Prompt: "Finalmente ci
rivediamo in
quest'altro mondo".
Da: Napee.
Gruppo facebook: we are out for
prompt.
Numero
parole: 1105.
Dov’è
il medico? Dov’è Piper?
Sono
riuscita a proteggerli, a salvarli?
I
ricordi stanno svanendo, inesorabilmente.
Presente
e passato si mescolano, svaniscono come nebbia all’orizzonte.
I volti delle mie
sorelle si confondono, le loro voci divengono un suono indistinto.
E
questi?
Memorie.
Con lo
sguardo abbraccio tutta la mia vita, tutto ciò che ho
vissuto. I ricordi
esplodono davanti ai miei occhi in un arabesco di colori e sensazioni,
di
calore e luce. È come trovarsi nella stanza degli specchi al
Luna Park:
infinite me mi circondano. Le vedo sorridere, piangere, arrabbiarsi,
addirittura urlare.
Ci
sono anche tutti gli innocenti che ho salvato finora, ne riconosco i
volti e ne
ricordo i nomi. Non so come sia possibile, ma li vedo vivere le loro
vite – quelle stesse vite che io e
le mie sorelle
abbiamo strenuamente difeso – e sento la pace
scendermi nel cuore.
Chiudo
gli occhi e lascio che questo calore mi avvolga e mi elevi. Il mio
corpo
diventa leggero come i baci che mi dava la mamma la sera per farmi
addormentare
e di cui ne serbo ancora il dolce ricordo.
“Prue...”.
Questa
voce...
Risollevo
le palpebre e non posso fare a meno di chiedermi se questo non sia
altro che un
sogno.
“Mamma!”.
Sono
certa di non aver mosso le labbra, eppure ho sentito la mia voce
riecheggiare
fra le pareti di luce che mi circondano.
Lei mi
sorride con dolcezza. Ha gli occhi lucidi e sembra che stia piangendo,
ma
nonostante questo è ancora più bella di quanto
ricordassi.
“Prue, bambina mia...”.
La sua voce è
un coro di angeli, la melodia più bella che abbia mai udito.
“Non avere paura, Prue. Ci sono
io”.
Aggrotto
le sopracciglia, mentre la luce aumenta. Perché dovrei avere
paura? Dove mi
trovo? Cosa sta succedendo?
“Mamma!” grido e il mio
corpo si protende
verso di lei. Mi aggrappo alla mano che mi sta tendendo, lasciando che
mi
tragga a sé. L’abbraccio con tutte le mie forze,
mi stringo contro il suo petto
e ne aspiro avidamente il profumo famigliare.
Non
posso credere di essere qui, fra le sue braccia, e di essere cullata
come
quando ero bambina!
“Prue, non avrei mai voluto che
accadesse”.
Mi
scosto dalla mamma, guardandola nuovamente in viso. I suoi occhi
nocciola si
confondono con quelli di Piper e di Phoebe, facendomi fremere nel
profondo.
Il
ricordo di ciò che è accaduto torna vivido nella
mia mente, mi colpisce con
forza, mi annienta.
“Shax
ha colpito me e Piper e...”.
Il
respiro mi si spezza nel petto, o è questo ciò
che sarebbe dovuto succedere.
Non ho percezioni fisiche di alcun tipo!
Vorrei
abbassare lo sguardo sul mio corpo, ma non ne ho il coraggio.
“Bambina mia, non avere paura. Ci
sono
io, ti aiuterò e ti starò accanto”
la mamma mi prende il viso fra le mani,
con il dolore riflesso negli occhi limpidi.
“Sono
morta?”.
È il
silenzio a rispondermi, a lacerarmi l’anima.
In un
istante, tutti i sogni che avevo nel cuore si sgretolano fra le mie
mani e
scivolano via, come granelli di sabbia.
Non
potrò più innamorarmi.
Non
potrò
più avere una famiglia.
Non
potrò più proteggere le mie sorelle né
condividere con loro la mia vita, la mia
quotidianità.
Sono
morta.
Morta.
