13/10/2004
“Cara Maria,
immagino tu sia ancora a San Francisco.
Parlavi di una vita tutta tua, della famosa rock star che saresti diventata, una volta risolti i conflitti alieni che ti stavano trascinando nell’oblio.
Sono passati solamente due anni, e risulterei ridicola dicendoti che mi manchi, ma è così.
Io, la tua migliore amica, in questo angolo sperduto di paradiso del Canada in cui mi trovo, sento la mancanza di te, amica mia.
Immagino per te sia lo stesso. Anzi, presumo la mancanza sia accomunata alla malinconia, perché non hai nessuno lì con te. E non serve dire che c’è Francis, il vecchio proprietario del bar, a farti compagnia, perché so che menti a te stessa.
Ti starai chiedendo di Michael. E’ tranquillo. Pensa ancora alla sua moto, alla vecchia casa e a te. Dico sul serio, ogni qual volta che una donna si avvicina non serve che io ed Isabel diciamo qualcosa, perché lui smorza subito quel contatto e si siede accanto a Kyle. A proposito, lui ha iniziato a scrivere un racconto. Parla di alieni a contatto con umani. Ci crederesti mai?
La mia relazione con Max procede a gonfie vele. Nemmeno il matrimonio ci fa stancare, ed il fatto è che ogni volta che lo bacio mi sento come se fosse la prima volta.
Ormai ho imparato a tenere i miei poteri a bada.
C’è solo una cosa che mi preoccupa. Tu.
Non ci sentiamo da due anni, e ti prego, rispondimi adesso.
Ho bisogno di sapere che ci sei.
Ti voglio bene,
Liz”