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Autore: telesette    18/09/2016    0 recensioni
Con Alex e Clover malate, a fronte di una pericolosa missione in un castello nel cuore dell'Europa centrale, Sam si ritroverà ad agire in coppia con Jerry. Sembrerebbe una situazione noiosa ma...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jerry, Nuovo personaggio, Sam
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Totally Spies! - Che Magnifiche Spie ( Totally Spies! ), edita intorno all'anno 2001 dalla Marathon Production e da TF1, è una serie a cartoni animati francese di genere misto tra avventura/spionaggio e una forte componente di comicità ultrademenziale.
La storia ruota attorno a tre giovani ragazze adolescenti: Clover MansionAlexandra Houston "Alex" Samantha Simpson "Sam", studentesse presso una scuola superiore nel caratteristico sfondo ultrabenestante di Beverly Hills. Nella loro normale vita da liceali, oltre che flirtàre con i ragazzi carini e litigare con la spocchiosa ed insopportabile Mandy, le tre ragazze vengono scelte per entrare a far parte dell'agenzia di spionaggio conosciuta come WOOHP ( World Organization Of Human Protection ), un'organizzazione che si occupa della protezione umana nel mondo. Agli ordini del capo Jerry Lewis, una versione "nonno" di James Bond, le nostre affascinanti protagoniste vengono dunque assegnate a risolvere svariati casi in giro per il mondo, spesso confrontandosi con dei supercriminali affetti da manìe di grandezza e di onnipotenza.

clicca qui per vedere la sigla italiana:
https://www.youtube.com/watch?v=5jxCoqxc_L8

 

Una Spia ha pur sempre il suo fascino - inutile negarlo!
immagini tratte da internet

 

E' UNO SCHERZO, VERO ?!?

La decisione presa dal Consiglio Straordinario della WOOHP, per ovviare all'assenza "forzata" di Alex e Clover ( entrambe costrette a letto con 39° e nove di febbre! ), imponeva di fatto una soluzione d'emergenza. Per quanto abile e determinata, infatti, Sam non poteva infiltrarsi da sola nella villa di Lord Fourtenknaupfer. Oltretutto, non era neppure concepibile che lei da sola potesse passare inosservata... durante il ricevimento per celebrare il centoventiquattresimo anniversario dalla fondazione della celebre organizzazione criminale di spionaggio della DEATHLY.
Lord Fourtenknaupfer, in qualità di dirigente attuale, era al corrente dei piani e di tutti gli Agenti-Chiave dell'organizzazione sparsi in giro per il mondo. L'obiettivo di Sam era di entrare in possesso del file memorizzato su una chiavetta USB che il teutonico mascalzone portava sempre con sé appesa al collo.
Al Quartier Generale della WOOHP tutti concordavano sul fatto che mandare una spia ancora giovane ed inesperta in mezzo a più di trecento spie inernazionali equivaleva nel mandarla praticamente al macello.
La soluzione era che, in via del tutto eccezionale, il buon vecchio Jerry fosse dunque la persona più indicata per affiancare Sam durante questa difficile operazione. Jerry si era già ritrovato alle prese con la DEATHLY, in gioventù, e la sua esperienza sul campo poteva fornire un'ottima copertura per permettere a Sam di avvicinarsi all'obiettivo col minor numero di rischi.
Sia Sam che Jerry si scambiarono occhiate perplesse l'una con l'altro, non sapendo nemmeno cosa replicare, e alla fine dovettero rassegnarsi all'idea.

- Vogliono che lavoriamo... insieme ?!?
- Pare di sì - mormorò Jerry rassegnato. - Ad ogni modo, c'è sempre il lato positivo!
- Quale?
- Dopo aver assistito alla prima lezione di guida di Clover, non penso possa esistere qualcosa di più pericoloso al mondo - gemette lui, inorridito al solo pensiero. - Andiamo, ci aspettano almeno tredici ore di volo!

***

Poco dopo, dopo essersi entrambi opportunamente cambiati d'abito, Sam e Jerry stavano già viaggiando verso le coste europee. Avrebbero dovuto intrufolarsi nella villa di Lord Fourtenknaupfer sotto le spoglie di un nobiluomo inglese e della sua giovane accompagnatrice. Secondo il piano, spacciandosi per uno degli Agenti-Ombra della DEATHLY in territorio britannico, Jerry avrebbe gestito la situazione per distogliere quante più attenzioni possibili da Sam e permetterle così di avvicinare Fourtenknaupfer per sottrargli la preziosa chiavetta.
Dalle schede negli archivi della WOOHP risultava che quel bieco individuo, oltre a gestire una delle più feroci sette criminali del mondo, amava tenere relazioni con ragazze avvenenti e molto più giovani di lui.

