Serie TV > Squadra Speciale Cobra 11
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Autore: ChiaraBJ    10/09/2016    2 recensioni
Kim Kruger affida un nuovo incarico a Semir e a Ben: insegneranno tecniche di sopravvivenza ad una classe di una scuola media in un campeggio ai piedi dell’altopiano dell’Eifel. Mentre stanno svolgendo questo insolito incarico, Livyana scompare. Nel cercare la ragazzina Ben incontrerà un uomo all’apparenza innocuo, purtroppo sarà l’inizio di un incubo…
Questa storia fa parte della serie ‘Legami speciali ed indissolubili’.
Consigliata, ma non indispensabile la lettura delle storie precedenti.
Genere: Angst, Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ben Jager, Nuovo personaggio, Semir Gerkan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Legami speciali ed indissolubili'
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Un nuovo incarico.

Era uno stupendo giorno d’inizio estate, il cielo era limpido, sgombro da ogni nuvola e il sole, alle otto di mattina era già sorto illuminando tutta la città di Colonia .
E per i due ispettori dell’autostradale, Semir Gerkhan e Ben Jager, stava iniziando l’ennesima giornata di lavoro.
Semir a bordo della sua BMW si era svegliato piuttosto allegro, aveva fatto colazione con la sua famiglia, salutato Andrea, accompagnato allo scuolabus le figlie per il loro ultimo giorno di scuola ed ora stava andando a prendere il suo collega.
Assieme avrebbero fatto un altro spuntino e poi via a pattugliare le autostrade macinando chilometri accompagnati dal tipico odore dell’asfalto e della benzina.
Ben lo aspettava già sul marciapiede sotto casa sua.
Da quando aveva avuto in affido Livyana il giovane non poltriva a letto come una volta anche perché la piccola aveva una sua sveglia personale nel caso quella di Ben non suonasse o il giovane ispettore dopo averla sentita e spenta non si fosse alzato dal letto.
Il ragazzo quindi si era alzato presto e come ogni mattina da quasi due anni aveva preparato la colazione per sé e per la ragazzina.
Livyana poi aveva preso l’autobus ed era andata a scuola.
Ben stava sbuffando impaziente in attesa del suo socio quando il cellulare suonò.
Senza guardare il display rispose.
“Ehi socio sei in ritardo! Stai ancora festeggiando l’anniversario con Andrea? Mi hai telefonato per dirmi che non vieni?  Posso immaginare…le bambine sono a scuola…inventerai che sei vecchio, la cervicale, la schiena che ha bisogno di massaggi…devo coprirti con la Kruger?” proseguì malizioso.
“Come scusi???”
“Ops…” Ben divenne rosso in viso.
 “Buongiorno capo” esordì il giovane imbarazzatissimo.
“Salve Jager” rispose al saluto Kim Kruger non facendo più di tanto caso alla gaffe del suo ispettore “C’è stato un cambio di programma…lei e Gerkhan venite subito in ufficio: devo affidarvi un nuovo incarico”
“Agli ordini capo” rispose il giovane ispettore “Appena Semir arriva ci precipitiamo da lei…”
“Vi concedo la colazione… così sarete più dolci…” continuò con tono quasi divertito, Kim.
“Temo di non capire” replicò Ben aggrottando la fronte.
“Non si preoccupi…capirà in seguito”

Appena conclusa la telefonata in lontananza comparve la sagoma grigia dell’auto di Semir.
“Il signore ha chiamato un taxi?” scherzò Semir.
“Sì grazie molto gentile, andiamo a fare incetta di zuccheri…cambio di programma, la Kruger ci vuole nel suo ufficio” lo informò tutto d’un fiato Ben.
“Che hai combinato stavolta, hai distrutto la macchina e io non ne sono a conoscenza?” chiese aggrottando la fronte Semir.
“Perché dovrei aver fatto qualcosa che non va? E non ho distrutto nessun’auto! E scusa non potrebbe essere che sia tu quello che…” ma fu interrotto da Semir.
“Io sono riflessivo, posato e razionale…al contrario di te che sei impulsivo e…”
“Uff…la solita solfa” sbottò Ben “Comunque non penso sia per una ramanzina, la Kruger era, come dire rilassata e direi anche divertita…”
“Pensi a una punizione…esemplare o...riabilitativa? Non mi va d’insegnare ancora scuola guida ad una scolaresca di mocciosi, e nemmeno di fare nuovamente il ‘saggio gufo ’ odio indossare la divisa, la cravatta…mi sento già mancare l’aria solo al pensiero” chiosò Semir mettendosi le mani sul collo e facendo finta di soffocare.
“Spererei di no, quella volta sono stato rapito e torturato…” ricordò Ben con un leggero brivido alla schiena.
I due ispettori arrivarono al loro bar preferito, fecero colazione e dopo venti minuti entrarono alla sede della CID.

