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Autore: Fluffy Jpeg    27/09/2016    1 recensioni
[Billy: Un Amico Fantasmico]
« Insomma, Billy... » mormorò. « Volevo... volevo chiederti cosa ti è successo. »
« In... ». L'ectoplasma si ritrovò a corto di fiato per un momento senza sapere perché. « ... in che senso? »
Il vivente prese un profondo respiro. Quindi, finalmente, si voltò verso l'amico, e riuscì a guardarlo negli occhi. Il suo sguardo trasmetteva insicurezza e malinconia, come se, sotto sotto, fosse certo che quella non fosse una domanda che doveva essere fatta.
« Come sei morto, Billy? » chiese infine, scandendo ogni parola con attenzione.
Genere: Fluff, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Le note d'autore a fondo storia sono più lunghe, ma ci tenevo
a scrivere una veloce prefazione per augurarvi buona lettura! <3



In Dolce Memoria di Billy Joe Cobra



« Posso farti una domanda delicata? »
Billy Joe Cobra si ritrovò, per una delle rare volte nella sua esistenza (e non), sorpreso. Si voltò verso Spencer con lo stesso sguardo di chi ha appena visto qualcuno sputare una deliziosa lasagna e si sta chiedendo il perché.
« ... la domanda delicata è il chiedermi di farmi una domanda delicata o è un'altra? » si ritrovò infine a chiedere.
L'amico vivente si lasciò scappare un sorriso divertito, ma durò poco. In pochi istanti, il suo sguardo tornò serio, quasi... triste.
« Andiamo, lo sai cosa intendevo. » mormorò. « Non scherzare. »
Billy avvertì qualcosa all'altezza del petto. Egocentrico e narcisista com'era, non era abituato a sentire una stretta al cuore per qualcuno diverso da sé stesso - specialmente ora, che il suo cuore non batteva più.
Levitò lentamente verso il letto, e si sedette in maniera stranamente composta accanto a Spencer. Pensò di fare una battuta stupida, una delle solite sue, ma dopo pochi secondi lasciò scivolare via l'intenzione senza seguirla. Non sembrava affatto l'occasione giusta.
« Inizi a spaventarmi, amico. » sussurrò, quasi temesse che qualcuno li avrebbe sentiti. « Spara. »
Spencer esitò qualche momento. Si morse debolmente il labbro inferiore, evitando con cura lo sguardo del fantasma. Billy quasi poté vedere i suoi pensieri che si scomponevano e ricomponevano con insicurezza, e grossi punti interrogativi che uscivano dalla sua mente, chiedendosi se era veramente il caso di fare quella domanda che aveva trasformato il suo sguardo, sempre così allegro e vivace, in uno tanto serio e malinconico.
« Ehi... » gli disse l'ectoplasma, abbozzando con difficoltà un sorriso. Sembrava che quell'aura fosse troppo triste per permettergli anche solo di mantenere la sua solita espressione sbruffona e divertita. « E' davvero una domanda così difficile? »
« Io... non ne sono sicuro. » fu la risposta di Spencer. Continuava ad evitare il suo sguardo. « Non so come potrebbe essere presa da uno come te. »
« Nel senso di una pop star schifosamente famosa in tutta Hollywood e dintorni? »
« Nel senso del fantasma di una pop star schifosamente famosa in tutta Hollywood e dintorni. »
Spencer sospirò. Passandosi una mano tra i capelli arruffati, giunse alla conclusione che tanto valeva farla, quella domanda delicata.
« Insomma, Billy... » mormorò. « Volevo... volevo chiederti cosa ti è successo. »
« In... ». L'ectoplasma si ritrovò a corto di fiato per un momento senza sapere perché. « ... in che senso? »
Il vivente prese un profondo respiro. Quindi, finalmente, si voltò verso l'amico, e riuscì a guardarlo negli occhi. Il suo sguardo trasmetteva insicurezza e malinconia, come se, sotto sotto, fosse certo che quella non fosse una domanda che doveva essere fatta.
« Come sei morto, Billy? » chiese infine, scandendo ogni parola con attenzione.
Il fantasma si ritrovò a fissare nel vuoto degli occhi dell'altro per quello che gli parve un tempo infinito.
Come sei morto?
Era... una strana domanda. Probabilmente avrebbe dovuto reputarla una domanda delicata, ma non la trovava tale. Dopotutto, era una pop star, con i paparazzi sempre incollati ai tacchi ogni giorno della sua vita, quindi la sua morte non doveva essere stata così delicata. Doveva essere passata su ogni notiziario, ogni presentatore di ogni rete televisiva doveva averne parlato, ogni giornalista doveva averne scritto, ogni fotografo doveva averne immortalato gli attimi commuoventi.