- Parliamoci chiaro, Sam - cominciò Jerry preoccupato. - Questo non è il solito genere di missioni cui tu e le altre siete abituate: nessuna di voi ha mai fatto seriamente ricorso alla seduzione, per conseguire uno scopo, e comunque tieni presente che Fourtenknaupfer è un uomo estremamente viscido e pericoloso!
- Lo so, ho presente il tipo - replicò Sam. - Sinceramente non credo tu debba preoccuparti, non intendo certo farmi mettere le mani addosso da costui, ma farò lo stesso attenzione per avvicinarmi a lui senza compromettermi in alcun modo!

Jerry si mordicchiò nervosamente l'unghia del pollice.
Aveva seguito Sam, Alex e Clover fin dall'infanzia, convincendosi sempre più del loro enorme potenziale in fatto di spionaggio, ma fino ad ora non si era mai posto il problema che le sue ragazze potessero un giorno andare incontro ad un certo tipo di pericoli.
Stava davvero facendo la cosa giusta, nell'esporre Sam alle disgustose attenzioni di un uomo ancora più disgustoso?
In quel momento, Jerry si sentiva un po' come un padre preoccupato per la "purezza" e la "castità" di una figlia a lui estremamente cara.
D'accordo, Sam era un'agente WOOHP a tutti gli effetti ma era pur sempre una ragazza appena diciassettenne. Aveva fascino e carisma, era bella oltre che acuta ed intelligente, ma non si era mai ritrovata a dover fronteggiare situazioni ove la feccia dell'essere umano rischiava di compromettere la sua innocenza...
Oltretutto, con indosso l'abito da gala e quel filo di trucco molto più accentuato del solito, la giovane Sam sembrava ancora più matura della sua età.

- Stai molto bene con quel vestito - osservò Jerry sincero.

Sam arrossì.

- Anche tu non sei male, Jerry, lo sai che lo smoking ti dona proprio?

Jerry tossicchiò imbarazzato.

- Ascolta, è molto importante - proseguì Jerry serio. - Quando avvicinerai Fourtenknaupfer, anche se questi dovesse accampare ogni genere di scusa, non dovrai mai e per nessun motivo stare da sola con lui... Resta sempre dove io possa vederti, in mezzo alla gente, e cerca di sfilargli la chiavetta dal collo prima possibile!
- Ma potremmo incontrare delle difficoltà, voglio dire, se Fourtenknaupfer non mi trova abbastanza attraente...
- Al contrario - mormorò Jerry tra sé. - Ed è proprio questo che mi preoccupa, sei troppo attraente per lui... troppo!
- Come?
- Ehm... ecco... Voglio dire che, per nostra fortuna, questo problema non sussiste: agli occhi di Fourtenknaupfer sarai irresistibile, devi solo fare come ti dico e non allontanarti mai troppo da me; prima ci sbrighiamo a concludere questa missione, meno rischi corriamo!

Entrambi rimasero in silenzio per un po', concentrandosi sulla tattica da seguire, tuttavia Sam sentì il bisogno di rivolgere a Jerry alcune domande.

- Scusa, Jerry, è vero che hai già avuto a che fare con la DEATHLY prima d'ora?
- Sì, molto tempo fa!
- Com'è andata?

Jerry esitò un momento prima di rispondere, quasi che il ricordo gli facesse ancora male, ma si limitò a rispondere in modo discorsivo.

- Abbiamo portato a termine la missione - disse semplicemente. - Come dovremo fare anche stavolta, niente di più niente di meno!

***

Entrare nel castello fu più facile del previsto.
Sotto la falsa identità di Lord Bryan, Jerry non ebbe problemi nel recitare la sua parte alla perfezione. La stessa Sam si stupì nel vederlo così sfacciatamente a suo agio, in mezzo ad una mirìade di farabutti altolocati provenienti da ogni parte del mondo, e ancor più rimase scioccata di come il padrone di casa iniziò a fissarla nel momento in cui venne ad accoglierli di persona.

- Caro Lord Bryan - esclamò Fourtenknaupfer, inchinandosi e porgendo a Sam un baciamano da farle accapponare la pelle. - Non mi aspettavo certo di vederla, e in così "dolce" compagnia oltretutto!
- Che dire, caro Lord Fourtenknaupfer, il piacere è tutto nostro - rispose Jerry, strizzando l'occhio a Sam e proseguendo imperterrito la commedia. - Mi permetta di presentarle la signorina, una delle menti più brillanti del Nuovo Continente, Miss Susan Sorendale!
- Incantato!
- Miss Susan è venuta a vivere con me a Londra, per motivi di studio, e dal momento che intende scrivere dei più importanti castelli d'Europa per la sua tesi di laurea ho pensato che...
- Ma certo, comprendo, avete fatto benissimo naturalmente - disse Fourtenknaupfer, lo sguardo perennemente incollato su Sam e sulla graziosa linea del decolleté disegnata dall'elegante abito che indossava. - Mi permetta anzi, a questo proposito, di farle fare una visita guidata... Sono certo che troverà la storia del mio castello molto interessante!
- Eh... Certo, ne sarei onorata, grazie!

