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Autore: foREVer19996661    20/09/2016    0 recensioni
Lui per me rappresentava la salvezza, l’unica via di fuga dai problemi e dal mio passato. Era tutto per me. Tutto quello che ho desiderato per così tanti anni se n’è andato nel giro di 30 minuti. Se solo fossi tornata a casa prima, sarei riuscita a fermarlo.
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates, The Rev, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Ti prego, resta. Non andartene, non abbandonarmi così! Cosa ne sarà di me, di noi!”
Tenendo la testa dell’unico uomo che amavo scoppiai in lacrime urlando “perché” ripetutamente. Lui per me rappresentava la salvezza, l’unica via di fuga dai problemi e dal mio passato. Era tutto per me. Tutto quello che ho desiderato per così tanti anni se n’è andato nel giro di 30 minuti. Se solo fossi tornata a casa prima, sarei riuscita a fermarlo. Ma perché ha compiuto tale gesto? Perché avrebbe dovuto lasciarmi sola.
Chiamai la polizia e l’ambulanza per far portare via il corpo ormai freddo. Privo di quel calore che ogni giorno scaldava il mio cuore, quel calore che sentivo mio. Passai la notte alla stazione di polizia di Huntington Beach ancora incredula di quello che fosse successo qualche ora prima. Guardavo continuamente il vuoto, come se per me la vita si fosse fermata in quell’istante. La mia anima se n’è andata insieme alla sua.
“Signorina Claire, vuole un bicchiere d’acqua?”
“No agente, sto bene”
“Sto bene”. Ma chi vogliamo prendere in giro? Io non stavo affatto bene, io stavo morendo dentro, il dolore mi stava mangiando non solo l’anima ma anche gli organi interni, il cuore. Non ci sono parole che possano descrivere il dolore che ho provato. Ma anche se ci fossero non riuscirebbero comunque a spiegare quello che dentro di me si stava celando.
“Appena facciamo l’autopsia la informeremo della causa della morte del suo fidanzato”
“D’accordo agente”
Sollevai la mano. Guardai l’anello. Eravamo fidanzati, eravamo felici. Stavamo insieme dai tempi del liceo e avremmo dovuto sposarci la settimana successiva. Avrei indossato l’abito bianco di mia madre. Ampio, bianco con piccole rose sulla spalla sinistra. Velo lungo abbinato a una coroncina di fiori che avrebbe tenuto i miei capelli raccolti in una crocchia. Proprio allo stesso modo in cui teneva i capelli mori di mia madre nel giorno più bello. Attendevamo quel giorno con impazienza. Come è potuto succedere. Le lacrime continuarono a scendere lungo il mio viso e non smisero di uscire dai miei occhi. Lungo la strada di ritorno a casa pensai a come sarebbe stato bello averlo ancora qui, accanto a me. Quell’omone di quasi 2 metri era il mio scudo, la mia difesa dal mondo esterno, dal male. Entrai dal portone di casa. Nastri della polizia ovunque. Tutto mi ricordava di lui, c’era ancora il suo profumo nel salotto. Mi sedetti sulla sua poltrona accanto al camino acceso incredula ancora dell’accaduto. Fissai il tavolino e notai che c’era una lettera con su scritto “per Claire”. La aprì con molta cautela e riconobbi la sua scrittura. Ricominciai a piangere senza neanche iniziare a leggere. Ma è il contenuto che mi fece crollare fino a pensare di volerlo raggiungere là dove stava in quel preciso istante:
Cara Claire,
probabilmente quando leggerai questa lettera io sarò a vegliare su di te da lassù. Il gesto che sto per compiere forse è uno dei più egoisti che ho mai compiuto in vita mia ma questo è per il tuo bene. Non riesco a vivere senza di te e anche se mi fossi separato da te non avrei comunque potuto vivere senza di te perciò preferisco togliermi la vita pur di stare lontano da te e non poterti avere. So che ci saremmo dovuti sposare a breve e voglio che tu sappia quanto io sia felice per questo, ma purtroppo mi sto rendendo conto che non ti avrei mai resa felice quanto tu hai reso felice me. Gli anni passati insieme sono stati gli anni più felici della mia vita. I più belli, più sereni. Ti ho amata fin dal primo momento che ti ho vista e da quel momento non ho mai smesso di amarti. Ricordi la lezione di biologia? È lì che ti ho vista per la prima volta. Tu in ultima fila piccola e indifesa io, invece, grande e grosso, sicuro di sé. Eri bella allora come lo sei adesso. Sei la persona più fantastica di questo mondo e mi ritengo fortunato e lusingato ad averti avuta accanto per così tanto tempo. La mia salute però è diventato un problema che non posso più sopportare. Sono diventato un peso per me stesso ma specialmente per te. Non ho avuto la possibilità di dirti addio come avrei voluto perciò nel cassetto nella nostra camera da letto troverai un regalo per te. So che dopo la mia morte ti arrabbierai molto con me, ma credimi non lo faccio tanto per me quanto per te. Non sai quanto avrei desiderato vederti con quell’abito bianco. Io che ti avrei aspettato davanti all’altare e tu, con il tuo splendore, saresti arrivata da me per giurarmi amore eterno.
Concludo questa lettera dicendoti di non essere arrabbiata con me per il gesto che sto per compiere perché lo faccio solo ed esclusivamente per il tuo bene. Claire io ti amo e ti amerò per sempre.
Il tuo amato Jimmy.”
Non riuscì neanche a piangere. Il dolore non mi aveva divorato solo all’interno del corpo ma mi aveva mangiato pure i sentimenti, le emozioni. Corsi subito in camera da letto e aprì il cassetto che Jimmy mi aveva indicato. Trovai un ciondolo, lo aprì e dentro c’era una foto mia e di Jimmy dei periodi del liceo. Sul ciondolo c’era un incisione “i’m still loving you”. Cascai a terra senza emettere nessun suono. Lacrime attraversarono di nuovo il mio viso pensando ai ricordi che sono legati a questa canzone degli Scorpions.  
 
   
 
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