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Autore: Iuccy_97    09/09/2016    0 recensioni
[Di-Gata Defenders]
Alnar ha trovato qualcosa di speciale per Seth, Erik e Mel. Qualcosa che appartiene al loro passato, che li farà emozionare, piangere e ridere. Qualcosa che parla della loro amicizia, che parte da molto prima della loro nascita.
Song-fic tratta dalla canzone "Avrai" di Claudio Baglioni.
Genere: Fluff, Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Avrai sorrisi sul tuo viso come ad agosto grilli e stelle
Storie fotografate dentro un album rilegato in pelle
 
Alnar consegnò il pesante tomo a Seth, che lo fissò con uno strano sorriso sul volto, a metà tra il sorpreso e l’entusiasmo.
-Wow- balbettò, osservando lo spessore del mucchio di pagine ingiallite.
-Mi dispiace di averveli potuti dare solo ora. Ma sono stati conservati in questo monastero tutti questi anni, e durante le guerre non abbiamo potuto trovarli-
Mel annuì lentamente, osservando i vari album che stringeva tra le mani.
-È… strano- mormorò Erik –insomma… qua dentro ci sono le foto della nostra infanzia… prima di andare nel dojo-
-Con i nostri genitori- aggiunse la Maga, seguendo col dito le decorazioni di uno dei volumi.
-Direi di… dargli un occhiata- suggerì il leader, che non riusciva più a trattenersi.
 
Tuoni di aerei supersonici che fanno alzar la testa
E il buio all'alba che si fa d'argento alla finestra
 
Il rumore della stormer di Rion che si avvicinava risuonò tra i muri del dojo. Dopo poco infatti rientrò, e vide i suoi compagni immersi tra le pagine degli album, con le lacrime agli occhi.
Sospirò e andò a posizionarsi vicino ad Adam.
Questo era appoggiato alla parete con le braccia incrociate. Il più giovane capiva bene cosa passava per la testa del ladro: il suo passato non era molto chiaro e vedere i suoi amici che potevano guardare delle foto lo rendeva geloso.
-Ehi, andiamo a mangiare qualcosa?- gli propose, per allontanarlo da lì.
Adam annuì, seguendolo.
 
Avrai un telefono vicino che vuol dire già aspettare
 
Andarono in cucina e si sedettero di fronte ad una leggera merenda. Da dove era seduto il ladro poteva vedere il comunicatore a cui arrivavano le richieste di aiuto.
-Non mi spiacerebbe una piccola battaglia in questo momento, per scaricare la tensione- disse infine.
Rion scosse le spalle e diede gli ultimi morsi al suo panino.
Lui non aveva genitori da ricordare, ma avrebbe fatto qualunque cosa per farli dimenticare momentaneamente all’amico in quel momento così malinconico.
-Certo. Dammi ancora un attimo e poi possiamo andare ad allenarci-
 
Schiuma di cavalloni pazzi che s'inseguono nel mare
E pantaloni bianchi da tirare fuori che già estate
Un treno per l'America senza fermate
 
-Questa devi essere tu, Mel!- esclamò Seth, indicando una foto sull’album di suo padre.
Ritraeva due giovani donne con i rispettivi bambini in riva al mare. Dalla somiglianza, quella a destra era certamente Freya, la Maga. L’altra aveva gli stessi occhi di Seth.
La Maga si sporse verso l’amico, dondolando sulla sedia. Si trovò subito, vestita di bianco tra le braccia della madre, di pochi mesi più piccola del maschietto, già goffamente in piedi appoggiato alle ginocchia della mamma accovacciata.
-Avremmo appena un anno… dove siamo?-
Il leader estrasse la foto dalla busta e la voltò.
-Non c’è scritto nulla- mormorò scuotendo la testa, un po’ deluso.
 