Come sei morto?
Billy voltò lentamente lo sguardo alla stanza. Fissò la telecamera di Spencer, il led di registrazione spento, e vi si perse per qualche secondo, come se si fosse spento anche lui.
« ... s-scusa, amico. » balbettò il vivente. Si passò nuovamente una mano tra i capelli, chiudendo gli occhi con rammarico. « Era una domanda brutta, non avrei dovu- »
« Non lo so. »
Spencer schiuse le palpebre di scatto. Sollevò lo sguardo a Billy, e lo trovò che ancora fissava la sua telecamera, come ipnotizzato dall'obbiettivo nero puntato nel nulla.
« C-come hai detto? »
« Ho detto... ». Il fantasma esitò. Inclinò la testa, assottigliando lo sguardo, come se quello che stava dicendo non gli piacesse. « ... ho detto che non lo so. »
Si alzò, e per una rarissima volta da quando il suo cuore aveva smesso di battere camminò, avvicinandosi allo strumento di registrazione. Si chinò a scrutare nell'occhio nero, come se vi stesse cercando un segreto.
Spencer non disse nulla per lunghi secondi. Voleva fare tante domande, ma nessuna gli sembrava adatta per quel momento. Si limitò ad osservare l'amico mentre si tirava nuovamente dritto, lanciava un'occhiata alla tv spenta, e infine si voltava verso di lui. Si sollevò da terra solo per levitare sopra il piano della scrivania, fingendo di sedersi sopra di essa, come se improvvisamente l'idea di essere morto gli stesse scomoda, e volesse cercare di convincere il suo interlocutore che non lo fosse.
« Ricordo che era stata organizzata una festa per me. » mormorò, quasi la voce facesse fatica a lasciare le sue labbra. « E... ricordo che erano tutti felici. O forse lo ero solo io. »
Scosse la testa.
« ... è tutto confuso. La musica era alta, l'avevano sparata al massimo. Sentivo a malapena quando la gente parlava, e mi parlavano in tanti. Tutti assieme. »
Appoggiò le braccia alle gambe, e abbassò lo sguardo a terra. Sembrò idealmente scivolare con i pensieri alla sera che cambiò la sua vita.
O per meglio dire, gliela tolse.
« Mi faceva male la testa. » proseguì, la voce bassa bassa, quasi inesistente. « Mi diedero una pillola per farlo passare. La mandai giù senza troppi complimenti. ». Sbatté le palpebre, cercando di ricordare. « Forse dissi grazie. »
Calò il silenzio per lunghi, lunghi secondi.
Spencer fece scivolare le proprie gambe fino al busto, e le abbracciò con malinconia. Appoggiò la testa alle ginocchia, aspettando per quasi due minuti.
« ... e poi, Billy? » domandò quindi, piano piano. Non voleva che la sua sembrasse impazienza. Voleva solo spingerlo a continuare, con quanta più gentilezza possibile.
L'altro attese qualche altro secondo. Quindi, finalmente, sollevò lo sguardo all'altro, e rispose solamente:
« Poi sono morto. »
Spencer batté le palpebre, scosso dalla sorpresa.
« Così? »
Billy annuì.
« Così. »
Il ragazzo castano rimase attonito per lunghi secondi. Le mani si strinsero convulse, la malinconia dei suoi occhi che si trasformava velocemente in un tuffo di tristezza.
« B... Billy... » annaspò, trattenendo a stento delle lacrime che percepì come non sue. Guardava il fantasma, e sentiva che era lui che voleva piangere. « Sei... sei stato... »
« Te l'ho detto, amico. » lo interruppe l'altro, atono. « Non lo so. »
Si dette una leggera spinta con i piedi, e tornò a volteggiare. Si avvicinò alla televisione, e ne sfiorò lo schermo nero con le dita incorporee.
Non percepì niente. Lo spessore ultrasottile passò inosservato al suo tatto.
« I miei primi ricordi come fantasma risalgono al mio funerale. » mormorò, cercando di specchiarsi nel nero pece della tv. Dopo tanto tempo, non riuscirci gli fece sentire nuovamente un miscuglio di sensazioni orribili. « Ne ho alcuni anche della festa, ma era tutto troppo confuso. Vedevo un sacco di gente chinata su qualcuno, tante voci che chiamavano il mio nome, e io gridavo che ero lì, in piedi. Però nessuno mi sentiva. »
Sospirò piano.
« La musica era alta... » sussurrò. « Avevo ancora mal di testa. »
