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Autore: Mr_Prow    25/09/2016    0 recensioni
[Attenzione: I capitoli scritti non seguono un ordine cronologico. Aspetta al lettore intuire l'ordine corretto. Buon divertimento.]
Indaghiamo sulla situazione sentimentale di Leòn, del suo primo vero amore che ha sconvolto il suo punto di vista sulla vita e i sentimenti. Ragazzo cinico, ma dal cuore ingenuamente buono, influenzato dal suo migliore amico Joe ancor più cinico di lui e sociopatico. Un tipo che non ha mai avuto un buon rapporto con gli altri esseri umani: misogino e inerte di fronte alla società moderna da cui ha appreso il bigottismo e l'ignoranza. Leòn dovrà scoprire chi è in realtà e quale sia la sua vera natura: la sua personalità è minata da caratteristiche in contrasto e che agli occhi degli altri possono apparire come incoerenti e subdole. Kiwa Connor sarà la ragazza che segnerà per sempre lo scorrere delle sue giornate, ribaltando completamente il suo modo di vivere. Soprattutto dopo il loro lascito.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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[Eccoci qua con un nuovo capitolo. Dopo un bel po' sono tornato in questo campo. Credo che mi alternerò tra le due storie, sono un tipo che varia sempre, lol. Buona lettura!]

Come la pensi sul fatto distinguerci dagli altri? Perché siamo così diversi dagli altri e dobbiamo sopportare questa stupida… emarginazione?
Beh, io credo al detto << Diventi ciò di cui ti fai circondare>>. Penso che sia assolutamente vero.
Cosa te lo fa credere?
Sono cresciuto per i fatti miei. Chiuso fra la mia casa e la mia campagna. E, nonostante un ambiente del genere, sai che sono un amante del cinema e mi piace leggere. Sai anche che mi piacciono i fumetti ma quello è un…
… un tuo pregio, piccolo bamboccio. Anche se eviti di mostrarlo, so che ti piacciono queste cose e non…” la ragazza strinse tra le due dita la guancia della sua Metà.
Non nascondere quello che sei, bambinello. Tu sei questo ed altro. Per questo mi piaci.
Lo scorrere delle energie creato dal legame tra i loro occhi si intensificò per un istante che sembrò essere un tempo molto più lungo di quello che era. Un tempo indefinibile. Un tempo sereno, ammaliante, felice.
Quel flusso tra ghiaccio e terra, venne interrotto da qualcosa di ancora più strettamente fisico.  In contemporanea i due accostarono uno la fronte dell’altra. Il ragazzo amava starle a contatto così vicino. Era come una potente camomilla che portava con sé una pace e serenità interiore.
Illuminati solo dalla luce della Luna, si sdraiarono sul prato fianco a fianco una ai piedi dell’altro e osservarono quel bianco corpo celeste. Le colline tutt’intorno creavano una sorta di protezione, un isolante dal mondo esterno. Vi erano solo due figure vicine parlottare da ore e ore. Alcuni alberi si rivelarono esistenti sol quando con i loro fruscii riuscivano a spezzare quei rari silenzi regalati dai due giovani.
Però ora mi devi il tuo discorsone. Non posso mica perdermi uno dei tuoi interessantissimi monologhi.
Leòn intrecciò le mani dietro la testa e soddisfò la richiesta del pubblico.
Pensavo che, secondo me, ognuno di noi  ha una sua fonte di ispirazione, qualcosa - o meglio - qualcuno che prendiamo come punto di riferimento.
Tutti fin da piccoli abbiamo un personaggio famoso per cui andiamo matti e da cui vorremmo imitare le azioni, i detti, le più strambe pose e vorremmo, anche, una vita simile alla sua. C’è chi imita popstar, chi supereroi, veri uomini che hanno impresso le loro gesta nella storia… Poi ci siete voi ragazzine che vorreste essere come Barbie…

Kiwa sbuffò lanciando un colpo di mano aperta verso la costola della sua spiritosa controparte. Lui ridacchiando prese il polso di quella piccola mano e lo scese delicatamente giù, stretto tra il pollice e le sue dita. Lei strinse allo stesso modo il polso suo, così tenendosi  tra di loro a contatto. Un altro modo per stare, al più lungo possibile, in quella loro terapeutica e particolare interconnessione. Poi, riprese il discorso nuovamente interrotto.
Quelli della nostra età, hanno tutti gli stessi punti riferimento. Calciatori, attori, cantanti, politici, anarchici. Ognuno si distingue per una categoria in base a chi si sceglie, ma alla fine dei conti sono tutti delle repliche di taluno personaggio. Ad esempio, io…
Il discorso si interruppe e il silenzio prese il sopravvento.
E quindi tu..? Chi pensi che sia stato a ispirarti?
… in realtà non lo so. Da piccolo nella mia vita solo mio nonno rappresentava una figura forte. Sicura. Definita. Sapeva sempre cosa fare e non si sbagliava mai in quello che faceva. Insomma, tutto quello che non sarei mai stato io… e tutt’ora è così.
Di scatto lei alzò la schiena e tirò a sé il braccio e tutto ciò a cui è attaccato. Si trovarono seduti una di fronte l’altro. Kowa lo rimproverò ardentemente.
Non è assolutamente come dici tu, piccolo orso. Ti conosco da un po’ oramai e ti assicuro che non è come dici!
Il ragazzo le rispose indifferentemente.
Sarà come dici, piccoletta.” Riprese a sdraiarsi. La ragazza si rassegnò e fece lo stesso.
Piuttosto, tu chi pensi di avere mai imitato? Levando, ovviamente, bambole e streghette.
Bah, ti dirò. E’ una situazione come la tua, solo che nel mio caso i miei nonni non ho avuto nemmeno il piacere di conoscerli.
Quindi non hai mai voluto avere la tua vita come quella di una qualche persona importante?
Mmhh… no. Credo che per questo tu ed io ci distinguiamo dal resto.  Come figura importanti ho visto solo mio padre. Invece, mia madre, beh, sai com’è difficile lei. Hai avuto modo di conoscerla quella volta…
Il ragazzo si ricordò di quel non molto piacevole evento e fece una smorfia arricciando il naso come era suo solito fare. “Si, ho presente.
Ehi!” Tirò nuovamente il braccio e si ritrovarono nuovamente faccia a faccia.
Lo so come sono fatti i miei e…
Ed anche io so come sono fatti i miei… che non sono da meno.
La ragazza abbassò gli occhi. Leòn capì subito da quella semplice espressione quanto l’anima sua fosse stanca e impaurita di fronte all’enormità di quello che sarebbe potuto succedere al loro futuro. Entrambi erano capaci di comprendere pienamente da una semplice espressione di uno/a ciò che pensava l’altro/a; questo grazie alla loro speciale affinità.
Piccola, non abbatterti così. Vedrai che ce la faremo e questo lo faremo insieme.” Girò la presa dal polso afferrando la sua mano e stringendola a sé come se stesse facendo una promessa.
Tu ed io abbiamo già affrontato certi ostacoli insieme. E come andata? Abbiamo superato tutto e siamo qui, insieme. Dobbiamo farcela.
I loro sguardi si avvicinarono. Il rilascio di quella potente energia andava lentamente a ridursi man mano per giungere qualcosa di molto più vivo.
Devo farlo… per te.
… con te.” Sussurrò la ragazza prima che le loro labbra si toccarono.
   
 
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