Avrai due lacrime più dolci da seccare
 
-Kara…-sospirò Erik dall’altra parte del piccolo tavolo.
I due amici si voltarono verso di lui. Il ragazzo aveva tra le mani una foto sua da piccolo, con in braccio la sorellina appena nata. Una lacrima gli solcò il viso.
Mel gli prese la mano sinistra e gliela strinse, mentre Seth chinava il capo.
-Sapevo che alcune foto avrebbero potuto farvi male… ma ho preferito consegnarvele comunque- spiegò in tono di scuse Alnar, che continuava ad osservarli.
Erik deglutì e alzò la testa.
-Ha fatto benissimo professore. Grazie mille.-
Poi sorrise agli amici per rassicurarli di stare bene e ricominciò a sfogliare le pagine.
 
Un sole che si uccide e pescatori di telline
E neve di montagne e pioggia di colline
 
I ragazzi videro passare sotto i loro occhi vari episodi della vita dei loro genitori. Viaggi, missioni, luoghi che conoscevano anche loro e personaggi ormai vecchi e irriconoscibili o addirittura morti. C’erano foto di ogni genere, da quelle ufficiali a quelle più personali con la famiglia e gli amici.
 
Avrai un legnetto di cremino da succhiare
Avrai una donna acerba e un giovane dolore
 
-Siamo di nuovo noi!- esclamò Mel, porgendo una foto a Seth. Erano ritratti seduti su una panca, entrambi con i piedi a penzoloni, e con in mano un grosso gelato.
-Ma Erik non appare mai?- chiese il ragazzo, dopo aver restituito la foto all’amica.
-Dovrete aspettare ancora un po’- spiegò Alnar –Se non sbaglio quell’immagine è stata catturata il giorno della festa per la sua nascita. E poi voi due siete sempre stati inseparabili-
A quelle parole il leader avvampò e cercò di nascondersi tra le pagine dell’album dell’amica.
 
Viali di foglie in fiamme ad incendiarti il cuore
 
-Eccolo qui infatti- commentò, indicando una foto, per cambiare argomento.
Mel e sua mamma in un viale alberato che camminavano a fianco della carrozzina, spinta da Jelena.
-Già, sei molto piccolo- commentò la Maga, passando la foto al genietto, perché potessero osservarla insieme.
Intanto Seth tornò al suo posto e riprese a sfogliare l’album del padre.
 
Avrai una sedia per posarti e ore
Vuote come uova di cioccolato
Ed un amico che ti avrà deluso tradito ingannato
 
Gli capitò una foto che comprese solo con l’aiuto di Alnar, che si mise a elencargli tutte le persone ritratte.
Al centro, seduto a tavola, suo padre, con Seth piccolo a fianco, in piedi sulla sedia.
-Il primo a destra è Aron, il Cacciatore, come lo hai conosciuto tu. Poi alcuni dei capi dell’esercito. Gli ultimi siamo io, Yarik e Nazmul-
Il ragazzo restò a bocca aperta. Sembravano tutti così felici. Dopo pochi anni le cose si sarebbero completamente rovesciate. Nazmul avrebbe tradito tutti loro, rendendosi colpevole di una guerra e della morte di tante vite, comprese alcune delle presenti. Aron avrebbe tradito il suo onore e la sua posizione, decidendo di passare la vecchiaia in un violento e terribile gioco, che avrebbe coinvolto quello che allora era solo un bambino che non arrivava al tavolo.
Seth scosse la testa. Forse faceva davvero bene a non fidarsi molto delle persone. Bastava pensare a Lydia, Bracus, Kali, Brim, Sari o ancora più semplicemente ad Adam. Gli era davvero difficile accettare che qualcuno potesse entrare in contatto stretto con la squadra. Aveva già sbagliato troppe volte.
Sfiorò l’immagine del viso sorridente di suo padre. Lo sapeva già di essere circondato da traditori? Si sentiva minacciato come Seth stesso oppure no?
 
