Gli misi una mano dietro al collo e mi avvicinai per baciarlo. Lo baciai intensamente potei sentirlo tremare leggermente. Mi staccai dalle sue labbra per guardarlo meglio in viso. Le gote erano rosse, il respiro era affannoso e suoi occhi facevano di tutto per evitare i miei. -Di cosa hai paura, se posso saperlo?- Gli sussurrai. -Ma che dici..-, -Hai ragione, tu non hai paura. Tu sei terrorizzato, John Watson.-