[Missing
moments | Finnick/Annie |
Drabbles]
Hold on
we’re going home
H
– Heavy cross
Sua
nonna gli aveva detto che ognuno ha la sua croce da portare. Era una
cosa che
aveva ricordato nell’arena, quando aveva raccolto il suo
tridente insanguinato
ed era entrato nella foresta.
Si
era detto che gli sponsor di Capitol avevano alleggerito il carico
della morte
che portava sulle spalle; ma poi, dopo, quando era uscito vincitore
dell’arena
... si era reso conto che era venuto il suo tempo di portare la croce.
Aveva
pensato ad Annie tutte le notti – con il sapore dei suoi
clienti ancora sulle
labbra – e la croce, ogni volta, si faceva un po’
più leggera.
[100
parole]
O
– Over
La
prima volta che aveva preso parte a una festa nella capitale, Finnick
aveva
appena compiuto quindici anni. I suoi sponsor gli avevano allungato
flute colmi
di liquori colorati e l’avevano baciato e stretto come un
pupazzo costato un
po’ dei loro soldi. Aveva guardato Capitol City aprirsi come
una conchiglia
sotto i suoi occhi appannati dall’alcool e dai residui del
suo dolore, e aveva
di nuovo pensato a Annie – che, come sempre, lo attendeva a
casa.
Caesar
aveva tenuto il microfono sotto le sue labbra e gli aveva chiesto cosa
ne
pensasse della sua vittoria.
I giochi sono
finiti.
[100
parole]
L
– Lovers
A
Capital, erano tutti innamorati di lui. Glielo ripetevano in
continuazione
(entravano e uscivano dal suo letto, gli regalavano soldi, gioielli e
segreti)
e Finnick si sentiva stranamente nauseato da questo amore. Ma se era
inevitabile durante ogni edizione dei Giochi, poteva dimenticarsene
quando
tornava a casa.
Annie
lo aspettava seduta sulla scogliera, e certe volte Finnick immaginava
che
potesse ancora sentire il profumo di Capitol sulla sua pelle, e si
sentiva in
colpa. Ma lei non se ne curava. Si baciavano dolcemente sulle porte
della sera,
vicini, e Finnick si diceva che loro non erano amanti,
ma semplicemente innamorati.
[100
parole]
D
– Drowning
Quando
avevano annunciato l’Edizione della Memoria, Finnick si era
sentito annegare.
Da bambino, una volta, era stato colto da una tempesta in mare ed era
rimasto
tanto con la testa sott’acqua da credere di morire. Si era
aggrappato a uno
scoglio con tutte le sue forze e aveva sputato via l’acqua
come fosse lava.
Ma
quella sera, Finnick aveva pensato di essere già
morto. Non gli importava della ribellione, perché
semplicemente
non poteva sopportare il peso di un’altra arena. «
Tornerai, » gli aveva detto
Annie; invertendo i ruoli per una volta, quella notte era stata lei il
suo
scoglio.
[100
parole]
O
– Opportunities
Quando
– nella sua ultima arena – guardava il cielo,
Finnick si ricordava della sua
promessa. « Farò uscire la Ghiandaia da quella
maledetta arena, » aveva detto
ad Annie.
Più
della metà dei tributi era a conoscenza del piano di
Plutarch Heavensbee, e già
dopo il primo giorno molti di loro si erano sacrificati per salvare
Katniss
Everdeen.
Plutarch
ed Haymitch li avevano fatti giurare sulla loro vita, o almeno
formalmente;
perché Finnick invece aveva giurato su Annie, sulla sua, di vita.
«
Quando tutto questo sarà finito, tu ed io potremmo vivere
insieme, » le aveva
detto. Sul loro futuro.
[100
parole]
N – Numb (and Nightmares)
Da
che era nel 13, Finnick aveva dimenticato cosa significasse vivere. Si
trascinava per i corridoi stretti senza riconoscere altro che il
dolore.
Guardava Katniss registrare i pass-pro con in viso la tenue sconfitta
dei sopravvissuti, e gli sembrava
di vedere
sé stesso. Aveva freddo, Finnick; sempre.
Le
notti al Distretto 13 erano lunghe e gelide, quando si è
costretti a
trascorrerle soli. A ogni coprifuoco, si infilava nella sua
Unità con un pezzo
di corda e la foto di Annie in mano, pregando sempre più
debolmente di rimanere
aggrappato alla sua vita.
«
La prego, aumenti la morfina. »
W
– Waiting
La
squadra di salvataggio era partita da quasi un’ora, e
più il tempo passava, più
Finnick sentiva l’angoscia dell’impotenza montare
dentro di lui. Come aveva detto
Plutarch, era una missione a rischio altissimo, e in ogni caso Peeta
era la
priorità. Se solo fallissero,pensava,
sarebbe la volta in cui per punirci ... –
e piangendo, si auto imponeva di non pensarci. Quando Katniss si
rifiutò di
girare il pass-pro per by passare il sistema, decise che se ne sarebbe
occupato
lui stesso; « Sono Finnick Odair, » aveva iniziato,
lanciando a Cressida una
lunga occhiata, e Annie tornerà a
casa.