 
Avrai avrai avrai
Il tuo tempo per andar lontano
Camminerai dimenticando
Ti fermerai sognando
Avrai avrai avrai
La stessa mia triste speranza
E sentirai di non avere amato mai abbastanza
Se amore amore avrai
 
-Sembrano passati secoli da allora- commentò ad un certo punto Mel, chiudendo il primo dei numerosi album dei suoi genitori.
-Davvero. Sono successe così tante cose solo in questi due anni che… essere portati qui sembra una cosa così lontana- confermò Seth, annuendo –Ma ci pensate? Tutti quegli anni di allenamenti, e lo studio… tutto per diventare come loro…-
-Aspettate un attimo- lo interruppe Erik –Voi vi ricordate i vostri genitori?-
I due amici si guardarono titubanti.
-Più o meno- rispose infine la Maga –per lo meno, io ho un vago ricordo. Ma avevamo già cinque anni. Tu eri molto piccolo, non puoi ricordartelo-
-Mel ha ragione. Ricordo a malapena la vecchia squadra. Però benissimo i primi tempi al dojo. E ricordo che Kara piangeva spesso-
-È vero, hai ragione. Tu Erik invece eri molto noioso-disse la ragazza, scoppiando a ridere.
-Perché?- chiese confuso il genietto.
-Non lo so. Ma io e Seth ci nascondevamo da te perché non volevamo che giocassi con noi-
Il leader sorrise al pensiero:-Eravamo proprio cattivi-
-È una cosa normalissima ragazzi- intervenne Alnar, benevolo –Eravate più grandi e già indipendenti. Avete fatto lo stesso con Kara tutti e tre-
 
Avrai parole nuove da cercare quando viene sera
 
-Guardate! Qua siamo tutti e tre!- esclamò Erik, porgendo agli amici un’immagine. Erano ritratti coricati sul pavimento a pancia in giù, circondati da fogli e matite. Ognuno era alle prese con il proprio disegno. Il bambino dai capelli rossi, accanto a Mel aveva la lingua mezza di fuori e l’aria concentrata, mentre cercava di copiare gli altri due.
-Qui voi avevate appena iniziato a imparare a scrivere i primi sigilli- spiegò Alnar –Erik vi stava imitando. È poco prima dell’Incantesimo di prigionia-
Dall’altro lato del tavolo la Maga poté osservare la foto al contrario e riuscì a leggere il suo nome nell’incerta calligrafia infantile. Sorrise teneramente alla sua immagine da bambina.
 
E cento ponti da passare e far suonare la ringhiera
La prima sigaretta che ti fuma in bocca un po' di tosse
 
-Eccoci di nuovo. E qua avevamo combinato qualcosa- disse Seth, richiamando l’attenzione di Mel con una leggera gomitata.
Nella foto erano entrambi completamente sporchi di fango, e lui sorrideva, mostrando un buchino tra i denti. Lei invece era imbronciata e stava appoggiata alla parete con le braccia incrociate.
Di nuovo intervenne l’ologramma:-Sei sempre stato tu ad avere le idee, Seth. Ne combinavate di tutti i colori insieme, ma sempre dalla tua idea. Quando Melosa è stata troppo grande per seguirti hai trovato Erik. E insieme voi due maschietti eravate anche peggio, se possibile. Ma si parla già di quando eravate nel Dojo di Sumos-
Erik scoppiò a ridere:-È vero, mi ricordo che facevamo sempre i dispetti a Mel-
La Maga li fulminò.
-Vi odiavo. E non vedevo l’ora che Kara crescesse per avere un amica femmina della mia età-
I ragazzi risero.
 
