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Autore: _Atlas_    18/09/2016    3 recensioni
Dopo aver confessato al mondo intero la sua vera identità, il miliardario più famoso d'America decide di lasciarsi alle spalle i guai imminenti e di partire verso l'Europa, trascinando con sè anche la sua fidata assistente.
"Senta, mi sembrava di essere stato chiaro: quando torneremo a casa mi occuperò personalmente di tutta questa faccenda, glielo prometto. Ma adesso lasciamoci tutto alle spalle: Iron Man, la conferenza, le Industrie...solo io e lei per qualche giorno. E Roma."
[Post-Iron Man]
Genere: Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Tony Stark, Virginia - Pepper - Potts
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Pepperony Holidays'
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7.

Arrivederci Roma




Il rientro in albergo fu carico di silenzi imbarazzanti e persino Tony a un certo punto preferì rintanarsi nei propri pensieri.
Non era stato solo quel bacio improvviso a scuotergli la mente, ma il susseguirsi di immagini poco chiare e apparentemente prive di senso; il contatto con Pepper lo aveva portato a pensare alla sua vita, ai suoi cambiamenti, ai suoi errori, all'Afghanistan e a tutto il resto...
Per la prima volta dopo tanto tempo aveva iniziato a pensare alle conseguenze delle sue azioni e alle sue responsabilità, ma evidentemente c'era qualcosa che ancora non riusciva a dimostrare e che aveva portato Pepper a reagire in quel modo; qualcosa che, forse, avrebbe potuto fare la differenza.

"Buonanotte, Tony" mormorò la giovane sistemandosi sotto le lenzuola al suo fianco e dandogli le spalle; Tony era sicuro che nessuno dei due quella notte sarebbe riuscito a chiudere occhio. L''indomani mattina poi avrebbero preso il jet per tornare a casa e allora tutto sarebbe tornato alla normalità, era solo questione di poche ore.

"Mi dispiace per prima...Di averla messa in difficoltà" disse sincero. Non si aspettava una risposta, ma improvvisamente capì che la donna meritava se non altro, almeno le sue scuse.
Seguì un lungo silenzio, tanto che a un certo punto Tony pensò che Pepper si fosse ormai addormentata, ma
fu costretto a ricredersi.

"Non è colpa sua, Tony. O forse lo è solo in parte..." la sentì dire mentre tornava a girarsi per guardarlo in volto "Voglio dire, sono successe così tante cose ultimamente e non so neanch'io come..."

"Lo so, ho capito" le venne incontro l'uomo "Per me è lo stesso. Solo...non pensi che voglia approfittarmi di lei, o cose simili, sa...ha capito. Questo davvero vorrei che non lo pensasse mai" concluse con un lieve sorriso.

Anche Pepper sorrise e annuì lentamente "D'accordo."

"Domani si torna a casa" disse ancora Tony, sperando di smorzare la tensione che si era nuovamente venuta a creare fra loro.

"Già...è stata una bella vacanza. Ammetto di averne avuto bisogno."

"Lo sa che ho sempre ragione...dovrebbe ammetterlo anche lei di tanto in tanto."

Pepper sollevò un sopracciglio e lo guardò con superiorità, forse per quella notte glielo avrebbe lasciato credere.
"Buonanotte, Tony"

"Notte, Pepper."
 
*


"Pepper, lei sa cucinare la carbonara?"

La giovane, che si stava godendo una meravigliosa panoramica della città dal finestrino dell'aereo, si voltò verso Tony con sguardo perplesso.
"Come?"

"La carbonara...Credo sarà la cosa che mi mancherà di più quando torneremo a casa."

"Con tutte le cose che abbiamo visto, la carbonara è quella che riuscirà meno a dimenticare?"

"Beh..." disse l'uomo grattandosi il pizzetto "Senza nulla togliere ai monumenti e tutte quelle cose che piacciono tanto a lei...sì, credo che la carbonara mi rimarrà impressa per un po' di tempo. Insieme ad altre due o tre cose, ecco...diciamo..." mormorò impacciato.

"Uhm, intende l'atmosfera della città?" terminò Pepper al suo posto, evitando di portare la conversazione in territori pericolosi.

Tony la osservò intensamente e annuì "Ovviamente! Specialmente di notte, Roma è...fantastica, già."
"Le saponette dell'albergo poi..."

