Clothes
La giornata era cominciata come
tutte le altre:
sveglia alle 6:00 del
mattino, nuotata, doccia in tre minuti, colazione, un salto in camera
per
vestirsi e poi andare dritto al Quartier Generale.
Ciò che fece capire ai suoi compagni di
squadra che No quella non era una giornata normale, fu il suo
abbigliamento.
Appena lo videro arrivare nell’open
space, col suo passo sicuro e baldanzoso, non poterono impedirsi di
iniziare a
sghignazzare.
“Buon giorno signorina, abbiamo fatto
compere?” chiese Lou con le lacrime agli occhi per le troppe
risate.
“Boss, se avessi saputo di questi tuoi
interessi ti avrei invitato prima a fare shopping con me!”
rincarò la dose
Kono.
Chin guardava sconcertato il suo amico,
cercando di capire se fosse tutto uno scherzo o cosa.
“Dite la verità, non è un bellissimo
punto di rosa? Si intona perfettamente alla mia carnagione!”
disse,
specchiandosi ad una delle pareti di vetro.
I tre amici non riuscirono più a
trattenersi e ripresero a ridere. Lou era piegato e Kono porgeva al
cugino un
pacco di fazzoletti con cui asciugarsi il viso.
“Buon Dio! Ma cosa hai combinato?” la
domanda di Danny, strozzata dall’orrore, si perse nella sala
che diventò
improvvisamente silenziosa, dopo il suo arrivo.
“Niente, perché?” gli rispose Steve.
“Ma ti sei guardato allo specchio
stamattina o sei uscito di casa bendato?” lo
interrogò il biondo. Una piccola
vena aveva preso a pulsare sulla tempia a causa della rabbia che
iniziava a
montare.
Steve, sempre più perplesso, si
riposizionò davanti il vetro e fissò i suoi capi
di vestiario.
Non gli sembrava di essersi vestito in
modo strano. Solita accoppiata cargo maglia a maniche corte.
Certo, i cargo erano di un improbabile
rosa e la maglia era bianca, ma tutto sommato non gli sembrava di stare
così male.
“Cambiati, io non ci esco con te
conciato così!”
“Oh, hai finalmente deciso di chiedermi
un appuntamento, Danno?”
“Abbiamo un caso, idiota!”
E così dicendo il detective se ne tornò
nel suo ufficio, borbottando di Seal idioti che non si sanno vestire e
di
marinai che avrebbero dovuto essere rimessi in riga.
“Brah, davvero, ti senti bene? Ci stai
facendo preoccupare”. Chin gli si era avvicinato, poggiando
una mano sul suo
braccio.
Steve vide la preoccupazione mista allo
sconcerto sulla faccia dell’amico e decise di rassicurarlo.
“E’ tutto okay Chin, ma certe cose
devono cambiare. Si vive una volta sola” spiegò
serio.
L’hawaiano, non ancora convinto dalle
parole del Seal, chiese “Ma cosa speri di ottenere,
così?”
Steve non riuscì a rispondere perché, prima
ancora che potesse aprire bocca, Danny ritornò a passo di
carica nell’open
space e dopo avergli lanciato dei vestiti gli urlò:
“Sbrigati a cambiarti, Steven, i
malviventi non si catturano da soli!”
Il marine guardò i capi di vestiario che
aveva fra le mani e, oh quelli erano i suoi cargo color cachi
preferiti. Ecco
dov’erano finiti!
E quella era la maglia blu che aveva
comprato con Mary Ann l’ultima volta che lei era stata
sull’isola. Eppure
avrebbe potuto giurare di non averli portati in ufficio.
Chissà come c’erano arrivati?
Forse, un idea ce l’aveva.
Sorrise intenerito da quella piccola
grande premura e, prima che Danny imboccasse la porta della stanza gli
urlò:
“Paghi tu la cena stasera?”
“Scordatelo Steven! Ti aspetto alla
macchina!”.
Steve adorava quando Danny si riferiva a
lui con il suo nome completo. Accadeva solo in due occasioni precise:
quando
era davvero arrabbiato con lui o, come in quel caso, quando era
particolarmente
eccitato.
Non gli era scappata l’occhiata che
Danny gli aveva lanciato prima di uscire. Era uno di quegli sguardi che
preludeva ad una insonne notte di appagante e focoso sesso.
E lui, da bravo marinaio, non avrebbe
mai disubbidito agli ordini del suo comandante.
Note: Questa storia non ha
un vero e proprio senso.
Il
prompt è apparso all’improvviso mentre parlavo con
la mia compagna abituale di
scleri (CowgirlSara)
e parlando parlando ne è nata questa cosetta.
Non
ha una precisa collocazione temporale, immaginatevela dove volete
nell’arco
delle 6 stagioni, o anche nella 7, chi può dirlo?
Spero
vi sia piaciuta e che vi abbia strappato un sorriso.
Baci!