Anime & Manga > Tokyo Ghoul
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Autore: Bathin Raksha Dolorosa    12/09/2016    0 recensioni
Le bambole di porcellana sono belle quanto terrificanti per alcune persone, molti pensano che queste possano in qualche modo prendere vita e muoversi per le stanze con le loro piccole gambette fragili.
Il negozio di Saiko Shinzō è proprio uno di questi! Lei ed un misterioso bambolaio costruiscono e vendono bambole di porcellana nella tredicesima circoscrizione di Tokyo; il materiale di cui sono composte però rimane un segreto che sarebbe meglio restasse celato.
Genere: Angst, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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  -Possiamo salire a casa mia se vuoi...- disse una suadente voce femminile stretta stretta al braccio di un uomo non del tutto sobrio, distinto... con un soprabito bianco.
L’uomo arrossì all’idea, una bella ragazza incontrata in un chiosco di ramen con cui aveva scambiato cibo, chiacchiere e sakè gli aveva chiesto di passare la notte con lei, quasi non ci credeva... avrebbe concluso qualcosa dopo? O sarebbe crollato in preda ai fumi dell’alcool.
-Eccoci!- esultò lei.
Lui alzò gli occhi vedendo la porta di un appartamento aperta, certo che erano stati veloci...
-Ah dimenticavo! Vivo con mio fratello gemello, spero non sia un problema!- la ragazza si levò le scarpe girandosi poi verso l’uomo che goffamente tentava di levarsi le scarpe da ufficio.
-Che?... uh?... n..no... nessun problema... credo...- una volta levate, la seguì per mano verso le porte delle stanze.
-Tanto lui sta sempre chiuso in camera a dormire, esce solo all’occorrenza, quando ha fame-
-Wow... che razza di hikikomori- ridacchiò l’uomo, troppo brillo per notare l’occhiataccia della giovane.
Lo sconosciuto ridacchiò di nuovo guardando distrattamente la piccola casa, poi si ritrovò nel bagno che squadrò con aria perplessa.
-Eh?... che... ci facciamo qui...-
-Scusami, ma la stanza da letto è una sola e noi dobbiamo accontentarci della vasca da bagno!- esultò la ragazza con un dolce sorriso, a lui questo non andò molto a genio, ma se una bella ragazza lo invitava in casa con intenzione di andare al sodo, perché non accettare? Ma piuttosto, era stato in sua compagnia tutta la sera, perché era così pimpante?... sembrava quasi sobria.
Senza contare che poi, si era tolta scarpe e soprabito, perché teneva ancora su i guanti? Anzi, perché li ha tenuti su tutta la serata?
Ad ogni modo decise che non ci voleva pensare... per una nottata non sarebbe successo nulla, si spogliò almeno del soprabito ed i pantaloni, aspettando la ragazza nella vasca a luce spenta con la luna che filtrava dalla finestra.
Qualche minuto dopo una dolce figura entrò nel bagno con una silhouette sinuosa ed un passo incerto, quasi meccanico... entrò nella vasca accolta dalle mani dell’uomo dritte verso il suo petto che però vennero spostate malamente sulle proprie natiche.
-Oh...oh.. ti piace farlo strano... va bene...- sorrise l’uomo lasciando alla figura i propri spazi e senza toccarla più di tanto, godendosi quella notte di sesso spinto.
Stava andando tutto bene, il suo interno era caldo e morbido... così stretto e piacevole, non resistette alla tentazione del suo morbido seno e la sua-...
L’uomo sussultò visibilmente scosso, senza rallentare le spinte o addirittura fermarsi; quella figura non aveva un seno ed in quel momento sembrava già più propensa a farsi toccare rispetto a prima, sgranò gli occhi cercando di focalizzare l’attenzione sull’aspetto del ragazzo che pareva si stesse scopando, toccò la sua erezione calda ed umida ascoltando i gemiti soavi che uscivano dalla sua candida bocca... che cosa stava succedendo?
Poi vide quell’ occhio rosso, quell’ occhio tinto di sangue che conosceva fin troppo bene... realizzò solo in quel momento il comportamento euforico della ragazza di prima, la sua sobrietà... non si era ancora spiegato come mai avesse mangiato con lui tutto quel cibo, ma perché pensarci?... quel Ghoul lo stava già avviluppando per ridurlo a pezzi con foga ed ingordigia.
E con ancora più ritardo... realizzò che la presenza di un solo occhio rosso era inusuale per un Ghoul.
La creatura gli premette la mano contro la bocca perché non urlasse e facesse il minimo rumore, la prima cosa che gli addentò fu la gola sbarbata facendosi poi strada coi denti fino a decapitarlo... amava ogni cellula del suo essere, amava adescare il proprio cibo o farlo fare a sua sorella quando troppo pigro, amava condividere con lei parte della carne sebbene fosse un comune essere umano e soprattutto... amava tutti quei manicaretti che gli preparava con la carne delle loro vittime.
Amava la sua vita.
La ragazza era rimasta per tutto il tempo in salotto a spulciare gli averi sottratti al povero sconosciuto, appena però sentì il caffè salire e la teiera fischiare si alzò di corsa andando a preparare un caffè ed un the, tenendo ancora il portafoglio dell’uomo in mano.
In quel momento il fratello uscì dal bagno, era coperto totalmente di sangue e sembrava sentirsi a suo agio da nudo...
-Oh... caffè... buono...- a passo quasi da pinguino strisciò verso la tazzona di caffè prendendola tra le mani e soffiando delicatamente -Uhm... profumo...-
La sorella sorrise, tornando a leggere i documenti dell’uomo mentre aspettava l’infusione del the, ciò che vide la fece sussultare.
-Lo sai chi hai mangiato?-
-Uh?-
Alzò un distintivo di riconoscimento appartenente alla CCG.
-Un piccione...-
   
 
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