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Autore: Growl    09/09/2016    4 recensioni
In una classe di venti studenti, le divergenze tra questi portano la preside a fare una scelta rivoluzionaria; dividere gli alunni in quattro Fazioni: La Teocrazia del Sol'Rosa, l'Unione dei Moderati, la Repubblica delle Banane e l'Anarchia della Fattanza. Divisi in gruppi, gli studenti non danno problemi e rimangono tranquilli, e tutti pare andare per il meglio.
Il terzo anno, però, si unisce un nuovo studente al gruppo, Filippo. Con una vita sociale pari a quella di una lucertola nel deserto, una madre estremamente vendicativa e la capacità di tollerare il genere umano ormai persa da tempo, come farà a sopportare i suoi nuovi stravaganti compagni di classe senza contemplare il suicidio? Inoltre, c'è in palio la vincita di una gita in America, e gli studenti sono così ansiosi di "fare esperienze" all'estero da ricorrere ad atti estremi... Non stupitevi se la storia finirà con una tragedia.
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Mi raccomando, ci tengo tanto alla storia, quindi se vi capitasse di leggerla, magari lasciateci anche una piccola recensione? ;P
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Negli ultimi episodi di VITA DI FAZIONI IN UNA CLASSE DISASTRATA (per voi smemorati):
Filippo arriva alla sua nuova scuola, e incontra la sua classe, la 3°H, divisa in quattro Fazioni. Costretto a sceglierne una, pensa di unirsi all'Unione dei Moderati, quella che si avvicina di più ai suoi gusti, ma ciò non è possibile perché non possiede un talento. Senza molte possibilità, Filippo decide di entrare a far parte della Teocrazia del Sol'Rosa, a quanto pare covo di fanatici religiosi. Dopo ciò, Gabriele, il Superiore della Fazione, ordina una riunione sul prato della scuola per le 17:33. Filippo arriva in anticipo, incontrando Teresa e Federica. Il tempo passa, ed è quasi ora di iniziare la riunione...




 

Vita di Fazioni
in una classe disastrata





Atmosfera bollente durante la riunione del Sol'Rosa



 

