forse è così,
ma dentro ai tuoi occhi
ho fatto un tuffo,
come in un mare profondo,
e proprio come in un oceano
ho avuto paura,
immensa paura di non sapere
e di non vedere.
Eppure non c'è,
non c'è, nonostante il brivido,
acqua più dolce,
di questo tuo sguardo di sale.
E per un attimo,
lungo e terribile,
ho strizzato gli occhi nella tua foschia,
ripetendomi che mi ero perduta,
Stupida ragazzina!,
maliziosa e ancora stupida,
e che mai più mi sarei ritrovata.