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Autore: iivirtex_silent    30/09/2016    0 recensioni
La vita è fatta di scelte. Non esistono quelle sbagliate o quelle giuste. Ma prima di prenderle, bisogna riflettere sulle conseguenze e capire se saremo in grado di accettarle.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Frozen Hell






 
Ci costringiamo continuamente ad andare avanti per la nostra strada, nonostante le intemperie, perché sappiamo che la vita deve andare avanti.

Ma siamo in grado di decidere quale strada percorrere?

Siamo in grado di pensare a Ieri e dire "se tornassi indietro rifarei le stesse scelte, giuste o sbagliate che fossero"?

Dobbiamo esserlo, altrimenti non ha senso vivere.

Non c'è bisogno di convincerci che prima o poi arriveremo alla luce in fondo al tunnel.

Bisogna prendere l'iniziativa, sapere come arginare il tunnel, senza doverlo attraversare.

Ma prima di percorrere una strada, bisogna fermarsi e pensare alle conseguenze, capire se siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità. E domani qualunque cosa avremo ottenuto, che sia niente o che sia tutto, dovremo dire "ho fatto la scelta giusta".

Sono poche le cose che la vita mi ha insegnato fino ad ora.

Questa è sicuramente la più importante: fermarsi e riflettere su ciò che stiamo facendo, sul perché, sul come.

Può sembrare una cosa semplice e scontata, ma non lo è per niente.

Quante volte vi è capitato di riflettere veramente su un problema, su come lo state risolvendo, e poi su come realmente potrebbe essere risolto?

Forse è perché capisco che sia una cosa difficile, che voglio aiutare chi prova a farlo ma non riesce.

Ma fino a che punto sono disposto ad affiancare gli altri nelle loro battaglie?

Quante ferite sono pronto a ricevere pur di far vincere le persone a cui tengo?

Mi sono fatto questa domanda troppo tardi.

Ormai le ferite si fanno sentire.

Le senti che ti prosciugano le energie e sai che gli servirà del tempo per guarire.

Ma la battaglia non è finita.

E allora che fare?

Ignorare il dolore, anche ora che ti fa sembrare tutto così buio e sinistro?

Ritirarsi e leccarsi le ferite, abbandonando chi contava su di te?

Nel ritrovarmi di fronte a un tale bivio, non posso fare a meno di ridere.

Mi ricorda così tanto il passato, quando ero io ad avere bisogno di qualcuno, che però non c'era.

Avevo giurato che non avrei permesso più a nessuno di ferirmi.

E per assicurarmene mi ero costruito un rifugio che mi proteggesse dall'esterno.

Mi sentivo così... al sicuro. Pur sapendo che non sarebbe durato al lungo, mi sono goduto ogni singolo momento di quella Fortezza.

Poi, spinto dal desiderio di dare un'altra possibilità al mondo, l'ho fatta crollare.

La tempesta mi ha subito investito.

Mi sono fatto coraggio e l'ho affrontata, contrastando quel Freddo con il mio Calore.

A quanto pare sto perdendo.

Eppure mi sentivo forte, determinato, pronto.

Non è bastato.

Sento di nuovo l'impulso di distaccarmi da tutto, di rimanere Solo con me stesso, di diventare Freddo come quella Tempesta infame, per non sentire lo sbalzo termico.

Ho dato tutto me stesso per non affidarmi a quell'oscuro desiderio.

Che altro posso fare? Non posso pretendere che all'improvviso quell'Inferno Gelato cessi di esistere.

E' davvero così incontrastabile?

Mi guardo intorno.

Molte persone vivono come se esso non esistesse.

Cosa ho io che non va?

Perché non riesco a fare quello che fanno loro?

Smetto di camminare.

Sento la stanchezza delle gambe come un grido di protesta.

Poso lo sguardo sulla strada che ho percorso.

Cavolo, ne ho fatta parecchia!

Ma ne manca ancora molta, forse troppa.

Mi siedo per terra, incurante degli sguardi altrui.

Sposto lo sguardo da un orizzonte all'altro, indeciso se andare avanti o tornare indietro.

Sarebbe veramente un peccato buttare via tutta questa fatica.

Ma vale la pena fare tutto questo percorso, se ad accompagnarmi c'è solo questo inferno?
  
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