Kaede
Eccomi qui, davanti alla porta della classe maledetta, la terza end, la classe della fine, la classe dei disadattati. Penso che potrei trovarmi addirittura bene qui, ma non posso permettermelo. La mia missione è una sola, e niente e nessuno potrà intralciarla, mai. Apro la porta con irruenza e corro a poggiare il mio zaino su un banco delle prime file, voglio starci il più vicino possibile a quel mostro, a quello schifoso mostro che ha ammazzato mia sorella a sangue freddo, anche se devo ammettere che non sarà facile trattenermi dall'attaccarlo guidata da un'irrefrenabile sete del suo sangue giallastro quando lo vedrò, specialmente se lo avrò così vicino a me. Ma devo riuscirci, è il mio lavoro infondo, e non mi è mai parso difficile. Per questo motivo, non permetterò al mio risentimento di far traballare le mie doti da attrice, ma lo ingloberò dentro di me e serberò il mio rancore e la mia ira fino al mio attacco deciso dove finalmente riuscirò a dare a quel dannato polpo ciò che si merita, la morte. Ma non una morte qualsiasi, ma una morte lunga e dolorosa, in modo da farlo soffrire come a sofferto lei. Mi giro per perlustrare la classe e noto nel banco accanto a me qualcosa che non avevo notato, o meglio, qualcuno. Ha gli occhi incredibilmente azzurri il ragazzo seduto a quel banco, di quel genere di occhi in cui hai paura di perderti dentro dalla loro intensità. Ha i capelli lunghi e azzurri, una cascata fluida di cielo dove sto morendo dalla voglia di infilarci le dita dentro e affondarci la faccia... Sto tremando. No maledizione no, questo non ci voleva, questo non può accadere. Non ora. Non a me. Smettila. Smettila di tremare! I tentacoli mi pulsano dolorosamente, così come le tempie, e così come il mio cuore... Parla. Parla! Di qualcosa!-Ehi ciao, io sono Kaede Kayano, sono stata appena trasferita in questa classe- il ragazzo mi guarda incuriosito e apre la bocca per rispondermi - Ehi, è un piacere, il mio nome è Naghisa Shiota- la sua voce è come sentire una ventina di perle che vengono girate in un lava insalata, paragone strano ma attendibile alla realtà - Hai i capelli lunghi...- osservo, e vedo subito un velo di imbarazzo cadergli su quel magnifico volto - Ehm....già...per una serie di motivi non posso tagliarli...- Fa un sorriso adorabile quando è imbarazzato. Tiro fuori un po' di coraggio e e mi avvento su di lui e gli faccio due codini simili ai miei, placando così il mio desiderio di infilare le mani in quei bellissimi capelli, e la sensazione che provo è anche meglio di quella che immaginavo. - Ecco, ora sei uguale a me!- ridacchio divertita e estasiata dal suo viso ancora più scoperto di prima e ci osservo specchiarci nel vetro della finestra, compiacendomi per la sua espressione sbalordita e soddisfatta. - Wau...grazie mille Kayano! Ora è tutta un'altra cosa! Non li avevo mai legati così!- e mi sorride in un modo che non gli avevo ancora visto fare. Non è un sorriso d'obbligo, o uno di cortesia, è un sorriso vero, ed è bellissimo...Cazzo.....sono fottuta....



                                   {Angolo Autrice}

ciaooooo questa è la prima ff che scrivo su un anime! E loro sono la mia OTP preferita in assoluto! Spero davvero vi possa piacere! Alternerò in ogni capitolo il punto di vista, una volta di Kaede, una volta di Nagisa. Un bacio a tutti!! Mumei