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Autore: Bluereddino    28/09/2016    2 recensioni
"Non si era neppure accorto di ciò che stava dicendo. E pensare che quando sentiva Amy che diceva le stesse identiche frasi quasi rigettava il pranzo. Si era reso conto che nonostante il cuore fosse analfabeta ed ignorante, comandava la sua lingua e la sua bocca senza scrupoli."
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Amy Rose, Knuckles the Echidna, Shadow the Hedgehog
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ATTENZIONE: Questa fanfiction è uno yaoi (BoyxBoy). Se non vi piace, potete tranquillamente cambiare/abbandonare per sempre la pagina.
Mi scuso in anticipo per gli evventuali errori, ma sappiate che è la prima fanfiction che scrivo.
Buona lettura! 

“Ti amo.”
Il giovane riccio si era fatto scuro in volto. Lo aveva finalmente detto.

Parecchio tempo era trascorso da quando l’odioso sentimento lo aveva attaccato, portandogli un misto di dolore, rabbia e ansia, intervallate da attimi di profonda felicità ed eccitazione. Sebbene prima di allora non avesse mai creduto nell’esistenza di qualcosa più assillante e fastidiosa di Faker, nel sentimento comunemente chiamato amore aveva trovato ben più della semplice noia: era diventato il suo acerrimo nemico, il più scaltro e persistente che avesse mai avuto, uno di quelli di cui era impossibile liberarsi. Inizialmente non gli aveva creato dei grossi problemi, se non semplicemente qualche malessere interiore di poco conto, ma dopo non molto aveva cominciato a stancarsi sul serio dei battiti accelerati del suo cuore quando era in sua presenza, quando sentiva pronunciare il suo nome, o perfino quando lo pensava. Così si era deciso: glielo avrebbe detto. Questo gli avrebbe tolto il peso dal cuore e tutto sarebbe tornato alla normalità, ne era certo.

“Come, scusa?” il guardiano del Master Emerald lo guardava incredulo. Una frase del genere non la sentiva certo tutti i giorni, e soprattutto non era mai stata rivolta a lui. Il suo primo sospetto era stato ovviamente che quello fosse uno scherzo di pessimo gusto, visto e considerato che i suoi amici si prendevano spesso gioco di lui per la sua serietà e la dedizione che impiegava nel suo lavoro; non che scherzare con i suoi compagni gli avesse mai dato fastidio, ogni tanto un po’ di divertimento non guastava per spezzare la monotona vita su Angel Island. Però, per trattarsi di una semplice burla, era abbastanza diversa dalle consuete, di qualità insolita per la sua compagnia, e la cosa che lo aveva sbalordito maggiormente era che il suo ‘amicone’ blu non era andato di persona, e tantomeno aveva mandato la sua fidata spalla, ma aveva inviato Shadow. In aggiunta al fatto che tra loro due non era mai nato un grande legame, il burbero porcospino dal pelo scuro non era solito unirsi alla comitiva per qualsiasi cosa che non fosse una lotta o che implicasse il salvataggio di qualcuno.
L’unica spiegazione plausibile, e che avrebbe confermato la teoria dello scherzo, era che quella fosse stata una penitenza affidatagli da Sonic per aver perso una scommessa.
“Non lo ripeterò un’altra volta, quindi vedi si starmi a sentire attentamente. Ho detto che ti amo.” Quella frase aveva un sapore in parte dolce in parte amaro: era delizioso a dir poco aver finalmente detto ciò che si era dovuto tenere chiuso per tutto quel tempo, ma sapere che l’echidna non avrebbe ricambiato quegli umilianti sentimenti gli aveva lasciato un orribile retrogusto.

“Si, anche io. Ti ho sempre amato, sposiamoci subito e facciamo tanti bambini.”. Il tono sarcastico con cui ogni singola parola era uscita dalla bocca di Knuckles aveva alterato Shadow in modo notevolmente drastico. Sebbene avesse tentato di mantenere un’espressione calma e pacata, quella frase provocatoria aveva solo aggiunto un’ennesima emozione alla lunga lista che l’odioso amore gli aveva ‘gentilmente’ regalato: la rabbia. Dopo aver colpito con forza lo stomaco del ragazzo di cui si era infatuato, gli aveva urlato qualche insulto, per poi rendersi conto che, stranamente, non aveva ricambiato la gomitata.
“Se è una lotta quello che vuoi, una lotta avrai!” aveva sbraitato il ragazzo dai lunghi capelli massaggiandosi lentamente il ventre.
“Vedi di non complicare di più questo schifo di situazione, è già abbastanza difficile così. Voglio solo tornare a vivere la mia vita, senza che uno come TE” aveva sottolineato la parola il più possibile “mi rovini le giornate. Capito?!”
“E sentiamo, cosa ti ho fatto di preciso?!”
“Non riesco a smettere di pensare a te.” Aveva risposto titubante.
“Shadow, basta scherzare. Non serve essere un genio per capire che stai bleffando. Ora tornatene a casa, ho un lavoro molto importante da fare.” Aveva risposto indicando lo smeraldo alle spalle del rabbioso riccio nero “E ho intenzione di svolgerlo al meglio. Se vuoi scusarmi…” dopo essersi rimesso in piedi per potersi avvicinare alla grande pietra magica che aveva intenzione di sorvegliare in ogni singolo momento della sua vita, Shadow, con gesto fulmineo ed istintivo, gli aveva afferrato il braccio e lo aveva tirato a se.
“Dove credi di andare? Ascoltami bene, io per colpa tua sto male con me stesso, e non me ne frega proprio niente se non ricambi. Adesso tu ascolterai tutto quello che ho da dirti.”
Knuckles fissava perplesso gli occhi scarlatti dell’altro. Qualcosa non andava, era troppo serio, e se fosse stata una semplice bravata probabilmente non avrebbe insistito tanto. Ormai stava giungendo alla riluttante conclusione che ogni frase che il ragazzo aveva pronunciato non fosse frutto di una stramba messa in scena.

