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Autore: Chiaroscura69    01/10/2016    0 recensioni
Questa poesia descrive il risentimento di chi non sa accettare l'allontanamento.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vinco io ogni giorno
quando mi sorridi con sdegno
mentre attendi un mio ritorno
stabilendo già quale sarà il pegno
da pagar per la redenzione,
immagini le mie lacrime pentite
pregusti la mia umiliazione
e le mie aspirazioni ferite.
Vinco io ogni secondo
che passi a seguirmi e osservarmi
col tuo animo iracondo
vorresti la vita avvelenarmi.
Ma ormai sono lontano dal tuo veleno
il mio corpo ne è immune
perché ne è ancora pieno
ma scorre via dagli occhi, come un fiume.
Vinco io ad ogni tua lacrima
che di rabbia si colora
non ti depura l'anima
la corrode crudelmente, la peggiora.
E ormai non hai più un' ancella
a cui straziare il cuore
che ti dica che in fondo la vita è bella
anche nel dolore.
Hai passato l'esistenza a lamentarti
non hai mai provato a migliorare
ho passato l'esistenza a confortarti,
lasciando il mio cuore a soffocare.
Dopo tutti questi anni passati a criticare
mi hai contagiato la cieca vista
e adesso per contrasto ogni cosa mi appare
una meravigliosa conquista.

   
 
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