Rimango per qualche minuto lontano da Teresa, che saltella sul prato cantando la sigla di Heidi, e da Federica, la quale respinge l’altra ragazza ogni volta che le è più vicina di un metro. Sembra che la voglia far cadere, ma la cantante improvvisata a ha quanto pare esperienza con questo genere di cose.
Mi escludo come sono solito fare e ignoro i messaggi sul cellulare di mia madre, che mi invia le foto dei suoi cassetti preferiti. Dopo un tempo indefinito, diciamo cinque sigle di Heidi, arrivano Gabriele, vestito con una lunga tunica rosa –tra poco sembra una sposa- e Angela, ma di Elisa non c’è traccia.
«Salve, fedeli! Ho delle grandi notizie da darvi!»
«Superiore, racconta!» esclama Angela.
«Viste le grandi doti di Angela, e la sua dedizione al culto del Sol’Rosa, ho piacere di annunciarvi che lei sarà il nuovo arcivescovo della Fazione!»
«Arcivescovo? Avete anche dei ranghi?» chiedo, io, curioso e terrorizzato nello stesso momento, ma non ho risposta perché Teresa inizia ad urlare.
«MA ERO IO L’ARCIVESCOVOOO!»
«Teresa, c’è un luogo e un momento per ogni cosa, ma non ora!»
«CHE COPIONE, ANCHE LE ANALOGIE INSENSATE MI COPI!»
«Angela ha fatto molte più cose di te nell’ultimo mese, e lei si merita questo titolo.»
«CERTO, TI HA LECCATO IL CU-
«Teresa, non accetto questo genere di linguaggio in una riunione della Teocrazia!»
«…ah, e allora sai che ti dico? Ti ha elogiato con belle parole per ottenere una posizione di vantaggio…COME FAREBBE UNA-
«Teresa, fermati!» dice Federica. «Non voleva dirlo.»
«OH, SI CHE VOLEVA DIRLO GABRIELE IL DIO DEL SOL’ROSA, IO DIREI DIO DELLA LUN’NERA!»
«…E’ per caso un’altra analogia?» chiedo io, ma lei continua.
«ALTRO CHE DISCENDENZA IO SONO LA VERA DISCENDENTE DEL SOL’ROSA! TRASMETTO I SUOI VALORI COME UN SATELLITE TRASMETTE RAI UNO!»
Era passata da cantare Heidi a dichiararsi una donna divina in un minuto.
«Ti stai rendendo ridicola…» fa Gabriele.
«AH, SI? TU SEI QUELLO CHE SI STA RENDENDO RIDICOLO! E TE LO DIMOSTRERO’!... CON IL GIOCO DEL SILENZIO, ANGELA!»
«Accetto la sfida, perderai subito!» la sfida Angela. «Non riusciresti a vincere nemmeno sfidando una roccia, parli in continuazione!»
«AH! HAI PARLATO, HAI PERSO! HA! HA! SONO LA MIGLIORE E TU UNA PERDENTEEEE»
Federica osserva la scena con una faccia mista tra il disgusto e il riso.
«Non lottiamo! Non lottiamo!» dice con voce calma Gabriele. «Potremo colmare le nostre differenze in un'altra riunione, dobbiamo fare buona impressione su Filippo.» continua guardandomi.
«Nah, non preoccupatevi… la mia impressione della classe è già pessima.»
«Oh! Lo so, l’Anarchia e la Repubblica sono terribili! L’Unione è così selettiva… solo noi portiamo luce.»
«Per classe… intendevo anche voi.»
Mi aspetto una reazione da Gabriele, ma è Angela a parlare.
«Poverino, è già stato influenzato dagli schieramenti avversari!.. Ma possiamo ancora salvarlo!»
Gabriele si gira e la guarda con approvazione, mentre Teresa cerca di fulminarla con lo sguardo, senza dire nulla. Probabilmente pensa ancora di dover vincere al gioco del silenzio, altrimenti la continuerebbe a insultare.
«Angela ha ragione, bisogna mostrare a Filippo che ciò che portano le altre Fazioni è solo illusione e oscurità!»
«Che palle.»                                                                         
Mentre mi chiedo a quale terribile tortura sarò costretto a partecipare, vedo Elisa arrivare dal cancello che porta al cortile della scuola. E’ sudata e pare preoccupatissima.
«Oh, grazie Sol’Rosa, di aver portato qui Elisa sana e salva.» fa Gabriele alzando la testa al cielo. «Dicci cosa hai scoperto.»
«Allora… la situazione non è per niente rosea. L’Anarchia ci ha praticamente dichiarato guerra!»
Sol'Rosa. Rosea. Spero non l'abbia fatto di proposito.
«Ha disconosciuto la nostra religione? Incredibile!» esclama Angela.
«No! Peggio!... Ne hanno abbracciata un’altra! Adesso venerano Oppio, dio dello sballo.»
Ah, già. Marco mi aveva detto che anche loro avevano una religione, e Oppio dio dello sballo è esattamente quello che mi aspetto da gente del genere.
Ma evidentemente il “discendente del Sol’Rosa” qui vicino non ne aveva la benchè minima idea.
«CHE COSA!?» grida Gabriele. «CIO’ E’ INAMMISSIBILE! NON POSSO ACCETTARLO! INFEDELI!»
«Per favore, Gabriele! Calmati! Possiamo contrattaccare!»
«OH! OVVIO CHE CONTRATTACCHEREMO! DOBBIAMO INDIRRE UNA CROCIATA CONTRO GLI INFEDELI! FILIPPO, E’ COSI’ CHE MOSTRERAI LA TUA FEDELTA’!»
«Che bello, siamo di nuovo nel Medioevo. Sono eccitatissimo.»
«ANGELA, TU VIENI CON ME DIETRO GLI ALBERI! DISCUTIAMO DELLA STRATEGIA D’ATTACCO!»
«Certo, Superiore! Pianifichiamo i coltelli da usare nella battaglia!»