Questa
parola continua a rimbombarmi nella mente, macabra come un canto
funebre.
“Prue...”.
Mia
madre mi stringe nuovamente a sé, ma questa volta le mie
braccia non vanno a
cingerle la vita. Restano abbandonate lungo i fianchi, inermi come il
mio corpo
a terra fra polvere e sangue.
Una
lacrima mi cade dalle ciglia, silenziosa.
“Sono
morta...”.
Avevo
pensato spesso a quest’eventualità, lo ammetto, ma
non l’avevo mai davvero
presa in considerazione. In fondo, me la sono cavata innumerevoli
volte: ho
sempre avuto fiducia in me, nel mio Dono e, soprattutto, nel Potere del
Trio.
Ma,
allora, perché è successo? Chi l’ha
voluto? Era davvero questo il mio Destino?
Per un
folle istante, mi ritrovo a pensare che sarebbe stato meglio non aver
mai
accettato di essere una Strega. Se non l’avessi fatto, ci
sarei stata anch’io
fra gli innocenti che vivono la propria vita!
Se non
l’avessi fatto, vivrei insieme a Andy...
“Andy...!”. Il mio non
è altro che un doloroso
singulto.
L’unico
uomo che abbia mai amato in tutta la mia vita ha sacrificato la sua per
me,
affinché potessi vivere. Ma adesso...
“Prue,
non è così”.
Sobbalzo,
continuando a fissare l’orizzonte bianco davanti a me. Sbatto
le palpebre,
liberando le ciglia dalle lacrime, che mi scivolano sulle guance senza
consistenza.
Non è
più mia madre la persona che mi stringe a sé.
Queste spalle, questo calore,
questo profumo... negli ultimi tre anni hanno popolato solo i miei
sogni.
Le
mani mi tremano, mentre risalgono il profilo di questa schiena
muscolosa,
carezzando delicatamente la stoffa leggera che la copre.
“Sei
tu” sussurro.
“Sì,
Prue. Sono io” dice, “finalmente ci rivediamo in
quest’altro mondo”.
“Oh
Andy, io...”.
“No”. Si scosta da me
con la leggerezza di
un respiro, guardandomi come se non fosse passato un giorno
dall’ultima volta
che i nostri occhi si sono incontrati.
Il suo
sguardo screziato riflette la limpidezza del cielo, custodendo ancora
la
purezza della sua anima. Non lo ricordavo così bello...
Le
nostre labbra s’incontrano a metà strada, i nostri
sospiri si annullano l’uno
nell’altro. Sento il mio spirito accendersi, come se andasse
a fuoco. È una
sensazione talmente forte e viva, che ne ho quasi paura.
“Prue, non rimpiangere
ciò che non è
stato”.
Mio
malgrado, piego le labbra in un sorriso nostalgico. Quanto ho
desiderato poter
riudire la voce di Andy!
“Ho
perduto la vita” dico, “nulla ha più senso”.
“Ne
sei sicura?”. Conosco questo
tono di voce da
saputello...
Sollevo
lo sguardo e per alcuni attimi mi perdo nel suo.
“C’è,
forse?” gli chiedo di
rimando.
Andy
mi bacia sulla fronte, a lungo. Sento il suo respiro caldo fra i
capelli e
vorrei che non si staccasse mai più.
“Tutto
ha senso, Prue, anche questo” mi risponde. “Avrà senso per le tue
sorelle, così come lo avrà per te...
così come
lo ha avuto per me”.
“Hai
davvero capito perché ti è
accaduto tutto questo, perché la tua vita sia stata
stroncata così precocemente?”.
Andy
mi stringe le mani e una lacrima gli riga il viso.
“Adesso
che tu sei qui, sì”.
Mi
stringo a lui, soffocando i singhiozzi contro il suo petto.
Sono
morta. Prue Halliwell ha lasciato il mondo dei vivi, insieme a tutti i
suoi
sogni.
Sono
morta giovane, combattendo contro il Male.
Eppure,
adesso ho la sensazione di non aver perduto qualcosa, ma di averla
appena
ritrovata.