Film > Il Gladiatore
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Autore: fiphina    25/09/2016    0 recensioni
"Germania, 179 d.C.
La guerra contro le popolazioni barbare continua ad infuriare. L'imperatore Marco Aurelio decide di recarsi a Carnantum, affinché la sua presenza fisica sia motivo di incoraggiamento per i soldati che combattono; L'anziano uomo porta con sé il figlio diciottenne Lucio Aurelio Commodo, l'erede al trono.
Il ragazzo è molto riluttante a seguire il genitore, ma non sa che la sua vita prenderà una piega del tutto inaspettata nella terra lontana e selvaggia dove sta per andare..."
Storia ambientata prima degli eventi de "Il gladiatore".
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Commodo, Nuovo personaggio
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo diciassette:
Dolore e inganni


(Flashback)

“Perdonami… Perdonami amore mio! Se non potrò più rincontrare i tuoi occhi, se non potrò più abbracciarti, baciarti… crescere nostro figlio insieme. Non dimenticarmi, come io non ti dimenticherò mai… ti amo!”

Questo fu l’ultimo pensiero di Priscilla mentre stringeva nella mano il braccialetto, prima che sentisse mancarle definitivamente il respiro e non sentisse più il suo cuore batterle. Dopo un lieve sospiro rimase con lo sguardo perso nel vuoto, con la testa leggermente inclinata da un lato.

(Presente)

Marzia rimase per qualche minuto ad osservare la principessa e il braccialetto che teneva stretto a sé, era un regalo che le aveva fatto il principe e sapeva quanto la ragazza ci tenesse.

La schiava, piena di rammarico per non essere intervenuta, prese la mano di Priscilla e con la voce rotta dal pianto le espresse quello che sentiva.

-Perdonatemi principessa, vi prego, vi supplico! Sono stata una codarda e ora per colpa mia siete…- Si bloccò non sapendo come continuare.

In quel momento Novia rientrò dalla porta ancora con il bimbo in braccio, Marzia si tirò indietro spaventata ma provando a farsi forza.

-Bene, bene mia cara Marzia. Come vedi ho ottenuto esattamente il risultato che speravo! Ora che la principessina è fuori gioco cambieranno un bel po’ di cose-

Ridacchiò perfidamente.

-Siete una maledetta bastarda!-

-E anche furba! Credevi che presto non mi sarei accorta che avevi scoperto le mie intenzioni? Ho solo fatto finta di niente per farti provare la paura attanagliante che comportava il voler rivelare tutto ma non poterlo fare; E poi, sapevo che non avresti mai agito per timore delle conseguenze. Io sono sempre stata una persona molto vendicativa e questo lo sai bene!-

-Siete una maledetta bastarda!- Ringhiò Marzia stringendo i pugni e digrignando i denti.

L’altra rise ancora di più.

-Così mi offendi Marzia! Diciamo che il modo più corretto sarebbe che io ottengo sempre ciò che voglio!- Le si avvicinò minacciosamente.

La povera schiava tremava, non solo per le circostanze benché sapesse da tempo la verità, ma anche perché temeva quello che avrebbe presto detto, o chiesto.

-Ora mia cara, sarai tu, a terminare il compito. Dopotutto sei una mia  “complice”, seppur involontariamente. Devi liberarti del bambino, adesso!-

-Cosa?-

-Hai capito bene, non fingere: soffocalo, annegalo, abbandonalo… non mi importa come! Eliminalo! E se scopro che non mi hai ubbidito… per te e la tua famiglia di poveracci, saranno guai! Lo farai oggi stesso, Marzia, non un minuto di più! Confido che saprai uscire senza farti vedere-

La schiava con gli occhi rossi di pianto e una smorfia di disprezzo sul viso.

Novia le consegnò il piccolo che ancora piangeva e si avvicinò a Priscilla.

-Questo lo prendo io, principessa, mi servirà come prova per dare la terribile notizia!- Canzonò sarcastica prima di uscire nuovamente per dirigersi al campo.

Fece anche in modo che nessuno sospettasse che il bambino fosse ancora vivo e chiese al locandiere, con finta aria disperata se poteva occuparsi della principessa e seppellirla, naturalmente pagandolo.

L’uomo saputo ciò si tolse il berretto in segno di rispetto.

-Certamente signora, ci dispiace molto per questa tragica perdita…- Ammise a capo chino.
 

