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Autore: Tony Stark    12/09/2016    3 recensioni
Quando si adora il sole è duro andare dove il sole non brilla mai.
Genere: Angst, Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Solaire di Astora
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'There are no happy endings in Lordran'
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Nota di pre-storia: Le parti a destra sono i pensieri del protagonista mentre le parti centrali sono discorso diretto


Blinded by an illusory Sun

 
Quando si adora il sole [...] è duro andare dove il sole non brilla mai. (John Galsworthy)
 
Lordran era la terra degli antichi Dei.
Era la terra natale del Lord del Sole, l’unico luogo in cui, credevo, potessi trovare il mio sole personale.


Sarebbe stato il coronamento di tutto ciò per cui avevo combattuto e a cui mi ero votato… E forse, forse avrebbe dato un senso a quell’annebbiato ricordo che mi tormentava.

 
Un ricordo..? Forse solo il sogno d’un pazzo…
Per i Lord! Non posso lasciare che un paio di fallimenti annebbino tanto la mia determinazione…
Devo essere forte… per il mio Sole, per me… e chi lo sa forse anche per qualche amichevole non-morto che vorrà unirsi a me in una “gioiosa collaborazione”.


Il tempo e i mondi sono così intrecciati e interconnessi che dubito che il mio mondo non si intrecci con quello di qualche altro non-morto.


Sorrisi e rimasi ad ammirare l’incandescente splendore del Sole.
Così brillante come un magnifico padre che dall’alto ci osserva e ci protegge, guidandoci con la sua luce.


Finché non sentii dei passi scendere lungo le scalinate che congiungevano le torri con il luogo dove mi trovavo.
I passi erano misuratamente cauti, fin troppo per qualunque vuoto o soldato vuoto… forse era un non-morto?


Portai una mano all’elsa della mia spada, se mai fosse stato ostile l’avrei fermato.
Ma tutto ciò che il non-morto fece fu avvicinarsi e guardarmi con quegli occhi ancora umani… seppure avesse l’inconfutabile aspetto di un vuoto.
Gli sorrisi, ricordandomi tardivamente dell’elmo che nascondeva il mio viso al suo sguardo.

 
< Ah, Salve! Non sembri un essere vuoto, anzi lungi da esserlo! >
 
Mi rivolsi a lui, cercando di mostrare il mio sorriso nella mia voce. A quanto pare riuscii nel mio intento, a giudicare dal fatto che il non-morto aveva rinfoderato la sua spada e aveva rilassato le spalle.
 
< Sono Solaire di Astora, un discepolo del Lord del Sole.
Ora che sono un non-morto, sono venuto in questa grande terra, luogo natio di Lord Gwyn, per cercare il mio sole personale! >


Il non-morto mi guardò confuso... Certo la sua reazione è perfettamente logica. Chiunque trova strana la mia ricerca. Ma non importa, ognuno ha il suo scopo... ognuno ha la sua ricerca seppure per qualcun altro, l’obiettivo di uno può sembrare più strano del proprio.
 
< ... Lo trovi strano? Beh, dovresti! >


Il non-morto cercò di nascondere la sua confusione, mitigando l’espressione stampata sul suo viso.
Quant’è gentile!


Nessuno ha mai cercato di mascherare quello che pensa, ma al contrario dicono sempre chiaramente quanto pensano che il mio obiettivo sia impossibile e quanto io sia un pazzo nel credere di poterlo davvero ottenere.


Il non-morto fece un passo indietro, cauto. Il mio silenzio l’aveva forse preoccupato? Oh, sciocco me, non potevo certo lasciare che i futili giudizi di un imprecisato qualcuno mi portassero ad un tale cupo silenzio.
< … Non c’è bisogno di nascondere la tua reazione. Mi guardano sempre a quel modo. >


Dissi con tranquillità, completando la frase con una breve risata divertita… che in qualche modo mitiga il silenzio teso che si era andato a creare fra me e il non-morto.


Lo vidi avvicinarsi di nuovo. La confusione sul suo volto era scomparsa, sembrava ancora un po’ diffidente ma era piuttosto normale, Lordran non fa altro che insegnarti quanto ogni cosa su questa terra cerchi di ucciderti.

 
< Oh, ah hah! Dunque non ti ho spaventato. Ho una proposta da farti se hai un momento. >


Il non-morto non disse nulla, se non per un cenno affermativo.
Sarebbe potuta essere una buona cosa, almeno voleva ascoltarmi.