Natale di agrifoglio e candeline rosse
 
-E questa?- chiese Mel dopo un po’, con un misto di divertimento e curiosità nella voce.
Erk e Seth si sporsero verso di lei.
La foto era stata scattata probabilmente durante le feste, e ritraeva i cinque vecchi Defender con i rispettii figli. Questi erano stati vestiti tutti di rosso ed era evidente che non avessero apprezzato. Nemeno Kara, pur avendo pochi mesi, che stava succhiandosi la manica del maglioncino, accoccolata tra le braccia di Jelena.
I tre più grandi erano in piedi in prima fila, affiancati, e facevano le boccacce all’obbiettivo.
I loro genitori sembravano sereni e felici, circondati dalle famiglie e dai compagni.
 
Avrai un lavoro da sudare
Mattini fradici di brividi e rugiada

Improvvisamente, Alnar provò a nascondere una risatina.
-Cosa hai visto?- gli chiese Seth voltandosi a guardarlo, divertito dal fatto che il loro professore si fosse lasciato andare in quel modo.
-La foto che sporge dall’album azzurro…-
L’ologramma indicò un punto sul tavolo.
-Quello forse ve lo ricordate-
Erik estrasse l’immagine che era rimasta pizzicata tra le pagine ingiallite e la fissò. Raffigurava Garon e una piccola Melosa in giardino, tutti e due imbacuccati per proteggersi dal freddo. L’uomo si reggeva ad un rastrello.
La ragazza si guardò, ma scosse la testa.
-Non mi viene in mente nulla-
-Per un periodo Garon e Jelena hanno avuto l’idea di coltivare un piccolo orto nel dojo. A lei piaceva prendersi cura delle piante, mentre lui la vedeva più come un’attività educativa per insegnarvi ad essere responsbili- spiegò Alnar.
-A mia mamma piacevano i fiori?- chiese Erik.
-Già, e non solo. La natura in generale. Kara ha preso da lei questa passione, probabilmente. Comunque, Garon aveva pensato di portarvi spesso nell’orto, senza pensare tanto al fatto che i ritmi della terra non sono gli stessi dei bambini. Una volta, Mel, ti ha svegliato presto per portarti a vedere come potava. Le vostre madri hanno poi deciso che non era un attività per voi-
-Magari a Kara sarebbe piaciuto avere un piccolo orto…- sussurò Erik.
 
Giochi elettronici e sassi per la strada
 
-Qua stiamo giocando in un cortile- disse Seth, indicando una foto –Cos’è questo, professore? Il dojo di Alta-mur?-
-Sì, all’epoca c’erano degli alberi che costeggiavano la struttura, per questo non la vedi bene-
Erik guardò l’immagine: era posto tutto a destra, dietro una riga bianca tracciata col gessetto, che fissava l’obbiettivo.  Accanto a lui, Mel stava urlando qualcosa con la bocca spalancata, probabilmente a Seth, catturato con entrambe le gambe staccate da terra durante un salto.
-Chi ha fatto la foto ha proprio colto l’attimo- commentò il genietto, passando la foto dall’altra parte del tavolo.
-Penso fosse tuo padre- suggerì Mel, indicando sullo sfondo, in lontananza, tutti gli altri genitori.
 
Avrai ricordi ombrelli e chiavi da scordare
Avrai carezze per parlare con I cani
 
Melosa continuò a sfogliare l’album di sua madre, finche vide un immagine che trovò molto toccante. Lei e sua mamma, con Graecor tra le due. Lei stessa da piccola stava abbracciando il guardiano, schiacciando la sua guancia sinistra contro il suo petto. Sua madre guardava a chi aveva scattato la foto con un espressione serena sul volto.
Inconsciamente, la Maga portò una mano all’amuleto azzurro e lo accarezzò lentamente.
Pensò a come fosse bello avere comunque quel piccolo pezzo di sua madre con sé sempre. Pensando alla fatica che avevano dovuto fare Omniaxor e Seth per riavvicinarsi, si sentiva fortunata per aver avuto Graecor da sempre al suo fianco. Non solo era un grande amico, ma anche un forte legame con il suo passato e la sua famiglia.
 