Come previsto, Fourtenknaupfer non era certo tipo da porsi troppi scrupoli nel corteggiamento.
Più volte Sam dovette scostare le sue mani impertinenti, dalla spalla o peggio ancora dal fianco, ma ogni volta le sue carezze lascìve si facevano sempre più sfacciate ed insistenti. Fourtenknaupfer sorrise, pensando a lei come ad una innocua ragazza un po' timida, ma la sua espressione era tipica di un uomo abituato a spogliare le donne con lo sguardo.
Sam era chiaramente a disagio, ma si concentrò ugualmente sul suo scopo, e se lui non perdeva occasione per sbirciarle il seno lei, d'altro canto, non perdeva di vista la preziosa chiavetta USB che gli pendeva dal collo appesa ad una sottile catenina d'oro argentato.
Di tanto in tanto cercava Jerry tra la folla, come per chiedergli consiglio, ma scorgere l'uomo tra le innumerevoli teste presenti al ricevimento non era certo semplice. Anche Jerry faceva fatica a starle vicino, senza rischiare di mettere in allarme tutti quegli occhi che sentiva puntati addosso. Ma nel mentre che Sam veniva condotta in terrazza dal padrone di casa, ad un tratto, Jerry fu costretto a fermarsi da due robuste guardie che gli si pararono davanti  a bloccargli la strada.
Da dove si trovava, Jerry poteva solo intravedere la piccola Sam sola, in balìa di quel dannato individuo, senza poter intervenire in alcun modo. Ora Sam era ad un passo dal mettere le dita sulla chiavetta di Fourtenknaupfer senza farsi scoprire, mancava veramente pochissimo, ma questi sembrava oltremodo "ossessionato" dal profumo della sua pelle e dal suo fascino giovanile.

- Lei è molto bella, Miss Sorendale - esclamò.
- Lei mi lusinga, Lord Fourtenknaupfer, ma...
- Prego, diamoci pure del tu - aggiunse l'altro viscido. - Non ti ho ancora mostrato il meglio: la camera da letto... Sono sicuro che ti piacerà!
- Ne dubito - disse Sam visibilmente alterata.

Gli occhi di Fourtenknaupfer si accesero all'improvviso di un vivido lampo di collera.

- Non mi piace questo tuo tono, signorina!
- E a me, invece, non piacciono né i cafoni né i maleducati - rintuzzò dunque Sam. - Soprattutto quelli che se ne escono con certe proposte, disgustose a dire poco!

Sam era stata abilissima nel cogliere al volo l'occasione, facendo scivolare la preziosa chiavetta nella mano guantata con un agile gioco di prestigio, e per un attimo si illuse di riunirsi a Jerry nella sala dei ricevimenti.
Sfortunatamente però aveva sottovalutato troppo la follia incontenibile e la libìdo ossessiva di quell'uomo spregevole.
Fourtenknaupfer le strinse il braccio forte per impedirle di andarsene, costringendole la schiena contro la porta della terrazza, e il suo sguardo tradiva fin troppo bene le sue vili intenzioni.

- Mi lasci andare - ordinò Sam, con decisione ma anche con una nota di paura evidente nella voce. - Mi lasci andare immediatamente, o chiamo aiuto!
- Divertente - rise Fourtenknaupfer. - Sarebbe veramente curioso che uno solo dei MIEI ospiti pensi anche solo di venire in tuo aiuto, in casa MIA !!!

Sam si irrigidì per lo spavento.
Le narici dell'altro respirarono avidamente le sue spalle e il profumo della sua pelle nuda, mentre le sue dita affondavano bramose nei suoi lunghi capelli soffici, ma il peggio erano quelle labbra disgustose e ripugnanti che già minacciavano di baciarla con la forza.

- La prego - gemette Sam inorridita. - La prego, mi lasci andare...

Proprio in quel preciso momento, con uno schianto impressionante, la porta della terrazza andò in frantumi e Sam e Fourtenknaupfer videro i corpi stesi e privi di sensi delle guardie del corpo di quest'ultimo.

- Non hai sentito cosa ti ha detto - esclamò Jerry furioso, facendosi avanti col pugno fremente. - Lasciala, lurido depravato che non sei altro!
- Jerry ?!? - Sam non riusciva a credere ai propri occhi.
- Così, eh - esclamò Fourtenknaupfer, afferrando finalmente la situazione. - Altro che Lord Bryan dei miei stivali, avrei dovuto riconoscere subito quella tua stramaledetta faccia... Signor Jerry Lewis!
- Ti ho detto di lasciarla, ANIMALE !!!