 
< Per come la vedo io, sembra che i nostri destini siano intrecciati.
In una terra colma di esseri vuoti è possibile che sia solo una coincidenza? Allora che ne dici? Perché non aiutarci a vicenda in questo viaggio solitario? >


Rimase in silenzio ancora una volta e io attesi con calma la sua risposta che fosse positiva o meno. Lo vidi annuire ancora una volta.
Magnifico! E’ passato molto tempo da quando ho visto un altro non-morto e figurarsi qualcuno interessato ad unirsi a me in una “gioiosa collaborazione”.

 
< Mi fa molto piacere! Bene, dunque prendi questa >


Gli porsi la Pietra Bianca che lui prese velocemente, senza un ripensamento… O come se si aspettasse un ripensamento da parte mia, oh, caro… Non abbandonerei mai qualcuno che potrebbe aver bisogno del mio aiuto.
 
< Ci troviamo in mezzo a strani esseri in una strana terra.
Il flusso del tempo stesso è distorto, con eroi vecchi di secoli che appaiono e scompaiono.
La trama stessa vacilla, e le relazioni cambiano e si offuscano.
Non si può dire per quanto il mio mondo e il tuo rimarranno in contatto. Ma, usando questa, potremo evocarci a vicenda come spiriti, oltrepassare i divari fra i mondi, e impegnarci in una gioiosa collaborazione! Naturalmente, non siamo i soli ad essere coinvolti in tutto ciò. >


Spiegai, felice che il non-morto ascoltasse ogni mia parola. Era davvero da molto tempo che nessuno prestava attenzione a ciò che dicevo… Probabilmente da quando ho iniziato la mia ricerca, da quando sono diventato non-morto per raggiungere Lordran.
Oh, ma ora non importa. Dovrei dirgli come riconoscere il mio segno d’evocazione… certo che devo.

 
< Ma io sono un guerriero del Sole! Potrai facilmente individuare il mio segno d’evocazione grazie alla sua aura sfolgorante.
Bisognerebbe essere ciechi per mancarlo! >


Pessima battuta, davvero. Ma non potei fare a meno di riderci su, seguito dalla risatina timida del non-morto al mio fianco.


Il Sole splendeva alto su di noi, riscaldando quel momento di quiete che sfumò lentamente. Il non-morto si congedò e poi tornò indietro.
Il suo obiettivo erano probabilmente le due Campane del Risveglio.


Pregai che il Sole vegliasse anche su di lui, in modo che il suo viaggio proseguisse tranquillo.




In seguito proseguii il mio viaggio, attraverso Lordran.


Il mio sole mi aspettava da qualche parte in questa grande terra.
Ne sei davvero sicuro?
Ignorai il mio stesso dubbio e proseguii, determinato. Col Sole che illuminava il mio cammino. Lungo il quale alcuni vuoti cercarono di fermarmi ma non ci riuscirono, grazie alle mie abilità con la spada e la mia fede.


Ero di fronte alle porte della Fortezza di Sen quando il Viaggiatore mi evocò per la prima volta.
Aveva trovato il segno d’evocazione che avevo lasciato nella chiesa dei Non-morti. Fui più che lieto di aiutarlo nello scontro contro quei terribili Gargoyle.
Donandogli una medaglia del sole al termine dello scontro come premio per il suo coraggio e simbolo della sua determinazione.


E poi fui nuovamente nel mio mondo.


Attraversai la Fortezza di Sen, scontrandomi con i suoi serpentuomini e risolvendo i suoi enigmi oltre che evitando di finire nelle trappole disseminate per l’intera fortezza.


La città degli dei, la città dell’eterno giorno, mi attendeva.
Rilucendo d’oro con le sue alte guglie color avorio e i suoi immensi corridori marmorei decorati di statue.
I fieri cavalieri d’argento erano diventati ormai creature vuote, quasi un offesa al simbolo rappresentato dalle loro armature.


Ma nemmeno ad Anor Londo lo trovai…
Forse è da qualche altra parte? Forse… Forse non ho cercato abbastanza…?

 
O forse stai cercando qualcosa che non esiste…


No! No, il mio Sole è da qualche parte… dev’esserlo… io non posso aver fatto questo per nulla, giusto?


Tornai al falò, sperando che in qualche modo il calore benefico dell’Estus mi aiutasse a schiarirmi le idee…
Tutta la disperazione di Lordran cominciava a… a fiaccare la mia speranza. Ma… Ma, forse, anzi sicuramente qualche attimo di riposo mi avrebbe aiutato a riacquistare tutta la mia determinazione e a scacciare via questi inutili dubbi…


Il mio Sole personale era da qualche parte a Lordran.




Sentii dei passi risuonare nei corridoi vuoti. Non erano pesanti come quelli dei cavalieri d’argento, era forse il Viaggiatore?


Sì era lui.