I due vennero accolti dagli sguardi divertiti dei colleghi, passarono davanti alla scrivania di Susanne che non riuscì a restare seria al loro passaggio. 
Ben quindi gli si parò davanti rivolgendole la parola.
“Tu sai, anzi voi tutti, sapete già quello che deve dirci il capo vero?” chiese con fare indagatore.
“Certo che lo sa, non vedi le facce dei colleghi” proferì Semir “Vieni andiamo dal capo, vediamo di che morte dobbiamo morire”
I due poliziotti bussarono alla porta dell’ufficio di Kim e dopo aver atteso il permesso di entrare si accomodarono davanti alla sua enorme scrivania.
Kim Kruger aveva l’aria serena, rilassata, e questo atteggiamento fu valutato in maniera molto positiva dai due ispettori, almeno che non fosse la quiete prima della tempesta.
“Bene signori” esordì il capo affabile “Devo affidarvi un compito di enorme responsabilità”
Ben e Semir si guardarono compiaciuti, forse su di loro non si sarebbe abbattuta nessuna tempesta, poi tornarono a guardare il loro capo.
“Dunque come ben sapete tra le mie innumerevoli amicizie posso annoverare anche la direttrice della scuola secondaria frequentata, guarda caso da sua figlia” e indicò Semir “ E dalla ragazzina che lei, Jager, ha avuto in affido un paio d’anni fa…”
“Sì certo Livyana e Aida frequentano non solo la stessa scuola, sono anche in classe assieme…” confermò Semir.
“Bene allora ho fatto bene a confermare la vostra disponibilità” e un enorme sorrisone si stampò sul volto della donna.
Ben si avvicinò al socio e anche se riteneva la cosa piuttosto maleducata disse all’orecchio del partner “Questa cosa mi sa di fregatura”
Semir annuì poi si rivolse di nuovo a Kim.
“Di che si tratta precisamente”
“La direttrice è anche un capo scout, quindi amante della natura, della vita all’aria aperta, le notti in tenda, dell’avventura…mi ha chiesto una piccola collaborazione”
“Quindi non dovremmo insegnare ancora educazione stradale, giusto?” chiese Ben alzando un sopracciglio.
“No niente educazione stradale, ma qualcosa in cui sicuramente voi due siete più idonei a svolgere ed insegnare …tecniche di sopravvivenza!”
“Cosa???” fecero all’unisono i due ispettori
“Sì avete capito benissimo” confermò Kim “Da sabato farete alcuni giorni di campeggio in un camposcuola ai piedi dell’altopiano dell’Eifel di proprietà dell’istituto che frequentano le vostre ragazze…vi divertirete…e poi nel gruppo scelto per fare questa esperienza ci saranno anche le vostre ‘figlie’…non potete dire di no, anzi siete obbligati a dire di sì, ho già dato alla coordinatrice la vostra piena collaborazione. So che le vostre ragazze hanno raccontato in alcuni temi le vostre …imprese e quindi…di fatto siete le persone più adatte”

Dopo alcuni minuti i due ispettori erano di pattuglia sulle autostrade di Colonia.
Ben era scioccato, sembrava non trovare pace.
“Ma stai fermo sì o no? “sbottò Semir “Sembra che ti abbia morso una tarantola!”
“Ma ti rendi conto di quello che ci ha appena chiesto la Kruger? Non mi va di fare ancora da baby-sitter ad una scolaresca di mocciosi…” sbuffò Ben.
“Guarda che tra i suddetti mocciosi ci sono anche Aida e Livyana…” lo ragguagliò Semir.
“E va bene, ma due è un conto…quindici sono troppi…e sicuramente anche per te. A me piace il campeggio, con Livyana ci vado spesso, qualche volta porto pure Aida, ci arrampichiamo…”
“Dai vedrai sarà una passeggiata e ci divertiremo, basta solo che rispolveriamo il ‘Manuale delle Giovani Marmotte’ “
“Il che?” Ben guardò il socio esterrefatto.
“Ma sì dai …non ti ricordi? Qui, Quo, Qua e il Gran Mogol”
Semir guardò Ben con un sorriso enorme, in fondo Semir era felice di quella missione un po’ inusuale, al contrario di Ben, ma il ragazzo assecondò il suo partner, in fondo cosa poteva accadere di spiacevole?
“Okay ‘Gran Mogol” lo canzonò Ben “Ci divertiremo in mezzo a una banda di mocciosi che avranno paura di ragni, insetti e di tutto ciò che ha più di due zampe, vedranno occhi rossi e assassini tra i rami degli alberi, di notte ci terranno svegli perché fuori dalle tende ci sono i lupi mannari in agguato pronti a sbranarli…”
“Naaaaa” lo rassicurò Semir “Se non dormiranno sarà perché Aida racconterà loro di quando Mahler ti ha rapito e seppellito vivo…”
Ben annuì, in fondo non gli dispiaceva andare un po’ in campeggio, anche se in compagnia di una banda di ragazzini di città. Quello che invece i due ispettori dell’autostradale non immaginavano ancora era che quella gita si sarebbe trasformata in un’avventura indimenticabile. Nel bene no, nel male decisamente sì.
 
Ho deciso di ripubblicare questo capitolo essendo il primo non più visibile, a breve pubblicherò il secondo. CBJ.

Angolino Musicale: Luciano Ligabue ‘Cosa vuoi che sia’
Per ascoltarlo: https://www.youtube.com/watch?v=zd0RXi0QaKc
Gli occhi fanno quel che possono Niente meno e niente più Tutto quello che non vedono È perché non vuoi vederlo tu Cosa vuoi che sia Passa tutto quanto Solo un po' di tempo e ci riderai su Cosa vuoi che sia Ci sei solo dentro…


 

 
  
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