Dietro gli alberi? Coltelli?
«ELISA, TU RIMARRAI QUI! INSIEME A FEDERICA, FILIPPO E QUELL’ALTRA!»
«QUELL’ALTRA?! SUPERIORE?!! FINO A IERI ERO LA TUA MIGLIORE AMICA!»
«MALEDIZIONE, TERESA! SMETTILA DI FARE LA PRIMADONNA! QUI C’E’ SOLO UN PRIMO, ED E’ IL PRANZO DI GABRIELE CHE LUI NON HA MANGIATO!»
Cavolo, ha ragione. Nello zaino ho il pranzo di mia madre (non c’erano gatti a cui darlo).
Detto questo, si gira e insieme ad Angela si nasconde dietro gli alberi davanti a noi.
«CIOE’ MA LI AVETE VISTI!» urla Teresa «CHE COSA VANNO A FARE DIETRO GLI ALBERI EEEEH»
«Teresa, per favore. Le mie orecchie ti hanno sopportato abbastanza.»
«CHISSENEFREGA DELLE TUE ORECCHIE! LE MIE NON POSSONO PIU’ SENTIRE LA VOCE DI ANGELA, E’ UN DEMONE!»
«Teresa…» sussurra Federica. «Il gioco del silenzio! Adesso che Angela se n’è andata puoi ancora vincere!»
Gli occhi della pazza brillano. «Giusto!.. Allora adesso rimarrò in silenzio e le farò vedere chi comanda! Ritornerò ad essere arcivescovo!»
Si butta a terra e inizia a rotolare su e giù.
«Adesso che abbiamo fermato l’ira di Teresa possiamo continuare.» sorride Federica. «Scusa, Filippo, spero che non ti abbia sconvolto.»
«Non più di quando mia madre preparò la carbonara con i carboni ardenti. Non sono andato in ospedale solo perché l’acqua che mi aveva dato era a meno venti gradi.»
«Ma a meno venti gradi dovrebbe essere ghiaccio..?»
«Non fare domande su mia madre. Mi chiedo come mai sia sopravvissuta a tutti i nemici che si è fatta… ora che ci penso, forse proprio con la carbonara…»
«Lasciamo stare… dobbiamo parlare dell’Anarchia, altrimenti rischiamo di violare il terzo comandamento.» spiega Elisa.
«Che cazzo, avete anche voi un codice legislativo? Almeno ditemi che non lo organizzate in filastrocche.»
«Ehi! Linguaggio scurrile… rimani in silenzio, che se Gabriele ti sente… hai violato un altro comandamento!»
«Ok, ma quanti ne esistono?..»
«Solo Gabriele lo sa…»
Passa qualche minuto, in cui Elisa ci spiega esattamente cosa è successo. La ragazza, tramite Facebook, ha seguito i movimenti dei componenti dell’Anarchia e ha scoperto che erano diretti alla loro base, Vicolo Aldo Moro, e una volta arrivata lì, ha sentito Pietro che diceva: «E’ arrivato il Messia, è qui!» estraendo dalla sua tasca una pianta di papaver somniferum, da dove si ricava l’oppio. «Questa è solo una delle sue manifestazioni!» continuava. «E’ nostro dovere cercare il dio Oppio dovunque, e dimostrare al mondo che tramite la sua assunzione si può vedere il mondo come realmente è, e non come i sensi ce lo mostrano!...»
«Un culto… originale, non c’è che dire.» termina Elisa. «Ma sappiamo tutti che l’oppio non è che un mero strumento per drogarsi. E’ il Sol’Rosa che è l’unico essere onnipotente!»
Improvvisamente, sento qualcosa sulla mia spalla, e d’istinto mi giro.
E’ Gabriele, seguito da Angela.
«Mi hai fatto prendere un colpo!» esclama Elisa. «E come hai fatto ad apparire dietro di noi? Gli alberi sono nell’altra direzione!»
«Il Dio ha permesso a me ed Angela di creare un varco spazio-temporale ed apparire dietro di voi. Ho visto il futuro! E ho visto, Filippo, che tu compirai una grande azione!»
«Io ho visto che hai camminato in punta di piedi nascondendoti dietro i cespugli.»
«SSSHHHH! La tua vista è offuscata dal male! Ma ti purificherai compiendo una missione!»
«Che genere di missione?»
«T’infiltrerai nell’Anarchia per scoprire i loro segreti, insieme ad Elisa!»
«Ma… Superiore… sono stata lì poco tempo fa, devo tornare?»
«Non c’è da preoccuparsi, mia messaggera. Grazie alla benevolenza del Dio sono in possesso di quattro biglietti dell’autobus, affinchè tu e Filippo raggiungiate la vostra meta in breve tempo e senza fatica.»
«Il tabacchino a cui ti ho visto prima sarebbe il Dio?» chiedo.
«Filippo, smettila di contraddire il tuo superiore, altrimenti… dovrò… esporti…»
«E’ una misura drastica, Superiore!» fa Elisa. «Non punisca Filippo così!» 
Alla fine decido che tanto vale fare questa missione, mia madre sta ancora all’Ikea a cercare i cassetti giusti per svegliarmi, e non voglio stare con lei per nulla al mondo.
«Va bene… andiamo a vedere che razza di religione hanno fondato.»




nota:
Scusate scusate tanto nel prossimo capitolo vi arriverà l'Unione dei Moderati ve lo promettooooo 
Stavo cercando dei siti dove potevo "dettagliare" di più i miei personaggi, e ne ho trovato uno. Praticamente grazie ad esso potrei creare dei personaggi più grandi dei soliti sprite e con meno lavoro. Magari tra qualche capitolo vi farò vedere di cosa parlo

 
   
 
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