E sarà sempre di domenica domani
E avrai discorsi chiusi dentro e mani
Che frugano le tasche della vita
 
Seth alzò gli occhi dal tomo che aveva tra le mani e guardò i due amici, a loro volta immersi nelle pagine polverose.
Era un momento stranissimo. Non era tipo da lasciarsi andare a lacrime o discorsi sdolcinati, ma vederli davanti a sé, senza alcuna preoccupazione per l’imminente futuro, lo rendeva estremamente felice. Si rendeva conto che alla loro felicità mancava Kara, che non erano più i quattro bambinetti che apparivano nelle foto. Ora avevano due nuovi grandi e veri amici ed erano persone ormai cresciute. Però averli lì a condividere quel momento meraviglioso della riscoperta della loro infanzia lo rendeva incredibilmente felice e orgoglioso di loro.
 
Ed una radio per sentire che la guerra è finita
 
Rion e Adam tornarono dalla loro piccola battaglia Di-Gata. Li sentirono avvicinarsi tra le risate divertite e stanche, e Mel fu felice di vedere che il ladro aveva perso un po’ di malinconia.
-Allora, che si dice?- esordì questo, entrando nella stanza.
Poi guardò gli occhi emozionati degli amici e si zittì.
 
Avrai avrai avrai
Il tuo tempo per andar lontano
Camminerai dimenticando ti fermerai sognando
 
-Abbiamo passato così tanto tempo senza pensare a noi stessi e al nostro passato… è stato bello fermarci e ricordare chi siamo- commentò Seth, alzandosi in piedi e guardando Adam negli occhi.
Rion fissava i tre amici confuso. Erik aveva gli occhi arrossati, Mel era visibilmente emozionata e si strofinava le mani sudate sui pantaloni.
 
Avrai avrai avrai
La stessa mia triste speranza
E sentirai di non avere amato mai abbastanza
Se amore amore amore avrai
 
-Andiamo adesso- mormorò Erik, guardando l’ora –avrete fame, ed è passata da un pezzo l’ora di cena. Strano che Seth non si sia ancora lamentato-
Scoppiarono tutti a ridere. Poi Adam e Rion, ancora sulla porta, si voltarono per andare in cucina.
I tre Defender rimasti si guardarono e si strinsero in un abbraccio. Restarono così qualche secondo, senza dirsi nulla. Poi lentamente si divisero e si guardarono negli occhi, sorridendo.
-Dai, lo dico io- mormorò infine Mel, alzando gli occhi al cielo –Vi voglio bene, ragazzi-
I due le schioccarono due affettuosi baci sulle guance, stringendola tra di loro.
-Anche noi, Mel- le disse Seth.
I ragazzi si diedero una virile pacca sulla spalla, il loro massimo gesto d’affetto, sotto gli occhi umidi della Maga, felice e rilassata tra le braccia dei suoi due migliori amici.
 
 
Angolo autrice:
Buongiorno! Sono tornata! :)
E coi Di-Gata Defenders! I miei unici e grandi amori <3
Scusate la lunga assenza, ma ho iniziato le vacanze oggi… ieri ho dato il test di ingresso alla facoltà di architettura e fino al quattro mi godo la mia libertà.
Ma passiamo alla storia. La canzone è “Avrai” di Claudio Baglioni, che cade a pennello con il contesto, in quanto è quella che ha composto per la nascita del figlio. Il mio obbiettivo era di darvi un piccolo momento di tenerezza tra i tre difensori “anziani”. Insomma, nessuno si è mai soffermato a pensare a come sia stata la loro vita prima della serie. E mi piace l’idea che loro possano ricordare la loro infanzia e avere un po’ di tempo per loro e per riflettere sulla loro amicizia.
 