[100
parole]
E
– Edges
Da
quando Finnick era entrato nell’arena dei 75esimi Hunger
Games, una sorta di
linea di confine si era stabilita tra lui ed Annie. Si erano rincorsi
volta per
volta, senza mai trovarsi; Finnick aveva sentito le sue urla riprodotte
dalle
Ghiandaie Chiacchierone, come Annie era stata portata a Capitol prima
ancora
che l’hovercraft dei ribelli venisse a prelevare i Vincitori.
Così,
quando la squadra di salvataggio era tornata e Annie aveva messo piede
al 13,
c’era stato un attimo di confusione. Ma poi si erano
abbracciati. Come un’onda
che s’infrange su uno scoglio, non esisteva più
nessuna linea di confine.
[100
parole]
R – Real (and Relief)
Ci
erano voluti giorni, perché Finnick realizzasse di averla davvero accanto. Stavano sdraiati uno
accanto all’altra, immobili,
stretti come bambini in uno dei lettini dell’ospedale. Non
andavano mai oltre
un abbraccio particolarmente saldo e dolce, come se non riuscissero a
capacitarsi di essere di nuovo insieme – dopo tutto quel
tempo. Annie brillava
sotto le luci al neon, e risaltavano i segni dei denti attorno alle
labbra, e
quelli delle unghie sui palmi delle mani. Vagava sul confine sottile
della
ragione, attendendo la notte con orrore.
Finnick
era luce nella nebbia spaventosa dei suoi incubi, e la riprendeva ad
ogni
bacio.
[100
parole]
E
– Eyelashes
C’era
qualcosa di profondamente bello e prezioso, in Annie, qualcosa che
aveva il
colore del mare all’alba. « Ti amo, » le
prometteva, baciandole il collo e il
viso, « ti amo e ti amo.»
Ma
mentre durante il giorno Finnick aiutava la Ghiandaia e i ribelli del
13
(allenandosi come un soldato), lei sfioriva sul suo letto
d’ospedale,
impregnata del suo naturale pallore, con la flebo al braccio e i
capelli sparsi
a ondate sul cuscino. Pensava di vederlo bene, Finnick, il mondo umido
e chiaro
della ragione di Annie – nascosto da una prigione di ciglia e
di lacrime.
[100
parole]
G – Ghosts
«
Che cosa le hanno fatto? Cosa hanno fatto a tutti
loro? » urlava Finnick, mentre Annie si contorceva
sul suo letto inseguita
dai fantasmi. Le infermiere gli rivolgevano occhiate costernate, mentre
gentilmente gli chiedevano di abbassare la voce, di non disturbare.
«
Cosa ci hanno fatto? Torture, » bisbigliava Johanna, col suo
sorriso amaro. « I suoi
fantasmi, » aveva detto,
accennando a Annie con la mano, « sono i ricordi che lei
aveva di te. È fatta
per distruggerti. »
Mentre
Annie urlava, e Johanna lo guardava coi suoi occhi immensi nel viso
scavato,
Finnick – in silenzio – piangeva.
[100
parole]
O – On my side
Quando
Finnick le aveva detto che un giorno (neanche troppo distante) sarebbe
dovuto
partire, lei lo aveva guardato con quieta consapevolezza –
tanto che lui aveva
temuto che non avesse capito cosa le aveva appena detto.
«
La Coin mi vuole tra le sue fila di ribelli, » le aveva
ripetuto, accarezzandole
dolcemente il viso.
«
Ho capito. Solo, torna il più in fretta possibile
d’accordo? »
E
sotto il suo sguardo stupito aveva aggiunto: « Va bene
così. Sono dalla nostra
parte, combatti per loro. »
Finnick
le aveva regalato un bacio a fior di labbra: « Per noi. »
[100
parole]
I – Invite
Perché
Annie fosse pronta a sposarsi, Effie aveva stabilito che
c’era bisogno del suo
aiuto. L’aveva aiutata a infilare l’abito e
ripulirsi il viso, e le aveva
appoggiato una graziosa cuffietta bianca sui capelli sciolti. La
guardava come
non aveva più guardato niente da che era nel Distretto 13
– e nonostante la
soffice confusione della sua mente, Annie aveva notato il luccichio
negli occhi
dell’accompagnatrice.
«
Oh, cara, sei ... sei bellissima, » aveva detto Effie,
applicandole un paio di
fiori finti sulla cintura. « Chi inviterete, tesoro?
»
Guardandosi
timidamente allo specchio, Annie aveva sorriso. « Chiunque
vorrà venire. »
[100
parole]
N
– Naked
Quando
quella sera Finnick e Annie tornarono alla loro Unità, lo
fecero come marito e
moglie. L’intero Distretto era venuto ad assistere al loro
matrimonio,
dimenticando per un giorno le sofferenze e i sacrifici che la
ribellione stava
richiedendo.
Per
la prima volta da settimane, non c’era più traccia
di confusione nello sguardo né
nel sorriso di Annie – ma solo un’immensa, quieta
felicità. Finnick l’aveva
baciata, percorrendo con le mani ogni centimetro del suo corpo caldo e
conosciuto, abbassando lentamente le spalline del suo vestito da sposa.
