Nevica.
Delicati fiocchi perlacei abbandonano il porto sicuro delle nuvole plumbee, volteggiando ilari verso la Terra silente.
Si forma una spessa cotre di purezza e fragilitą, che cancella il sangue dalle mani, che lava via il dolore dai cuori e la paura dalle menti stanche di chi non sa pił se sta combattendo per la vita, oppure per una morte rapida ed indolore.
Ma nel respiro ovattato di un attimo, anche il Dio della guerra frena il proprio carro micidiale per lasciarsi baciare dai cristalli candidi.
Ed i soldati, per un secondo atteso da una vita, guardano in su, tacciono, e rimangono sospesi nella magia di un momento, in cui non vi sono pił alleati o nemici, vincitori o vinti, ma solo pallidi esseri umani in balia di una copiosa ed improvvisa nevicata.
Domani combatteranno, domani moriranno, forse, quando il Sole splenderą sul sangue versato e sulle lacrime amare.
Ma adesso non lo sanno.
Adesso, stanno bene.