Seth e Mel: a parte il fatto che secondo me sono la coppia della serie e che li shippo all’inverosimile, dobbiamo accettare che sono quelli che più di tutti sono cresciuti insieme. Erik ha tre anni in meno e Kara cinque, è normale che la loro amicizia sia più forte, perché nata prima, anche se non disdegnano gli altri due. Semplicemente hanno attraversato anche loro quella fase in cui i bambini piccoli sono solo una seccatura da evitare il più possibile, il che li può aver allontanati un po’ dal genietto.
Sempre secondo la logica infantile è probabile che anche loro due si siano allontanati intorno ai sette anni, quando i maschi hanno il periodo mamma-mia-che-schifo-le-femmine e le femmine quello uomini-stateci-lontani-voi-e-la-vostra-stupidità. Seth e Mel sono stati compagni di avventure da piccoli piccoli, e si sono riavvicinati intorno ai dieci/dodici anni.
 
Seth e Erik: la loro vera amicizia è nata secondo me intorno ai sette anni di Seth, quando ha iniziato a staccarsi da Mel, perché lei sta iniziando a diventare una ragazzina. E quindi ha bisogno di un nuovo compagno di monellerie. Ammettiamo che Seth sia stato un po’ egoista in questo periodo: ha a disposizione un bambino che non desidera altro che diventare suo amici per non essere tagliato fuori e lo ammaestra per usarlo come complice nelle sue malefatte. Lo avrei fatto pure io. Poi ovviamente, questo rapporto si è evoluto, passando da capo-discepolo a una grande amicizia. Penso che il vero punto di svolta si abbia intorno ai tredici anni di Erik, quando ci si rende conto che lui è davvero un piccolo genio. È un campo in cui Seth non ha nessuna possibilità di batterlo, e segna le vera e propria fine della sua piccola sovranità. Inoltre, un’amicizia di questo tipo con bambini di diversa età si può avere solo dopo i tredici/quattordici anni, quando il più piccolo dei due raggiunge una certa maturità che gli permette di parlare da pari con l’altro.
 
Erik e Mel: penso che siano i due che hanno condiviso di meno durante l’infanzia, un po’ per la differenza di età, un po’ per il fatto di essere di sesso opposto. Tutto ciò li proietta in due modi di pensare e di crescere completamente diversi. Anche loro però avranno avuto i loro momenti. Le rispettive mamme erano anche le due uniche donne della squadra, quindi avrebbe senso che passassero molto tempo insieme e che si aiutassero nella gestione dei figli.
 
Kara: di lei non si può dire molto prima dell’incantesimo di prigionia: è nata pochi mesi prima, se i miei conti non sono sbagliati. Nella prima stagione lei ha dodici anni e l’ultimo ciclo di incantesimo è di dodici anni. Questo lascia poco margine per farla vivere qualche evento particolare con la sua famiglia. L’ho citata soprattutto in relazione ad Erik, che secondo me ha sviluppato la sua apprensione da fratello maggiore intorno agli otto anni, quando si è effettivamente reso conto che lei era tutto ciò che potesse considerare ancora famiglia nel senso stretto del termine.
 
Aaron, Freya, Garon Prime, Jelena, Horace: secondo me erano grandissimi amici, oltre che compagni di squadra. Me li immagino passare pomeriggi e feste insieme come un normalissimo gruppo di amici. Per questo Erik, Seth e Mel hanno così tante foto in comune: sono cresciuti insieme già prima di nascondersi nel dojo. Anche perché chi avrebbe potuto scattare loro delle foto dopo? Erano solo loro quattro con Alnar, che è incorporeo. La vedo un po’ difficile far prendere in mano una macchina fotografica ad un ologramma.
Ho immaginato che la mamma di Seth fosse presente. Anche se non si sa bene chi sia, deve essere spuntato fuori da qualche parte, no? Per almeno un certo periodo deve aver condiviso qualcosa con il gruppo di Defenders.
 
Spero che la storia vi sia piaciuta, lasciate una piccola recensione!
Arriverò al più presto con un bel blocco di long sui defenders… tenetevi pronti! :)
Saluti!!
   
 
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