Il
mattino li aveva colti nudi e illuminati, ancora abbracciati nel loro
letto.
[100
parole]
G
– Goodbye
Erano
trascorsi appena pochi giorni dal matrimonio, quando Finnick fu
chiamato a
partecipare alla missione della Star Squad. Katniss e Gale lo avevano
guardato
annuire, mentre chiedeva – e gli veniva accordato –
un po’ di tempo per
salutare Annie e Johanna. Tornerò
presto,
pensava, baciando sua moglie; « Tornerò
talmente in fretta che non ti
accorgerai neppure che sono partito, » le aveva detto,
stringendola.
Johanna gli aveva rivolto da lontano un’occhiata consapevole. « Proteggila, in caso, » le aveva bisbigliato. Lei gli aveva rivolto un’occhiata carica di amarezza. Fa’ che questo non sia un addio, d’accordo, Odair?, sembrava volergli dire.
Johanna gli aveva rivolto da lontano un’occhiata consapevole. « Proteggila, in caso, » le aveva bisbigliato. Lei gli aveva rivolto un’occhiata carica di amarezza. Fa’ che questo non sia un addio, d’accordo, Odair?, sembrava volergli dire.
[100
parole]
H
– Heartbeat
Avevano
appena perso il comandante Boggs, quando Finnick si rese conto che
probabilmente
nessuno (tranne forse la Ghiandaia, con un po’ di fortuna)
sarebbe uscito vivo
da quella missione. Katniss aveva preso l’Olo del comandante,
e la Star Squad
proseguiva la sua marcia mortale verso Capitol City.
Quella
sera sedevano immobili in un edificio abbandonato, stretti uno accanto
all’altro. Sentiva Gale parlottare con Katniss e Cressida
commentare una
registrazione con Castor e Pollux. Ma l’unica cosa che in
realtà riusciva a
sentire con chiarezza era il battito accelerato del suo cuore; per ricordarmi che sono ancora vivo,
pensò con disperazione.
[100
parole]
O
– Omen
«
Vincerai questa guerra, Katniss, » le aveva detto, mentre
fuggivano dalle
truppe dei Pacificatori. In fondo ci credeva davvero. Dopo tutto quello
che
avevano fatto – tutto quello a cui avevano rinunciato
– la vittoria della
Ghiandaia era l’unica soluzione possibile a quella
rivoluzione. Era una sorta
di presagio, ecco.
Come
il fatto che forse non avrebbe più rivisto Annie, alla fine.
I cameraman
riprendevano tutto, e Finnick sapeva che combattendo fianco a fianco
con i
componenti della Star Squad sarebbe entrato nella storia.
Però
... non voleva solo quello. E
neppure
Annie, al Distretto – ad attenderlo con speranza –
lo voleva.
[100
parole]
M
– Melodies
Erano
appena entrati in un condotto fognario sotto Capitol, quando gli Ibridi
avevano
attaccato.
Finnick
sentiva i loro denti e i loro artigli lacerargli il corpo, mentre il
dolore,
intensificandosi, bruciava le sue ultime forze. Sto
morendo, pensò, in un ultimo attimo di
lucidità. Katniss era
riuscita a salire, e da lì poteva vedere la luce del sole.
L’ultima immagine
che vide – prima di chiudere gli occhi – fu Annie
nell’abito che aveva
indossato per la sua Mietitura. Lo salutava. E Finnick sentì
il rumore delle
onde, anziché i versi degli Ibridi; la voce di Annie, invece
delle sue ultime
urla.
[100
parole]
E
– End ...
Annie
era stata l’ultima a sapere della morte di Finnick, ma quando
finalmente l’aveva
saputo qualcosa dentro di lei si era rotto irreparabilmente. Non erano
servite
a nulla le parole di conforto di Katniss e Peeta, gli abbracci di
Effie, le
occhiate dure di Johanna – niente era
servito a nulla, perché
lei era in
pezzi.
Così,
accarezzandosi il ventre che portava suo figlio, di tanto in tanto
pensava che
fosse finita. Pensava che il buio sarebbe di nuovo sceso sul Distretto
e, pronto
a sbrindellare la sua anima (e la sua testa), lei lo avrebbe lasciato
fare.
Finnick era
morto.
... and Eternity
Annie
siede sulla spiaggia, sola dopo tanto tempo in cui aveva temuto la
solitudine
come un mostro. Johanna ha portato Finn a vedere il Distretto 12, dove
Katniss,
Peeta ed Haymitch li attendono. Lei non è voluta andare.
Non
fraintendete, ma di tanto in tanto pure Annie ha bisogno di restare
sola. Sola
con il mare, con il sole, con quel pomeriggio sfolgorante che le
illumina l’anima
e i capelli. A Finnick sarebbe piaciuto, vederla così; persa
nell’eternità di
quel pomeriggio – mare e sole – come quando tanti
anni prima aveva detto: « Ti
amerò per l’eternità. »
Ed
era vero.
[200
parole]