"Quelle erano fantastiche"

"Per non parlare di tutti quei gelati che si è mangiato..."

"Sì beh, anche lei mi sembra che li abbia graditi parecchio, sbaglio?"

"Affatto..."

"Giusto..." mormorò Tony sorridendole e guardando a sua volta dal finestrino. Roma era ormai lontana e il suo sguardo divenne man mano sempre più malinconico.
"Sa..." disse dopo un po' "...vorrei che le cose fossero differenti quando torneremo a casa"

A quelle parole Pepper lo osservò allarmata ma Tony si affrettò a chiarire.
"Intendo con la faccenda di Iron Man e tutto il resto...Voglio che le Stark Industries prendano una direzione diversa, con le armi ho chiuso definitivamente. Lei che ne pensa?"

La giovane sorrise e sembrò riflettere qualche momento.
"Se è questo quello che vuole davvero, io sono pronta a seguirla..."

"Ma?"

"Ma...ammetto che "Iron Man" mi spaventa un po' . Tutta la faccenda con Obadiah mi ha sconvolta e mi è difficile vederlo come un supereroe, non saprei che pensare al riguardo."

"Beh...forse le sembra strano che uno come me possa rappresentare sicurezza per la gente?" commentò con un velo di amarezza.

"In realtà ho paura che si possa spingere troppo oltre e che finisca per...mettersi in situazioni pericolose. Saperla disperso in Afghanistan non è stato piacevole e non vorrei che accadesse di nuovo, ecco tutto..." ammise chiedendosi perchè i viaggi di ritorno dovessero prendere ogni volta una piega triste e malinconica.

"Non succederà, Pepper. Glielo prometto" disse Tony con sguardo serio e non seppe dire perchè (o forse sì), ma a Pepper tornò in mente una promessa che l'uomo le aveva fatto giusto qualche giorno prima.

"A proposito di promesse..." disse quindi "...lo sa che quando torneremo a casa dovrà occuparsi di tutta questa faccenda e che se non lo farà sarò costretta a-"

"Ehi, alt, alt. Lo so bene, non mi metta ansia già da adesso, la prego. Appena arriveremo informerò Happy e...risolverò la cosa" concluse con un sorriso fin troppo rassicurante. Pepper lo conosceva bene e, di solito, non prometteva nulla di buono.

"Vedremo..." mormorò con un sospiro e ricambiando il sorriso. Tanto lo sapeva come sarebbe andata realmente.
In ogni caso fu costretta ad ammettere di aver apprezzato molto quei giorni di vacanza; dire che non ne avesse bisogno sarebbe stato un errore, ma la compagnia di Tony si era rivelata più piacevole del solito – certo, tornando indietro avrebbe sicuramente fatto a meno di giusto uno o due inconventienti – e infondo si era divertita parecchio.

"Pepper?" la richiamò l'uomo dopo qualche momento.

"Sì?"

"Lo sa che questo è il periodo perfetto per visitare la Spagna? Le città non sono ancora invase dai turisti e inoltre il clima è..."

"Tony?"

"...sì?"

"Non ci provi nemmeno."





NdA
Ed eccoci giunti alla fine...la vacanza è finita e i nostri eroi (?) tornano a casa.
Non so perchè questo capitolo mi ha messo addosso una tristezza infinita, ma dopotutto è sempre così quando si finisce una long :)
Voglio ringraziare tantissimo chi ha seguito la storia in tutto questo tempo - nonostante i miei ritardi nell'aggiornarla lel – e soprattutto chi ha speso un po' del suo tempo per lasciarmi recensioni; come qualcuno sa la mia autistima fa spesso i capricci e le vostre parole mi hanno sempre incoraggiata ad andare avanti, per cui grazie davvero. Alla fine anche se si tratta di fanfiction è sempre bello ricevere complimenti :3
Ora, tanto perchè già mi sta venendo la depressione infinita, posso anticiparvi che mi sto impegnando in una long/raccolta sui Pepperony che spero di poter pubblicare il prima possibile...quindi non mi abbandonate, sigh.
Un bacione grandissimo a tutte e alla prossima! <3
_Atlas_


P.S. Arrivederci Roma è un film del 1958, diretto da Roy Rowland.
   
 
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