Rapido come un fulmine, nonostante l'età, il pugno di Jerry si abbatté sul mento di Fourtenknaupfer mandandolo gambe all'aria.
Temendo per l'incolumità di Sam, pur mandando all'aria tutta la copertura, Jerry non poteva assolutamente permettere che quel bastardo si spingesse oltre. Solo vedere che si era permesso di metterle addosso le sue manacce era bastato per farlo andare letteralmente fuori dai gangheri.
Era furioso!
Sam quasi stentava a riconoscerlo: il calmo e pacato Jerry, sempre mite e tranquillo alla sua scrivania del comando, mai e poi mai lo avrebbe immaginato capace di perdere il controllo a quel modo.
Oltre a questo, malgrado l'età e i capelli grigi, il buon vecchio Jerry sapeva ancora essere dannatamente irresistibile con quella espressione da "duro" sul volto. Sembrava addirittura più figo di Sean Connery, di Russell Crowe e Richard Gere messi assieme... era semplicemente troppo figo a vedersi.
Purtroppo il pugno poderoso di Jerry non era bastato a mettere K.O. Fourtenknaupfer, il quale si stava già rimettendo in piedi, e cosa ancora peggiore gli ospiti del ricevimento erano tutti accorsi in terrazza per capire cosa stesse accadendo.

- Hai commesso l'ultimo errore della tua vita, Jerry - sentenziò Fourtenknaupfer, sputando per terra con disprezzo. - Venire qui è stata la tua condanna a morte... Tua e di quella miserabile sgualdrina al tuo fianco!
- Sei riuscita a prendere la chiave, Sam? - domandò Jerry a Sam in un sussurro.

La ragazza annuì.
In men che non si dica, facendola rabbrividire per la sorpresa e per lo stupore, Jerry prese ad abbracciarla con trasporto guardandola dritto negli occhi... come se volesse baciarla, quasi.

- Tienti forte!
- Eh ?!?

Proprio come da copione, grazie alla sua esperienza di agente segreto veterano, Jerry azionò dunque il dispositivo specifico per la fuga rapida: un potente jet a reazione, nascosto sotto la giacca smoking, creato espressamente per rilasciare una spessa nuvola di fumo onde confondere i nemici e scongiurare al minimo il pericolo dei proiettili. Subito Fourtenknaupfer diede ordine di sparare ma, in mezzo a quella densa coltre di vapore, gli altri furono costretti a sparare alla cieca mentre Jerry e Sam erano già volati in salvo.

***

Una volta tornati alla WOOHP, giusto il tempo di consegnare il contenuto dei files agli archivi, Jerry si raccomandò espressamente con Sam affinché evitasse di menzionare i dettagli circa l'accaduto.

- Per favore - sussurrò. - Consideralo come un favore personale, d'accordo?
- Non temere, Jerry - fece Sam rassicurante. - Non dirò proprio nulla, neppure ad Alex e Clover!
- Meno male - sospirò l'altro. - Se si venisse a sapere che ho mandato a monte una copertura, oltretutto lasciandomi prendere dalla collera e dagli istinti personali, rischio di rimetterci il posto!
- Per carità, sarebbe terribile!
- Vedi Sam, non fraintendermi, il fatto è che quando ho visto quello che ti stava facendo quel... Non so cosa mi è preso, semplicemente non ci ho visto più! Ho agito d'istinto e non è proprio da me, io...
- Sei stato meraviglioso, Jerry - lo tranquillizzò Sam, baciandolo affettuosamente sulla guancia. - Grazie, grazie infinite!

Jerry tacque.
L'espressione adorante sul volto di Sam, gli occhi pieni di stelline luccicanti, non lasciava dubbi circa un'improvvisa ventata di ammirazione nei suoi confronti. Forse era meglio darsela a gambe, prima che la gratitudine della ragazza si trasformasse in qualcosa di oltremodo compromettente agli occhi di qualcuno della WOOHP.

- Ehm... Sono contento che tu stia bene, comunque - tagliò corto Jerry. - Saluta Alex e Clover da parte mia, e di' loro di rimettersi presto per la prossima missione, d'accordo?
- Peccato - ammise Sam. - Non è poi male fare squadra: sei così forte, coraggioso... affascinante!
- Cough! Cough! Ehm, devo aver preso freddo - mentì Jerry. - Sai, alla mia età...

Ciò detto, Jerry scomparve lungo il corridoio fingendo ripetuti colpi di tosse e vari malesseri inesistenti.
Tuttavia Sam non smise di pensare a quell'immagine straordinaria di Jerry sulla terrazza del castello di Fourtenknaupfer.

- E' proprio vero - sospirò lei sognante. - Una spia ha sempre un gran fascino, su questo non ci piove! 


FINE

   
 
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