“ L’importante è che tu non lo dica a nessuno… ma di che parlo, tanto sei sempre da solo.” Questa frase aveva toccato un tasto dolente. Nonostante il desiderio di prenderlo a pugni fosse molto forte, il guardiano si era dovuto limitare a mordesi il labbro. Non voleva crearsi dei problemi inutili con il porcospino, essendo a conoscenza di ciò che era capace di fare.
“Non mi chiedere il perché di questa cosa, ci fosse stato un pulsante di ‘reset’ lo avrei cliccato già da tempo.” Aveva continuato il suo discorso mentre il ragazzo dagli occhi viola cominciava a sprofondare nei suoi pensieri. ‘Sembra sincero’ si diceva ‘Non so cosa fare. Che io non ricambi è poco ma sicuro, ma almeno voglio cercare di aiutarlo.’ Shadow, notando che lo sguardo dell’altro era perso e pensieroso, aveva definitivamente terminato il discorso, che per tutta la sua durata non aveva fatto altro che provocargli uno strano vuoto allo stomaco. “Io voglio una risposta, anche se a dirla tutta credo di conoscerla già. Devi solo dirmi sì o no, e ti lascerò in pace.”

Su Angel Island aveva cominciato a soffiare una leggera brezza, unica cosa udibile nel silenzio assoluto che divideva i due.
“Bel casino.” Aveva affermato il guerriero dalla pelliccia rossa. Il riccio, senza neanche pensare alle conseguenze, aveva spinto con un calcio il suo amato, che, impreparato all’attacco, era caduto sbattendo la schiena contro il grande crepidoma del tempio. Con movimento repentino si era posto a cavalcioni sull’echidna, che lo guardava con la bocca spalancata, incapace di intercettare le mosse del compagno. Shadow, compiaciuto dalla visione del giovane sotto il suo pieno controllo, aveva sorriso sogghignando. Lentamente aveva appoggiato le sue calde labbra su quelle dell’ancora scioccato Knuckles, che nel suo cuore sperava inutilmente che quello fosse lo scherzo più brutto che fosse mai stato inventato: orribile si, ma comunque solo uno scherzo. Soltanto quando il riccio si era deciso a profanare la bocca del giovane dal manto scarlatto, quest’ultimo aveva scelto di usare la forza contro lo spregevole individuo che si era permesso di oltraggiarlo. Senza pensarci due volte gli aveva morso con forza la lingua e lo aveva respinto con le gambe. Shadow si era alzato in piedi e si era portato una mano alla bocca. Si era guardato le dita, solo per scoprire che erano intrise di saliva e sangue. Con sguardo rabbioso aveva guardato l’altro, che giaceva ancora a terra e lo scrutava malamente, mentre, come aveva fatto lui, si puliva dalla bava.

“Ma sei pazzo?!” Gli aveva detto l’echidna infuriato mentre si avvicinava a lui. Con entrambe le mani aveva afferrato il collo dell’altro e aveva cominciato a stringere, facendo però attenzione a non soffocarlo, in modo che potesse ribattere.
“Tu non mi hai risposto, io ne ho approfittato.”  Era stata la sua replica immediata. Non aveva opposto resistenza alla stretta ferrea, si era accorto di aver già sbagliato abbastanza.
“Forse non sono la persona più adatta a dare consigli d’amore, ma sai, credo che baciare qualcuno contro la sua volontà lo faccia semplicemente incazzare.” Gli aveva urlato. “Sappi che non siamo in un film, e non sperare nemmeno che io ti dica sì perché provo compassione. Se tu non mi avessi baciato… magari con il tempo avresti anche cominciato a piacermi, cosa ne so!”
Shadow aveva sgranato gli occhi, capendo che l’ultima speranza di mettersi con lui si era sbriciolata appena le loro labbra si erano sfiorate.
“E anche se non avessi accettato, ti avrei potuto aiutare a passare questo brutto periodo. Ora che hai fatto questa stronzata sono più che certo che la risposta è no. Vattene, non ti voglio mai più rivedere qua sulla mia isola!” Detto ciò, lo aveva lasciato andare, scaraventandolo a terra.
“Sai cosa me ne importa!? Io non ho mai voluto una relazione con te, quindi per me è meglio così.” Nonostante cercasse di nasconderlo, i suoi occhi si erano fatti lucidi.

No, io non sono per niente triste. Sono felice del fatto che i miei sentimenti non siano ricambiati. Non ho mai voluto una relazione, soprattutto con un uomo, uno come lui.
 Cercava di imporsi questi pensieri. Poche frasi erano bastate per fargli venire voglia di rinchiudersi in casa per non uscirne mai più. Ora il cuore non solo batteva all’impazzata, quasi scoppiava. Un momento così orribile non lo aveva mai vissuto da quando Maria… preferiva non ricordare quei momenti.
“Ti ho detto di andartene!”  Questa era stata l’ultima frase che aveva sentito da parte del guardiano, colui che amava e che a causa di uno stupido bacio aveva perso. Ora ne era certo, l’amore era la cosa che odiava di più.


Nota dell'autrice: Salve a tutti ragazzi! Spero che questo primo capitolo della mia (banalissima) storia vi sia piaciuto ^^ 
L'ho scritta principalemte perchè questi due cosi pucciosini sono la mia OTP e ho notato che è una ship un po' marginale, quindi si, l'ho realizzata solo perchè il fandom è ristertto e vorrei potesse un po' crescere. 
   
 
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