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Autore: Diamont Duchess    11/09/2016    1 recensioni
[...] Il futuro era distrutto, il tempo si sfaldava sotto gli occhi attoniti di Whis. A questo aveva portato l'odio ed il risentimento?
Quanta rabbia potevano covare quei due esseri che non potevano essere classificati in altro modo che bestie?

Il futuro ormai è in balia di Black e Zamasu. Nessuno dei Saiyan è riuscito a fermare la loro folle pazzia. L'intervento di Whis e Beerus sarà inevitabile. ( Attenzione : può contenere Spoiler sulle ultime puntate di Dragon Ball Super )
Genere: Introspettivo, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Goku, Lord Bills, Trunks, Vegeta, Whis
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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" Non possiamo più tollerare che il tempo venga distrutto, qualche squilibrio ancora e dovremo attendere solamente il collasso dell'universo. "
Aveva parlato chiaro Whis , seduto tra il Dio della Distruzione Beerus e il giovane Kaioshin il cui volto pareva essere più cadaverico più ci si addentrava in quella tematica delicata.
Era compito dei Dei, non degli uomini, risolvere questo dilemma; il flusso del tempo iniziava ad essere compromesso ed in qualsiasi modo si sarebbe dovuto evitare l'intervento di Zeno-sama.
L'ingresso di Zeno in una simile questione avrebbe comportato altri problemi, Whis aveva vagliato anche quella ipotesi opportunamente scartata dal suo veloce intelletto.
Vegeta, Goku e Trunks parevano privati di parole, aveva conosciuto la reale forza e pericolosità di Black e Zamasu; non sarebbero mai stati capaci di combattere contro una divinità al pari di Zamasu soprattutto se spalleggiato da Black come si era evidenziato dal racconto dei tre stremati Saiyan. Whis aveva potuto constare /con un certo grado di apprensione/ la ferita inferta al petto di Vegeta, proprio il principe, uno dei più valori era perito con estrema velocità sotto la forza di Black. Difendere l'Universo era compito delle divinità sedute una affianco all'altra, non avrebbe accettato che quella situazione si protraesse ancora.
" Lei, Whis-sama, può realmente fermare la furia di quei due pazzi?" la voce di Trunks si era levata su dal silenzio generale che era seguito alle frasi di Whis, adesso lo stesso si rivolgeva seriamente al ragazzo orfano verso il quale provava una sincera compassione.
Aveva realmente perso tutto, non gli rimaneva che la speranza si sussurrava mentre schiariva la gola dopo un sorso d'acqua.
" Io no, ma se uniamo le forze forse ci sarà una speranza..." 
" Whis, basterò solamente io! Quell'essere ha ucciso il me stesso di quella linea temporale, è una questione personale. " proruppe nelle parole di Whis la voce ancora più tonante quanto superba del Dio della Distruzione che sfidava ora il proprio maestro ed attendente con lo sguardo. Si conosceva da troppi anni per mettere che l'altro andasse ad affrontare una situazione da solo, questa non sarebbe stata l'eccezione che confermava la regola.
" Beerus-sama, posso comprendere la questione personale di rivalsa " aggiunse in fretta Whis mentre poteva avvertire gli occhi dei presenti addosso il che provocava nell'alieno azzurro un certo imbarazzo " ma andare da solo equivarrebbe ad un suicidio. Non dico che non potrebbe farcela, ma l'unione fa la forza come dicono i terresti! "
Whis conosceva bene il suo allievo, desiderava mostrarsi degno del suo grado, combattere e diventare ancora più forte ed importante presso gli Universi, ma qui non era solo questa questione ad essere vagliata; c'era dell'altro e Whis lo sapeva bene.
Non aveva tollerato che il se stesso del futuro fosse morto così stupidamente, doveva forse tenere alto il nome che portava.
" Quanto sei noioso, Whis. "
" Beerus-sama, avremo bisogno dell'aiuto di tutti. Signora Bulma, cerchi di rimettere in sesto suo marito, avremo bisogno anche del suo aiuto , Signor Vegeta. "
Un sorriso appariva sulle labbra viola della divinità azzurra, amava l'Universo e la vita che esso trasudava in ogni manifestazione, non avrebbe permesso che i piani folli di Zamasu avessero compimento.

[...]

