono delle immagini di Morgana ed Helen. Il disegno di Morgana è opera mia ( come si può vedere dalla firma in alto a sinistra) e sì, ammetto che il machio non è granchè, ma passateci sopra XD
Questo è il modello della scheda:
NOME:
COGNOME:
ETA':
POTERE:
CARATTERE:
ASPETTO FISICO E ABBIGLIAMENTO IDEALE:
STORIA E PASSATO:
COLORE MARCHIO E PARTE DEL CORPO IN CUI METTERLO:
AMA:
ODIA:
PAURA PIU' PROFONDA:
Sono ammessi i Dragon Slayer e i God Slayer, Devil Slayer e chi ne ha più ne metta, ma ovviamente dovete tener conto di quelli che già ci sono nel manga. Quando mi manderete la scheda siete pregati di mandarmi anche un'immagine del personaggio; se non ne trovate nessuna di vostro gusto ( come è successo a me) disegnatela e, se non sapete disegnare, descrivete dettagliatamente l'aspetto del vostro personaggio e io proverò a riprodurlo e spero che il disegno possa incontrare la vostra approvazione.
Bene, direi che ho detto tutto, no? Spero che parteciperete numerosi e spero di non deludere le vostre aspettative!