Ridiscese al livello di Spencer. Tornò ad avvicinarsi al letto, mentre l'amico stentava sempre di più a trattenere le lacrime.
« Al mio funerale c'era tanta gente, ma non mi era parso che fossero molto tristi per la mia scomparsa. » proseguì. Il suo tono era diventato quasi noncurante, ormai. « Ho origliato tante conversazioni quel giorno. I più si lamentavano che il loro affare era sparito, alcuni erano felici di come l'articolo sulla mia dipartita avrebbe avuto un successone. Ho visto persino gente sorridere mentre mi seppellivano, come se si fossero liberati di un peso. »
Fece spallucce.
« Bah, forse era così. »
Si sedette sul letto, il suo sguardo di nuovo catturato dallo schermo della tv.
« Ho guardato molti telegiornali per capire con esattezza cos'è che fosse successo quella sera. » spiegò. « Alla fine, tutti concordarono che ero morto per overdose, facendo la stessa fine della stragrande maggioranza delle star, a quanto pare. ». Sbatté le palpebre, abbassando lo sguardo. « A me non sembra di ricordare che sia successo questo. Non ho preso droghe. Non quella sera, almeno. Avevo preso solo quella pastiglia. »
Sospirò un'ultima volta, e fece spallucce. Il suo solito sorriso tornò a dipingersi sul suo volto, seppur trattenuto un poco dalla malinconia.
« Insomma, tutto questo casino di discorso per arrivare a ripetere quello che ho detto all'inizio. » disse. « Non ho idea di come sono morto. Perché ti... »
La sua domanda si interruppe di colpo quando, sollevando lo sguardo a Spencer, lo scoprì piangere come una fontana. Aveva affondato la testa tra le ginocchia per evitare di farsi sentire, e con uno come Billy l'impresa non era stata nemmeno troppo difficile. Non aveva sentito nemmeno i suoi gemiti malinconici durante il proprio discorso.
« Oh - oh, no, scusami! Scusami Spencer! » esclamò il fantasma, appoggiando le mani sulle spalle dell'altro. Al contrario della tv, la presenza del corpo dell'amico la percepì, seppur non fu lo stesso con il suo calore. Non gli fu necessario, comunque, per riuscire a sorridere più sinceramente. « Scusami, io... mi ero dimenticato che le mie emozioni si ripercuotono su di te! Scusami, amico... Dai, ti prego, smetti di piangere...! »
Spencer sollevò la testa, asciugandosi a fatica le guance rigate dalle lacrime solo per essere bagnate di nuovo qualche istante più tardi. Cercò di dire qualcosa, ma delle sillabe interrotte tra i suoi singhiozzi Billy non ne capì nemmeno una. Gli si accese la lampadina solo quando l'amico vivente, disperato, finì con l'aprire le braccia, pregandolo con lo sguardo di abbracciarlo.
Il fantasma si lasciò scappare un: « ... ma aaaw! », prima di fiondarsi in quell'invito. Lo fece con una tale forza che entrambi caddero sul letto, e per poco non scivolarono persino giù per terra.
« B... Billy, s-scusami per... per quella domanda...! » gemette Spencer tra i singhiozzi. Strinse quanto poté il corpo appena tangibile dell'altro, che con un dolce sorriso ricambiò.
« Non c'è problema, amico. » sussurrò questi, felice all'idea che a qualcuno, in fondo, importasse che quella non doveva essere l'ultima sera di Billy Joe Cobra.






Salve salve, JpegFluffy nelle note d'autore! Chi ha ordinato dei feels?
Guardavo giusto stamane "Billy, Un Amico Fantasmico" mentre mangiavo pane e Nutella, giusto per passare il tempo mentre mi svegliavo,
e mi sono ritrovata a chiedermi "Ok, è una serie simpatica e Billy è divertente, ma... è pur sempre un fantasma. Com'è che è morto?
Considerando che è, appunto, un fantasma, deve essere successo qualcosa che l'ha tenuto qui. No?"
Per curiosità ho cercato su Wikipedia, e sia in quella italiana che in quella inglese non ho trovato nemmeno l'accenno
a quello che gli è successo. Questo fatto mi ha fatto sorgere una domandina, e da quella domandina si è generata questa fan fiction.
Non seguo assiduamente il cartone animato, quindi se in una puntata viene spiegato come è morto e non fosse assolutamente così...
allora fate finta che questo sia un AU. XD
Spero che la lettura vi sia piaciuta, e ci vedremo ad una nuova storia! :3
Fate i buoni, e a presto! <3

   
 
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