Il futuro era distrutto, il tempo si sfaldava sotto gli occhi attoniti di Whis. A questo aveva portato l'odio ed il risentimento?
Quanta rabbia potevano covare quei due esseri che non potevano essere classificati in altro modo che bestie?
Non fu difficile percepire la loro aura che velocemente si avvicinava verso la base prescelta per lo scontro.
Alle spalle, Whis aveva potuto constare /con una nota di sconforto/ l'edificio della Caspule Corp. completamente distrutto.
Cosa rimaneva dell'Umanità?
Cosa rimaneva della Vita in questo tempo?
La morte aveva un volto, anzi due.
Beerus fu il primo a riconoscere le due sagome avvolte da una fitta nube, apparvero come divinità redentrici, altro non erano che pazzi.
Da quanto tempo non combatteva seriamente?
Non ricordava nemmeno l'ultima volta che aveva sfidato qualcuno, non reputava seri combattimenti quelli avvenuti con Beerus anni prima, solamente allenamenti.
" Un piacere vedere che delle finte divinità sono venute a trovarci. Non siete degni del titolo che portate, voi che vi mischiate con gli umani, razza inferiore."
La presentazione di Zamasu fu tetra quanto il suo accompagnatore alla sua sinistra, già precedentemente conosciuto, il cui ghigno sadico non faceva che preoccupare i presenti.
Black fece un delicato inchino ai presenti osservando Vegeta ancora vivo e vegeto non poté non trattenere una cristallina risata.
" Principe, non hai ancora imparato la lezione?"
" Prima la imparerai tu, bastardo." già pronto ad attaccare, spiccare il volto, Vegeta venne fermato da un gesto netto della mano di Whis, non sarebbe servito ora attaccarlo : avrebbero perso subito.
" Zamasu, noi siamo divinità per diritto di nascita, non di acquisizione come te. " Beerus fece sentire maggiormente la sua presenza iniziando a riscaldare i muscoli pronto allo scontro che sarebbe potuto essere fatale per uno dei contendenti.
" E' più degno chi si conquista il trono, non chi per diritto di successione è issato sopra senza alcun ragione " la risposta di Zamasu colorì le gote del gatto antropomorfo, come si permetteva di parlare così al Dio della Distruzione?!
Whis tirò un profondo respiro, la presenza del Kaioshin sarebbe stata inutile quanto pericolosa dato che la sua esistenza è legata a quella di Beerus. Avrebbero facilmente avuto la meglio su giovane Kaioshin e sarebbe stata la fine anche di Beerus.
Al pensiero Whis /generalmente calmo/ strinse con forza il bastone, simbolo caratterizzate del suo operato.
Dopo anni sarebbe tornato a combattere per l'Universo e per salvare ciò che conosceva, da sempre.

[...]

Non aveva previsto la potenza di un Dio che si definiva immortale.
Non aveva immaginato che quella forza, unita a quella della sua copia malvagia, potesse avere la meglio sul suo potere definito immenso e privo di misura. Aveva visto cadere i suoi Saiyan senza poter arrestare il loro destino. Aveva raggiunto e superato l'essenza del divino, ma erano caduti sotto le mani spietate dei due esseri privi di umanità e di anima. Niente aveva fermato Black nell'infliggere il suo vaticinio sugli odiati Saiyan ora distesi privi di forze e sangue.
I migliori combattenti dell'Universo ridotti ad ombre.
Gemiti si alzavano dalle bocche dei Saiyan in basso, Whis non avrebbe potuto porre fine alle sofferenze dei tre con i suoi poteri, abbassare la guardi poteva rivelarsi fatale.
Zamasu attaccava senza pensare, il corpo sciolto da pensieri, maledettamente veloce.
Non era complesso schivare i suoi attacchi, ma la velocità con la quale rigenerava il corpo percosso dagli attacchi della divinità azzurra era impressionante. Sorrideva sempre di più il folle Zamasu mentre gli occhi si coloravano di follia omicida.
Si scagliava con maggior impeto, Whis sembrava vacillare.
" Lei non è degno degli abiti che porta e della posizione che riveste nell'Universo! " aveva urlato Zamasu mentre caricava un fascio d'energia pronto a colpire Whis in pieno petto.
Troppo tardi : l'alieno azzurro aveva fermato quella mano agguantando il polso con tutta la forza che possedeva e portando di conseguenza Zamasu a scaricare l'onda nel palmo.
" Non mi dica cosa sono, chi sono. Non ho bisogno di un Dio dell'ultima ora per ricordarmi la mia posizione. "
Fece compiere al polso una torsione spedendo Zamasu verso il basso, un polverone alto accompagnò la sua caduta.
Whis ora controllava il suo allievo fronteggiare Black.
Sembrava in difficoltà?
Gli occhi lilla di Whis seguivano con troppa attenzione lo scontro tra Black e Beerus, non si era accorto di Zamasu, dei suoi rapidi movimenti. Quando realizzò, ebbe solamente il tempo di frapporsi fra la schiena di Beerus e l'onda rossa scagliata con forza diretta al Dio della Distruzione. Inutile deviarla, l'onda veniva caricata dalle mani di Zamasu che folle rideva compiaciuto di aver bloccato il suo sfidate. Whis spinse avanti tenendo orizzontalmente il proprio bastone. Non sarebbe morto, non avrebbe permesso a nessuno di giocare con la vita del suo Dio della Distruzione.
Il suo compito era proteggerlo anche a costo della vita. 
Non avrebbe fallito. L'Universo gravava sulle spalle di entrambi.

 

   
 
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