Non era più lo stesso ragazzo con l’aspetto da vuoto che avevo incontrato al borgo, aveva riacquistato la sua umanità e i suoi occhi erano più sicuri e sembrava felice di vedermi.

 
< Oh, eccoti qua. E’ da qualche giorno che non ci vediamo.
E’ filata liscia l’evocazione?
Ogni qual volta vedrai il mio segno sfavillante, non esitare a chiamarmi.
Mi hai fatto proprio una buona impressione. Poterti assistere mi farebbe davvero un grande piacere. >

Il Viaggiatore sorrise e annuì, senza spiccar verbo… Davvero cominciavo a credere che fosse muto. Ma era comunque bello sapere che c’era qualcuno a cui interessasse ascoltare le mie parole.


Ma dovemmo dividerci ancora una volta.


Mi spinsi fin negl’Archivi del Duca e poi indietro nella crepuscolare Città Infame… ma nulla, nemmeno lì trovai il mio Sole.
Decisi di tornare indietro al Borgo. All’Altare del Sole…


Oh, mio caro Sole…. Oh, mio, caro, caro Sole… Perché? Perché non riesco ancora a trovare il mio sole?
La mia fede forse non è abbastanza forte? L’aver sacrificato la mia intera vita per questa ricerca non è forse abbastanza?


Non mi resi immediatamente conto della presenza del viaggiatore.
< Hmm! Ah, oh… ehilà. >


Il mio tono era svogliato, disperato… più di quanto volessi far trasparire.
 
< Perdonami, stavo riflettendo… sulla mia sfortuna.
Non ho trovato il mio sole non ad Anor Londo, non nella Crepuscolare Città Infame. In quale altro luogo potrebbe essere il mio sole? Nella Perduta Izalith o forse nell’antro del Re Tombale...? >


Non vorrei sembrare tanto disperato… non vorrei sembrare tanto senza alcuna speranza…. Ma… Ma….


No! Non posso arrendermi… Non posso arrendermi… C’è… C’è ancora speranza, giusto?

 
< Ma non posso arrendermi. Sono diventato non-morto per perseguirlo! >
… Eppure le mie stesse parole non… non mi convincono…
Ho… Ho paura che fallirò…
Ho… Ho paura che avessero ragione che sono davvero solo un folle…

< Ma quando scruto il sole lassù in alto, mi viene da pensare…
E se fossi visto come uno zimbello, come un pazzo cieco e senza ragione? Beh, immagino che non si sbaglierebbero di molto… >


Un suono amaro, una risata senza gioia sfugge dal mio controllo.
Forse… Forse il mio destino è semplicemente questo…
Continuare in una futile ricerca…


Non mi rendo conto nemmeno di quando il Viaggiatore lascia l’altare.


Il… Il mio viaggio deve proseguire…


Forse a Lost Izalith troverò il mio sole…






Il Viaggiatore mi evocò a Demons Ruins, per lo scontro contro il Demone Centipede.
Non fui nemmeno in grado di richiamare a me la lancia del Fulmine, tanto la mia fede vacillava.


Ma il Viaggiatore vinse comunque. Nonostante il mio aiuto fosse praticamente nullo.

 
< Perché? Perché?
Dopo tutta questa ricerca, non riesco ancora a trovarlo >


… Era tutto inutile?
Tutto?


Ho… Ho fallito?


Lasciai il falò, vagando senza una meta per Lost Izalith…


Finché in una via oscura, vidi un bagliore… Un caldo bagliore…


Il… Il mio sole?


Mi diressi verso quel bagliore con la speranza nel cuore…






Vidi appena un lampo scagliarsi contro di me… e poi un dolore accecante mi avvolse.


Ma fu presto dimenticato quando un euforica consapevolezza mi illuminò…
Il mio sole…




L’ho trovato…!
Ucciderò qualunque cosa cerchi di portarmelo via
L’ho trovato…!
Finalmente ho il mio sole!
Ce l’ho fatta!


Ce l’ho fatta!

 
Io sono il Sole!
Un volto conosciuto si palesa nella via…
E’ lui, il Viaggiatore…


Vuole portarmi via il mio sole…
Lo ucciderò! Lo ucciderò!




La sua spada si scontrò contro il mio scudo, un altro colpo… posso farcela…
Sì! Sì!


La luce brillava su di me, io vincerò!


Io…


La spada del Viaggiatore oltrepassò il mio scudo e trapassò la mia cotta di maglia…


La mia luce si spense…



 
< Ahh, è finita…
Il mio sole… tramonta… >


Non voglio morire… Non con quest’oscurità

 
< E’ buio… così buio… >
   
 
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