All’alba, dopo la fine della violenta battaglia, Commodo era con suo padre e avevano dovuto combattere i Barbari che erano riusciti ad oltrepassare le linee dell’accampamento. Erano entrambi stremati ma vivi. La guerra si era dimostrata a favore dei romani dopo che l’esercito era finalmente arrivato.

Il primo pensiero del principe dopo la vittoria ottenuta, fu Priscilla.

Così si preparò per dirigersi a Carnantum per trovarla.

-Padre, vado a Carnantum da Priscilla!- A passo di marcia e prima che Marco Aurelio potesse ribattere, si diresse verso i boschi ma fu fermato da una apparentemente disperata Novia.

Il ragazzo si stupì nel vedere le sue mani e il vestito sporchi di sangue e pensò che forse li avevano attaccati.

La raggiunse correndo.

-Novia che cosa è successo?- Chiese allarmato.

-Dov’è Priscilla?-

-Principe…- Iniziò la dama a sguardo basso.

-Parla!- Ordinò lui, duramente.

Il cuore gli batteva velocemente e lo stomaco era come trafitto da mille lame.

-Principe, la principessa ha partorito…-

-Cosa?-

-Ma… purtroppo il parto è stato molto complicato… ha avuto un emorragia ed è… morta, anche il bambino ha subito la stessa sorte… mi dispiace terribilmente, abbiamo fatto tutto il possibile… Marzia è rimasta li per occuparsi di loro e dare una degna sepoltura alla principessa nella sua terra natia…-

Finse di piangere portandosi le mani al volto.

Commodo lasciò cadere a terra la spada che fece un rumore metallico assordante, ma lui non sembrò neanche sentirlo; Gli erano morte le parole in bocca.

Non poteva essere vero, Priscilla non poteva essere morta!

Gli vennero in mente le famose parole: “il tuo amore la ucciderà”, quindi il pericolo per lei era stato lui stesso, il suo amore l’aveva uccisa.

In quel momento si sentì enormemente in colpa di ogni minimo dubbio o timore che aveva avuto da che ricordava, si era per un attimo scordato di tutto: della battaglia, di suo padre, dei conflitti e persino di sua sorella.

La sua mente era come precipitata nel vuoto buio, nell’oscurità più profonda.

Sentiva dentro di sé che, benché amasse da morire Priscilla, le aveva inconsapevolmente fatto del male. Nonostante Lucilla fosse molto importante per lui, aveva avuto la riconferma, nuovamente dopo averci sbattuto la testa ma stavolta fatalmente, che il suo vero amore era la principessa Batava ma che ormai aveva perso per sempre.

Marco Aurelio aveva sentito ogni parola e non aveva detto nulla, si era limitato ad abbassare la testa.

Novia si avvicinò al principe e gli consegnò il braccialetto dorato.

Dopo che si erano ritirati nell’accampamento, Marzia arrivò poco dopo senza il bambino e Novia le lanciò uno sguardo di intesa. Il lavoro era stato completato con successo.

Commodo straziato dal dolore, si era ritirato nei boschi ritrovando la famosa grotta dove aveva avuto la sua prima volta con Priscilla e chinatosi poggiò il bracciale sulla distesa di pietre, in segno di ricordo del loro amore che non si sarebbe mai cancellato.

L’indomani sarebbero ritornati a Roma.

Quella stessa notte Marzia si recò alla locanda e tornò a prendere il bambino che aveva affidato ad una ragazza che lavorava li e dopodiché si recò ad un villaggio vicino.

Teneva il bambino tra le braccia e lo guardò sorridendo.

-Non temere piccolo Lucio, ti salverai e un giorno tornerai a Roma, da tuo padre!-

Lucio era il nome che Priscilla diceva di voler dare al figlio se fosse stato un maschio.

Lo affidò ad una famigliola disposta a prendersene cura e disse loro che un giorno, appena pronto, avrebbe dovuto sapere la verità. 




Spazio per le autrici: 
Eccoci qua anche con questo capitolo! Ora manca solo l'epilogo che arriverà a breve, intanto fateci sapere se il capitolo vi piace e lasciateci qualche commento. 
Purtroppo per i nostri protagonisti non è finita come speravano e Novia ha scoperto le sue carte, anche se non conosceva bene quelle di Marzia! La buona schiava ha deciso di salvare il piccolo Lucio... questo vuole dire che... vabbe, ve lo sveleremo nelle note dell'epilogo!! A presto e grazie a tutti... 
Le antiche romane Fiphina e Mackenzie94! 


 
   
 
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